Arche scaligere: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Aggiungi 1 libro per la Wikipedia:Verificabilità (20250110)) #IABot (v2.0.9.5) (GreenC bot
 
(185 versioni intermedie di 75 utenti non mostrate)
Riga 1:
{{Opera d'arte
<noinclude>{{WIP|Lo Scaligero}}</noinclude>
|immagine = Arche scaligere (Verona).jpg
{{Coord|45|26|36.98|N|10|59|56.08|E|type:landmark|display=title|region:IT}}
|didascalia = Le arche scaligere
[[immagine:Panorama Arche Scaligere.jpg|thumb|250px]]
|titolo = Arche scaligere
Le '''Arche scaligere''', situate nel centro storico di [[Verona]], sono un monumentale complesso funerario in stile gotico della famiglia degli [[Scaligeri]], destinate a contenere le arche (o [[tomba|tombe]]) di alcuni illustri rappresentanti della casata: esse si trovano a fianco della [[chiesa di Santa Maria Antica]], vicino alla [[Piazza dei Signori (Verona)|Piazza dei Signori]]. Lo storico francese [[Georges Duby]] nel suo ''L'Europa del medioevo'' ha definito le arche uno dei più insigni e significativi monumenti dell'arte gotica.
|artista = (diversi)
|data = [[XIV secolo]]
|opera = scultura
|materiale = marmo
|altezza =
|larghezza =
|profondità =
|città = [[Verona]]
|ubicazione = piazza Arche scaligere
|mostra mappa = s
}}
 
Le '''arche scaligere''', situate nel cuore del [[Città Antica|centro storico]] di [[Verona]], a fianco della [[chiesa di Santa Maria Antica]] e a pochi metri dalla [[Piazza dei Signori (Verona)|piazza dei Signori]], sono un monumentale complesso funerario in [[stile gotico]] della famiglia degli [[Scaligeri]], destinate a contenere le arche (o [[tomba|tombe]]) di alcuni illustri rappresentanti della casata, tra cui quella del più grande Signore di Verona, [[Cangrande]], a cui [[Dante]] dedicò il ''[[Paradiso (Divina Commedia)|Paradiso]]''. Lo storico francese [[Georges Duby]] nel suo ''L'Europa del medioevo'' ha definito le arche «uno dei più insigni e significativi monumenti dell'arte gotica».
==Storia==
[[Immagine:Eduard Gerhardt Scaliger-Gräber in Verona.jpg|thumb|180px|left|La tomba di Cangrande in un dipinto ottocentesco di Eduard Gerhardt]]
Le arche scaligere sono forse il più importante esempio dell'arte gotica a Verona, nonostante ciò verso la fine del [[XVI secolo]] mostravano già problemi di conservazione, perchè in stato di semi abbandono. Un completo restauro dell’arca di Mastino fu realizzato solo nel [[1786]], mentre nel [[1839]] fu progettato un restauro generale del complesso monumentale. Molti furono e sono gli ammiratori delle arche, tra questi fu [[John Ruskin]], che ci ha lasciato in uno scritto la descrizione della grazia utilizzata nell'attività di costruzione dei sepolcri scaligeri, come dimore di coloro che si sono addormentati.
 
==Descrizione Storia ==
[[File:Particolare arche scaligere.JPG|miniatura|sinistra|verticale|Dettaglio del cancello con lo stemma scaligero]]
 
