Denis Decrès: differenze tra le versioni

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{{Carica pubblica
|prefisso onorifico =
|nome = Denis Decrès
|immagine =Larvin - Denis de Crès (le duc), ministre de la Marine et des colonies, né le 22 juin 1761 à Chaumont.jpg
|immagine = Denis_Decrès.jpg
|carica =Ministro della Marina del [[Consolato]]
|mandatoinizio= 3 ottobre [[1801]]
|mandatofine=18 maggio [[1804]]
|predecessore= Pierre-Alexandre-Laurent Forfait
|carica2 =Ministro della Marina del [[Primo Impero francese|Primo Impero Francese]]
|mandatoinizio2= 18 maggio [[1804]]
|mandatofine2=11 aprile [[1814]]
|predecessore2= Pierre-Alexandre-Laurent Forfait
|successore2= Pierre-Victor Malouet
|carica3 =Ministro della Marina del [[Primo Impero francese|Primo Impero Francese]]
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|successore4=
}}
{{Infobox militare
|Nome =
|Immagine =Denis_Decrès.jpg
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 18 giugno [[1761]]
|Nato_a = [[Chaumont (Grand Est)|Chaumont]]
|Data_di_morte = 7 dicembre [[1820]]
|Morto_a =[[Parigi]]
|Cause_della_morte = [[assassinio]]
|Luogo_di_sepoltura = [[Cimitero di Père-Lachaise]]
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|Nazione_servita = {{FRA}}
|Forza_armata =[[Marine royale]]<br/> [[Marine nationale]]
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|Guerre = [[Guerre rivoluzionarie francesi]]<br />[[Guerre napoleoniche]]
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|Battaglie =[[battagliaBattaglia delle Saintes]]<br />[[Battaglia del Nilo (1798)|Battaglia del Nilo]]
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|Decorazioni =[[Denis Decrès#Onorificenze|vedi qui]]
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|Altro =
|Note =
|Ref =Datidati tratti da '' Histoire biographique de la Chambre des Pairs: depuis la Restauration jusqu'à l'époque actuelle''<ref name=L9p252>{{Cita|Lardier 1829|p. 252}}.</ref>
}}
{{Bio
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Chaumont
|LuogoNascitaLink = Chaumont (AltaGrand MarnaEst)
|GiornoMeseNascita = 18 giugno
|AnnoNascita = 1761
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|Attività = ammiraglio
|Nazionalità = francese
|FineIncipit = , fidato collaboratore ed amico di [[Napoleone Bonaparte]], fu Prefetto marittimo di Lorient (30 settembre 1800-22 giugno 1801), Ministro della Marina e delle Colonie tra il 1801 ed il 1814, e poi durante il periodo dei [[Cento giorni]] (20 marzo 1815 - 22 giugno 1815). [[Paria di Francia|Pari di Francia]] (2 giugno 1815), insignito della [[Legion d'Onore|Gran Croce della Legion d'onore]], e [[Ordine di San Luigi|Croce di Cavaliere dell'Ordine di San Luigi]]
}}
 
