Denis Decrès: differenze tra le versioni
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|prefisso onorifico =
|nome = Denis Decrès
|immagine =Larvin - Denis de Crès (le duc), ministre de la Marine et des colonies, né le 22 juin 1761 à Chaumont.jpg
|carica =Ministro della Marina del Consolato
|mandatoinizio= 3 ottobre [[1801]]
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|Immagine =Denis_Decrès.jpg
|Didascalia =
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|Morto_a =[[Parigi]]
|Cause_della_morte = [[assassinio]]
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|Nazione_servita = {{FRA}}
|Forza_armata =[[Marine royale]]<br/> [[Marine nationale]]
|Arma =
|Corpo =
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=== La spedizione in Egitto e l'assedio di Malta ===
Nell'aprile 1798 fu elevato al grado di [[contrammiraglio]],<ref name=W4p106/> assumendo il comando delle fregate della squadra navale agli ordini dell'ammiraglio [[François-Paul Brueys D'Aigalliers]] incaricata di proteggere la spedizione in [[Egitto]], innalzando la sua insegna sulla ''Diane''.<ref name=H5p281/> Durante all'attacco all'isola di [[Malta]] fu incaricato di proteggere lo sbarco delle truppe, sostenendo nel contempo il combattimento contro le galere dei [[Cavalieri Ospitalieri|Cavalieri di Malta]].<ref name=H5p281/> Nel combattimento di [[La Valletta]] la sua nave fu gravemente danneggiata, ed egli trasferì la sua insegna dapprima sul vascello da 74 cannoni ''[[Mercure (1783)|Mercure]]'' e poi sull
=== Gli anni al Ministero ===
[[File:Houdetot - Mlle Anthoine aînée.jpg|upright=0.7|thumb|Ritratto di Mademoiselle Rosine Decrès (1788-1864), [[Charles Saligny de San-Germano|duchessa di San-Germano]] eseguito dal pittore [[Frédéric Christophe d'Houdetot]] (1778–1859)]]
Al suo rientro in Francia, il 30 settembre Bonaparte lo nominò Prefetto marittimo di [[Lorient]]<ref group=N>Incarico mantenuto fino al 22 giugno 1801</ref> e poi comandante della squadra di [[Rochefort (Nuova Aquitania)|Rochefort]] nel giugno [[1801]].<ref name=H5p284/> Il 2 ottobre dello stesso anno fu nominato Ministro della Marina e delle Colonie al posto dell'ingegnere [[Pierre Alexandre Forfait]].<ref name=H5p284/> Questo incarico era particolarmente difficile visto la deplorevole situazione in cui si trovavano le forze navali francesi, ed egli sostenne un ruolo considerevole nella riorganizzazione della marina sebbene la sua gelosia l'abbia portato a scegliere mediocri collaboratori.<ref name=D5p82-97>{{Cita|Da Frè 2005|
Promosso al grado di [[viceammiraglio]] il 30 maggio [[1804]],<ref name=W4p106/> lo stesso giorno di [[Pierre Charles Silvestre de Villeneuve]] e [[Honoré-Joseph-Antoine Ganteaume]], uno dei suoi primi atti fu quello di dare il via agli immensi lavori di potenziamento degli arsenali di [[Venezia]], [[Niewdep]], [[Flessingue]], [[Anversa]], e soprattutto [[Cherbourg]].<ref name=H5p284/><ref name=H5p285/> Il 14 giugno 1804 venne nominato Grande Ufficiale e comandante della 10ª coorte della [[Legion d'Onore]]. Il 1º febbraio 1805 divenne Ispettore Generale delle Coste del Mediterraneo, e Cavaliere di Gran Croce della Legion d'Onore.<ref group=N>Legata a tale onorificenza vi era una rendita di
Napoleone stava elaborando il piano di invasione della [[Gran Bretagna]], riunendo un'armata<ref group=N>La cosiddette ''Armée d'Angleterre''.</ref> sulle coste francesi, e il Ministro si mise alacremente al lavoro per assicurare la riuscita dell'impresa. La realizzazione della parte navale del piano d'invasione, atta ad assicurarsi la temporanea superiorità navale nel [[La Manica|Canale della Manica]], venne affidato al viceammiraglio [[Pierre Charles Silvestre de Villeneuve]], suo vecchio amico.<ref name=D5p82-97/> Tale superiorità doveva permettere alla flottiglia da sbarco di attraversare indenne la Manica e sbarcare l'armata sulle coste inglesi.