Alice Rahon: differenze tra le versioni

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|Nome = Alice
|Cognome = Rahon
|PostCognomeVirgola = nata '''Alice Marie Ivonne Philippot''', coniugata Paalen poi Fitzgerald
|Sesso = F
|LuogoNascita = Chenecey-Buillon
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|GiornoMeseMorte = settembre
|AnnoMorte = 1987
|Epoca = 1900
|Attività = scrittrice
|Attività2 = artista
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Rimase incinta quando era ancora molto giovane, ma il bambino aveva difetti congeniti e morì poco dopo la nascita.<ref name=Andrade15/>
 
A [[Parigi]] conobbe lo stile [[Bohème (movimento artistico)|bohemien]]. Nel 1931 incontrò l'artista austriaco [[Wolfgang Paalen]], che sposò nel 1934.<ref name=Colvile/> Insieme al marito entrò in contatto con il [[Surrealismo|movimento surrealista]], di cui divenne ufficialmente membro nel 1936.<ref name=Colvile/> Nello stesso anno iniziò a pubblicare poesie con il nome di Alice Paalen e fece la conoscenza di altre artiste, come la fotografa svizzera Eva Sulzer, l'amicizia con la quale sarebbe durata tutta la vita.<ref name=Mercado/><ref>{{Cita|Andrade|pp. 15-16}}.</ref> In questo periodo venne anche fotografata da [[Man Ray]],<ref name=Colvile/> e [[Pablo Picasso|Picasso]] le dedicò una poesia; con quest'ultimo ebbe una relazione a causa della quale il marito minacciò di suicidarsi.<ref name=Colvile/>
 
Insieme a Paalen Alice iniziò a viaggiare all'estero, abitudine che mantenne a lungo, recandosi in [[Alaska]], [[Canada]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], [[Libano]] e [[Messico]].<ref name=Mercado/>. In particolare la visita, nel 1933, alla [[Grotta di Altamira]] con il marito, ed il viaggio in [[India]] nel 1936 insieme a [[Valentine Penrose]] ebbero un effetto che si ripercosse sulla vita e sull'arte di Alice, che in vecchiaia diede perfino il nome di [[VishnuVisnù]] e Subhashini a due gatti.<ref>{{Cita|Andrade|pp. 16-18}}.</ref> Il viaggio in India contribuì anche a creare un rapporto di amicizia intima con Valentine Penrose, tanto che i versi poetici dell'una riecheggiarono quelli dell'altra per diversi anni.<ref name=Colvile/>
 
I coniugi Paalen ed Eva Sulzer vennero invitati in Messico da [[André Breton|André]] e [[Jacqueline Lamba|Jacqueline Breton]] e [[Frida Kahlo]].<ref name=Mercado/><ref name=Andrade18>{{Cita|Andrade|p. 18}}.</ref> Prima di raggiungere il Messico si erano recati in Alaska, nella [[Columbia Britannica]] e sulla costa occidentale degli Stati Uniti, dove Paalen era rimasto affascinato dall'arte [[Nativi americani degli Stati Uniti d'America#Costa nordoccidentale|indigena]].<ref name=Andrade18/> La coppia giunse infine a [[Città del Messico]] nel 1939, inizialmente risiedendo in un albergo nei dintorni di San Ángel, poi ospitata da Frida Kahlo e [[Diego Rivera]], dei quali Alice divenne amica. Con Frida, in particolare, condivideva le frustrazioni di un corpo fragile e l'impossibilità di avere figli e così pure il ricorso all'arte ed alla scrittura per impiegare il tempo.<ref name=Andrade18/> In Messico infatti Alice iniziò a dipingere sotto la guida del marito. Il legame con Frida portò alla successiva creazione di un dipinto intitolato ''La balada para Frida Kahlo''. Sia il fascino del Paese, sia lo scoppio della [[seconda guerra mondiale]] spinsero Wolfgang ed Alice a stabilirsi in Messico. Alice, in particolare, assunse la cittadinanza messicana nel 1946.<ref>{{Cita|Andrade|pp. 18-22}}.</ref>
 