Probabilmente già a partire dal XII secolo, o comunque almeno dal XIII secolo, il cimitero della [[chiesa di Santa Maria Antica]] divenne luogo di sepoltura di tutti i rami della [[Della Scala|famiglia scaligera]]; il primo vero e proprio monumento funebre realizzato fu quello di [[Mastino I della Scala]], morto nel 1277, di cui rimane però solamente il sarcofago, caratterizzato da una forma arcaica "ravennate" tipica delle tombe monumentali scaligere del periodo più antico. Questo sarcofago in origine doveva essere l'elemento principale di una "tomba a muro" protetta da un'[[Edicola (architettura)|edicola]], situata sul fianco dell'ingresso laterale alla chiesa di Santa Maria Antica, tuttavia l'edicola stessa venne smontata intorno alla fine del XVIII secolo. All'inizio del XIV secolo seguì la realizzazione di altri tre sarcofaghi: quello di [[Alberto I della Scala|Alberto I]] (morto nel 1301), di [[Bartolomeo I della Scala|Bartolomeo I]] (1304) e infine quello di [[Alboino della Scala|Alboino]] (1311). Questi, senza edicola e situati allineati lungo il muro esterno della chiesa, di fianco al monumento a Mastino I, erano stati concepiti come sepolcri per l'intera famiglia, da realizzarsi in serie, e non destinati alla singola persona.<ref>{{Cita|Seiler|p. 126}}.</ref>
Le arche furono realizzate nel [[XIV secolo]] da vari scultori. Arrivando da [[Piazza dei Signori (Verona)|piazza dei Signori]] si trova, addossata al muro della [[chiesa di Santa Maria Antica|chiesa di Santa Maria]], la tomba di [[Mastino I della Scala]], con un sarcofago semplice che ricorda l’uso romano. Poco avanti si trova isolata la tomba di [[Alberto I della Scala]] che, riccamente istoriato, ripete architettonicamente quello di Mastino I. Vicino al muro esterno si trovano poi tre semplici tombe, appartenti probabilmente, in ordine, a [[Bartolomeo I della Scala|Bartolomeo I]], a [[Cangrande II della Scala|Cangrande II]] e a [[Bartolomeo II della Scala]] (quest'ultima forse di Bailardo Nogarola).
 
Morto nel 1329 il più noto dei signori di Verona, [[Cangrande I della Scala]], probabilmente già entro l'anno successivo venne eretto il monumento funebre in suo onore sopra l'entrata laterale della chiesetta, in parte diverso rispetto a come appare oggi: il tetto piramidale sormontato dalla statua equestre e il sarcofago con la figura giacente del cavaliere sono infatti aggiunte successive. Sembra invece che l'originale sarcofago che conteneva le spoglie di Cangrande fosse un altro, che è stato individuato in un sarcofago lavorato in rilievo ancora oggi presente all'interno del recinto del cimitero scaligero. La prima versione del monumento meglio si inserisce nella tradizionale locale, con un'[[Edicola (architettura)|edicola]] [[Architettura romanica|romanica]] caratterizzata da una copertura a [[volta a botte]] e [[archi a tutto sesto]] che furono successivamente sostituiti da una con copertura a [[volta a crociera]] [[Costolone|costolonata]] e [[archi a sesto acuto]] trilobati; una seconda versione in [[Architettura gotica|stile gotico]] quindi, che aveva un precedente nella tomba di Dussaini, collocata lungo il muro perimetrale della [[Chiesa di San Pietro Martire (Verona, Città Antica)|chiesa di San Pietro Martire]], e nell'arca di Castelbarco, situata tra la stessa chiesa e la [[basilica di Santa Anastasia]]. Il sarcofago originale, che come già detto si trova ancora all'interno del cimitero, rispetto a quelli precedenti della famiglia presenta degli elementi figurativi, mantenendo però la forma ravennate: questi elementi in rilievo presentano delle caratteristiche che lo fanno identificare come opera di [[scultura romanica]] con alcune influenze [[Arte bizantina|bizantine]].<ref>{{Cita|Seiler|p. 126 e p. 130}}.</ref>
Sopra la porta laterale di Santa Maria Antica si trova invece la magnifica arca di [[Cangrande I]], il più grande Signore scaligero. Il sarcofago di Cangrande è sostenuto da quattro cani reggenti lo stemma scaligero: sulla faccia anteriore si possono vedere tre statue, su quella posteriore si vede invece Verona. Sopra il sarcofago si trova la statua distesa di Cangrande. Quattro colonne di [[ordine corinzio]] reggono il baldacchino, che si slancia verso l'alto, culminando nella notevole statua equestre di Cangrande della Scala. Vi è poi l'arca di [[Mastino II della Scala]]: il suo sarcofago poggia su quattro pilastri, e sopra di esso la sua statua giace stesa. In cima all'arca si trova la statua equestre del Signore, chiuso nella solida armatura. Infine l'ultima arca, quella di [[Cansignorio della Scala]], la più ricca e movimentata.
 
