Differenza tra software libero e open source: differenze tra le versioni
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{{F|diritto industriale|dicembre 2008}}{{Wikificare|informatica|luglio 2019}}
I termini '''[[software libero]]''' e '''[[open source]]''' vengono usati per indicare quella che è sostanzialmente la stessa cosa, ma da punti di vista nettamente diversi.
Il primo, nato agli inizi degli [[Anni 1980|anni ottanta]], indica [[software]] la cui [[Licenza (informatica)|licenza]] soddisfa una definizione in quattro punti prevalentemente basata su concetti etici, quali la possibilità di studiare, di aiutare il prossimo, di favorire
I sostenitori
== Fraintendimenti comuni ==
Nonostante le differenze di forma, è di fatto molto difficile che una licenza possa soddisfare i requisiti per una definizione, ma non per l'altra; in particolare l'
Una differenza sostanziale in pratica risiede nel considerare che molti prodotti che contengono calcolatori elettronici, controllano l'integrità dei loro programmi eseguibili per impedire all'utente di installare eseguibili diversi. In questo modo viene fatto utilizzo di un sistema che, anche se incorporando software con [[Licenza libera|tipi di licenze copyleft]], utilizza l'hardware per queste meccanismi chiamati "tiranni" che eseguono la cosiddetta pratica di "[[Tivoization]]".
== Free software e open source: due posizioni differenti nella comunità del software libero==▼
La Tivoization non permette di eseguire versioni modificate e, pertanto, l'eseguibile non sarà effettivamente libero.
La confusione riguardo a questi due termini è molto diffusa. Senza dubbio entrambi parlano del [[software libero]], ma le differenze dal punto di vista etico sono importanti.▼
Viene sotto riportata un'analisi basata su tre diversi confrontii: uno storico, uno ideologico e uno riguardo alle licenze.▼
"I criteri per l’open source non riconoscono questo problema; guardano solamente la licenza del codice sorgente. Quindi questi eseguibili non modificati, quando prodotti a partire da codice sorgente come Linux che è open source e libero, sono open source ma non liberi. Molti prodotti basati su Android contengono eseguibili Linux non liberi e “tivoizzati”.<ref>{{Cita web|url=http://amministrazionelibera.org/?page_id=2898&i=1|titolo="Software Libero" vs "Open Source"}}</ref>"
==Paragone storico==▼
▲== Free software e open source: due posizioni differenti nella comunità del software libero ==
Occupiamoci inizialmente di chiarire l'esperienza del movimento del free software. Il protagonista di questa sezione è [[Richard Stallman]]; egli è mosso dallo spirito [[hacker]], tanto da autodefinirsi “l'ultimo degli hacker”. Questa ideologia ha caratteristiche delineate e forti: la società viene vista come una comunità che si nutre della libertà di interazione e collaborazione tra le persone che la compongono. Proprio il concetto di libertà è alla base dell'azione di Stallman e porta alla nascita nel 1985 della [[Free Software Foundation]] (organizzazione no profit). L'ambiguità del termine inglese ''free'' crea non pochi problemi alla collocazione del movimento: la libertà che esso vuole sottolineare viene spesso confusa con la gratuità, cioè l'assenza di profitto.▼
▲La confusione riguardo a questi due termini è molto diffusa. Senza dubbio entrambi parlano del [[software libero]], ma le differenze dal punto di vista etico sono importanti.
Stallman invece fu il primo a considerare le diverse possibilità di guadagno che il software libero offre: società di consulenza potevano garantire un servizio efficiente e a modici prezzi. Proprio in questa ottica nasce l'azienda Cygnus.▼
La FSF aveva come obiettivo la compilazione di un sistema operativo che fosse interamente condivisibile. Il tool [[GNU]] era già pronto quando il kernel, proprio la parte mancante, venne resa disponibile da uno studente finlandese, [[Linus Torvalds]]. Nacque in questo modo il sitema GNU/[[Linux]].▼
A questo punto risultarono evidenti le possibilità di sfruttare tale creazione a livello economico. Proprio da ciò nasce la distinzione tra free software e [[open source]]: il movimento free software poneva l'accento sulla libertà come condizione essenziale; questa etica così forte tenne lontano gli investimenti delle aziende che vedevano il movimento come eccessivamente ideologizzato.▼
Infatti, la relazione tra queste due posizioni, vede un disaccordo sui principi di base, ma una comunanza per quanto riguarda molti aspetti pratici. Proprio in virtù di questo, si ritrovano a lavorare assieme su molti progetti specifici.