== Biografia ==
Nacque a [[Chaumont (AltaGrand MarnaEst)|Chaumont]]<ref name=W4p106>{{Cita|Wilson 2004|p. 106}}.</ref> il 18 giugno [[1761]],<ref name=L9p252/> figlio di un ufficiale di [[cavalleria]]. Effettò studi speciali, dimostrando una forte propensione per il servizio in mare, venendo ammesso nella [[Marine royale]] come aspirante guardiamarina il 17 aprile [[1779]].<ref name="W4p106"/> Il suo zelo in servizio e la sua intelligenza precoce lo fanno nominare [[guardiamarina]] nel luglio [[1780]].<ref name=H5p279>{{Cita|Hannequin 1835|p. 279}}.</ref>
Imbarcato sulla fregata ''le Richemond'',<ref name=H5p279/> che faceva parte della squadra dell'ammiraglio [[François Joseph Paul de Grasse|de Grasse]], si segnalò in diversi combattimenti avvenuti nel [[mare Caraibico|mare delle Antille]].<ref name=H5p279/> Diede prova di raro coraggio durante la giornata del 12 aprile [[1782]], quando al comando di una [[scialuppa]], e sotto il fuoco inglese, prese a rimorchio il vascello ''[[Le Glorieux (1756)|Le GloriuuxGlorieux]]'' gravemente danneggiato portandolo al sicuro.<ref name=H5p279/> Partecipò poi al [[battaglia delle Saintes|combattimento delle Saintes]],<ref name=W4p106/> ed il comportamento mantenuto durante talenello battagliascontro gli vale la promozione a [[sottotenente di vascello]].<ref name=W4p106/> Il 18 febbraio 1783<ref name=H5p280>{{Cita|Hannequin 1835|p. 280}}</ref> si fa particolarmente notare quando, al comando della goletta ''la Nymphe'', e di concerto con altre due fregate francesi,<ref group=N>Si trattava della ''Cybèle'' e della ''Amphitrite''.</ref> catturò la fregata inglese da 44 cannoni ''[[HMS Argo (1781)|Argo]]''.<ref name=H5p280>{{Cita|Hannequin 1835|p. 280}}.</ref> Il suo talento, il suo stato di servizio, le missioni in cui prese parte con zelo e successo gli valsero, il 25 marzo [[1786]], la promozione a [[tenente di vascello]],<ref name=W4p106/> ed il comando della fregata ''l'Alouette''.<ref name=H5p280/>
Si reimbarcò ben presto sulla [[goletta]] ''la Nymphe'', agli ordini del capitano di vascello [[Guy Pierre de Kersaint]], per andare a costatareconstatare la realtà dei giacimenti di [[bitume]]<ref name=H5p280/> dell'[[Trinidad (isola)|isola di [[Trinidad]],<ref name=H5p280/> allora [[Spagna|colonia spagnola]], inviando al maresciallo [[Charles Eugène Gabriel de La Croix de Castries|de Castries]], allora Sottosegretario di stato alla Marina, il giornale delle operazioni da lui redatto e relativo alla spedizione, ricevendo un encomio.<ref name=H5p280/> Ritornato in Francia nel momento in cui la [[Rivoluzionerivoluzione francese]] era appena esplosa, ricevette quasi subito l'ordine di recarsi a [[Brest (Francia)|Brest]] per imbarcarsi sulla fregata ''Cybèle'',<ref name=W4p106/> come maggior generale<ref name=H5p280/> della divisione fregate<ref name=H5p280/> appartenente alla squadra navale che il contrammiraglio [[Armand de Saint-Félix]]<ref name=H5p280/> doveva condurre nei mari dell'[[India]].<ref name=H5p280/>
 
=== La rivoluzione francese ===
Il 6 febbraio 1792 la squadra di Saint-Félix, incrociando davanti alla [[Malabar|costa di Malabar]], si imbatte in una [[nave commercialemercantile]] francese, catturata dai [[pirati]] [[Maratti]], ancorata sotto la protezione di Fort Coulabo.<ref name=H5p280/> Dopo aver proposto all'ammiraglio di riprenderla, [[Abbordaggio|abbordandola]], al comando di tre canotti si avvicinò nottetempo alla nave, salendo a bordo e gettando in [[mare]] una cinquantina di pirati Maratti.<ref name=H5p280/> Levò quindi le [[ancora|ancore]] e riporto la nave sotto la protezione della squadra.<ref name=H5p280/>
Nel gennaio [[1793]] scoppiò la [[guerra]] contro l'[[Inghilterra]], con le colonie in preda alle stesse convulsioni che agitavano la madrepatria. Nell'ottobre<ref name=H5p280/> Nell'ottobre di quell'anno l'ammiraglio Saint-Félix lo incaricò di recarsi in [[Francia]]<ref name=H5p280/> per rendere conto al governo della situazione sull'[[Mauritius|Ile de France]], sollecitando il pronto invio di aiuti.<ref name=H5p280/> Salpato a bordo della fregata ''Atalante'' arrivò a [[Lorient]] il 14 febbraio [[1794]],<ref name=H5p280/> apprendendo in una volta che sola , promosso al grado di [[capitano di vascello]] nel gennaio [[1793]],<ref name=W4p106/> era stato destituito per misura generale.<ref name=W4p106/> Inoltre, in quanto nobile, fu immediatamente arrestato.<ref name=H5p281>{{Cita|Hannequin 1835|p. 281}}.</ref>
 