[[File:Eduard Gerhardt Scaliger-Gräber in Verona.jpg|miniatura|sinistra|verticale|La tomba di Cangrande in un dipinto ottocentesco di Eduard Gerhardt]]
La tomba di Giovanni della Scala è stata invece spostata nel [[1831]], e si trova adesso in fondo al cimitero, sulla parete esterna di una casa. Le statue originali di Cangrande e Mastino Il sono state trasferite presso il [[museo di Castel Vecchio]], per cui nel cimitero si trovano delle copie.
 
Dopo la conquista dell'intera [[marca trevigiana]] da parte di Cangrande, il successore [[Mastino II della Scala|Mastino II]] ampliò ancor di più i domini di Verona impadronendosi di [[Brescia]], [[Parma]] e [[Lucca]], pertanto la signoria scaligera raggiunse la sua massima espansione territoriale. Visto l'ampio potere conseguito, Mastino II ebbe la possibilità di aumentare la sua attività di [[Mecenatismo|mecenate]]: tra le opere che finanziò vi fu la ristrutturazione del cimitero di Santa Maria Antica, che sarebbe dovuto divenire un elegante complesso gotico il cui fine doveva essere quello di glorificare la famiglia scaligera. Il progetto, affidato al cosiddetto "maestro delle arche scaligere", determinò il rinnovamento del monumento funebre di Cangrande, che assunse così l'aspetto che ancora oggi lo caratterizza, la realizzazione della recinzione del cimitero, coronata da statue, e la realizzazione dell'arca per Mastino II stesso. Il maestro risolse in modo audace l'incarico che gli fu assegnato, fondendo nella sua opera elementi iconografici e formali sia locali che stranieri, derivati in particolare dalla Germania meridionale, e rinnovando la tradizionale locale delle tombe romaniche grazie all'utilizzo di sculture in rilievo, di figure a tutto tondo, di [[frontoni]] a [[ghimberga]] e [[pinnacoli]].<ref>{{Cita|Seiler|p. 132}}.</ref>
==Le arche==
===L'arca di Cangrande===
 
[[File:Anton Brioschi Scagliergräber in Verona.jpg|miniatura|Raffigurazione della arche in un dipinto di Anton Brioschi di inizio Novecento]]
L'arca di Cangrande fu la prima delle tre monumentali tombe degli scaligeri, eretta sul portone d'entrata della [[chiesa di Santa Maria Antica]], a cui egli era particolarmente devoto.
[[Immagine:Tomba Cangrande VR.jpg|thumb|250px|L'arca di Cangrande]]
Il [[sarcofago]] è sostenuto da cani recante il suo vessillo: la statua posta sopra lo raffigura sdraiato e forse morto, ma, nonostante questo, ancora con un sorriso. Cangrande porta vesti curiali e uno spadone a due mani a fianco. Sui lati del sarcofago sono presenti una Pietà, l'Annunciata e l'Angelo Annunciante, ma soprattutto sono raffigurate le maggiori sue vittorie in bassorilievo:
 
L'ultima delle arche monumentali ad essere edificata fu quella di [[Cansignorio della Scala|Cansignorio]]: il suo governo, terminato con la sua morte nel 1375, fu caratterizzato da delitti e congiure, tuttavia anche lui volle lasciare in sua memoria un sepolcro monumentale, commissionato ad uno dei più illustri scultori del tempo, [[Bonino da Campione]], che iniziò l'opera nel 1364, quando il signore veronese era ancora in vita. Cansignorio spese la considerevole cifra di diecimila fiorini, ottenendone in cambio l'arca con l'apparato decorativo più complesso e sontuoso.<ref name=Arche>{{cita web|url=https://www.finestresullarte.info/viaggi-e-tour/arche-scaligere-verona-complesso-monumentale|titolo=Le arche scaligere: l'imponente e maestoso mausoleo dei signori di Verona|accesso=1º gennaio 2024|urlarchivio=https://archive.is/20201006071150/https://www.finestresullarte.info/viaggi-e-tour/arche-scaligere-verona-complesso-monumentale|urlmorto=no}}</ref>
Nella formella sulla fronte, a destra, dell'arca si possono osservare
 
