Denis Decrès: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
{{S|francesi}}
|prefisso onorifico =
|nome = Denis Decrès
|immagine =Larvin - Denis de Crès (le duc), ministre de la Marine et des colonies, né le 22 juin 1761 à Chaumont.jpg
|carica =Ministro della Marina del Consolato
|mandatoinizio= 3 ottobre [[1801]]
|mandatofine=18 maggio [[1804]]
|predecessore= Pierre-Alexandre-Laurent Forfait
|carica2 =Ministro della Marina del [[Primo Impero francese|Primo Impero Francese]]
|mandatoinizio2= 18 maggio [[1804]]
|mandatofine2=11 aprile [[1814]]
|predecessore2=
|successore2= Pierre-Victor Malouet
|carica3 =Ministro della Marina del [[Primo Impero francese|Primo Impero Francese]]
|mandatoinizio3= 20 marzo [[1815]]
|mandatofine3=22 luglio [[1815]]
|predecessore3=Jacques Claude Beugnot
|successore3= François de Jaucourt
|carica4 =Membro della Camera dei Pari del [[Primo Impero francese|Primo Impero Francese]]
|mandatoinizio4= 2 giugno [[1815]]
|mandatofine4=7 dicembre [[1820]]
|predecessore4=
|successore4=
}}
{{militare
|Nome =
|Immagine =Denis_Decrès.jpg
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 18 giugno [[1761]]
|Nato_a = [[Chaumont (Grand Est)|Chaumont]]
|Data_di_morte = 7 dicembre [[1820]]
|Morto_a =[[Parigi]]
|Cause_della_morte = [[assassinio]]
|Luogo_di_sepoltura = [[Cimitero di Père-Lachaise]]
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = {{FRA}}
|Forza_armata =[[Marine royale]]<br/> [[Marine nationale]]
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|Grado = [[Viceammiraglio]]
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|Guerre = [[Guerre rivoluzionarie francesi]]<br />[[Guerre napoleoniche]]
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|Battaglie =[[Battaglia delle Saintes]]<br />[[Battaglia del Nilo (1798)|Battaglia del Nilo]]
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|Decorazioni =[[#Onorificenze|vedi qui]]
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|Frase_celebre =
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|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref =dati tratti da '' Histoire biographique de la Chambre des Pairs: depuis la Restauration jusqu'à l'époque actuelle''<ref name=L9p252>{{Cita|Lardier 1829|p. 252}}.</ref>
}}
{{Bio
|Nome = Denis
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Chaumont
|LuogoNascitaLink = Chaumont (Grand Est)
|GiornoMeseNascita = 18 giugno
|AnnoNascita = 1761
|LuogoMorte = Parigi
|GiornoMeseMorte = 7 dicembre
|AnnoMorte = 1820
|Epoca = 1700
|Attività = ammiraglio
|Nazionalità = francese
|FineIncipit = , fidato collaboratore ed amico di [[Napoleone Bonaparte]], fu Prefetto marittimo di Lorient (30 settembre 1800-22 giugno 1801), Ministro della Marina e delle Colonie tra il 1801 ed il 1814, e poi durante il periodo dei [[Cento giorni]] (20 marzo 1815 - 22 giugno 1815). [[Paria di Francia|Pari di Francia]] (2 giugno 1815), insignito della [[Legion d'Onore|Gran Croce della Legion d'onore]], e [[Ordine di San Luigi|Croce di Cavaliere dell'Ordine di San Luigi]]
|FineIncipit = è stato vice-ammiraglio della [[Marine nationale|Marina militare francese]]
}}
 