Condotto a Parigi dalla gendarmeria riuscì a sfuggire all'accusa di tradimento che pendeva su di lui e fu messo agli arresti domiciliari presso la sua famiglia,<ref name=H5p281/> residente nel [[Alta Marna|dipartimento dell'Alta Marna]], dove visse in isolamento fino al giugno [[1795]] quando venne reintegrato nel suo grado di capitano di vascello.<ref name=H5p281/> Nell'ottobre successivo assunse il comando del vascello da 80 cannoni ''[[Formidable (1795)|Formidable]]'' che trasferì da [[Tolone]] a Brest per partecipare all'invasione dell'[[Irlanda]]. Assistette al fallimento della spedizione del [[1796]], e nel marzo [[1797]] viene promosso [[Commodoro|capo divisione]].<ref name=H5p281/> Non essendo riuscito il tentativo di invasione dell'[[Irlanda]], l'armata navale venne disarmata ed egli rimase inoperoso fino al momento in cui i preparativi della spedizione in [[Egitto]] gli offrirono l'opportunità di associarsi ai conquistatori.<ref name=H5p281/>
 
=== La spedizione in Egitto e l'assedio di Malta ===
Nell'aprile 1798<ref name=H5p281/> fu elevato al grado di [[contrammiraglio]],<ref name=W4p106/> assumendo il comando delle fregate<ref name=H5p281/> della squadra navale agli ordini dell'ammiraglio [[François-Paul Brueys D'Aigalliers]] incaricata di proteggere la spedizione in [[Egitto]], innalzando la sua insegna sulla ''Diane''.<ref name=H5p281/> Durante all'attacco all'isola di [[Malta]] fu incaricato di proteggere lo sbarco delle truppe, sostenendo nel contempo il combattimento contro le galere dei [[Cavalieri Ospitalieri|Cavalieri di Malta]].<ref name=H5p281/> Nel combattimento di [[La Valletta]] la sua nave fu gravemente danneggiata, ed egli trasferì la sua insegna dapprima sul vascello da 74 cannoni ''[[Mercure (1783)|Mercure]]'' e poi sull<nowiki>{{'</nowiki>}}''[[Heureux (1782)|Heureux]]''.<ref name=H5p281/> Partecipa marginalmente alla [[Prima battaglia di Aboukir|battaglia di Aboukir]], dimostrando comunque il solito zelo e coraggio, e durante la notte, al seguito dei due vascelli della divisione del contrammiraglio Villeneuve, salpa con le due fregate rimastegli, allontanandosi dalla battaglia e rifugiandosi a Malta.<ref name=H5p281/> Le forze britanniche non tardano a riunirsi davanti all'isola, bloccando ogni accesso. Assunto il comando degli avamposti duurantedurante i diciassette mesi dell'assedio, le truppe francesi al comando del generale [[Claude Henri de Belgrand de Vaubois]],<ref name=H5p281/> dovettero sostenere i reiterati assalti del nemico. Ogni giorno che trascorreva la posizione dei francesi diventava sempre più critica: una parte dell'isola era ormai caduta in mano ai britannici, i viveri scarseggiavano ed il numero dei malati si moltiplicava rapidamente.<ref name=H5p281/> Nel marzo [[1800]] le truppe di Vaubois si trovavano trincerate nella città di La Valletta, mentre il resto dell'isola era saldamente in mano inglese.<ref name=H5p282>{{Cita|Hannequin 1835|p. 282|Hannequin1835}}.</ref> Salpato il 12 marzo<ref name=D2p187>{{Cita|Donolo 2012|p. 187|Donolo2012}}.</ref> al comando del vascello da 80 cannoni ''[[Le Guillaume Tell (1795)|Le Guillaume Tell]]'',<ref name=W4p106/> con a bordo 200 malati e 1.000 soldati,<ref name=D2p187/> fu attaccato da una fregata e due vascelli britannici<ref group=N>Si trattava della fregata ''[[HMS Penelope (1798)|Penelope]]'' e dei vascelli ''[[HMS Lion (1777)|Lion]]'' e ''[[HMS Foudroyant (1798)|Foudroyant]]''.</ref> mentre provaprovava a forzare il blocco per raggiungere [[Tolone]].<ref name=D2p187/> Dopo nove ore di combattimento venne obbligato ad arrendersi dopo avere messo fuori combattimento due dei suoi tre avversari<ref name=H5p283>{{Cita|Hannequin 1835|p. 283|Hannequin1835}}.</ref> e perso la metà del suo equipaggio.<ref name=H5p284>{{Cita|Hannequin 1835|p. 284}}.</ref> egli stesso, così come il capitano di vascello Saunier e molti ufficiali, rimase ferito durante la battaglia,<ref name=H5p284/> che ebbe l'onore di venire riportata sul ''Naval Chronicle'' dell'epoca.<ref name=H5p284/> Per impedire ad ogni costo la cattura della nave giunse al punto di voler appiccare personalmente il fuoco alla santabarbara del vascello, così da farlo saltare in aria, ma ne venne dissuaso dai suoi subordinati.<ref name=L9p252/> Giunto prigioniero a [[Palermo]] incontrò [[Horatio Nelson|Lord Nelson]] che lo trattò con riguardo. Scambiato con prigionieri inglesi nell'agosto dello stesso anno, ricevette in dono una [[sciabola]] che gli fu consegna personalmente il Primo Console.<ref name=H5p284/>
 