Intorno alla fine del XVI secolo il monumento cominciò a mostrare problemi relativi alla sua conservazione, tema che nel corso dei secoli successivi emerse più volte e quindi periodicamente riproposto ai politici locali. Un primo intervento di restauro sull'arca di Mastino venne effettuato solamente nel 1786, mentre a partire dal 1838, con la spinta data della visita in città dell'imperatore [[Ferdinando I d'Austria|Ferdinando I]], si decise di ampliare l'intervento coinvolgendo l'intero complesso monumentale.<ref>''Notiziario della Banca Popolare di Verona'', Verona, 1988, n. 3.</ref>
*Padova. Fanti padovani e scaligeri in uno dei tanti scontri che portarono alla vittoria di Cangrande.
*La città di Padova con la basilica di Sant'Antonio, il salone e la torre del podestà, e le mura.
*Vicenza. Cangrande a cavallo in una delle battaglie svoltasi alle porte di Vicenza.
*La città di Vicenza con il palazzo e la torre di piazza, e le sue fortificazioni (è la prima iconografia nota della città di Vicenza).
 
== Descrizione ==
Nella formella sulla fronte, a sinistra, dell'arca si possono osservare:
*Belluno. Cangrande riceve le chiavi dai rappresentanti della città.
*La città di Belluno con una delle torri del palazzo vescovile, il duomo e la torre del castello, la chiesa di San Lorenzo e di Santa Croce, oltre alle mura.
*Feltre. Cangrande si sporge per ricevere le chiavi dai rappresentanti della città.
*La città di Feltre con la rocca e l'altissimo mastio.
 
=== Arca di Cangrande ===
Nella formella sul retro, a destra, dell'arca si possono osservare:
[[File:Arche scaligere (Verona) L'arca di Cangrande.jpg|miniatura|sinistra|Il sarcofago di Cangrande]]
*Cangrande davanti all'imperatore Enrico VII.
*La raffigurazione della città di Marostica.
*L'imperatore Enrico VII in trono che consegna a Cangrande e Alboino lo stendardo di Verona.
*La città di Verona con la cinta murata che all'interno l'Arena e la basilica di San Zeno, la cinta collinare che Cangrande fece costruire.
Nella formella sul retro, a sinistra, dell'arca si possono osservare:
*Padova. I cittadini presentano a Cangrande lo stendardo della città.
*Veduta di Padova.
*Cangrande riceve l'omaggio della città di Treviso dai nuovi sudditi che gli offrono le chiavi.
*L'uscita del corpo di Cangrande dalle porte di Treviso, dopo la sua morte.
 
Il sarcofago di [[Cangrande I della Scala|Cangrande I]], posto sopra la porta laterale d'ingresso alla chiesa di Santa Maria Antica, è sostenuto da cani recanti il suo vessillo; la statua posta sopra lo raffigura sdraiato e forse morto ma, nonostante questo, ancora con un sorriso. Il fronte anteriore del sarcofago presenta tre altorilievi raffiguranti una ''Pietà'' al centro, a sinistra una ''Vergine Annunciata'' e a destra un ''Angelo Annunciante'', questi ultimi due circondati da formelle in bassorilievo in cui sono raffigurate le storie del principe veronese.<ref name=1989BPV2>''Notiziario della Banca Popolare di Verona'', Verona, 1989, n. 2.</ref>
Sono incisi anche i nomi delle principali città della marca: [[Vicenza]], [[Padova]], [[Feltre]], [[Belluno]], [[Marostica]], [[Treviso]] e [[Verona]].
 