<ref name=D5p82-97/> L'invasione non ebbe mai luogo in quanto la squadra franco-spagnola di Villeneuve non riuscì nell'intento di assicurarsi il controllo del Canale, venendo poi bloccata da una squadra navale inglese a [[Cadice]].<ref name=D5p82-97/> L'ammiraglio Villeneuve, malgrado gli ordini contrari del Ministro della Marina,<ref group=N>Essi prevedevano che la squadra franco-spagnola prendesse il mare per trasferire alcune migliaia di soldati a Napoli.</ref> uscì da Cadice per impegnare combattimento con la squadra britannica comandata da Lord Nelson.<ref name=D5p82-97/> La [[battaglia di Trafalgar]] terminò con un disastro navale senza precedenti nella storia francese e spagnola, con pesanti perdite subite da entrambe le flotte.<ref group=N>La squadra spagnola era al comando dell'ammiraglio [[Federico Carlo Gravina|Federico Carlos de Gravina y Napoli]].</ref> Rimasto profondamente colpito da questa catastrofe non riuscì nell'intento di far perdonare dall'[[Imperatore]] il suo vecchio amico de Villeneuve che si [[Suicidio|suicidò]],<ref name=D2p251>{{Cita|Donolo 2012|p. 251}}.</ref> o fu ucciso, a [[Rennes]] nel 1805, dopo essere stato liberato sulla parola dagli inglesi.<ref name=D2p252>{{Cita|Donolo 2012|p. 252}}.</ref>
Il 4 luglio [[1808]] gli viene conferito il titolo di [[Nobiltà dell'Impero francese|Conte dell'Impero]] diventando successivamente [[Nobiltà dell'Impero francese|Duca dell'Impero]] in data 28 aprile [[1813]]. Ricoprì l'incarico di Ministro della Marina fino alla caduta di Napoleone, avvenuta il 14 aprile [[1814]].<ref name=W4p106/> Il 3 giugno dello stesso anno divenne [[Ordine di San Luigi|Cavaliere dell'Ordine di San Luigi]] ma rimase sempre fedele a Napoleone, che lo riconfermò nel portafoglio della marina durante i cento giorni,<ref name=H5p286/> dal 20 marzo al 22 giugno [[1815]]. Fu la speranza di vendicare la Francia dell'umiliazione patita nel 1814, a farlo ritornare al comando del suo vecchio ministero. Nominato [[Parìa di Francia|Pari di Francia]] il 2 giugno 1815, dopo la seconda restaurazione si ritirò a vita privata e il 15 novembre successivo prese come sua sposa [[Rosine Anthoine de Saint-Joseph]], vedova del generale [[Charles Saligny de San-Germano]], e sorella del [[Maresciallo di Francia]] [[Louis Gabriel Suchet]].<ref name=W4p106/>
=== La morte ===
Il suo valletto di camera, Tasca, dopo averlo derubato di somme considerevoli, provò a coprire definitivamente tali crimini.<ref name=
[[File:Perelachaise-Decres-p1000374.jpg|thumb|"Il combattimento sostenuto dal vascello ''[[Guillaume Tell (1795)|Guillaume Tell]]'' a Malta il 30 marzo 1800"; tomba di Denis Decrès al Cimitero del Père-Lachaise.]]▼
▲Il suo valletto di camera, Tasca, dopo averlo derubato di somme considerevoli, provò a coprire definitivamente tali crimini.<ref name=H5p286/><ref name=W4p106/> Il 22 novembre [[1820]], mentre l'ammiraglio si trovava ad una rappresentazione teatrale francese, il suo valletto pose dei pacchetti di [[polvere da sparo]] tra i materassi del padrone, che al rientro andò a letto senza attendere i suoi servigi.<ref name=H5p286/> Verso la mezzanotte Tasca diede loro fuoco per mezzo di una ciocca di capelli, e l'esplosione gettò Decrès fuori dal letto procurandogli gravi ferite e ustioni.<ref name=H5p286/> Il suo primo gesto fu quello di chiamare in soccorso il suo assassino,<ref name=H5p286/> ma questi gli rispose solamente con un grido di spavento e, precipitandosi nella corte del palazzo, cadde sul lastricato con una tale violenza da morire alcune ore dopo.<ref name=H5p286/> Questo episodio provò così profondamente il duca che morì pochi giorni dopo, il 7 dicembre [[1820]].<ref name=W4p106/> Il suo corpo è sepolto al [[Cimitero del Père-Lachaise|cimitero monumentale del Père-Lachaise]]. In quanto [[Marinai dell'Impero|marinaio dell'Impero]], il suo nome figura sull'[[Arco di Trionfo (Parigi)|Arco di trionfo]] a [[Parigi]], 33ª colonna pilone ovest.