=== Gli anni al Ministero ===
[[File:Houdetot - Mlle Anthoine aînée.jpg|150pxupright=0.7|thumb|right|Ritratto di Mademoiselle Rosine Decrès (1788-1864), [[Charles Saligny de San-Germano|duchessa di San-Germano]] eseguito dal pittore [[Frédéric Christophe d'Houdetot]] (1778–1859)]]
Al suo rientro in Francia, il 30 settembre Bonaparte lo nominò Prefetto marittimo di [[Lorient]]<ref namegroup=H5p284/><refN>Incarico mantenuto fino al 22 giugno 1801</ref> e poi comandante della squadra di [[Rochefort (CharenteNuova MarittimaAquitania)|Rochefort]]<ref name=H5p284/> nel giugno [[1801]].<ref name=H5p284/> Il 2 ottobre dello stesso anno fu nominato Ministro della Marina e delle Colonie<ref name=H5p284/> al posto dell'ingegnere [[Pierre Alexandre Forfait]].<ref name=H5p284/> Questo incarico era particolarmente difficile visto la deplorevole situazione in cui si trovavano le forze navali francesi, ed egli sostenne un ruolo considerevole nella riorganizzazione della marina sebbene la sua gelosia l'abbia portato a scegliere mediocri collaboratori.<ref name=D5p.82D5p82-97 >{{Cita|Da Frè 2005|p.pp. 82-97}}.</ref> L'arrivo del nuovo ministro toglie d'un colpo tutte le calamità che pesavano sulla marina francese, ede iil primo Console, soddisfatto della sua attività lo incoraggiò e rassicurò sulle macchinazioni di cui temeva di diventare vittima.<ref name=D5p82-97/> I rapporti tra i due, tuttavia, non furono sempre idilliaci.<ref group=N>Secondo Napoleone il Ministro era un buon organizzatore, ma troppo cortigiano e poco marinaio, con la mania di voler creare una flotta da guerra limitandosi ad "''impilare e a mettere in valore''" cannoni, pennoni e scafi. Un pignolo che, a quel ritmo, affermerà Napoleone, nel 1803 avrebbe realizzato si una Marina in grado di competere con quella britannica, ma solo nel giro di dieci anni.</ref><ref Giuliano da Frè. ''Il vallo di legno''. Rid-Rivista Italiana Difesa. ottobre 2005. pp.82name=D5p82-97.</ref> Quando assunse la carica di Ministro la marina francese contava cinquantacinque vascelli di linea e quarantun fregate,<ref name=H5p285>{{Cita|Hannequin 1835|p. 285}}.</ref> e nel corso dei tredici anni seguenti furono realizzati 83 vascelli e sessantacinque fregate,<ref name=H5p286>{{Cita|Hannequin 1835|p. 286}}.</ref> oltre alle navi minori ed alla flottiglia preparata a [[Boulogne-sur-Mer|Boulogne]].<ref name=H5p285/> per l'invasione dell'Inghilterra.<ref name=H5p285/>
 