Nella formella sulla fronte dell'arca, a destra, si possono osservare: ''Padova. Fanti padovani e scaligeri in uno dei tanti scontri che portarono alla vittoria di Cangrande''; ''La città di Padova con la basilica di Sant'Antonio, il salone e la torre del podestà, e le mura''; ''Vicenza. Cangrande a cavallo in una delle battaglie svoltasi alle porte di Vicenza''; e infine ''La città di Vicenza con il palazzo e la torre di piazza, e le sue fortificazioni''.<ref name=1989BPV2/>
Sulla sommità della tomba è presente la statua equestre di Cangrande (la cui la copia originale si trova dentro il [[Castel Vecchio]]), ritenuta la più bella statua equestre del [[XIV secolo]]<ref>{{cita libro|M.|Carrara|Gli Scaligeri|1966|Dell'Oglio|Varese}} p. 99</ref>: Cangrande e raffigurato sorridente e eretto sul cavallo appena arrestato dal galoppo vittorioso. Il vento fa ondeggiare la [[gualdrappa]] damascata che ricopre il cavallo sino agli zoccoli. Il capo di Cangrande è coperto con una maglia d'acciaio, mentre l'elmo a testa di cane alato è gettato dietro la schiena. Il braccio sembra porre la spada nel fodero, in segno di pace, mentre il sorriso da un sentimento di benevolenza. Il monumento viene così descritto da [[John Ruskin]] in in ''The Stones of Venice'':
{{quote|(...) un vigoroso baldacchino ad arco è sostenuto da due colonnine sporgenti, e in cima al tetto è la statua del cavaliere sul suo cavallo da battaglia; il suo elmo, munito d’ali di drago e coronato dalla testa di cane, gettato sulle spalle, e il largo drappo blasonato fluttuante all'indietro dal petto del cavallo è disegnato dall'antico ignoto artista con tale aderenza alla realtà che sembra ondeggiare nel vento, e la lancia pare agitata dal cavaliere e il suo cavallo di marmo sembra continuare ad accelerare il passo per lanciarsi in una carica più rapida e impetuosa, mentre le nuvole, argentee corrono dietro ad esso nel cielo.<ref>[http://www.verona.com/index.cfm?Page=Guida&section=luoghi&id=118 Tratto da verona.com] URL consultato il 29-02-2008</ref>|John Ruskin}}
 
Nella formella sulla fronte, a sinistra, si possono osservare: ''Belluno. Cangrande riceve le chiavi dai rappresentanti della città''; ''La città di Belluno con una delle torri del palazzo vescovile, il duomo e la torre del castello, la chiesa di San Lorenzo e di Santa Croce, oltre alle mura''; ''Feltre. Cangrande si sporge per ricevere le chiavi dai rappresentanti della città''; quindi ''La città di Feltre con la rocca e l'altissimo mastio''.<ref name=1989BPV2/>
===L'arca di Mastino II===
 
Nella formella sul retro, a destra, sono raffigurati: ''Cangrande davanti all'imperatore Enrico VII''; ''La raffigurazione della città di Marostica''; ''L'imperatore Enrico VII in trono che consegna a Cangrande e Alboino lo stendardo di Verona''; e ''La città di Verona con la cinta murata che all'interno l'Arena e la basilica di San Zeno, la cinta collinare che Cangrande fece costruire''.<ref name=1989BPV2/>
[[Mastino II della Scala|Mastino II]] decise di farsi costruire il suo mausoleo funebre quando era ancora in vita (al contrario di Cangrande, la cui arca fu costruita sopo la sua morte), e la sua arca risulta quindi essere, cronologicamente, la seconda costruita, anche se è forse la più preziosa. A base quadrangolare, ospita, nei timpani del tabernacolo del secondo ordine (dove è presente il sarcofago), quattro preziosi altorilievi con scene di storia sacra: la tentazione di Adamo ed Eva, il lavoro dei progenitori, l'uccisione di Caino e lo scherno fatto a Noè. Dunque richiami al dramma dell'umanità in conseguenza del peccato.
 
Nella formella sul retro, a sinistra, vi sono invece raffigurati: ''Padova. I cittadini presentano a Cangrande lo stendardo della città''; ''Veduta di Padova''; ''Cangrande riceve l'omaggio della città di Treviso dai nuovi sudditi che gli offrono le chiavi''; e infine ''L'uscita del corpo di Cangrande dalle porte di Treviso, dopo la sua morte''.<ref name=1989BPV2/>
Mastino è raffigurato adagiato sul coperchio del sarcofago sereno, nel sonno placido della morte, e sotto, sullo stesso sarcofago, riappare, inginocchiato e supplicante di fronte alla Vergine Maria, invocante quanto scritto sulla stessa iscrizione funebre: che lo spirito del signore possa raggiungere il cielo ed ivi godere dell'eterna pace.
 