Nel 1947 i coniugi Paalen divorziarono; Alice assunse il cognome di Rahon, probabilmente derivato dalla nonna bretone. Ebbe relazioni con la scrittrice Elizabeth Smart e con l'artista Sonja Sekula; sposò infine il canadese Edward Fitzgerald, autore di scenografie per [[Luis Buñuel|Buñuel]].<ref name=Colvile/> Diversi anni più tardi terminò anche il secondo matrimonio, dopo il lavoro svolto insieme per un film.<ref name=Andrade2425>{{Cita|Andrade|pp. 24-25}}.</ref> Alice Rahon si dedicò infatti anche al teatro ed al cinema.
 
Dopo il secondo divorzio, la sua vita sociale gravitò intorno a gruppi di amici conosciuti in Europa in ambito artistico, intellettuale e fra gli stranieri esiliati. Negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] tali amicizie includevano il pittore [[Rufino Tamayo]], l'artista [[Carlos Mérida (artista)|Carlos Mérida]], il poeta [[Octavio Paz]], lo scrittore [[Henry Miller]], la scrittrice [[Anaïs Nin]], lo scultore [[Henry Moore]], [[Gordon Onslow Ford]], uno dei pittori del primo gruppo surrealista parigino, oltre a Frida Kahlo e Diego Rivera. Mantenne anche i contatti con gruppi di artisti a [[New York]] ed in [[California]].<ref name=Andrade2425/><ref name=Delconde>{{Cita|Del Conde}}.</ref> Dopo la sua morte furono ritrovati gli appunti che lei stessa aveva tratto dalla biografia di queste persone.<ref>{{Cita|Andrade|p. 8}}.</ref>
 
Dopo il secondo divorzio Alice continuò anche a viaggiare frequentemente, in parte per seguire le esposizioni delle proprie opere negli Stati Uniti ed in Messico, in parte per visitare varie città messicane. Trascorse lunghi periodi ad [[Acapulco]], in quanto era una nuotatrice provetta, nonostante i problemi fisici, e nell'acqua si trovava più a proprio agio che sulla terraferma.<ref name=Andrade2425/>
 
Nel 1967 ebbe un altro incidente: cadde lungo le scale all'inaugurazione di una mostra presso la Galería Pecanins a Città del Messico. La caduta danneggiò la spina dorsale, ma Alice rifiutò le cure mediche, dichiarando che i medici l'avevano torturata a sufficienza quando era bambina. Il danno la trasformò in eremita. Le vennero dedicate un'esposizione presso la Galería de Arte Mexicano nel 1975 ed una retrospettiva presso il Palacio de Bellas Artes nel 1986,<ref>{{Cita|Andrade|pp. 26-27}}.</ref> ma trascorse il resto della vita in solitudine, con pochi amici che si recavano a farle visita. Fra questi Eva Sulzer ed il docente statunitense Wayne Siewart, che conosceva fin dagli [[Anni 1950|anni cinquanta]].<ref name=Delconde/><ref>{{Cita|Mercado|p. 144}}.</ref><ref name=Delconde/><ref>{{Cita|Andrade|p. 27}}.</ref> Visse nella sua casa di San Angel<ref name=Colvile/> circondata dai ricordi, dai libri come quelli di Breton e di [[Paul Éluard]], dalle poesie di [[Pablo Picasso|Picasso]], dalle lettere di Henry Moore e di Anaïs Nin, dai dipinti dedicateli da [[Yves Tanguy]] e da Wolfgang Paalen, da vecchie fotografie e memorie.<ref>{{Cita|Andrade|p. 9}}.</ref>
 
Negli ultimissimi tempi non riuscì più ad essere autonoma e venne ricoverata in una [[casa di riposo]], dove rifiutò il cibo. La mancanza di nutrimento la portò in pochi mesi alla morte, avvenuta nel settembre 1987.
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In [[India]] scrisse ''Muttra'' ed altre poesie che risentivano dell'influenza hindi, oltre a versi dedicati ai pittori che preferiva, come [[Pablo Picasso]].<ref name=Mercado/><ref>{{Cita|Andrade|pp. 16-17}}.</ref>
 
