Quentin Crisp: differenze tra le versioni
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Divenne un'[[icona gay]] negli [[anni 1970|anni settanta]] dopo che la pubblicazione delle sue memorie ''[[The Naked Civil Servant (romanzo)|The Naked Civil Servant]]'' (''Il funzionario nudo'') portò all'attenzione del grande pubblico il suo sfrontato esibizionismo e il suo rifiuto a tenere nascosta la propria [[omosessualità]].
== Biografia ==
Nato '''Denis Charles Pratt''' a [[Sutton (Londra)|Sutton]], [[Surrey]], quarto figlio del contabile Charles Pratt ([[1871]] - [[1931]]) e dall'ex governante Frances Phillips Pratt ([[1873]] - [[1960]]), cambiò il proprio nome in '''Quentin Crisp''' intorno ai vent'anni dopo aver lasciato la casa.
Pratt aveva atteggiamenti effeminati sin dall'infanzia e divenne oggetto di scherno alla Kingswood Preparatory School di [[Epsom]], dove vinse una borsa di studio per il Denstone College, presso [[Uttoxeter]] nel [[1922]]. Durante il sesto anno servì nella Squadra dei Cadetti Ufficiali, arrivando a comandarla. Dopo aver lasciato la scuola nel [[1926]] studiò giornalismo al [[King's College London|King's College]] di Londra, ma non riuscì a laurearsi; nel [[1928]] cominciò a prendere lezioni di arte al Politecnico di [[Regent Street]].
Intorno a questo periodo cominciò a frequentare i caffè di Soho; Il suo preferito era il The Black Cat di [[Old Compton Street]]; incontrò altri giovani gay e gigolò, con cui sperimentò il trucco e i vestiti da donna. Per sei mesi si prostituì cercando l'amore, come dichiarò in un'intervista del 1999, ma trovandovi solo degradazione.
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Il suo aspetto insolito - trucco molto chiaro, capelli tinti di cremisi, unghie delle mani e dei piedi dipinte e mostrate anche attraverso i sandali - gli portò l'ammirazione e la curiosità di certi ambienti, ma in genere attrasse l'ostilità e persino alcune violenze da parte di estranei che lo incontravano per strada.
Crisp tentò di entrare nell'[[esercito]] inglese allo scoppio della [[Seconda guerra mondiale]], ma fu respinto e dichiarato esente dal servizio dalla commissione medica sulla base di "perversioni sessuali". Rimase a Londra durante l'attacco del [[1941]], fece scorta di cosmetici, acquistando oltre due chilogrammi di [[henné]] e andò in giro durante il blackout, rimorchiando soldati americani la cui gentilezza e apertura mentale gli ispirò grande amore per tutto ciò che era [[
Nel [[1940]] si trasferì nella casa che avrebbe occupato per i successivi quarant'anni, al primo piano del 129 di Beaufort Street, Londra. Lì rimase finché emigrò nel [[1981]]. In quegli anni non rassettò mai la casa, affermando nelle sue memorie che «la polvere non peggiora più dopo i primi quattro anni».
Lasciò il suo lavoro di disegnatore per un ingegnere nel [[1942]] per diventare un modello dal vivo in scuole d'arte di Londra e dintorni, e continuò a posare per artisti nei tre decenni successivi. «Era come essere un maggiordomo», scrisse nella sua autobiografia, «solo che ero nudo».
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== Il successo ==
Il successo alla proiezione di ''The Naked Civil Servant'' (''[[Il funzionario nudo]]'') lanciò Crisp in una nuova direzione, quella di attore e oratore. Organizzò uno show personale e cominciò a girare la nazione. La prima metà dello spettacolo era un [[monologo]] divertente ispirato alle sue memorie, mentre nella seconda metà rispondeva in modo arguto ad alcune domande estratte a caso dal pubblico. Nel [[1978]] riempì il [[Duke of York's Theatre]] a Londra, poi portò lo show a [[New York]] dove decise di trasferirsi. La sua prima permanenza a New York, nell'[[Hotel Chelsea]], coincise con un incendio, una rapina e la morte di [[Nancy Spungen]]. Organizzò il suo trasferimento permanente: nel [[1981]] arrivò con pochi oggetti, e trovò un piccolo appartamento in affitto a [[Manhattan]] nel [[Lower East Side]].
Il film fu trasmesso anche in Italia: la RAI dovette farlo per obbligo (l'opera aveva vinto un concorso europeo che prevedeva un passaggio nelle TV dei paesi appartenenti). Naturalmente la RAI dell'era democristiana risolse di programmarlo in orario strampalato e senza dare pubblicità.
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Il successo spinse Crisp a continuare il suo spettacolo ''cult'' (disponibile anche su disco e musicassetta) e a pubblicare molti libri sull'[[Galateo (costume)|etichetta]]. Oltre a questo si mantenne accettando inviti in società e scrivendo recensioni cinematografiche e articoli per giornali e riviste in USA e Gran Bretagna. Affermò che era facile vivere andando ad ogni cocktail party, prime e debutti a cui si viene invitati, ammesso che uno si possa nutrire solo di [[champagne]] e noccioline. Come aveva fatto anche a Londra, lasciò pubblicare il proprio numero sull'elenco telefonico di Manhattan e continuò a vedere come un proprio dovere conversare con chiunque lo chiamasse al telefono. Per i primi venti anni in cui ebbe un apparecchio telefonico, era solito rispondere con la frase «Sì, Dio?» («Non si sa mai» disse una volta.). In seguito lo cambiò con «Oh sì?» pronunciato in falsetto. Oltre ad aver pubblicato il suo numero sull'elenco telefonico, Crisp era solito accettare inviti a cena da chiunque. Per ricompensare i suoi ospiti si esibiva dando il meglio di sé come faceva in teatro. Le cene con Quentin Crisp erano note come uno dei migliori show di New York.
