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|Abitanti = 20081
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|Prefisso = (+34) 942
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|Mappa = Pi%C3%A9lagos_(Cantabria)_Mapa.svg
|Didascalia mappa =
}}
'''Piélagos''' è un [[
Il comune è composto da 12 località compreso il capoluogo Renedo, distante {{M|21
Tradizionalmente l'economia della zona si basava sull'[[allevamento]] del bestiame, ma nel corso del XX secolo si è avuto una variazione in favore dell'industria e dei servizi. Grazie alla bellezza della costa e alle buone infrastrutture presenti lo sviluppo del [[turismo]] e l'attività edilizia sono notevoli anche se non sempre nel rispetto della natura.
La distribuzione della popolazione attiva sulla base del settore d'impiego registra infatti che solo il 5% si dedica all'agricoltura e all'allevamento del bestiame, di fronte al 18,9% dell'industria, al 14,5% della edilizia e al 61,7% del settore terziario dei servizi.
Con {{M|8
==Storia==
Nel territorio comunale esistono moltissime cavità dalle quali sono emersi oggetti e decorazioni delle pareti con [[Graffiti (archeologia)|graffiti]] e dipinti rupestri, che attestano la presenza umana nella zona con continuità dal [[paleolitico]] al periodo castrense delle tribù cantabre fino alla dominazione romana e al [[medioevo]], epoca a cui risalgono le prime citazioni scritte di località dell'attuale comune di Piélagos. Da questi documenti risulta che intorno all'anno 1000 si costruirono chiese attorno alle quali si formarono dei nuclei abitati che dipesero dall'
Il nuovo signore si inimicò le popolazioni della zona che si videro private del regime di ''realengo'' di dipendenza diretta dal re che la esercitava tramite suoi governatori lasciando però una certa autonomia amministrativa ai Consigli nominati dalla popolazione. A nulla valsero le proteste di diversi consigli della zona che chiesero al re [[Giovanni II di Castiglia|Giovanni II]] il ripristino del realengo, perché il re non prese in considerazione questa
Nel periodo detto ''Triennio liberale'' dal [[1820]] al [[1822]] fu abolito il regime feudale e quindi anche la signoria su Pielagos. Come tante altre località anche '''Pielagos''' si eresse in comune costituzionale e lo stesso fece Arce. I due comuni nel 1835 si riunirono in un unico comune da cui si staccò nel 1980 la località di Rumoroso passata a far parte del comune di [[Polanco (Spagna)|Polanco]]. Il comune prese il nome di Pielagos con capoluogo in Renedo, come è attualmente.
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Il territorio municipale è ricco di grotte (''cuevas'') e cavità d'interesse sia archeologico che speleologico, quasi tutte hanno le pareti con [[Graffiti (archeologia)|graffiti]] e figurazioni pittoriche di arte rupestre rappresentanti animali, in particolare si fanno notare la ''Cueva de Santan'', la ''Cueva del Calero II'' dove fu trovato materiale databile dal [[Neolitico]] al medioevo, le ''Cuevas Covalejos I y II'', ed altre. Fa parte del patrimonio archeologico di Pielagos la ''Estela de Zurita'', una stele circolare in pietra del diametro di 2 metri e dello spessore di 20 centimetri con figurazioni di difficile interpretazione, una delle maggiori stele fra quelle di diverse dimensioni trovate in Cantabria. Sono dotate di un basamento perché possano stare verticali e si pensa che fossero stele funerarie, altri le collegano al sole che era venerato dai popoli [[celti]]. Questa stele si trova ora al ''Museo de Prehistoria y Arquelogia de la Cantabria''.
Di interesse sono pure il ''Castillo de Liencres'', resti di una fortezza medievale su una collina che porta i segni della [[guerra civile spagnola]] del [[1936]]-39 con [[bunker]], trincee, postazioni per armi, cavità naturali utilizzate come depositi di viveri e munizioni, la ''Torre de Santiyan'' ad Arce del [[XIII secolo]], la ''Casa de los Bustamante'' a Renedo del [[1670]], la ''Casa de Juan de la Tornera'' ad Arce del [[XVII secolo]], la ''Casa de la Famillia del Molino Real'' del [[XVIII secolo]] a Barcenilla, la ''Casa de los Ceballos'' del XVIII secolo a Quijano, il ''Palacio del Marqués de la Conquista Real'' dei secoli XVII - XVIII a Peredo dichiarata BIC (''Bien de Intéres Cultural''), il ''Palacio de la Llana'' a Zurita, costruito a blocchi nei secoli XVII, XVIII, XIX, il ''Palacio de los condes de Mortera'' del [[XX secolo]] a Mortera, il ''Palacio de la Flor de Carandía'' del XVII secolo a Pereda, il ''Palacio de los Tiros'' del XVII secolo ad Oruña, il ''Palacio de la Rueda'' del XVIII secolo a Zurita, il ''Puente sobra el rio Pas'' del [[1572]], dichiarato BIC, il ''Puente Real'' di Barcenilla del XVIII secolo, anch'esso dichiarato BIC, il [[Parco nazionale delle dune di Liencres]].
Nel patrimonio religioso sono da notare le chiese di ''Santa Maria'' del [[1226]] a Barcenilla, di ''Santa Eulalia'' a Liencres, dei secoli XVII-XVIII, di ''San Julian'' del [[1709]] a Zurita, di ''San Martin'' del [[1712]] a Zurita, di ''Santa Eulalia'' del XVIII secolo ad Oruña, della ''Asuncion'' ad Arce del XVII secolo con torre del XVIII, di ''Santa Maria'' a Renedo, di origine medioevale ma rifatta nel XVII secolo, di ''San Vicente'' di Vioño dei secoli XVII-XVIII, della ''Immaculada Concepcion y San Julian'' del [[1886]] a Mortera. Fra le numerose ''ermitas'', cappelle e santuari sono da citare l'
==Feste==
Molte sono le feste sacro e profane allo stesso tempo che si svolgono
==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
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{{Comuni
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Spagna}}
[[Categoria:Comuni della provincia della Cantabria|Pielagos]]
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