== La gavettaBiografia ==
DennisNacque Decrèsa nacque[[Chaumont a(Grand Est)|Chaumont]]<ref name=W4p106>{{Cita|Wilson 2004|p. 106}}.</ref> il 18 giugno [[1761]],<ref name=L9p252/> figlio di un padre ufficiale di [[cavalleria]]. EffettuaEffettò studi speciali, dimostrando una forte propensione per il servizio in Marina.mare, Vennevenendo ammesso nella [[Marine Royaleroyale]] come aspirante guardiamarina il 17 aprile [[1779]].<ref name="W4p106"/> Il suo zelo in servizio e la sua intelligenza precoce, lo fecerofanno nominare [[guardiamarina]] nel luglio [[1780]].<ref name=H5p279>{{Cita|Hannequin 1835|p. 279}}.</ref>
Imbarcato sulla fregata ''le Richemond'', che faceva parte della squadra dell'ammiraglio [[François Joseph Paul, marchese de Grasetilly, conte de Grasse]], si segnalasegnalò in diversi combattimenti cheavvenuti lanel squadra navale sostenne nel[[mare Caraibico|mare delle Antille]].<ref Egliname=H5p279/> diedeDiede prova di raro coraggio durante la giornata del 12 aprile 1781.[[1782]], quando al comando di una [[scialuppa]], e sotto il fuoco inglese, prese a rimorchio il vascello L'anno'[[Le Glorieux (1756)|Le Glorieux]]'' gravemente danneggiato portandolo al sicuro.<ref seguentename=H5p279/> èPartecipò presentepoi allaal [[battaglia delle Saintes]], ed il comportamento mantenuto durante nello scontro gli vale la promozione a [[sottotenente di vascello]].<ref Nelname=W4p106/> 1782Il 18 febbraio 1783 si fa particolarmente notare quando, al comando della goletta ''la Nymphe'', e di concerto con altre due fregate francesi,<ref sigroup=N>Si impadronisconotrattava deldella vascello''Cybèle'' e della ''Amphitrite''.</ref> catturò la fregata inglese da 44 cannoni ''[[HMS Argo (1781)|Argo]]''.<ref name=H5p280>{{Cita|Hannequin 1835|p. 280}}.</ref> Il suo talento, il suo stato di servizio, le missioni ain cui haprese partecipatoparte con zelo e successo gli valgonovalsero, il 25 marzo [[1786]], la promozione a [[tenente di vascello]],<ref name=W4p106/> ed il comando della fregata ''l'Alouette''.<ref name=H5p280/>
Si imbarcareimbarcò ben presto sulla [[goletta]] ''Lela Nymphe'', sotto gliagli ordini del capitano di vascello [[Guy Pierre de Kersaint]], per andare a constatare la realtà dei giacimenti di [[bitume]]<ref nellaname=H5p280/> dell'[[Trinidad spagnola.(isola)|isola Decrèsdi Trinidad]],<ref name=H5p280/> allora [[Spagna|colonia spagnola]], inviainviando al maresciallo [[Charles Eugène Gabriel de La Croix de Castries|de Castries]], allora MinistroSottosegretario delladi stato alla Marina, il giornale delle operazioni relativoda alui questaredatto spedizionee darelativo luialla redattospedizione, ricevendo un encomio.<ref Diname=H5p280/> ritornoRitornato in Francia, nel momento in cui la Rivoluzione[[rivoluzione francese]] era appena esplosa, ricevette quasi subito l'ordine di recarsi a [[Brest, dove(Francia)|Brest]] siper imbarcòimbarcarsi comesulla maggiore sullafregata ''Cybèle'',<ref partename=W4p106/> come maggior generale della divisione fregate appartenente alla squadra navale che il contrammiraglio [[Armand de Saint-Félix]] conducevadoveva condurre nei mari dell'[[India]].<ref name=H5p280/>
 
=== La rivoluzione francese ===
Il 6 febbraio 1792 la squadra francesedi Saint-Félix, incrociando davanti alla [[Malabar|costa di Malabar]], si imbatte in una [[nave commercialemercantile]] francese, catturata dai [[pirati]] [[Maratti]], ancorata sotto la protezione di Fort Coulabo.<ref name=H5p280/> DecrèsDopo proposeaver proposto all'ammiraglio di riprenderla, [[Abbordaggio|abbordandola]], al comando di tre canotti si avvicinò nottetempo alla nave, salendo a bordo e gettando in [[mare]] una cinquantina di pirati Maratti.<ref name=H5p280/> Levò quindi le [[ancora|ancore]] e riporto la nave sotto la protezione della squadra.<ref name=H5p280/>
Nel gennaio [[1793,]] allorché venne dichiaratascoppiò la [[guerra]] contro l'[[Inghilterra]], con le colonie erano in preda alle stesse convulsioni dellache agitavano la madrepatria,.<ref name=H5p280/> Nell'ottobre di quell'anno l'ammiraglio Saint-Félix lo incaricò Decrès di recarsi in [[Francia]] per rendere conto al governo della loro situazione sull'[[Mauritius|Ile de France]], sollecitando il pronto invio di soccorsiaiuti.<ref Egliname=H5p280/> Salpato a bordo della fregata ''Atalante'' arrivò a [[Lorient]] il 14 febbraio [[1794 a Lorient]],<ref dove appresename=H5p280/> tuttoapprendendo in una volta che, promosso al grado di [[capitano di vascello]] nel gennaio [[1793]], era stato destituito per misura generale.<ref name=W4p106/> Inoltre, in quanto nobile, vennefu immediatamente arrestato.<ref name=H5p281>{{Cita|Hannequin 1835|p. 281}}.</ref>
Lo si condusse a Parigi, dove riuscì a sfuggire all'accusa di tradimento da cui era minacciato. Venne messo agli arresti domiciliari presso la sua famiglia, dove visse in isolamento fino al mese di giugno 1795, quando fu reintegrato nel suo grado di capitano. Nel mese di ottobre è a [[Brest]] dove assume il comando del vascello da 80 cannoni ''le Formidabile'' che doveva partecipare alla spedizione per l'invasione dell'Irlanda. Assiste al fallimento della spedizione dell'Irlanda del 1796. Nel marzo 1797 viene promosso capo divisione. Non essendo riuscito questo tentativo, l'armata navale venne disarmata, e Decrès restò inoperoso fino al momento in cui i preparativi della spedizione in Egitto gli offrirono l'opportunità di associarsi ai conquistatori.
 