Promosso al grado di [[viceammiraglio]] il 30 maggio [[1804]],<ref name=W4p106/> lo stesso giorno di [[Pierre Charles Silvestre de Villeneuve]] e [[Honoré-Joseph-Antoine Ganteaume]], uno dei suoi primi atti fu quello di dare il via agli immensi lavori di potenziamento degli arsenali di [[Venezia]],<ref name=H5p284/> [[Niewdep]],<ref name=H5p284/> [[Flessingue]],<ref name=H5p284/> [[Anversa]],<ref name=H5p285/> e soprattutto [[Cherbourg]].<ref name=H5p284/><ref name=H5p285/> Il 14 giugno 1804 venne nominato Grande Ufficiale e comandante della 10ª coorte della [[Legion d'Onore]]. Il 1º febbraio 1805 divenne Ispettore Generale delle Coste del Mediterraneo, e Cavaliere di Gran Croce della Legion d'Onore.<ref group=N>Legata a tale onorificenza vi era una rendita di 80.000{{formatnum:80000}} franchi annui.</ref>
 
Napoleone stava elaborando il piano di invasione della [[Gran Bretagna]], riunendo un'armata<ref group=N>La cosiddette ''Armée d'Angleterre''.</ref> sulle coste francesi, e il Ministro si mise alacremente al lavoro per assicurare la riuscita dell'impresa. La realizzazione della parte navale del piano d'invasione, atta ad assicurarsi la temporanea superiorità navale nel [[La Manica|Canale della Manica]], venne affidato al viceammiraglio [[Pierre Charles Silvestre de Villeneuve]], suo vecchio amico .<ref name=D5p82-97/> Tale superiorità doveva permettere alla flottiglia da sbarco di attraversare indenne la Manica e sbarcare l'armata sulle coste inglesi.<ref name=D5p82-97/> L'invasione non ebbe mai luogo in quanto la squadra franco-spagnola di Villeneuve non riuscì nell'intento di assicurarsi il controllo del Canale, venendo poi bloccata da una squadra navale inglese a [[Cadice]].<ref name=D5p82-97/> L'ammiraglio Villeneuve, malgrado gli ordini contrari del Ministro della Marina,<ref group=N>Essi prevedevano che la squadra franco-spagnola prendesse il mare per trasferire alcune migliaia di soldati a Napoli.</ref> uscì da Cadice per impegnare combattimento con la squadra britannica comandata da Lord Nelson.<ref name=D5p82-97/> La [[battaglia di Trafalgar]] terminò con un disastro navale senza precedenti nella storia francese e spagnola, con pesanti perdite subite da entrambe le flotte.<ref group=N>La squadra spagnola era al comando dell'ammiraglio [[Federico Carlo Gravina|Federico Carlos de Gravina y Napoli]].</ref> Rimasto profondamente colpito da questa catastrofe non riuscì nell'intento di far perdonare dall'[[Imperatore]] il suo vecchio amico de Villeneuve che si [[Suicidio|suicidò]],<ref name=D2p251>{{Cita|Donolo 2012|p. 251}}.</ref> o fu ucciso, a [[Rennes]] nel 1805, dopo essere stato liberato sulla parola dagli inglesi.<ref name=D2p252>{{Cita|Donolo 2012|p. 252}}.</ref>
 