Il movimento [open source] risulta invece più disponibile a compromessi di tipo teorico, in favore di uno sviluppo pratico. La commercializzazione viene vista come chiave vincente per un continuo miglioramento del software di partenza. La libertà è quindi professata anche nell'open source, ma viene spesso sacrificata in nome di un utilizzo pratico dei prodotti.▼
Il nuovo termine viene dunque coniato per evitare i problemi precedentemente spiegati riguardo alla parola free ed attirare così gli investimenti di diverse aziende. Con questa nuova immagine il software liberò è finalmente pronto a sfidare il software proprietario sul mercato.▼
Nonostante ciò, il movimento afferma: "Noi non siamo contro il movimento Open Source, ma non vogliamo essere confusi con loro. Riconosciamo che hanno contribuito alla nostra comunità, ma noi abbiamo creato questa comunità e vogliamo che si sappia. Vogliamo che quello che abbiamo realizzato sia associato con i nostri valori e la nostra filosofia, non con i loro. Vogliamo che ci sentano, non vogliamo sparire dietro ad un gruppo con punti di vista diversi. Per evitare che si pensi che facciamo parte del movimento Open Source, ci preoccupiamo di evitare di utilizzare il termine "open" per descrivere il software libero, o il suo contrario, "closed", per parlare di software non libero.<ref>{{Cita web|url=https://www.gnu.org/philosophy/free-software-for-freedom.it.html|titolo=Perché "Software Libero" è meglio di "Open Source"}}</ref>".
==Paragone ideologico==▼
▲Viene sotto riportata un'analisi basata su tre diversi
▲==Paragone storico==
1.Libertà di usare il programma senza impedimenti;▼
▲Occupiamoci inizialmente di chiarire l'esperienza del movimento del free software. Il protagonista
2.Libertà di aiutare se stesso studiando il codice disponibile e modificandolo in base alle proprie esigenze;▼
▲Stallman invece fu il primo a considerare le diverse possibilità di guadagno che il software libero offre: società di consulenza
3.Libertà di aiutare il tuo vicino, cioè la possibilità di distribuire copie del software rielaborato, rendendolo così accessibile a tutti;▼
▲La FSF aveva come obiettivo
▲A questo punto risultarono evidenti le possibilità di sfruttare tale creazione a livello economico. Proprio da ciò nasce la distinzione tra free software e [[open source]]: il movimento free software
I fautori del movimento [[open source]] si considerano più disponibili a compromessi di tipo teorico e accusano la forte etica dei fautori del software libero come causa degli scarsi investimenti che alcune aziende hanno voluto accordare in un movimento considerato eccessivamente ideologizzato.
4.Libertà di pubblicare una versione modificata del software;▼
▲
▲Il nuovo termine viene dunque coniato per evitare i problemi precedentemente spiegati riguardo alla parola free ed attirare così gli investimenti di diverse aziende. Con questa nuova immagine il software
▲==Paragone ideologico==
Le quattro libertà offerte dal free software<ref>[http://www.softwarelibero.it/software-libero www.software libero.it] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20131101192536/http://www.softwarelibero.it/software-libero |date=1 novembre 2013 }} l</ref>:
Principi base dell'open source:▼
1.Libertà di redistribuzione (sta poi al singolo decidere se farlo gratuitamente o se far pagare il prodotto);▼
▲
▲
▲Principi base dell'open source:
2.Libertà di consultare il codice sorgente;▼
▲
3.Necessità di approvazione per i prodotti derivati;▼
A titolo di ulteriore chiarimento, è possibile consultare la sezione [[#Paragone sulle licenze|Paragone sulle licenze]], nella quale vengono illustrate le licenze accettate dai due movimenti.
