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'''Sabrata''' ({{arabo|صبراتة|Ṣabrāta}}<!--; in [[Lingua latina|latino]] ''Sabratha''-->) è una [[città della Libia]] nord-occidentale. La città fu fondata dai [[Fenici]] e poi conquistata dai [[Storia romana|Romani]].
Nei pressi della città moderna restano le rovine dell'[[Sabratha (sito archeologico)|antica città]] che nel [[1982]] sono state inserite nella lista dei [[patrimoni dell'
== Geografia fisica ==
È il capoluogo del [[distretto di Sabrata e Sorman]]. Si trova a circa {{M|70
== Storia ==
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Sabratha fu fondata nel [[VII secolo a.C.]] dai Fenici di [[Tiro (Libano)|Tiro]] in uno dei pochi porti naturali della Tripolitania e divenne ben presto un avamposto commerciale allo sbocco di un'importante via [[Carovana|carovaniera]]. Per questa sua posizione strategica, Sabratha conobbe un rapido sviluppo e cadde ben presto sotto il controllo di [[Cartagine]].
Passata per breve tempo al [[Regno di Numidia]] sotto [[Massinissa]], Sabratha fu poi presa dai romani nel [[46 a.C.]], sotto i quali godette di una nuova prosperità. All'epoca dei [[Dinastia dei Severi|Severi]] la città venne completamente ricostruita ed abbellita soprattutto grazie al fatto che l'imperatore [[Settimio Severo]] era nativo della vicina [[Leptis Magna]]. Numerosi edifici pubblici vennero ricoperti di preziosi marmi, mentre a quell'epoca risale il monumentale [[teatro]] in riva al mare. Nel momento del suo apogeo, Sabratha contava circa
Il declino si profilò a partire dal [[IV secolo]], con la graduale decadenza dell'[[Impero romano]] e le prime incursioni di popolazioni [[Berberi|berbere]], e venne accelerato da una serie di eventi naturali, primo tra tutti il [[Terremoto di Creta del 365|terribile terremoto del 365]]. Nel [[439]] i [[Vandali]] di [[Genserico]] conquistarono la città, ma furono cacciati dai [[Impero bizantino|bizantini]] al comando dei [[Generalissimo (grado)|generalissimi]] [[Narsete]] e [[Belisario]].
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