Condotto a Parigi dalla gendarmeria riuscì a sfuggire all'accusa di tradimento che pendeva su di lui e fu messo agli arresti domiciliari presso la sua famiglia, residente nel [[Alta Marna|dipartimento dell'Alta Marna]], dove visse in isolamento fino al giugno [[1795]] quando venne reintegrato nel suo grado di capitano di vascello.<ref name=H5p281/> Nell'ottobre successivo assunse il comando del vascello da 80 cannoni ''[[Formidable (1795)|Formidable]]'' che trasferì da [[Tolone]] a Brest per partecipare all'invasione dell'[[Irlanda]]. Assistette al fallimento della spedizione del [[1796]], e nel marzo [[1797]] viene promosso [[Commodoro|capo divisione]].<ref name=H5p281/> Non essendo riuscito il tentativo di invasione dell'Irlanda, l'armata navale venne disarmata ed egli rimase inoperoso fino al momento in cui i preparativi della spedizione in [[Egitto]] gli offrirono l'opportunità di associarsi ai conquistatori.<ref name=H5p281/>
== La spedizione in Egitto e l'assedio di Malta ==
Nel 1798 fu elevato al grado di contrammiraglio. In questa qualità comanda le fregate della squadra navale incaricata di proteggere la spedizione in Egitto. Innalza la sua insegna sulla fregata ''Diane''. Serve sotto agli ordini dell'ammiraglio Brueys. Decrès, durante all'attacco all'isola di Malta, viene incaricato di proteggere lo sbarco delle truppe, sostenendo nel contempo il combattimento contro le galere dei Cavalieri di Malta. Partecipa marginalmente alla battaglia di Aboukir, dimostrando comunque il solito zelo e coraggio. Durante la notte, al seguito dei due vascelli del contrammiraglio Villeneuve, salpa con le due rimanenti fregate, allontanandosi dalla battaglia e rifugiandosi a Malta. Le forze britanniche non tardarono a riunirsi davanti all'isola, bloccando ogni accesso. Decrès assunse il comando degli avamposti. Durante i diciassette mesi dell'assedio, le truppe francesi dovettero sostenere i reiterati assalti del nemico. Purtroppo ogni giorno che trascorreva, la posizione francese diventava sempre più critica, con una parte dell'isola ormai caduta in mano ai britannici, mentre i viveri diventavano sempre più scarsi, ed il numero dei malati si moltiplicava con spaventosa rapidità. Al comando del vascello le ''Guillaume Tell'' fu attaccato da una fregata e due vascelli britannici mentre provava a forzare il blocco per raggiungere Tolone. La nave aveva a bordo 200 malati e 1.000 soldati. Dopo nove ore di combattimento Decrès viene obbligato ad arrendersi dopo avere messo fuori combattimento due dei suoi tre avversari e perso la metà del suo equipaggio. Giunto prigioniero a Palermo incontra Lord Nelson, che lo tratta con riguardo. Scambiato con prigionieri inglesi, nell'agosto del 1800, è onorato con una sciabola che gli consegna personalmente il Primo Console.
 