[[File:Paolo Monti - Servizio fotografico (Verona, 1964) - BEIC 6337289.jpg|miniatura|verticale|L'originale della statua equestre di Cangrande nella sua posizione attuale, all'interno di [[Castelvecchio (Verona)|Castelvecchio]], in una fotografia di [[Paolo Monti]]]]
Sopra l'arca domina la figura di Mastino a cavallo, chiusa nell'armatura:
{{quote|In cima, levitante come un miraggio, torna senza volto l'immagine medianica del morto cavaliere, celato sdegnosamente, insieme all'animale, nell'armatura impenetrabile, quasi a formare un sol corpo mostruoso, che dardeggia uno sguardo di fuoco dalle fessure della barbuta. Una simbologia certo diversa dalla cordialità che spira dal monumento cangrandesco, dove storia sacra e profana risultano ancora armonicamente collegate; mentre qui sembra prevalere un'immagine di volontà di potenza, che si giustifica con l'ineluttabilità della violenza e dell'ossequio formale delle convenzioni|Mellini}}
 
Alla base del sarcofago si trova un'iscrizione di [[Rinaldo da Villafranca]]:
===L'arca di Cansignorio===
{{citazione|Si Canis hic Grandis ingencia facta peregit<br>
Marchia Testis adest quam sevo Marte subegit<br>
Scaligeram qui laude domum super astra tulisset<br>
Maiores in luce moras si parcha dedisset.<br>
Hunc iuli geminata dies et undenata peremit<br>
lam lapsis septem quater annis mille trecentis.}}
 
Questa è stata tradotta in versi da [[Torello Saraina]] nel 1542:
==Galleria fotografica==
{{citazione|Se Cane Grande fece grandi fatti<br>
<gallery>
teste è la Marca con feroce Marte<br>
Immagine:Arche Scaligere 2.JPG|Le Arche scaligere
soggiogata da lui, c'hora possiede.<br>
Immagine:Verona-le Arche.jpg|Particolare delle guglie
Sopra il cielo portato havrebbe questo<br>
Immagine:Verona-le arche01.jpg|Particolare di un'arca
la Scaligera casa con sue lodi<br>
Immagine:Arche Scaligere.jpg|La [[Chiesa di Santa Maria Antica]], adiacente alle Arche
se la Parca più vita avesse dato.<br>
</gallery>
Morì di giugno il giorno venti duo<br>
nel vent'otto dopo i mille e trecento.}}
 
Sulla sommità della tomba è presente la copia della [[Statua equestre di Cangrande della Scala|statua equestre di Cangrande]], il cui originale si trova lungo il percorso del [[museo di Castelvecchio]], dove è stata collocata su un peculiare piedistallo dal noto architetto veneto [[Carlo Scarpa]]:<ref name=1989BPV2/> essa è ritenuta la più bella statua equestre del XIV secolo,<ref>{{cita|Carrara|p. 99}}.</ref> opera attribuita a [[Giovanni di Rigino]].<ref>{{Treccani|giovanni-di-rigino_(Dizionario-Biografico)/|Giovanni di Rigino|autore=Cristina Ranucci|volume=56|anno=2001}}</ref> Cangrande, raffigurato sorridente ed eretto sul cavallo, viene così descritto da [[John Ruskin]] in ''The Stones of Venice'':
==Note==
{{Citazione|(...) un vigoroso baldacchino ad arco è sostenuto da due colonnine sporgenti, e in cima al tetto è la statua del cavaliere sul suo cavallo da battaglia; il suo elmo, munito d’ali di drago e coronato dalla testa di cane, gettato sulle spalle, e il largo drappo blasonato fluttuante all'indietro dal petto del cavallo è disegnato dall'antico ignoto artista con tale aderenza alla realtà che sembra ondeggiare nel vento, e la lancia pare agitata dal cavaliere e il suo cavallo di marmo sembra continuare ad accelerare il passo per lanciarsi in una carica più rapida e impetuosa, mentre le nuvole, argentee corrono dietro ad esso nel cielo.}}
{{references}}
 
