Horch 8: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Funzionalità collegamenti suggeriti: 3 collegamenti inseriti. |
|||
(14 versioni intermedie di 11 utenti non mostrate) | |||
Riga 3:
|immagine=Horch 303.JPG
|didascalia=Una Horch 303, primo modello appartenente alla famiglia delle Horch 8
|bandiera =
|costruttore=Horch
|tipo=[[torpedo (automobile)|torpedo]] 6 posti
|inizio_produzione=1926
Riga 12 ⟶ 11:
|erede=Horch 850
<!-- Sezione dimensioni e pesi -->
|lunghezza=
|larghezza=
|altezza=
|passo=
|peso=
<!-- Sezione altro -->
|altre_versioni=[[limousine]] 6 posti<br />Pullman-Limousine<br />[[Cabriolet]]<br />[[landaulet]]<br />[[roadster]]
|progetto=[[Paul Daimler]] (1926-30)<br />[[Fritz Fiedler]] (1930-34)
|design=
|assemblaggio=[[Zwickau]] ([[Germania|D]])
Riga 25 ⟶ 24:
|altre_eredi=[[Horch 830]]
|famiglia=
|concorrenti=[[Mercedes-Benz W03]], [[Mercedes-Benz W10|W10]] e [[Mercedes-Benz W22|W22]]<br />[[Audi Typ SS]]<br />[[Maybach W5]] e [[Maybach W6|W6]]
|esemplari={{citazione necessaria|11.772 in totale}}
|note=
|immagine2=
Riga 36 ⟶ 35:
=== Contesto storico ===
Il nuovo programma produttivo intrapreso dalla Horch con l'arrivo di [[Moritz Straus]] nel [[1920]] e di [[Paul Daimler]] nel [[1922]] prevedeva la riduzione della gamma ad un solo modello, benché proposto in svariate versioni. Il primo passo fu quello di ridurre la gamma ad un solo modello e ciò avvenne con il lancio della [[Horch Typ 10|10M20]], già progettata da [[Arnold Zoller]], che occupava alla Horch il ruolo di direttore tecnico prima dell'arrivo di Daimler. Con le dimissioni di Zoller e l'arrivo del figlio del grande [[Gottlieb Daimler]], la sola Horch in listino evolse nel modello ''10M25'', rimasto in produzione fino al 1926. Ma il passo successivo fu assai più ambizioso: la Casa di [[Zwickau]], già nota per le auto di lusso, decise di passare alla produzione di motori ad 8 [[cilindro (meccanica)|cilindri]], all'epoca considerato il "non plus ultra" in fatto di raffinatezza tecnica. Non solo, ma la Germania, pur essendo ormai famosa per il prestigio di molti fra i suoi costruttori automobilistici, era ancora a digiuno di unità ad 8 cilindri, per cui se la Horch avesse proposto un simile propulsore sarebbe entrata ancor più a pieno titolo nell'olimpo dei grandi costruttori di lusso tedeschi.
Fu così che al [[Salone dell'automobile|Salone]] di [[Berlino]] del 1926 venne presentata la ''303'', una nuova Horch, nuova specialmente sotto il punto di vista tecnico, poiché con il nuovo motore ad 8 cilindri mirava verso vette commerciali ancor più esclusive e si poneva quindi un gradino più in alto rispetto all'antesignana ''10M25''. Tale modello inaugurò la saga della famiglia di vetture Horch nota come ''Horch 8'', dove la cifra 8 stava a sottolineare con orgoglio la presenza del nuovo e raffinato motore. La saga delle ''Horch 8'' si può suddividere in due fasi: una che vide come direttore tecnico Paul Daimler, protrattasi fino al [[1930]], ed una che invece ha visto l'arrivo del nuovo direttore tecnico [[Fritz Fiedler]], chiamato a sostituire Paul Daimler che nel frattempo era andato in pensione.