In Messico Alice gradualmente abbandonò la poesia, dopo avere pubblicato nel 1941 un'ultima raccolta intitolata ''Noir Animal'', contenente un suo ritratto dipinto da Paalen,<ref name=Colvile/><ref name=Andrade19>{{Cita|Andrade|p. 19}}.</ref><ref name=Colvile/>ed aver contribuito con alcuni versi ed illustrazioni alla rivista d'arte [[DYN (rivista)|DYN]]. Tale periodico, fondato dalla stessa Rahon,<ref name=Colvile/> da Wolfgang Paalen e dal poeta e pittore surrealista [[Perù|peruviano]] [[César Moro]], pubblicava scritti sul Messico in inglese ed in francese per il pubblico straniero. Alice Rahon ebbe più che altro un ruolo di curatrice della rivista, lavorando con scrittori quali [[Alfonso Caso]], Miguel Covarrubias e Jorge Enciso,<ref>{{Cita|Andrade|pp. 19-20}}.</ref> ma contribuì anche con diverse illustrazioni ed alcuni testi, fra i quali ''Poème-tableau'' (1939). Quest'opera era composta di un [[guazzo]] e di una breve poesia:<ref name=Colvile/> {{citazione|Il sorriso della morte<br />riverso sul cammino<br />inatteso come il volto del ritorno|Alice Rahon, ''Le Sourire de la Mort''.|Le sourire de la mort<br />couché sur le chemin<br />inattendu comme le visage du retour|lingua=fr}}
 
Nel 1940 partecipò insieme a Paalen all'[[Esposizione internazionale surrealista|esposizione internazionale del surrealismo]] tenutasi presso la Galeria de Arte mexicano.<ref name=Colvile/>
 
Come pittrice Rahon continuò pur sempre ad essere legata alla poesia illustrando gli scritti di altri, per esempio ''Château de Grissou'' di Moro.<ref>{{Cita|Andrade|p. 21}}.</ref> Alice iniziò a dipingere poco dopo essere arrivata in Messico nel 1939 e si dedicò alla pittura per quasi quarant'anni. Il primo marito Wolfgang Paalen la incoraggiò e l'aiutò ad esporre tra il 1944 ed il 1945 in Messico, in [[California]] ed a [[New York]].<ref name=Moreno>{{Cita|Moreno}}.</ref> In seguito Rahon espose frequentemente le proprie opere, in particolare tra la fine degli [[Anni 1940|anni quaranta]] e gli [[Anni 1960|anni sessanta]] in Messico, negli Stati Uniti d'America e perfino a [[Beirut]], non di rado lavorando insieme ad artisti e scrittori europei che si erano trasferiti all'estero.<ref name=Mercado/><ref>{{Cita|Andrade|p. 22}}.</ref>
 
Verso la fine degli anni quaranta iniziò ad interessarsi al teatro, in particolare quello dei [[Burattino|burattini]].<ref name=Andrade24>{{Cita|Andrade|p. 24}}.</ref> Realizzò la scenografia ed i costumi per un balletto, ''Orión, el gran hombre del cielo'', di cui tuttavia non vide mai la messa in scena, realizzata soltanto nel 2009 ad opera di un gruppo chiamato "Laboratorio de la Máscara", in occasione di una retrospettiva dedicatale dal Museo de Arte Moderno. Il gruppo utilizzò le indicazioni ed i bozzetti originali di Rahon per creare l'ambientazione e la coreografia ispirate alle danze indiane.<ref name=Conaculta>{{Cita|Conaculta}}.</ref>
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Fra gli [[Anni 1950|anni cinquanta]] e [[Anni 1960|sessanta]] creò una serie di dipinti che rendevano omaggio ai suoi amici; tuttavia verso la fine degli anni sessanta Rahon dipingeva sempre più raramente.<ref>{{Cita|Andrade|p. 26}}.</ref> Si ritirò dal mondo dell'arte con un'ultima esposizione retrospettiva presso il [[Palacio de Bellas Artes]] nel 1986, sponsorizzata da Teresa del Conde, che all'epoca dirigeva l'Instituto Nacional de Bellas Artes y Literatura (INBAL).<ref name=Mercado/> L'isolamento in cui Rahon visse negli ultimi anni causò la mancata promozione della sua opera, al punto da venire quasi dimenticata dalle nuove generazioni di artisti e di storici dell'arte, nonostante l'importante ruolo da lei avuto nello sviluppo dell'arte messicana.<ref name=Delconde/> Nel 2009, tuttavia, il Museo de Arte Moderno le dedicò una retrospettiva, che, insieme ad una contemporanea mostra collettiva presso il Museo Mural Diego Rivera, ripropose le sue opere che non erano più state esposte dal 1986.<ref name=Moreno/>
 