▲4.Integrità del codice sorgente dell'autore;
▲5.Nessuna discriminazione verso singoli o gruppi di persone;
▲6.Nessuna discriminazione verso i settori di applicazione;
▲7.La licenza deve essere distribuibile;
▲8.La licenza non può essere specifica per un prodotto;
▲9.La licenza non può contaminare altri software;
▲10.La licenza deve essere teconologicamente neutrale;
==Paragone sulle licenze==
{{Vedi anche|Comparazione di licenze di software libero}}
Per quanto riguarda il free software
In seguito si osservò che
Queste licenze limitano il pubblico dominio (possibilità di vendere modifiche apportate ad un software libero).
Le licenze riconosciute come in grado di soddisfare i principi del software libero sono qui riportate<ref>[https://www.fsf.org/licensing/education/licenses/index_html licenses index] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100513100743/http://www.fsf.org/licensing/education/licenses/index_html |data=13 maggio 2010 }}</ref>:
Tra queste le più comuni sono:
# '''[[GNU General Public License]]''', prevista anche in questo caso;
# '''[[Mozilla Public License]]''' (MPL): essa si differenzia dalla GPL per due elementi, cioè per la possibilità di unire software libero con software proprietario e anche
# '''[[Berkeley Software Distribution]]''' (BSD): del tutto analoga a quella precedente si avvicina ancor più al concetto di pubblico dominio.▼
Le licenze riconosciute dalla FSF come adatte al software libero sono più o meno le stesse di quelle accettate per il software open source.
▲'''[[Mozilla Public License]]''' (MPL): essa si differenzia dalla GPL per due elementi, cioè per la possibilità di unire software libero con software proprietario e anche perchè, grazie ad essa, non è più obbligatorio rendere disponibili all'autore le modifiche apportate;
Ricordiamo infine le licenze per la documentazione come
▲'''[[Berkeley Software Distribution]]''' (BSD): del tutto analoga a quella precedente si avvicina ancor più al concetto di pubblico dominio.
▲Ricordiamo infine le licenze per la documentazione come la '''[[GNU Free Documentation Licens]]e''' e '''[[Creative Commons]]'''.
==Conclusioni==
Le motivazioni sono due:
* in ambito anglofono il concetto di "libertà" è esprimibile solo con la parola ''free'', che significa anche "gratis". Questa possibile confusione sembra contro-producente per alcune imprese;
* ogni movimento fatto di persone, nella storia umana, ha sempre subito qualche scisma, e quello del software libero non sembra fare eccezione.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Ippolita, "Open non è free. Comunità digitali tra etica hacker e mercato globale", Elèuthera, Milano, 2005. Free copyleft download https://web.archive.org/web/20130207145336/http://www.ippolita.net/it/open-non-%C3%A8-free
* Angelo R. Meo; Mariella Berra. ''Informatica solidale 2. Libertà di software, hardware e conoscenza''.Torino, Bollati Boringhieri, 2006.
* {{cita libro| Simone | Aliprandi | Capire il copyright. Percorso guidato nel diritto d'autore| 2007 | PrimaOra | Lodi}}
* {{cita web|url=
* {{cita web|url=http://www.opensource.org/docs/osd|titolo=La posizione dell'Open Source Initiative|accesso=10
* [[Eric Steven Raymond|Eric S. Raymond]]. ''[[La cattedrale e il bazaar|La cattedrale e il Bazaar]]''. Libro che mette a confronto due metodi di sviluppo del software: quello centralizzato e gerarchizzato e quello condiviso ed"orizzontale" introdotto con il kernel Linux.
== Voci correlate ==
* [[Pubblico dominio]]
* [[Copyright]]
* [[Diritto d'autore]]
* [[Contenuto libero]]
* [[Licenza opensource
* [[Open Source Definition]]
== Collegamenti esterni ==
* [
* [http://www.opensource.org/ Open Source Initiative], promotori della dizione
*
* [https://web.archive.org/web/20081220085743/http://video.google.com/videoplay?docid=7707585592627775409], video che racconta la storia del movimento del software libero e dell'open source.
* [https://web.archive.org/web/20070404000830/http://www.01net.it/varie/pdf/opensource02.pdf], spiegazione discorsiva sulle licenze adottate dal movimento open source.
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[[Categoria:Licenze software]]
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