=== La spedizione in Egitto e l'assedio di Malta ===
== Gli anni al Ministero ==
Nell'aprile 1798 fu elevato al grado di [[contrammiraglio]],<ref name=W4p106/> assumendo il comando delle fregate della squadra navale agli ordini dell'ammiraglio [[François-Paul Brueys D'Aigalliers]] incaricata di proteggere la spedizione in [[Egitto]], innalzando la sua insegna sulla ''Diane''.<ref name=H5p281/> Durante all'attacco all'isola di [[Malta]] fu incaricato di proteggere lo sbarco delle truppe, sostenendo nel contempo il combattimento contro le galere dei [[Cavalieri Ospitalieri|Cavalieri di Malta]].<ref name=H5p281/> Nel combattimento di [[La Valletta]] la sua nave fu gravemente danneggiata, ed egli trasferì la sua insegna dapprima sul vascello da 74 cannoni ''[[Mercure (1783)|Mercure]]'' e poi sull{{'}}''[[Heureux (1782)|Heureux]]''.<ref name=H5p281/> Partecipa marginalmente alla [[Prima battaglia di Aboukir|battaglia di Aboukir]], dimostrando comunque il solito zelo e coraggio, e durante la notte, al seguito dei due vascelli della divisione del contrammiraglio Villeneuve, salpa con le due fregate rimastegli, allontanandosi dalla battaglia e rifugiandosi a Malta.<ref name=H5p281/> Le forze britanniche non tardano a riunirsi davanti all'isola, bloccando ogni accesso. Assunto il comando degli avamposti durante i diciassette mesi dell'assedio, le truppe francesi al comando del generale [[Claude Henri de Belgrand de Vaubois]], dovettero sostenere i reiterati assalti del nemico. Ogni giorno che trascorreva la posizione dei francesi diventava sempre più critica: una parte dell'isola era ormai caduta in mano ai britannici, i viveri scarseggiavano ed il numero dei malati si moltiplicava rapidamente.<ref name=H5p281/> Nel marzo [[1800]] le truppe di Vaubois si trovavano trincerate nella città di La Valletta, mentre il resto dell'isola era saldamente in mano inglese.<ref name=H5p282>{{Cita|Hannequin 1835|p. 282}}.</ref> Salpato il 12 marzo<ref name=D2p187>{{Cita|Donolo 2012|p. 187}}.</ref> al comando del vascello da 80 cannoni ''[[Le Guillaume Tell (1795)|Le Guillaume Tell]]'',<ref name=W4p106/> con a bordo 200 malati e 1.000 soldati, fu attaccato da una fregata e due vascelli britannici<ref group=N>Si trattava della fregata ''[[HMS Penelope (1798)|Penelope]]'' e dei vascelli ''[[HMS Lion (1777)|Lion]]'' e ''[[HMS Foudroyant (1798)|Foudroyant]]''.</ref> mentre provava a forzare il blocco per raggiungere [[Tolone]].<ref name=D2p187/> Dopo nove ore di combattimento venne obbligato ad arrendersi dopo avere messo fuori combattimento due dei suoi tre avversari<ref name=H5p283>{{Cita|Hannequin 1835|p. 283}}.</ref> e perso la metà del suo equipaggio.<ref name=H5p284>{{Cita|Hannequin 1835|p. 284}}.</ref> egli stesso, così come il capitano di vascello Saunier e molti ufficiali, rimase ferito durante la battaglia, che ebbe l'onore di venire riportata sul ''Naval Chronicle'' dell'epoca.<ref name=H5p284/> Per impedire ad ogni costo la cattura della nave giunse al punto di voler appiccare personalmente il fuoco alla santabarbara del vascello, così da farlo saltare in aria, ma ne venne dissuaso dai suoi subordinati.<ref name=L9p252/> Giunto prigioniero a [[Palermo]] incontrò [[Horatio Nelson|Lord Nelson]] che lo trattò con riguardo. Scambiato con prigionieri inglesi nell'agosto dello stesso anno, ricevette in dono una [[sciabola]] che gli fu consegna personalmente il Primo Console.<ref name=H5p284/>
Al suo ritorno in Francia, Bonaparte lo nominò Prefetto marittimo di Lorient nel 1800, e poi comandante della squadra di Rochefort nel 1801. L'abilità con la quale il contrammiraglio si distinse nel ricoprire i diversi incarichi fecero chiamare al ministero della Marina. Il Primo Console lo nomina, il 2 ottobre 1801, Ministro della Marina al posto dell'ingegnere Pierre Alexandre Forfait. Questa incarico era particolarmente difficile vista la deplorevole situazione in cui si trovavano le forze navali francesi. Sostenne un considerevole ruolo nella riorganizzazione della marina ma, purtroppo la sua gelosia gli avrebbe fatto scegliere mediocri collaboratori. Il nuovo ministro toglie d'un colpo tutte le calamità che pesano sulla marina francese. Il primo Console, soddisfatto della vigilanza, e dell'attività di Decrès, lo stimola, incoraggialo, e lo rassicura sulle macchinazioni di cui teme di diventare la vittima. I rapporti tra i due, tuttavia, non furono sempre idilliaci. <ref>Secondo Napoleone il Ministro era un buon organizzatore, ma troppo cortigiano e poco marinaio, con la mania di voler creare una flotta da guerra limitandosi ad "''impilare e a mettere in valore''" cannoni, pennoni e scafi. Un pignolo che, a quel ritmo, affermerà Napoleone, nel 1803 avrebbe realizzato si una Marina in grado di competere con quella britannica, ma solo nel giro di dieci anni. Giuliano da Frè. Il vallo di legno. Rid-Rivista Italiana Difesa. ottobre 2005. pp.82-97. </ref>
Viene nominato viceammiraglio il 30 maggio 1804. Uno dei primi atti di Decrès fu di dare il via agli immensi lavori di potenziamento degli arsenali di Venezia, Niewdep, Flessingue, Anversa, e soprattutto Cherbourg.
Napoleone stava elaborando il piano di invasione della Gran Bretagna, riunendo un'armata sulle coste francesi. Decrès si mise alacremente al lavoro per la riuscita dell'impresa. La riuscita del piano navale per assicurarsi la superiorità navale temporanea nel Canale della manica venne affidato al viceammiraglio [[Pierre Charles Silvestre de Villeneuve]], vecchio amico di Decrès. Tale superiorità doveva permettere alla flottiglia da sbarco di attraversare indenne la Manica e sbarcare l'armata d'invasione sulle coste inglesi. Purtroppo l'invasione non ebbe mai luogo, la squadra franco-spagnola di Villeneuve non riuscì nell'intento, venendo poi bloccata da una squadra navale inglese a [[Cadice]]. Villeneuve, malgrado gli ordini contrari del Ministro della Marina, affrontò la squadra britannica comandata da Lord Nelson. La battaglia di Trafalgar terminò con un disastro navale senza precedenti. Decrès rimase profondamente colpito da questa catastrofe, ma il suo coraggio ne non fu minimamente scosso. Non riuscì nell'intento di far perdonare il suo vecchio amico l'ammiraglio Villeneuve, a Napoleone. L'ammiraglio francese si suicidò, o venne ucciso, a Rennes nel 1805, dopo essere stato liberato dagli inglesi.
Decrès è nominato Duca nell'aprile 1813. Ricopre l'incarico di Ministro della Marina fino alla caduta di Napoleone nel 1814. Rimanendo fedele a Napoleone, ritrova il suo portafoglio durante i cento giorni, dal 20 marzo al 22 giugno 1815.
Dopo la seconda restaurazione si ritira a vita privata.
Muore a Parigi il 7 dicembre 1820 in seguito ad un tentativo di assassinio del suo valletto di camera che voleva derubarlo.
 