Il 4 luglio [[1808]] gli viene conferito il titolo di [[Nobiltà dell'Impero francese|Conte dell'Impero]] diventando successivamente [[Nobiltà dell'Impero francese|Duca dell'Impero]] in data 28 aprile [[1813]]. Ricoprì l'incarico di Ministro della Marina fino alla caduta di Napoleone, avvenuta il 14 aprile [[1814]].<ref name=W4p106/> Il 3 giugno dello stesso anno divenne [[Ordine di San Luigi|Cavaliere dell'Ordine di San Luigi]] ma rimase sempre fedele a Napoleone, che lo riconfermò nel portafoglio della marina durante i cento giorni,<ref name=H5p286/> dal 20 marzo al 22 giugno [[1815]]. Fu la speranza di vendicare la Francia dell'umiliazione patita nel 1814, a farlo ritornare al comando del suo vecchio ministero. Nominato [[Parìa di Francia|Pari di Francia]] il 2 giugno 1815, dopo la seconda restaurazione si ritirò a vita privata e il 15 novembre successivo prese come sua sposa [[Rosine Anthoine de Saint-Joseph]], vedova del generale de[[Charles Saligny de San-Germano]], e sorella del [[Maresciallo di Francia]] [[Louis Gabriel Suchet]].<ref name=W4p106/>
 
=== La morte ===
Il suo valletto di camera,<ref name=W4p106/> Tasca, dopo averlo derubato di somme considerevoli, provò a coprire definitivamente tali crimini.<ref name=W4p106/><ref name=H5p286/> Il 22 novembre [[1820]], mentre l'ammiraglio si trovava ad una rappresentazione teatrale francese, il suo valletto<ref name=H5p286/> pose dei pacchetti di [[polvere da sparo]] tra i materassi del padrone, che al rientro andò a letto senza attendere i suoi servigi.<ref name=H5p286/> Verso la mezzanotte Tasca diede loro fuoco per mezzo di una ciocca di capelli,<ref name=H5p286/> e l'esplosione gettò Decrès fuori dal letto procurandogli gravi ferite e ustioni.<ref name=H5p286/> Il suo primo gesto fu quello di chiamare in soccorso il suo assassino,<ref name=H5p286/> ma questi gli rispose solamente con un grido di spavento e, precipitandosi nella corte del palazzo, cadde sul lastricato con una tale violenza da morire alcune ore dopo.<ref name=H5p286/> Questo episodio provò così profondamente il duca Decrès che morì pochi giorni dopo, il 7 dicembre [[1820]].<ref name=W4p106/> Il suo corpo è sepolto al cimitero monumentale [[Cimiterocimitero deldi Père-Lachaise|delcimitero monumentale di Père-Lachaise]]. In quanto [[Marinai dell'Impero|marinaio dell'Impero]], il suo nome figura sull'[[Arco di Trionfo (Parigi)|Arco di trionfo]] a [[Parigi]], 33ª colonna pilone ovest.
[[File:Perelachaise-Decres-p1000374.jpg|thumb|"Il combattimento sostenuto dal vascello ''[[Guillaume Tell (1795)|Guillaume Tell]]'' a Malta il 30 marzo 1800"; tomba di Denis Decrès al Cimitero del Père-Lachaise.]]
Il suo valletto di camera,<ref name=W4p106/> Tasca, dopo averlo derubato di somme considerevoli, provò a coprire definitivamente tali crimini.<ref name=H5p286/> Il 22 novembre [[1820]], mentre l'ammiraglio si trovava ad una rappresentazione teatrale francese, il suo valletto<ref name=H5p286/> pose dei pacchetti di polvere da sparo tra i materassi del padrone, che al rientro andò a letto senza attendere i suoi servigi. Verso la mezzanotte Tasca diede loro fuoco per mezzo di una ciocca di capelli,<ref name=H5p286/> e l'esplosione gettò Decrès fuori dal letto procurandogli gravi ferite e ustioni. Il suo primo gesto fu quello di chiamare in soccorso il suo assassino,<ref name=H5p286/> ma questi gli rispose solamente con un grido di spavento e, precipitandosi nella corte del palazzo, cadde sul lastricato con una tale violenza da morire alcune ore dopo.<ref name=H5p286/> Questo episodio provò così profondamente il duca Decrès che morì pochi giorni dopo, il 7 dicembre [[1820]].<ref name=W4p106/> Il suo corpo è sepolto al cimitero monumentale [[Cimitero del Père-Lachaise|del Père-Lachaise]]. In quanto [[Marinai dell'Impero|marinaio dell'Impero]], il suo nome figura sull'[[Arco di Trionfo (Parigi)|Arco di trionfo]] a [[Parigi]], 33ª colonna pilone ovest.
 