=== La fase Daimler (1926-30) ===
==== Il primo 8 cilindri tedesco ====
La prima ''Horch 8'' è stata la ''303'': presentata, come si è detto, al Salone di Berlino tenutosi dal 29 novembre al 7
Tra le particolarità vere e proprie, che possono riscontrarsi solo nei motori Horch ad 8 cilindri, va ricordato innanzitutto il ridotto ingombro longitudinale del motore: pur trattandosi di un 8 cilindri in [[motore in linea|linea]], la lunghezza dell'intero propulsore era contenuta in soli 880 [[millimetro|mm]]. Tale insolita caratteristica traeva origine da diverse altre soluzioni piuttosto singolari, specie se raccolte in un unico esempio di propulsore. Innanzitutto il motore Horch ad 8 cilindri era un motore caratterizzato dalla [[corsa (meccanica)|corsa]] molto lunga in rapporto alla misura dell'[[alesaggio]]. Il [[pistone (meccanica)|pistone]] percorreva infatti una distanza di ben 118 millimetri dal punto morto superiore a quello inferiore, un valore notevole se rapportato ai 65
==== Evoluzione durante la fase Daimler ====
[[File:Horch 305 Front.JPG
La ''303'', prima esponente della famiglia ''Horch 8'', nasceva su di un [[telaio (meccanica)|telaio]] in acciaio derivato da quello dell'antesignana, la ''10M25'', rispetto al quale veniva aggiornato solo in alcuni dettagli. L'avantreno conservò la soluzione ad [[assale rigido]] con molle a [[balestra (meccanica)|balestra]] semiellittiche, mentre il retrotreno, anch'esso ad assale rigido, abbandonò lo schema a balestre cantilever in favore delle balestre semiellittiche. L'impianto frenante prevedeva [[freno a tamburo|tamburi]] da 401
Il motore della ''303'' era un'unità da 3132 [[centimetro cubo|cm
Parallelamente alla ''303'' venne introdotta alcuni mesi dopo anche la ''304'', meccanicamente e motoristicamente identica alla prima, ma provvista di un telaio a passo corto (3.16 metri) che la consentiva di montare carrozzerie sportiveggianti, come la [[roadster]] a 2 posti o la cabriolet a 2 porte e a 4 posti. Vi era anche una terza variante, denominata ''limousine Weymann'', caratterizzata dalla presenza degli [[ammortizzatore|ammortizzatori]] idraulici. Le prestazioni velocistiche della ''304'' erano simili a quelle della ''303''.<br />
[[File:Horch_350.JPG
Alla fine del [[1927]], la ''303'' e la ''304'' vennero sostituite rispettivamente dai modelli ''305'' e ''306'', che invece portarono delle novità tecniche in più, a cominciare dal motore, il cui alesaggio venne aumentato da 65 a 67.5
I due modelli appena descritti furono entrambi sostituiti alla fine del [[1928]] da un unico nuovo modello, la ''350'', prevista nelle due varianti di passo di cui sopra. A cambiare in maniera significativa è ancora una volta la cilindrata del motore, salita a 3950
[[File:375 Front.JPG
La ''350'' a passo lungo fu sostituita dalla ''375'', mentre la versione a passo corto rimase in vendita ancora qualche mese. Introdotta nel novembre [[1929]], pochi giorni dopo il [[crollo della borsa di Wall Street]], la ''375'' differiva telaisticamente dalla ''350'' per il suo telaio ribassato e per le carreggiate allargate, il che conferiva maggior stabilità in curva. Per il resto le altre differenze stavano solo in alcuni particolari tecnici, come ad esempio un nuovo tipo di sterzo, un nuovo carburatore per il motore (che rimase però sempre da 4 litri ed 80 CV) ed esternamente per i nuovi [[paraurti]] a tre listelli orizzontali ed i nuovi fari di dimensioni maggiorate. Per la prima volta comparvero anche le ruote con coprimozzi e lo stemma a "sfera alata" sul radiatore. La ''375'' fu inoltre prevista solo con telaio a passo lungo poiché, come già accenato, la ''350'' passo corto rimase in listino per alcuni altri mesi, prima di essere sostituita dalla ''400'': quest'ultima era in pratica una variante a passo corto della ''375'', da cui differiva anche per altri particolari, come la nuova frizione monodisco a secco ed il cambio a 3 marce. Si trattava di soluzioni volte a semplificare l'allestimento tecnico della vettura e quindi a poter commercializzare quest'ultima ad un prezzo più basso. Alcuni esemplari di ''400'' furono allestiti con carrozzeria ed allestimento specifici per la polizia tedesca dell'epoca. Mentre la ''375'' venne proposta in una gamma piuttosto ampia di carrozzerie, la ''400'' venne invece prevista solo come limousine a 4 posti e come cabriolet a due porte e a 4 posti.<br />
Si entra a questo punto in una fase di transizione, in cui Paul Daimler, alla fine del 1929 lasciò la Horch per ritirarsi in pensione. Il suo posto venne preso da Fritz Fiedler, che in seguito avrebbe dato origine alle ''Horch 8'' di seconda generazione. Ma nel frattempo, mentre il nuovo direttore tecnico della Horch stava traducendo in realtà i nuovi progetti ed i primi modelli di nuova progettazione stavano vedendo la luce, la gamma delle ''Horch 8'' con motore bialbero continuò con una nuova evoluzione basata sulle specifiche di Daimler: nel dicembre [[1930]] entrò infatti in listino la ''405'', in pratica una versione leggermente semplificata della ''375'', rispetto alla quale venne eliminato il servofreno, ma vennero mantenute soluzioni come la frizione multidisco ed il cambio a 4 marce. La carriera della ''405'' proseguì per quasi tutto il [[1931]] parallelamente alla ''400'': la fine della loro produzione sancì la fine delle ''Horch 8'' di concezione daimleriana.
Riga 59 ⟶ 58:
==== Aggiornamenti per le nuove Horch 8 ====
Il compito affidato a Fritz Fiedler al suo arrivo alla Horch fu di ridurre i costi produttivi della gamma. Un compito non facile che costrinse il nuovo direttore tecnico a rinunciare a alcune raffinate soluzioni adottate dal suo predecessore. Prima di tutto la distribuzione dei nuovi motori ad 8 cilindri fu affidata ad un solo asse a camme e non più a due e perciò anche il movimento dello stesso asse a camme fu affidato ad un solo albero verticale anziché due. Ma furono anche i cilindri ad essere pesantemente rivisti: le misure di alesaggio e corsa furono infatti completamente stravolte alla base. Mentre i motori di Daimler erano caratterizzati da una corsa molto lunga che privilegiava la coppia motrice, i nuovi motori di Fiedler videro la corsa scendere da 118 a 104
==== Evoluzione durante la fase Fiedler ====
[[File:Horch_420_Cabrio_1931.JPG|
Con l'avvento delle nuove Horch, la gamma divenne piuttosto complicata da descrivere per il gran numero di modelli introdotti e anche tolti di produzione in poco tempo. Il primo modello appartenente alle Horch dell'era Fiedler fu la ''500'', introdotta nel settembre 1930. Essa affiancò temporaneamente i modelli ''400'' e ''405'' di vecchia generazione e propose il nuovo motore monoalbero da 4944
Nel gennaio del 1931 vennero invece immesse nel mercato due nuove varianti, la ''410'' e la ''450'': esse affiancarono temporaneamente i modelli ''400'' e ''405'' di vecchia generazione, così come la ''500'' con motore monoalbero. Anche i due nuovi modelli proposero la medesima configurazione motoristica della ''500'', stavolta applicata a due unità motrici rispettivamente da 4014 e da 4516
Un mese dopo il lancio dei modelli ''410'' e ''450'', vennero introdotti altri due modelli, la ''420'' e la ''470'': la prima era in pratica una versione a passo corto della ''450'', anche in questo caso lo stesso delle precedenti versioni. Le carrozzerie previste per la ''420'' erano le stesse della ''410''. Quanto alla ''470'', si trattava invece di una ''450'', ma disponibile con un nuovo cambio manuale [[ZF Friedrichshafen AG|ZF]] a 4 marce, che a richiesta poteva prevedere anche l'overdrive oltre ai rapporti standard.