=== NoteGli anni al Ministero == =
[[File:Houdetot - Mlle Anthoine aînée.jpg|upright=0.7|thumb|Ritratto di Mademoiselle Rosine Decrès (1788-1864), [[Charles Saligny de San-Germano|duchessa di San-Germano]] eseguito dal pittore [[Frédéric Christophe d'Houdetot]] (1778–1859)]]
<references/> .
Al suo rientro in Francia, il 30 settembre Bonaparte lo nominò Prefetto marittimo di [[Lorient]]<ref group=N>Incarico mantenuto fino al 22 giugno 1801</ref> e poi comandante della squadra di [[Rochefort (Nuova Aquitania)|Rochefort]] nel giugno [[1801]].<ref name=H5p284/> Il 2 ottobre dello stesso anno fu nominato Ministro della Marina e delle Colonie al posto dell'ingegnere [[Pierre Alexandre Forfait]].<ref name=H5p284/> Questo incarico era particolarmente difficile visto la deplorevole situazione in cui si trovavano le forze navali francesi, ed egli sostenne un ruolo considerevole nella riorganizzazione della marina sebbene la sua gelosia l'abbia portato a scegliere mediocri collaboratori.<ref name=D5p82-97>{{Cita|Da Frè 2005|pp. 82-97}}.</ref> L'arrivo del nuovo ministro toglie d'un colpo tutte le calamità che pesavano sulla marina francese, e il primo Console, soddisfatto della sua attività lo incoraggiò e rassicurò sulle macchinazioni di cui temeva di diventare vittima.<ref name=D5p82-97/> I rapporti tra i due, tuttavia, non furono sempre idilliaci.<ref group=N>Secondo Napoleone il Ministro era un buon organizzatore, ma troppo cortigiano e poco marinaio, con la mania di voler creare una flotta da guerra limitandosi ad "''impilare e a mettere in valore''" cannoni, pennoni e scafi. Un pignolo che, a quel ritmo, affermerà Napoleone, nel 1803 avrebbe realizzato si una Marina in grado di competere con quella britannica, ma solo nel giro di dieci anni.</ref><ref name=D5p82-97/> Quando assunse la carica di Ministro la marina francese contava cinquantacinque vascelli di linea e quarantun fregate,<ref name=H5p285>{{Cita|Hannequin 1835|p. 285}}.</ref> e nel corso dei tredici anni seguenti furono realizzati 83 vascelli e sessantacinque fregate,<ref name=H5p286>{{Cita|Hannequin 1835|p. 286}}.</ref> oltre alle navi minori ed alla flottiglia preparata a [[Boulogne-sur-Mer|Boulogne]] per l'invasione dell'Inghilterra.<ref name=H5p285/>
 