=== Arca di Mastino II ===
==Voci correlate==
[[File:Arche scaligere (Verona) Mastino II.jpg|miniatura|verticale|sinistra|L'arca di Mastino II]]
 
Il monumento funebre a [[Mastino II della Scala|Mastino II]] è a base quadrangolare e si caratterizza per la presenza di quattro pregevoli altorilievi con scene di storia sacra collocati nei timpani dell'edicola: ''La tentazione di Adamo ed Eva'', ''Il lavoro dei progenitori'', ''L'uccisione di Caino'' e infine ''Lo scherno fatto a Noè''. Dunque tutti richiami al dramma dell'umanità in conseguenza del peccato.<ref name=1989BPV3>''Notiziario della Banca Popolare di Verona'', Verona, 1989, n. 3.</ref>
*[[Chiesa di Santa Maria Antica]]
*[[Monumenti di Verona]]
 
Mastino è raffigurato adagiato sul coperchio del sarcofago, sereno, nel sonno placido della morte, mentre più in basso, sullo stesso sarcofago, viene raffigurato inginocchiato e supplicante di fronte alla Vergine Maria, invocante quanto scritto sulla stessa lapide: ''«HIC TEGIT INSIGNUM TUMULUS MARCESCERE FLOREM / PROH DOLOR ESTINCTUM CRUDELI PRODICIONE / A SCALA CELSUM MASTINUM CUIUS IN ARCE / SPIRITUS ETHEREA POTIATUR PACE PERHENNI»''.<ref name=1989BPV3/>
{{Portale|Verona}}
 
[[File:Mastino II della Scala.jpg|miniatura|verticale|Statua equestre di Mastino II un tempo sulla sommità della sua arca, ora ricoverata in una delle torri di Castelvecchio]]
[[Categoria:Monumenti funebri]]
[[Categoria:Architetture di Verona]]
 
Sopra l'arca domina la figura di Mastino a cavallo, chiusa nell'armatura, che viene raccontata in questo modo dallo storico dell'arte Mellini:
[[en:Scaliger Tombs]]
{{Citazione|In cima, levitante come un miraggio, torna senza volto l'immagine medianica del morto cavaliere, celato sdegnosamente, insieme all'animale, nell'armatura impenetrabile, quasi a formare un sol corpo mostruoso, che dardeggia uno sguardo di fuoco dalle fessure della barbuta. Una simbologia certo diversa dalla cordialità che spira dal monumento cangrandesco, dove storia sacra e profana risultano ancora armonicamente collegate; mentre qui sembra prevalere un'immagine di volontà di potenza, che si giustifica con l'ineluttabilità della violenza e dell'ossequio formale delle convenzioni.}}
 
=== Arca di Cansignorio ===
[[File:Arca Scaligera.jpg|miniatura|verticale|sinistra|La parte superiore dell'arca di Cansignorio]]
 
Il monumento funerario di [[Cansignorio della Scala|Cansignorio]] venne realizzato su disegno di [[Bonino da Campione]], come rivela un'iscrizione che gli attribuisce il merito: ''«Hoc opus sculpsit et fecit Boninus de Campolione mediolanensis diocesis»''. Esso è a pianta esagonale, come lo è anche il recinto che la protegge, e in ogni spigolo si trovano pilastri gotici che reggono [[Edicola (architettura)|edicole]] in cui trovano spazio sei santi guerrieri: Ludovico, Martino, Sigismondo, Valentino, Giorgio e Luigi re di Francia. Altre sei colonne reggono il piano di marmo rosso dove si trova il sarcofago del signore, circondato da coppie di [[Putto|putti]]. Qui corre un'iscrizione in latino attribuita allo stesso Cansignorio:<ref name=1989BPV4>''Notiziario della Banca Popolare di Verona'', Verona, 1989, n. 4.</ref>
{{Citazione|Scaliger hac nitida cubo Cansignorius arca<br>
urbibus optatus latii sine monarca<br>
ille ego sum geminae qui gentis sceptra tenebam<br>
iustitiaque meos mita pietatem regebam<br>
inclyta cui virtus qui pax tranquilla fidesque<br>
inconcussa dabunt phamam per secla diesque}}
 