Riepilogando, nel mese di febbraio del 1931 questa era la gamma della ''Horch 8'':
Riga 75 ⟶ 74:
In pratica la gamma constava di sette modelli equipaggiati complessivamente con quattro motorizzazioni e tre varianti di cambio.
[[File:Horch_470_Cabriolet_1931.jpg|
Cinque mesi dopo, a luglio, la gamma si ampliò ulteriormente con l'arrivo della ''440'', praticamente una ''410'', ma equipaggiata con cambio a 4 marce anziché 3 e prevista unicamente con telaio a passo lungo.<br />
Nel mese di settembre del 1931, invece, fu la volta della versione economica, denominata ''430'' ed equipaggiata con una variante dealesata del nuovo monoalbero di Fiedler. Tale variante della cilindrata di 3009
Rimasero comunque sette modelli distinti in listino (''430'' con motore da 3 litri, ''410'' e ''440'' con motore da 4 litri, ''420'', ''450'' e ''470'' con motore da 4.5 litri e ''500'' con motore da 5 litri), segno che la politica di Moritz Straus, volta già da oltre dieci anni a ridurre la gamma Horch ad un solo modello, aveva mostrato da tempo tutti i suoi punti deboli, rendendo quindi necessario l'ampliamento di gamma che si stava di fatto attuando.
Subito dopo il pensionamento delle ultime versioni con motore bialbero, i modelli divennero otto, con l'introduzione della ''480'', che si affiancò alla ''500'', della quale riprese l'intera meccanica ed il motore da 5 litri, tranne che per il fatto di adottare lo stesso tipo di cambio della ''470'' (con possibilità di avere l'overdrive anche in questo caso). Un'altra novità fu quella d'inizio 1932 e che interessò il modello ''500'', il quale divenne ''500A'', ma che portò solo aggiornamenti di dettaglio.<br>▼
[[File:Horch 780 Sport Cabriolet (1932) 1X7A8051.jpg|miniatura|Horch 780 Sport Cabriolet (1932)]]
I successivi sviluppi alla gamma delle ''Horch 8'' si ebbero nella primavera del 1932, con l'arrivo dei modelli ''710'' e ''720'', in pratica delle varianti a passo lungo rispettivamente dei modelli ''410'' e ''420'': in particolare, la ''710'' era sostanzialmente una ''440'' ma equipaggiata con il nuovo cambio ''ZF'' a 4 marce, integrabile a richiesta con l'overdrive. Anche la ''500 A'' poté usufruire di questa variante di [[trasmissione (meccanica)|trasmissione]] e fu così ribattezzata ''500 B'', un modello che si differenziava dalla ''480'' per il passo ancor più lungo e portato da 3.45 a ben 3.75 metri. Ciò fece della ''500 B'' la ''Horch 8'' dal passo più lungo e di conseguenza anche la più imponente tra le ''Horch 8'' per via dei suoi 5.55 metri di lunghezza. Per chi avesse desiderato una "normale" ''500 B'' con passo da 3.45 metri, venne introdotta anche la ''780'', la quale di lì a poco avrebbe sostituito anche la ''480''. In ogni caso, sia la ''500 B'' che la ''780'' erano anche caratterizzate dall'impianto frenante non più meccanico ma idraulico.<br>▼
▲Subito dopo il pensionamento delle ultime versioni con motore bialbero, i modelli divennero otto, con l'introduzione della ''480'', che si affiancò alla ''500'', della quale riprese l'intera meccanica ed il motore da 5 litri, tranne che per il fatto di adottare lo stesso tipo di cambio della ''470'' (con possibilità di avere l'overdrive anche in questo caso). Un'altra novità fu quella d'inizio 1932 e che interessò il modello ''500'', il quale divenne ''500A'', ma che portò solo aggiornamenti di dettaglio.<br />