Promosso al grado di [[viceammiraglio]] il 30 maggio [[1804]],<ref name=W4p106/> lo stesso giorno di [[Pierre Charles Silvestre de Villeneuve]] e [[Honoré-Joseph-Antoine Ganteaume]], uno dei suoi primi atti fu quello di dare il via agli immensi lavori di potenziamento degli arsenali di [[Venezia]], [[Niewdep]], [[Flessingue]], [[Anversa]], e soprattutto [[Cherbourg]].<ref name=H5p284/><ref name=H5p285/> Il 14 giugno 1804 venne nominato Grande Ufficiale e comandante della 10ª coorte della [[Legion d'Onore]]. Il 1º febbraio 1805 divenne Ispettore Generale delle Coste del Mediterraneo, e Cavaliere di Gran Croce della Legion d'Onore.<ref group=N>Legata a tale onorificenza vi era una rendita di {{formatnum:80000}} franchi annui.</ref>
 
Napoleone stava elaborando il piano di invasione della [[Gran Bretagna]], riunendo un'armata<ref group=N>La cosiddette ''Armée d'Angleterre''.</ref> sulle coste francesi, e il Ministro si mise alacremente al lavoro per assicurare la riuscita dell'impresa. La realizzazione della parte navale del piano d'invasione, atta ad assicurarsi la temporanea superiorità navale nel [[La Manica|Canale della Manica]], venne affidato al viceammiraglio [[Pierre Charles Silvestre de Villeneuve]], suo vecchio amico.<ref name=D5p82-97/> Tale superiorità doveva permettere alla flottiglia da sbarco di attraversare indenne la Manica e sbarcare l'armata sulle coste inglesi.<ref name=D5p82-97/> L'invasione non ebbe mai luogo in quanto la squadra franco-spagnola di Villeneuve non riuscì nell'intento di assicurarsi il controllo del Canale, venendo poi bloccata da una squadra navale inglese a [[Cadice]].<ref name=D5p82-97/> L'ammiraglio Villeneuve, malgrado gli ordini contrari del Ministro della Marina,<ref group=N>Essi prevedevano che la squadra franco-spagnola prendesse il mare per trasferire alcune migliaia di soldati a Napoli.</ref> uscì da Cadice per impegnare combattimento con la squadra britannica comandata da Lord Nelson.<ref name=D5p82-97/> La [[battaglia di Trafalgar]] terminò con un disastro navale senza precedenti nella storia francese e spagnola, con pesanti perdite subite da entrambe le flotte.<ref group=N>La squadra spagnola era al comando dell'ammiraglio [[Federico Carlo Gravina|Federico Carlos de Gravina y Napoli]].</ref> Rimasto profondamente colpito da questa catastrofe non riuscì nell'intento di far perdonare dall'[[Imperatore]] il suo vecchio amico de Villeneuve che si [[Suicidio|suicidò]],<ref name=D2p251>{{Cita|Donolo 2012|p. 251}}.</ref> o fu ucciso, a [[Rennes]] nel 1805, dopo essere stato liberato sulla parola dagli inglesi.<ref name=D2p252>{{Cita|Donolo 2012|p. 252}}.</ref>
 
Il 4 luglio [[1808]] gli viene conferito il titolo di [[Nobiltà dell'Impero francese|Conte dell'Impero]] diventando successivamente [[Nobiltà dell'Impero francese|Duca dell'Impero]] in data 28 aprile [[1813]]. Ricoprì l'incarico di Ministro della Marina fino alla caduta di Napoleone, avvenuta il 14 aprile [[1814]].<ref name=W4p106/> Il 3 giugno dello stesso anno divenne [[Ordine di San Luigi|Cavaliere dell'Ordine di San Luigi]] ma rimase sempre fedele a Napoleone, che lo riconfermò nel portafoglio della marina durante i cento giorni,<ref name=H5p286/> dal 20 marzo al 22 giugno [[1815]]. Fu la speranza di vendicare la Francia dell'umiliazione patita nel 1814, a farlo ritornare al comando del suo vecchio ministero. Nominato [[Parìa di Francia|Pari di Francia]] il 2 giugno 1815, dopo la seconda restaurazione si ritirò a vita privata e il 15 novembre successivo prese come sua sposa [[Rosine Anthoine de Saint-Joseph]], vedova del generale [[Charles Saligny de San-Germano]], e sorella del [[Maresciallo di Francia]] [[Louis Gabriel Suchet]].<ref name=W4p106/>
 