== Onorificenze francesi ==
=== Onorificenze francesi ===
[[File:Perelachaise-Decres-p1000374.jpg|thumb|"Il combattimento sostenuto dal vascello ''[[Guillaume Tell (1795)|Guillaume Tell]]'' a Malta il 30 marzo 1800"; tomba di Denis Decrès al Cimiterocimitero deldi Père-Lachaise.]]
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== Note ==
=== PeriodiciAnnotazioni ===
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=== Fonti ===
{{<references|2}}/>
 
== Bibliografia ==
Denis Decrès », a cura di Charles Mullié, in "Biographie des célébrités militaires des armées de terre et de mer de 1789 à 1850", 1852
*{{cita libro|cognome=Chandler|nomeautore=David G. Chandler|titolo=Le Campagne di Napoleone. Vol. 1|editore=R.C.S. Libri S.p.A..|città=Milano|anno=1998|ISBN=88-17-11577-0|cid=Chandler1998Chandler 1998}}
*{{cita libro|cognomeautore=Edouard Chevalier|nome=Edouard|titolo=Histoire de la Marine francaise sous le Consolat e l'Empir |editore=Libraire L. Hachette et C.|città=Paris|anno=1886|lingua=francesefr|cid=Chevalier1886Chevalier 1886}}
*{{cita libro|cognome=Fraser|nomeautore=Edward Dutton Fraser|titolo=The enemy at Trafalgar : an account of the battle from eye-witnesses' narratives and letters and despatches from the French and Spanish fleets |url=https://archive.org/details/enemyattrafalgar00frasrich|editore=E. P. Dutton & Co.|città=New York|anno=1906|lingua=ingleseen|cid=Fraser1906Fraser 1906}}
*{{cita libro|cognomeautore= Corbett |nome= Sir Julian Stafford Corbett|titolo=The campaign of Trafalgar|url= https://archive.org/details/campaignoftrafal00corb |anno= 1910|editore= Longmans Green & Co.|città= London|lingua=ingleseen|cid=Corbett19101Corbett 19101}}
*{{cita libro|cognomeautore=Luigi Donolo|nome=Luigi|titolo=Il Mediterraneo nell'Età delle rivoluzioni 1789-1849|editore=Pisa University Press|città=Pisa|anno=2012|ISBN=978-88-6741-004-0|cid=Donolo2012}}
*{{cita libro|cognomeautore=Gregory Fremont-Barnes|nome= Gregory|titolo=Nile 1798. Nelson's first great victory |url=https://archive.org/details/nile1798nelsonsf0000frem|anno= 2011|editore= Osprey Publishing Midland House|città= Botley, Oxford |lingua=ingleseen|ISBN=978-1-84603-580-7|cid=Fremont-Barnes2011Barnes 2011}}
*{{cita libro|cognomeautore=Laura Foreman|nome=Laura|coautoriautore2=Ellen Blue Phillips|titolo=Napoleon's Lost Fleet: Bonaparte, Nelson and the Battle of the Nile|url=https://archive.org/details/napoleonslostfle0000fore|editore= Discovery Books|città= London|anno=1999|lingua=ingleseen|cid=Foreman1999Foreman 1999}}
*{{cita libro|cognome=Hannequin|nomeautore=Joseph Francois Gabriel Hannequin|titolo=Biographie Maritime ou notice historiques sur la vie et les campagnes des Marins celébrès françaie et étrangers. Vol.1|editore=Regnault Éditeur|città=Paris|anno=1835|lingua=francesefr|cid=Hannequin1835Hannequin 1835}}
