Luciano Morpurgo: differenze tra le versioni
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|GiornoMeseMorte = 21 settembre
|AnnoMorte = 1971
|Epoca = 1900▼
|Attività = fotografo
|Attività2 = editore
|Attività3 = scrittore
▲|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = di origine ebraica, [[superstite dell'Olocausto]]
}}
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Nato a [[Spalato]] da antica famiglia [[ebrei|ebraica]]<ref>Il cognome ''Morpurgo'' deriva dalla città un tempo germanofona di ''Marburg an der Drau'' (in italiano ''Marburgo''), oggi [[Maribor]] in [[Slovenia]].</ref>, sin da giovane manifestò un grande interesse per la fotografia e per le cartoline, tanto che a dieci anni raccolse già una notevole collezione di cartoline di soggetto [[Dalmazia|dalmata]].
I Morpurgo di Spalato all'epoca sono imprenditori e commercianti: imparentati con gli [[Stock (azienda)|Stock]] di Trieste, come loro possiedono una fabbrica di liquori: le ''Distillerie Morpurgo''. Nel 1856 Vito Morpurgo - zio di Luciano - rilevò nella piazza principale della città
Luciano Morpurgo studiò a Venezia presso il [[Liceo Foscarini]], il cui convitto era tradizionalmente frequentato dai giovani dalmati le cui famiglie volevano impartir loro un'educazione in lingua italiana. Laureatosi a [[Università di Padova|Padova]] nel 1907, risalgono proprio a questi anni le sue prime fotografie d'autore.
All'entrata in guerra dell'Italia nel 1915, lasciò clandestinamente Spalato - allora nell'[[Impero Austroungarico]] - per Roma, ove iniziò ad occuparsi professionalmente di fotografia. Nel 1919 fondò la ''Società Tipografica Grafia S.E.D.A. – Sezione Edizioni
Agli anni '20 e '30 del XX secolo risalgono alcuni dei suoi più famosi ''reportage'', fra i quali particolarmente significativo rimase un suo servizio fotografico del 1927 sulla [[Palestina]], oltre ad una serie di campagne fotografiche sulle città minori ed i paesi d'Italia.
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Nel 1938 pubblicò un fortunato libro per l'infanzia, dal titolo ''Quando ero fanciullo'': si è però nel pieno delle leggi razziali e quindi Morpurgo fu costretto a ritirare l'opera. Iniziò un periodo penoso per Morpurgo, che per l'Italia aveva lasciato la sua città natale e che si vedeva da essa ripudiato, impossibilitato a lavorare e a condurre una vita normale. Per i suoi meriti particolari, Morpurgo - che scrisse anche una lettera di supplica a [[Benito Mussolini|Mussolini]] - il 26 ottobre 1941 venne discriminato (e cioè ''escluso'') dall'applicazione piena delle leggi razziali: gli venne quindi consentita la ripresa dell'attività editoriale e la ristampa di ''Quando ero fanciullo'', purché non utilizzasse il suo vero nome ma uno pseudonimo: fu così che nel 1942 riapparve nelle librerie il suo libro, a nome di ''Luciano Spalatino''.
Scampato alle persecuzioni naziste successive al 1943, al termine della guerra Morpurgo riprese in pieno la sua attività: nel 1946 pubblicò con la sua nuova casa editrice ''Dalmatia'' un secondo libro autobiografico, ''Caccia all'uomo'', interamente dedicato alla sua storia personale e alla tragica storia degli ebrei italiani e spalatini nel periodo della guerra e dell'annessione di Spalato all'Italia.
Nel dopoguerra Morpurgo venne riconosciuto come uno dei fotografi italiani più importanti del secolo. I negativi delle sue opere - all'incirca 60.000 - vennero acquisiti in due ''tranche'' dal Gabinetto Fotografico Nazionale, in seguito confluito nell'Istituto Centrale del Catalogo e Documentazione (ICCD): un primo blocco nel 1970, quando Morpurgo era ancora in vita, un secondo invece venne ceduto dagli eredi nel 1973.
Un blocco di circa 950 stampe fotografiche originali è stato infine donato nel 1989 dagli eredi Morpurgo, assieme ad alcuni apparecchi fotografici, al [[Museo nazionale Alinari della fotografia|Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari]] (
Luciano Morpurgo morì a Roma il 21 settembre 1971.
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I positivi originali, databili dal 1900 al 1939, sono circa 35.000, in massima parte riuniti dallo stesso Morpurgo in 129 album e 44 cartelle. Le immagini più antiche sono di Venezia e di Spalato, ma la grande massa è relativa a foto di viaggi compiuti da Morpurgo in alcuni paesi europei e nordafricani: Dalmazia, Italia, Germania, Danimarca, Austria, Ungheria, Malta, Svezia, Francia, Spagna, Tunisia, Marocco ed Algeria.
==Note==▼
<references/>▼
==Opere di Luciano Morpurgo==
* ''Quando ero fanciullo. Libro per tutti i bambini dai dieci ai settant'anni'', Editore Luciano Morpurgo, Roma 1938
* ''Caccia all'uomo. Vita sofferenze e beffe. Pagine di diario 1938-1944'', Casa Editrice Dalmatia S.A. di Luciano Morpurgo, Roma 1946
* ''Memorie di una festa. Vallepietra nelle fotografie di Luciano Morpurgo'', Edizioni Quasar, Roma 1980
▲==Note==
▲<references/>
==Bibliografia==
* ''Gli italiani e gli ebrei di Spalato ricordano Luciano Morpurgo, un Uomo Giusto'', in ''La Voce del Popolo'', 7 febbraio 2009
* ''Palestina 1927 nelle fotografie di Luciano Morpurgo'', a cura di Gabriele Borghini, Simonetta Della Seta, Daniela Di Castro, U.Bozzi Editore, Roma 2001 (Catalogo della Mostra tenuta a Gerusalemme nel 2001) ISBN 88-7003-034-2
* Maura Zacchi, ''Luciano Morpurgo. Reportage alla Cirio'', in ''AFT. Rivista di Storia e Fotografia'', Numero 44, 2006, pp.
==Collegamenti esterni==▼
==Voci correlate==
*[[Olocausto in Italia]]
*[[Superstiti dell'Olocausto]]
*[[Dalmazia]]
*[[Spalato]]
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
▲==Collegamenti esterni==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web | url = https://fotografia.cultura.gov.it/iccd/Agent/IT-ICCD-EACCPF-0001-000049 | titolo = Le fotografie di Luciano Morpurgo | sito = Ministero della Cultura - Istituto centrale per il catalogo e la documentazione | accesso = 25 ottobre 2024}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|ebraismo|nazismo|Venezia Giulia e Dalmazia}}
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[[Categoria:Dalmati]]
[[Categoria:Ebrei italiani]]
[[Categoria:Superstiti
|