=== La morte ===
Il suo valletto di camera, Tasca, dopo averlo derubato di somme considerevoli, provò a coprire definitivamente tali crimini.<ref name=W4p106/><ref name=H5p286/> Il 22 novembre [[1820]], mentre l'ammiraglio si trovava ad una rappresentazione teatrale francese, il suo valletto pose dei pacchetti di [[polvere da sparo]] tra i materassi del padrone, che al rientro andò a letto senza attendere i suoi servigi.<ref name=H5p286/> Verso la mezzanotte Tasca diede loro fuoco per mezzo di una ciocca di capelli, e l'esplosione gettò Decrès fuori dal letto procurandogli gravi ferite e ustioni.<ref name=H5p286/> Il suo primo gesto fu quello di chiamare in soccorso il suo assassino,<ref name=H5p286/> ma questi gli rispose solamente con un grido di spavento e, precipitandosi nella corte del palazzo, cadde sul lastricato con una tale violenza da morire alcune ore dopo.<ref name=H5p286/> Questo episodio provò così profondamente il duca che morì pochi giorni dopo, il 7 dicembre [[1820]].<ref name=W4p106/> Il suo corpo è sepolto al [[cimitero di Père-Lachaise|cimitero monumentale di Père-Lachaise]]. In quanto [[Marinai dell'Impero|marinaio dell'Impero]], il suo nome figura sull'[[Arco di Trionfo (Parigi)|Arco di trionfo]] a [[Parigi]], 33ª colonna pilone ovest.
 
==Onorificenze==
=== Onorificenze francesi ===
[[File:Perelachaise-Decres-p1000374.jpg|thumb|"Il combattimento sostenuto dal vascello ''[[Guillaume Tell (1795)|Guillaume Tell]]'' a Malta il 30 marzo 1800"; tomba di Denis Decrès al cimitero di Père-Lachaise.]]
{{Onorificenze
|immagine=Legion Honneur GO ribbon.svg
|nome_onorificenza=Grande ufficiale dell'Ordine della Legion d'Onore
|collegamento_onorificenza=Legion d'Onore
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Legion Honneur GC ribbon.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Legion d'Onore
|collegamento_onorificenza=Legion d'Onore
|motivazione=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ordre Royal et Militaire de Saint-Louis Chevalier ribbon.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine di San Luigi
|collegamento_onorificenza=Ordine di San Luigi
|motivazione=
}}
 
=== Onorificenze estere ===
{{Onorificenze
|immagine=ESP Charles III Order GC.svg
|nome_onorificenza=Gran Croce dell'Ordine di Carlo III (Spagna)
|collegamento_onorificenza=Ordine di Carlo III
|motivazione= Almanacco Imperiale - ordres etrangers
}}
 