*{{cita libro|cognomeautore=William James |nome= William|titolo=The naval history of Great Britain, from the declaration of war by France in 1793, to the accession of George IV : A new ed., with additions and notes, bringing the work down to 1827. Volume 3.|editore=McMillan and Co.|città= London|anno=2005|lingua=ingleseen|cid=James1902James 1902}}
*{{cita libro|cognomeautore=Alexandre Lardier|nome=Alexandre|titolo=Histoire biographique de la Chambre des Pairs: depuis la Restauration jusqu'à l'époque actuelle|editore= Brissot-Thivars Libraire|città= Paris|anno=1829|lingua=francesefr|cid=Lardier1829Lardier 1829}}
*{{cita libro|cognomeautore=Antonio Martelli|nome= Antonio|titolo=La lunga rotta per Trafalgar|editore= Il Mulino|città= Bologna|anno=2010|ISBN=978-88-15-13782-1|cid=Martelli2010Martelli 2010}}
*{{cita libro|cognomeautore= Romeo|nome= Eduardo Lon Romeo|titolo=Trafalgar (Papeles de la Campaña de 1805)|editore= Institución ''Fernando el Católic'' (CSIC). Excma. Diputación de Zaragoza|città= Zaragoza|anno=2005|lingua=es|cid=Romeo2005Romeo 2005}}
*{{cita libro|cognomeautore=Charles Rouvier|nome=Charles|titolo=Histoire des Marins Francaise sous la Republique (1789-1803)|editore= Bertrand Editeur|città= Paris|anno=1868|lingua=francesefr|cid=Rouvier1868Rouvier 1868}}
*{{cita libro|cognomeautore=Georges Six|nome=Georges|titolo=Dictionnaire Biographique des Généraux & Amiraux Français de la Révolution et de l'Empire (1792-1814)|editore= Gaston Saffroy, Editeur|città= Paris|anno=1934|lingua=francesefr|cid=Six1934Six 1934}}
*{{cita libro|cognomeautore=Alexander Stilwell (a cura di)|nome=Alexander|titolo=The Trafalgar Companion|url=https://archive.org/details/trafalgarcompani0000unse|editore=Osprey Publishing Co..|città=Botley|lingua=en|anno=2005|ISBN=978-1-84176-835-9|cid=Stilwell2005Stilwell 2005}}
*{{cita libro|cognomeautore=Alastair Wilson|nome=Alastair|coautoriautore2= Joseph F. Callo|titolo=Who's Who in Naval History: From 1550 to the present|editore= Routledge|città= Abingdon|anno=2004|lingua=ingleseen|ISBN=0-203-01351-4|cid=Wilson2004Wilson 2004}}
 
=== Periodici ===
*{{cita pubblicazione |autore=Giuliano da Frè|data= |anno=2005 |mese=ottobre|titolo= Il vallo di legno|rivista=RID-Rivista Italiana Difesa|editore=Giornalistica Riviera Soc. Coop. a.r.l.|città=Chiavari|numero=No.10 |pagine=82-97|cid=Frè2005}}
 
;Periodici
*{{cita pubblicazione |autore=Giuliano da Frè|data= |anno=2005 |mese=ottobre|titolo= Il vallo di legno|rivista=RID-Rivista Italiana Difesa|editore=Giornalistica Riviera Soc. Coop. a.r.l.|città=Chiavari|numero=No.10 |paginepp=82-97|cid=Frè2005Frè 2005}}
*[[cronologia dell'età napoleonica|cronologia dell'epoca napoleonica]]
 
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[[Categoria:Ammiragli delle guerre napoleoniche]]
[[Categoria:Grandi ufficiali della Legion d'onore]]
[[Categoria:Gran croce della Legion d'onore]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine di San Luigi]]
[[Categoria:Cavalieri di Gran Croce dell'Ordine di Carlo III]]
[[Categoria:Sepolti nel cimitero di Père-Lachaise]]