▲I successivi sviluppi alla gamma delle ''Horch 8'' si ebbero nella primavera del 1932, con l'arrivo dei modelli ''710'' e ''720'', in pratica delle varianti a passo lungo rispettivamente dei modelli ''410'' e ''420'': in particolare, la ''710'' era sostanzialmente una ''440'' ma equipaggiata con il nuovo cambio ''ZF'' a 4 marce, integrabile a richiesta con l'overdrive. Anche la ''500 A'' poté usufruire di questa variante di [[trasmissione (meccanica)|trasmissione]] e fu così ribattezzata ''500 B'', un modello che si differenziava dalla ''480'' per il passo ancor più lungo e portato da 3.45 a ben 3.75 metri. Ciò fece della ''500 B'' la ''Horch 8'' dal passo più lungo e di conseguenza anche la più imponente tra le ''Horch 8'' per via dei suoi 5.55 metri di lunghezza. Per chi avesse desiderato una "normale" ''500 B'' con passo da 3.45 metri, venne introdotta anche la ''780'', la quale di lì a poco avrebbe sostituito anche la ''480''. In ogni caso, sia la ''500 B'' che la ''780'' erano anche caratterizzate dall'impianto frenante non più meccanico ma idraulico.
Mentre la Horch si accingeva a passare sotto il controllo della [[DKW]] e a costituire uno dei famosi quattro anelli del colosso sassone noto come [[Auto Union]], la storia della ''Horch 8'' cominciò la sua fase discendente: la ''420'' uscì di listino nell'agosto 1932, sostituita qualche mese più tardi dalla ''750'', quest'ultima caratterizzata dalla presenza dell'impianto frenante di tipo idraulico. All'uscita di produzione della ''420'' fece seguito due mesi dopo quella della ''440'', mentre nella primavera seguente fu la volta della ''430'' e durante l'estate sparì anche la ''410''. La ''430'' trovò una sostituta nella [[Horch 830|830]] dotata di [[motore V8]] da 3 litri.<br>▼
▲Mentre la Horch si accingeva a passare sotto il controllo della [[DKW]] e a costituire uno dei famosi quattro anelli del colosso sassone noto come [[Auto Union]], la storia della ''Horch 8'' cominciò la sua fase discendente: la ''420'' uscì di listino nell'agosto 1932, sostituita qualche mese più tardi dalla ''750'', quest'ultima caratterizzata dalla presenza dell'impianto frenante di tipo idraulico. All'uscita di produzione della ''420'' fece seguito due mesi dopo quella della ''440'', mentre nella primavera seguente fu la volta della ''430'' e durante l'estate sparì anche la ''410''. La ''430'' trovò una sostituta nella [[Horch 830|830]] dotata di [[motore V8]] da 3 litri.<br />
Alla fine dell'estate 1933, un anno dopo la nascita dell'Auto Union, la gamma della ''Horch 8'' era così composta:
Riga 89 ⟶ 90:
*''500 B'' e ''780'' con motore da 5 litri.
Nel novembre del [[1933]] furono tolti dal commercio anche la ''710'', la ''720'' e la ''750'': quest'ultima fu sostituita dalla ''750 B'', con modifiche minime. Subito dopo uscì di scena anche la ''780''.
Rimasero così in listino la ''750 B'' e la ''500 B'': la prima sopravvisse fino al febbraio del 1935, mentre la ''500 B'' fu cancellata nel mese di giugno, ponendo così fine alla saga delle ''Horch 8''. Le ultime Horch 8, ossia la ''750 B'' e la ''500 B'' vennero sostituite dalla [[Horch 850|850]], che ne ereditarono il motore da 5 litri.