== L'arte di Rahon ==
Inizialmente Alice Rahon trovò la propria espressione attraverso la poesia, influenzata dallo stile surrealista di Paalen, con cui rievocava scene e paesaggi dell'infanzia, l'infermità e la nostalgia.<ref name=Andrade16/>
 
Dopo l'arrivo in Messico iniziò a dipingere, dapprima servendosi di acquarelli che meglio riproducevano i colori del luogo.<ref name=Andrade19/> In seguito creò disegni, [[collage]] ed oggetti. Se pure dipinse ad olio la maggior parte delle tele successive,<ref name=MAM/> a differenza di altre artiste surrealiste contemporanee, come lei emigrate dall'Europa al Messico, ad esempio [[Remedios Varo]] e [[Leonora Carrington]], Rahon non si limitò ad utilizzare i colori ad olio, bensì sperimentò altre tecniche, in special modo quelle legate alla struttura, mostrando l'influenza di [[Rufino Tamayo]] e fu fra le prime ad utilizzare la sabbia e lo [[sgraffito]].
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Rahon amava rendere omaggio agli artisti che più ammirava:<ref name=Delconde/> dipinse quadri in onore di [[Giorgio de Chirico]], [[Joan Miró]], [[Pablo Neruda]], [[Diego Rivera]] e [[Frida Kahlo]].<ref name=MAM/> A quest'ultima in particolare dedicò ''La balada de Frida Kahlo'', creato poco dopo la morte di Frida, e ''Frida aux yeux d’hirondelle'' del 1956, rifatto una decina d'anni più tardi.<ref name=Delconde/>
 
Fin dall'inizio le opere di Rahon raggiunsero un certo grado di maturità; rappresentavano qualcosa di concreto, quasi sempre fenomeni naturali, e contenevano elementi astratti, che il Messico dell'epoca non era pronto ad accettare.<ref name=Andrade20>{{Cita|Andrade|p. 20}}.</ref> Pur di matrice surrealista, l'opera di Alice Rahon sancì infatti l'inizio dell'astrattismo nel Messico degli [[Anni 1940|anni quaranta]], insieme a quella di [[Carlos Mérida (artista)|Carlos Mérida]], [[Gunther Gerzso]] e Wolfgang Paalen.
 
== Alcune opere ==
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* ''Le Sourire de la mort'', 1939
* ''Poème-tableau'', 1942, [[guazzo]], pubblicato sul primo numero di ''Dyn''
* ''Oiseau sur la ville'', 1943, guazzo, 43,2 × 72 &nbsp;cm, collezione privata, Dallas<ref>Riprodotto su {{Cita|Colvile|p. 256}}.</ref>
* ''Le Dernier troupeau'', 1945, olio su tela, 18 × 21,5 &nbsp;cm, collezione privata, Stati Uniti d'America<ref>Riprodotto su {{Cita|Colvile|p. 263}}.</ref>
* ''Autoportrait en Alice au pays des merveilles'', 1951, olio su tela, 91 × 60 &nbsp;cm, collezione privata, Messico<ref>Riprodotto su {{Cita|Colvile|p. 257}}.</ref>
* ''La Ballade de [[Frida Kahlo]]'', 1956
* ''La Gente del Tecolote'', 1961, olio su tela, collezione privata, Dallas<ref>Riprodotto su {{Cita|Colvile|p. 258}}.</ref>
* ''Homme traversé par une rivière/Hommage à [[André Breton]]'', 1967, olio su carta di riso, 57 × 44 &nbsp;cm, collezione privata, Messico<ref>Riprodotto su {{Cita|Colvile|p. 262}}.</ref>
* ''Le Toucan et l'arc-en-ciel'', 1967, olio su tela, 69 × 90 &nbsp;cm, collezione privata, Messico<ref>Riprodotto su {{Cita|Colvile|p. 259}}.</ref>
* ''Une géante nommée Solitude'', 1975.
 