== Note ==
=== Annotazioni ===
<references group=N/>
=== Fonti ===
<references/>
 
== Bibliografia ==
*«Denis Decrès», a cura di Charles Mullié, in "Biographie des célébrités militaires des armées de terre et de mer de 1789 à 1850", 1852
*Francesco Frasca. Il potere marittimo in età moderna, da Lepanto a Trafalgar. Londra, Lulu Enterprises UK Ltd, 2008, ISBN 978-1-84799-550-6.
*{{cita libro|autore=David G. Chandler|titolo=Le Campagne di Napoleone. Vol. 1|editore=R.C.S. Libri S.p.A..|città=Milano|anno=1998|ISBN=88-17-11577-0|cid=Chandler 1998}}
*Giuliano da Frè. Il vallo di legno. Rid-Rivista Italiana Difesa. ottobre 2005. pp.82-97.
*{{cita libro|autore=Edouard Chevalier|titolo=Histoire de la Marine francaise sous le Consolat e l'Empir |editore=Libraire L. Hachette et C.|città=Paris|anno=1886|lingua=fr|cid=Chevalier 1886}}
*{{cita libro|autore=Edward Dutton Fraser|titolo=The enemy at Trafalgar : an account of the battle from eye-witnesses' narratives and letters and despatches from the French and Spanish fleets |url=https://archive.org/details/enemyattrafalgar00frasrich|editore=E. P. Dutton & Co.|città=New York|anno=1906|lingua=en|cid=Fraser 1906}}
*{{cita libro|autore=Sir Julian Stafford Corbett|titolo=The campaign of Trafalgar|url= https://archive.org/details/campaignoftrafal00corb |anno= 1910|editore= Longmans Green & Co.|città= London|lingua=en|cid=Corbett 19101}}
*{{cita libro|autore=Luigi Donolo|titolo=Il Mediterraneo nell'Età delle rivoluzioni 1789-1849|editore=Pisa University Press|città=Pisa|anno=2012|ISBN=978-88-6741-004-0|cid=Donolo2012}}
*{{cita libro|autore=Gregory Fremont-Barnes|titolo=Nile 1798. Nelson's first great victory|url=https://archive.org/details/nile1798nelsonsf0000frem|anno=2011|editore= Osprey Publishing Midland House|città= Botley, Oxford |lingua=en|ISBN=978-1-84603-580-7|cid=Fremont-Barnes 2011}}
*{{cita libro|autore=Laura Foreman|autore2=Ellen Blue Phillips|titolo=Napoleon's Lost Fleet: Bonaparte, Nelson and the Battle of the Nile|url=https://archive.org/details/napoleonslostfle0000fore|editore= Discovery Books|città= London|anno=1999|lingua=en|cid=Foreman 1999}}
*{{cita libro|autore=Joseph Francois Gabriel Hannequin|titolo=Biographie Maritime ou notice historiques sur la vie et les campagnes des Marins celébrès françaie et étrangers. Vol.1|editore=Regnault Éditeur|città=Paris|anno=1835|lingua=fr|cid=Hannequin 1835}}
*{{cita libro|autore=William James|titolo=The naval history of Great Britain, from the declaration of war by France in 1793, to the accession of George IV : A new ed., with additions and notes, bringing the work down to 1827. Volume 3.|editore=McMillan and Co.|città= London|anno=2005|lingua=en|cid=James 1902}}
*{{cita libro|autore=Alexandre Lardier|titolo=Histoire biographique de la Chambre des Pairs: depuis la Restauration jusqu'à l'époque actuelle|editore= Brissot-Thivars Libraire|città= Paris|anno=1829|lingua=fr|cid=Lardier 1829}}
*{{cita libro|autore=Antonio Martelli|titolo=La lunga rotta per Trafalgar|editore= Il Mulino|città= Bologna|anno=2010|ISBN=978-88-15-13782-1|cid=Martelli 2010}}
*{{cita libro|autore=Eduardo Lon Romeo|titolo=Trafalgar (Papeles de la Campaña de 1805)|editore= Institución ''Fernando el Católic'' (CSIC). Excma. Diputación de Zaragoza|città= Zaragoza|anno=2005|lingua=es|cid=Romeo 2005}}
*{{cita libro|autore=Charles Rouvier|titolo=Histoire des Marins Francaise sous la Republique (1789-1803)|editore= Bertrand Editeur|città= Paris|anno=1868|lingua=fr|cid=Rouvier 1868}}
*{{cita libro|autore=Georges Six|titolo=Dictionnaire Biographique des Généraux & Amiraux Français de la Révolution et de l'Empire (1792-1814)|editore= Gaston Saffroy, Editeur|città= Paris|anno=1934|lingua=fr|cid=Six 1934}}
*{{cita libro|autore=Alexander Stilwell (a cura di)|titolo=The Trafalgar Companion|url=https://archive.org/details/trafalgarcompani0000unse|editore=Osprey Publishing Co.|città=Botley|lingua=en|anno=2005|ISBN=978-1-84176-835-9|cid=Stilwell 2005}}
*{{cita libro|autore=Alastair Wilson|autore2= Joseph F. Callo|titolo=Who's Who in Naval History: From 1550 to the present|editore= Routledge|città= Abingdon|anno=2004|lingua=en|ISBN=0-203-01351-4|cid=Wilson 2004}}
 
;Periodici
*{{cita pubblicazione |autore=Giuliano da Frè|anno=2005 |mese=ottobre|titolo= Il vallo di legno|rivista=RID-Rivista Italiana Difesa|editore=Giornalistica Riviera Soc. Coop. a.r.l.|città=Chiavari|numero=10 |pp=82-97|cid=Frè 2005}}
*[[cronologia dell'età napoleonica|cronologia dell'epoca napoleonica]]
 
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