=== Riepilogo modelli ===
Nella seguente tabella
|colspan=15 style="height:27px; background:#D5EAFB; text-align:center; font-weight:bold"|Horch 8 (1926-35)
| Modello
| Carrozzerie<br />disponibili
| Cilindrata<br />cm³
▲{|class="wikitable" cellpadding="0" cellspacing="0" style="text-align:center; font-size:95%;"
| Alesaggio x<br />corsa (mm)
| [[Potenza (fisica)|Potenza]]<br />CV/rpm
| Cambio/<br />N°rapporti
| Impianto<br />frenante
| Passo (mm)
| Massa a vuoto (kg)
| Velocità<br />max
| Consumo<br />(l/100 km)
| Anni di<br />produzione
| Esemplari prodotti
|-
|'''303'''||Tn, To, L6, C6||rowspan="2"|3131||rowspan="2"|65x118||rowspan="8"|Valvole in testa, doppio albero a camme in testa||rowspan="2"|60/3200||rowspan="6"|M/4||rowspan="6"|Meccanico con servofreno a depressione<br />Dewandre||3.450||1.400-1.950||rowspan="5"|100||rowspan="4"|17||10/1926-11/1927||10.400-17.000||1.471▼
▲!style="background:#DCDCDC" align="center" valign="middle" | Modello
▲!style="background:#DCDCDC" align="center" valign="middle" | [[Distribuzione (meccanica)|Distribuzione]]
▲!style="background:#DCDCDC" align="center" valign="middle" | Prezzo al debutto<br>(in [[reichsmark|RM]])
▲|'''303'''||Tn, To, L6, C6||rowspan="2"|3131||rowspan="2"|65x118||rowspan="8"|Valvole in testa, doppio albero a camme in testa||rowspan="2"|60/3200||rowspan="6"|M/4||rowspan="6"|Meccanico con servofreno a depressione<br>Dewandre||3.450||1.400-1.950||rowspan="5"|100||rowspan="4"|17||10/1926-11/1927||10.400-17.000||1.471
|-
|'''304'''||Tn, C4/2, Ro||3.160||1.350-1.800||05/1927-11/1927||10.400-15.900||227
Riga 157 ⟶ 154:
|'''750 B'''||To, L6, C6||Idraulico||3.450||115||01/1934-02/1935||11.100-16.500||368
|-
|'''500'''/<br />'''500 A'''||L6, C6||rowspan="4"|4944||rowspan="4"|87x104||rowspan="4"|100/3400||M/4||Meccanico con servofreno a depressione||3.450||rowspan="2"|2.250||rowspan="2"|120||rowspan="4"|21-22||09/1930-03-1932||14.800-18.750||309
|-
|'''500 B'''||To, L6, C6||rowspan="3"|M/4 ZF<sup>1</sup>||rowspan="3"|Idraulico con servofreno a depressione||3.750||03/1932-06/1935||16.500-19.500||381
Riga 165 ⟶ 162:
|'''780 B'''||02/1934-11/1934||80
|-
|style="text-align:left; font-size:95%;" colspan="15"| '''Legenda abbreviazioni carrozzerie''':<br
|-
|style="text-align:left; font-size:95%;" colspan="15"|'''Note:'''<br /><sup>1</sup>Con overdrive a richiesta<br
|}
==
*''Horch. Typen - Technik - Modelle'', P. Kirchberg - J. Pönisch, Delius Klasing, ISBN 3-7688-1775-X▼
*''Deutsche Autos - Band 1'', Halwart Schrader, Motorbuch Verlag ISBN 3-613-02211-7▼
== Voci correlate ==
*[[Horch]]
== Altri progetti ==
{{Interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
*
▲* [http://www.audi.de/de/brand/de/unternehmen/historie/evolution_der_modelle/1918-1932/horch.html# Dal sito tedesco dell'Audi, pagina dedicata a vari modelli di Horch, tra cui diversi facenti parte della gamma della Horch 8]
▲*''Horch. Typen - Technik - Modelle'', P. Kirchberg - J. Pönisch, Delius Klasing, ISBN 3-7688-1775-X
▲*''Deutsche Autos - Band 1'', Halwart Schrader, Motorbuch Verlag ISBN 3-613-02211-7
{{horch}}
Riga 192 ⟶ 184:
[[Categoria:Automobili Horch|8]]
|