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* 1958, 1965: Galeria IFAL, [[Messico]]
* 1961: Worth Avenue Gallery, [[Palm Beach]]
* 1962: LousianaLouisiana Gallery, [[Houston]]
* 1962: Galeria Juliana Larsson, [[Beirut]]
* 1967: Galeria Misrachi, [[Messico]]
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== Note ==
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|titolo =Alice Rahon, magia de la mirada|autore =Lourdes Andrade|editore =Consejo Nacional para la Cultura y las Artes, Dirección General de Publicaciones|città =México, D.F.|anno =1998|lingua =es|edizione =1|ISBN =9701813901|LCCN =00419215|OCLC =41253073|cid =Andrade}}
* {{Cita libro|titolo =Scandaleusement d'elles : trente-quatre femmes surréalistes|autore =Georgiana Colvile|editore =Jean-Michel Place|città =Paris|anno =1999|lingua =fr|pp =254-265|ISBN =978-2-85893-496-6|LCCN =00355478|OCLC =42974962|SBN =IT\ICCU\UBO\1035261UBO1035261|cid =Colvile}}
* {{Cita pubblicazione|titolo =Alice Rahon au pays des merveilles|autore =Georgiana Colvile|rivista =Mélusine : cahiers du Centre de Recherche sur le Surréalisme|numero =19|editore =L'age d'homme|città =Lausanne|anno =1999|p =177|lingua =fr|ISSN =0252-2810|OCLC=881578867|cid =Colvile, 1999}}
* {{Cita libro|titolo =Women artists of modern Mexico : Frida's contemporaries = Mujeres artistas en el México de la modernidad : Las contemporáneas de Frida|altri=Catalogue coordinated by Dolores Mercado|editore =National Museum of Mexican Art|città =Chicago|anno =2008|lingua =en, es|p =144|ISBN =9781889410050|OCLC =255663225|cid =Mercado}}
* {{Cita news|lingua =es|url =http://www.informador.com.mx/cultura/2009/94629/6/el-mam-revalora-papel-de-alice-rahon-en-el-arte-moderno-mexicano.htm|titolo =El MAM revalora papel de Alice Rahon en el arte moderno mexicano|pubblicazione =El Informador|città =Guadalajara|data =13 aprile 2009|accesso = 16 gennaio 2015|cid =Museo de Arte Moderno|urlmorto =nosì|dataarchivio =23 febbraio 2015|urlarchivio =https://web.archive.org/web/20150223184247/http://www.informador.com.mx/cultura/2009/94629/6/el-mam-revalora-papel-de-alice-rahon-en-el-arte-moderno-mexicano.htm}}
* {{Cita news|lingua =es|autore =Concepción Moreno|titolo =Alice Rahon, una luz en la oscuridad Cabeza|pubblicazione =El economista|città =México, DF|data =15 maggio 2009|cid =Moreno}}
* {{Cita news|lingua =es|url =http://www.jornada.unam.mx/2009/06/02/cultura/a07a1cul|autore =Teresa Del Conde|titolo =Alice Rahon en el MAM|pubblicazione =La Jornada|città =Città del Messico|data =2 giugno 2009|accesso = 18 gennaio 2015|cid =Del Conde|urlmorto =no}}
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== Collegamenti esterni ==
 
* {{Box risorse bibliotecarie|by=yes|viaf =54051469}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|letteratura|pittura}}
 
{{Portale|letteratura|pittura}}
 
[[Categoria:Scrittori francesi del XX secolo]]
[[Categoria:Pittori francesi del XX secolo]]