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=== Onorificenze francesi ===
▲[[File:Perelachaise-Decres-p1000374.jpg|thumb|"Il combattimento sostenuto dal vascello ''[[Guillaume Tell (1795)|Guillaume Tell]]'' a Malta il 30 marzo 1800"; tomba di Denis Decrès al
{{Onorificenze
|immagine=Legion Honneur GO ribbon.svg
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== Bibliografia ==
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*{{cita libro|autore=David G. Chandler|titolo=Le Campagne di Napoleone. Vol. 1|editore=R.C.S. Libri S.p.A..|città=Milano|anno=1998|ISBN=88-17-11577-0|cid=Chandler 1998}}
*{{cita libro|autore=Edouard Chevalier|titolo=Histoire de la Marine francaise sous le Consolat e l'Empir |editore=Libraire L. Hachette et C.|città=Paris|anno=1886|lingua=fr|cid=Chevalier 1886}}
*{{cita libro|autore=Edward Dutton Fraser
*{{cita libro|autore=Sir Julian Stafford Corbett|titolo=The campaign of Trafalgar|url= https://archive.org/details/campaignoftrafal00corb |anno= 1910|editore= Longmans Green & Co.|città= London|lingua=en|cid=Corbett 19101}}
*{{cita libro|autore=Luigi Donolo|titolo=Il Mediterraneo nell'Età delle rivoluzioni 1789-1849|editore=Pisa University Press|città=Pisa|anno=2012|ISBN=978-88-6741-004-0|cid=Donolo2012}}
*{{cita libro|autore=Gregory Fremont-Barnes
*{{cita libro|autore=Laura Foreman|autore2=Ellen Blue Phillips|titolo=Napoleon's Lost Fleet: Bonaparte, Nelson and the Battle of the Nile|url=https://archive.org/details/napoleonslostfle0000fore|editore= Discovery Books|città= London|anno=1999|lingua=en|cid=Foreman 1999}}
*{{cita libro|autore=Joseph Francois Gabriel Hannequin
*{{cita libro|autore=William James|titolo=The naval history of Great Britain, from the declaration of war by France in 1793, to the accession of George IV : A new ed., with additions and notes, bringing the work down to 1827. Volume 3.|editore=McMillan and Co.|città= London|anno=2005|lingua=en|cid=James 1902}}
*{{cita libro|autore=Alexandre Lardier
*{{cita libro|autore=Antonio Martelli|titolo=La lunga rotta per Trafalgar|editore= Il Mulino|città= Bologna|anno=2010|ISBN=978-88-15-13782-1|cid=Martelli 2010}}
*{{cita libro|autore=Eduardo Lon Romeo|titolo=Trafalgar (Papeles de la Campaña de 1805)|editore= Institución ''Fernando el Católic'' (CSIC). Excma. Diputación de Zaragoza|città= Zaragoza|anno=2005|lingua=es|cid=Romeo 2005}}
*{{cita libro|autore=Charles Rouvier|titolo=Histoire des Marins Francaise sous la Republique (1789-1803)|editore= Bertrand Editeur|città= Paris|anno=1868|lingua=fr|cid=Rouvier 1868}}
*{{cita libro|autore=Georges Six
*{{cita libro|autore=Alexander Stilwell (a cura di)|titolo=The Trafalgar Companion|url=https://archive.org/details/trafalgarcompani0000unse|editore=Osprey Publishing Co.|città=Botley|lingua=en|anno=2005|ISBN=978-1-84176-835-9|cid=Stilwell 2005}}
*{{cita libro|autore=Alastair Wilson|autore2= Joseph F. Callo|titolo=Who's Who in Naval History: From 1550 to the present|editore= Routledge|città= Abingdon|anno=2004|lingua=en|ISBN=0-203-01351-4|cid=
;Periodici
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[[Categoria:Ammiragli delle guerre napoleoniche]]
[[Categoria:Gran croce della Legion d'onore]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine di San Luigi]]
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