Questa è traducibile come «Io, Cansignorio, riposo in quest'arca splendente. Io che avrei potuto essere monarca di molte città d'Italia. Io che di due popoli (il veronese e il vicentino) tenni comunque lo scettro, e quelli ressi con giustizia e con pietà. Il mio valore, aggiunto all'amore per la pace e non disgiunti alla mia fede, mi daranno fama per i secoli avvenire».<ref name=1989BPV4/>
 
Sul sarcofago è scolpita ''L'incoronazione di Maria'' e ''Cansignorio presentato da San Giorgio alla Vergine'', oltre a varie storie tratte dai Vangeli: ''Gesù e la Samaritana''; ''Gesù che resuscita Lazzaro''; ''L'entrata in Gerusalemme''; ''Gesù tentato''; ''Gesù e un indemoniato''; e infine ''La moltiplicazione dei pani e dei pesci''. Ulteriori sei colonne reggono il baldacchino che copre e protegge il sarcofago, caratterizzato da [[archi a sesto acuto]] polilobati, che sono a loro volta sormontati da sei [[Timpano (architettura)|timpani]] ove trovano spazio figure allegoriche rappresentanti le Virtù. Interposte tra i timpani si trovano delle piccole edicole che ospitano angeli che sorreggono degli scudi, su cui sono incisi i vessilli della famiglia [[Della Scala]]. La struttura si conclude con una copertura a piramide esagonale terminante in un plinto su cui sono scolpiti gli apostoli, plinto che regge a sua volta la statua equestre di Cansignorio.<ref name=1989BPV4/>
 
=== Sepolture di altri Signori ===
[[File:Arche Scaligere - panoramio.jpg|thumb|Altri sarcofaghi, in basso.]]
Le tombe degli altri signori Della Scala sono semplici sarcofaghi, più o meno decorati:<ref name=Arche /><ref>{{Cita web |url=http://www.legambienteverona.it/iniziative/Legambiente%20word%20press/Campagne/Salvalarte/Arche/Arche%20Scaligere.pdf|titolo=Arche scaligere|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20141213014356/http://www.legambienteverona.it/iniziative/Legambiente%20word%20press/Campagne/Salvalarte/Arche/Arche%20Scaligere.pdf|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Mastino I della Scala|Mastino I]] († 1277);
* [[Alberto I della Scala|Alberto I]] († 1301);
* [[Bartolomeo I della Scala|Bartolomeo I]] († 1304);
* [[Alboino della Scala|Alboino]] († 1311);
* [[Cangrande II della Scala|Cangrande II]] († 1359);
* [[Giovanni della Scala|Giovanni]] († 1359). Questo monumento fu realizzato da [[Andriolo de Santi]] e fino al 1831 si trovava nella [[chiesa di San Fermo Minore]], prima di essere spostato per unirsi agli altri.<ref>''Notiziario della Banca Popolare di Verona'', Verona, 1990, n. 1.</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|curatore1=Martina Bagnoli|curatore2=Valentino Pace|titolo=Il gotico europeo in Italia|url=https://archive.org/details/ilgoticoeuropeoi0000unse|autore-capitolo=Peter Seiler|capitolo=La trasformazione gotica della magnificenza signorile. Committenza viscontea e scaligera nei monumenti sepolcrali dal tardo Duecento alla metà del Trecento|città=Napoli|editore=Electa|anno=1994|isbn=88-435-4800-X|cid=Seiler}}
* {{cita libro|autore=Mario Carrara|titolo=Gli Scaligeri|anno=1966|editore=Dall'Oglio|città=Varese|sbn=SBL0546240|cid=Carrara}}
 
== Voci correlate ==
 
* [[Verona]]
* [[Monumenti di Verona]]
* [[Chiesa di Santa Maria Antica]]
* [[Della Scala]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons_preposizione=sulle}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=https://verona.com/it/verona/arche-scaligere/|titolo=Arche Scaligere}}
 
{{Portale|architettura|Verona}}
 
[[Categoria:Architetture religiose di Verona]]
[[Categoria:Monumenti funebri del Veneto]]
[[Categoria:Della Scala]]
[[Categoria:Architetture gotiche di Verona]]
[[Categoria:Bonino da Campione]]