Differenza tra software libero e open source: differenze tra le versioni
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Nonostante le differenze di forma, è di fatto molto difficile che una licenza possa soddisfare i requisiti per una definizione, ma non per l'altra; in particolare l'open source non è necessariamente [[copyleft]], ma può avere licenze permissive esattamente come il software libero; non basta avere la possibilità di vedere e modificare per proprio uso i sorgenti di un programma perché questo sia considerabile software libero.
Una differenza sostanziale in pratica risiede nel considerare che molti prodotti che contengono calcolatori elettronici, controllano l'integrità dei loro programmi eseguibili per impedire all'utente di installare eseguibili diversi. In questo modo viene fatto utilizzo di un sistema che, anche se incorporando software con [[Licenza libera|tipi di licenze copyleft]], utilizza l'hardware per queste meccanismi chiamati "tiranni" che eseguono la cosiddetta pratica di "[[Tivoization]]".
La Tivoization non permette di eseguire versioni modificate e, pertanto, l'eseguibile non sarà effettivamente libero.
"I criteri per l’open source non riconoscono questo problema; guardano solamente la licenza del codice sorgente. Quindi questi eseguibili non modificati, quando prodotti a partire da codice sorgente come Linux che è open source e libero, sono open source ma non liberi. Molti prodotti basati su Android contengono eseguibili Linux non liberi e “tivoizzati”.<ref>{{Cita web|url=http://amministrazionelibera.org/?page_id=2898&i=1|titolo="Software Libero" vs "Open Source"}}</ref>"
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Infatti, la relazione tra queste due posizioni, vede un disaccordo sui principi di base, ma una comunanza per quanto riguarda molti aspetti pratici. Proprio in virtù di questo, si ritrovano a lavorare assieme su molti progetti specifici.
Nonostante ciò, il movimento afferma
Viene sotto riportata un'analisi basata su tre diversi confronti
==Paragone storico==
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A questo punto risultarono evidenti le possibilità di sfruttare tale creazione a livello economico. Proprio da ciò nasce la distinzione tra free software e [[open source]]: il movimento free software pone l'accento sulla libertà come condizione essenziale.
I
La commercializzazione viene vista come chiave vincente per un continuo miglioramento del software di partenza. La libertà è quindi professata anche nell'open source, ma viene spesso sacrificata in nome di un utilizzo pratico dei prodotti.
Il nuovo termine viene dunque coniato per evitare i problemi precedentemente spiegati riguardo alla parola free ed attirare così gli investimenti di diverse aziende. Con questa nuova immagine il software libero è finalmente pronto a sfidare il [[software proprietario]] sul mercato.
==Paragone ideologico==
Le quattro libertà offerte dal free software<ref>[http://www.softwarelibero.it/software-libero www.software libero.it] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131101192536/http://www.softwarelibero.it/software-libero |date=1 novembre 2013 }} l</ref>:
# Libertà di usare il programma senza impedimenti;
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# La licenza deve essere tecnologicamente neutrale;
A titolo di ulteriore chiarimento, è possibile consultare la sezione [[
==Paragone sulle licenze==
{{Vedi anche|Comparazione di licenze di software libero}}
Per quanto riguarda il free software una delle licenze utilizzata è la '''[[GNU General Public License]]''' (GPL). Questa licenza fu ideata da Stallman stesso: essa mira a rispettare i principi precedentemente esposti, introducendo il copy left per garantirli. Con il termine copy left si intende quel meccanismo per cui dopo
In seguito si osservò che non tutti gli sviluppatori erano soddisfatti da questa licenza, nel 1991 venne quindi scritta la [[LGPL]]. La LGPL permette di inserire codice in programmi liberi o proprietari, senza che questo influisca sulla licenza finale del software.
Queste licenze limitano il pubblico dominio (possibilità di vendere modifiche apportate ad un software libero).
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Tra queste le più comuni sono:
# '''[[GNU General Public License]]''', prevista anche in questo caso;
# '''[[Mozilla Public License]]''' (MPL): essa si differenzia dalla GPL per due elementi, cioè per la possibilità di unire software libero con software proprietario e anche perché, grazie ad essa, non è più obbligatorio rendere disponibili all'autore le modifiche apportate;
# '''[[Berkeley Software Distribution]]''' (BSD): del tutto analoga a quella precedente si avvicina ancor più al concetto di pubblico dominio.
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Le licenze riconosciute dalla FSF come adatte al software libero sono più o meno le stesse di quelle accettate per il software open source.
Ricordiamo infine le licenze per la documentazione come: '''[[GNU Free Documentation License]]''', o
==Conclusioni==
Ad oggi, la dizione
Le motivazioni sono due:
* in ambito anglofono
* ogni movimento fatto di persone, nella storia umana, ha sempre subito qualche scisma, e quello del software libero non sembra fare eccezione.
== Note ==
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* {{cita web|url=https://www.gnu.org/philosophy/free-software-for-freedom.html|titolo=La posizione della Free Software Foundation|accesso=10 aprile 2008}}
* {{cita web|url=http://www.opensource.org/docs/osd|titolo=La posizione dell'Open Source Initiative|accesso=10 aprile 2008}}
* [[Eric Steven Raymond|Eric S. Raymond]]. ''[[La cattedrale e il bazaar|La cattedrale e il Bazaar]]''. Libro che mette a confronto due metodi di sviluppo del software: quello centralizzato e gerarchizzato e quello condiviso ed"orizzontale" introdotto con il kernel Linux.
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* [https://www.fsf.org/ Free Software Foundation], promotori della dizione "software libero" (anche
* [http://www.opensource.org/ Open Source Initiative], promotori della dizione "open source" e titolari di alcuni trademark correlati.
* {{cita web|https://www.gnu.org/philosophy/free-software-for-freedom.it.html|Filosofia del software libero}}
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