Durante gli anni ottanta e novanta Crisp guadagnò fama a livello mondiale grazie al fatto che [[Sting]] gli dedicò la canzone ''[[Englishman in New York]]''. Una prima apparizione nel film del [[1985]] ''The Bride'' lo portò infatti in contatto con [[Sting]]. La canzone fu scritta non molto tempo dopo l'arrivo di Crisp a New York: nel 1986 Sting fece visita a Crisp nel suo appartamento e si fermò a cena e per i successivi tre giorni ad ascoltare Crisp che raccontava cosa significasse per un omosessuale vivere in una Gran Bretagna omofobica tra gli anni venti e sessanta. Sting rimase molto colpito dai racconti di Crisp, e decise così di dedicargli il pezzo, che conteneva le frasi: ''[https://web.archive.org/web/20170329220059/http://www.sting.com/discography/lyrics/lyric/song/128 It takes a
== Gli ultimi anni ==
Crisp rimase fortemente indipendente e imprevedibile nella tarda età. Ebbe delle controversie con la comunità gay dopo aver definito l'[[AIDS]] una moda e l'omosessualità una terribile malattia; commentò pubblicamente in modo molto irrispettoso la morte di [[Diana Spencer|Lady Diana, Principessa di Galles]]. Tuttavia durante gli anni novanta fu sempre contattato dai giornalisti alla ricerca di provocazioni e del suo parere sui più disparati argomenti.
Nel [[1993]] venne convinto da [[Sally Potter]] a recitare ''[[en travesti]]'' nel ruolo di [[Elisabetta I d'Inghilterra|Elisabetta I]] nel film ''[[Orlando (film)|Orlando]]''. Sebbene trovasse il ruolo difficile, Crisp si conquistò il plauso per la performance toccante e dignitosa. E sempre nel [[1993]] sul canale TV inglese [[Channel 4]] offrì un'alternativa molto originale al classico discorso di Natale dell'attuale Regina Elisabetta ("queen" in ''slang'' inglese significa anche "checca") ''"...Se ho un consiglio da darvi, giovani Inglesi? Fate subito le valigie, e partite domani!"''
Nel [[1996]] fu tra le persone intervistate per il documentario storico sulla rappresentazione dell'omosessualità nei film di Hollywood, ''[[The Celluloid Closet]]''. Lo stesso anno, nel suo ultimo volume di memorie dal titolo ''Resident Alien'', Crisp afferma d'essere prossimo alla fine della sua vita, e di aver fatto un patto con l'attrice [[Penny Arcade (artista)|Penny Arcade]] per vivere «fino a 100 anni, con 10 anni di sconto per buona condotta», che poi si dimostrò una [[profezia]]. Morì infatti a 90 anni, poco prima del suo novantunesimo compleanno, a Chorlton-cum-Hardy, nei sobborghi di [[Manchester]], alla vigilia di una rivalutazione nazionale del suo show. Il suo corpo venne cremato con una cerimonia sobria, e le ceneri rimandate a [[New York]] per essere infine sparse su [[Manhattan]], come da suo desiderio.
== Opere di Quentin Crisp ==
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* ''Colour in Display'', (1938) Quentin Crisp, 131 pagine, The Blandford Press. Manuale per l'uso dei colori nelle vetrine.
* ''All This And Bevin Too'' (1943) Quentin Crisp, illustrato da ''[[Mervyn Peake]]'', Mervyn Peake Society ISBN 0950612502. Parabola in versi su un canguro disoccupato.
* ''The Naked Civil Servant'', (1968) Quentin Crisp, 222 pagine, [[HarperCollins]], ISBN 0006540449. Quentin Crisp racconta in modo arguto e sagace la prima metà della sua vita.
* ''Love Made Easy'', (1977) Quentin Crisp, 154 pagine, Duckworth, ISBN 0715611887. racconto fantastico semiautobiografico.
* ''How to Have a Life Style'', (1975), Quentin Crisp, 159 pagine, Cecil Woolf Publishing, ISBN 0900821833. Saggio elegante e interessante sul carisma e la personalità
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* ''The Wit and Wisdom of Quentin Crisp'', (1984) Quentin Crisp, composto da Guy Kettlehack, Harper & Row, 140 pagine, ISBN 0060911786. Raccolta di saggi e citazioni di Crisp's.
* ''Manners from Heaven: a divine guide to good behaviour'', (1984) Quentin Crisp, con John Hofsess, Hutchinson, ISBN 0091558107. Istruzioni su una vita compassionevole.
* ''How to Go to the Movies'' (1988) Quentin Crisp, 224 pagine, [[St. Martin's Press]], ISBN 0312054440. Recensioni e saggi sui suoi film.
* ''The Gay and Lesbian Quotation Book: a literary companion'', (1989) Quentin Crisp, Hale, 185 pagine ISBN 0709056052. Antologia di citazioni relative al mondo gay.
* ''Resident Alien: The New York Diaries'' (1996) Quentin Crisp, 225 pagine, HarperCollins, ISBN 0006387179. Diari e ricordi dal 1990-94.
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== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* [http://www.culturagay.it/cg/biografia.php?id=259 Commemorazione] in occasione della morte.
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{{Portale|biografie|letteratura|Moda}}
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[[Categoria:Nati a Londra]]
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