Eberhart XFG: differenze tra le versioni

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{{O|aviazione|ottobre 2024}}
{{aeromobile
{{Aeromobile
|Aeromobile=aereo_militare
|Nome = Eberhart XFG
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Si trattava di un prototipo di un caccia monoposto biplano imbarcato su [[portaerei]] per la [[US Navy]].<ref name="at"/> L'Eberhart XFG-1, che ricevette il nome di Comanche, era un caccia un biplano con fusoliera a struttura in tubo d'acciaio saldato, rivestita in tessuto.<ref name="at"/> Le ali, anch'esse rivestite in tessuto, avevano struttura in duralluminio.<ref name=G4p192/> L'ala superiore aveva freccia all'indietro mentre le semiali inferiori in avanti.<ref name="at"/><ref name=G4p192/> Il motore radiale era un Pratt & Whitney R-1340-C Wasp a 9 [[cilindro (meccanica)|cilindri]], [[raffreddamento ad aria|raffreddato ad aria]], erogante la [[Potenza (fisica)|potenza]] di 425 CV che azionava un'[[elica]] bipala.<ref name=G4p192/> Il carrello d'atterraggio era triciclo posteriore fisso, con pattino di coda. Il velivolo saliva a 1.525 m (5.000 ft) in 3 minuti e 7 secondi.<ref name=G4p192/>
 
Sulla base dei risultati dei collaudi di volo, avvenuti nel novembre-dicembre 1927, l'apertura dell'ala superiore fu aumentata a 9,76 m.<ref name=G4p192/> Al termine dei test operativi, avvenuti nel novembre-dicembre 1927, l'XFG-1 (n/c A7944) venne restituito alla Eberhart per la conversione in [[idrovolante]].<ref name=G4p192/> L'aereo, presentato nuovamente per i collaudi nel gennaio 1928, ricevette un galleggiante centrale e galleggianti stabilizzatori sotto l'ala inferiore.<ref name=G4p192/> Il propulsore era un Pratt & Whitney R-1340-D Wasp con una potenza di 400 hp.<ref name=G4p192/> L'aereo così modificato aveva una velocità massima di 253 [[Chilometro orario|km/h]] (157 [[miglio orario|mph]]), peso massimo di 1.425 kg (3.142 lb), apertura alare di 9,75 m (32 ft 0 in), lunghezza di 8,03 m (23 ft 3¾ in), altezza di 2,99 m (9 ft 9¾ in), e superficie alare di 22,41 m² (221,26 sq).<ref name=G4p192/>
 
Dopo le modifiche, la designazione dell'aereo fu cambiata in XF2G-1. Poco dopo l'inizio dei collaudi presso la NAS Anacostia l'aereo precipitò nel marzo 1928 andando distrutto.<ref name=G4p192/> Non fu emesso alcun ordine per la costruzione di altri prototipi o aerei di produzione.<ref name=G4p192/>
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== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Enzo Angelucci|titolo=The American Fighter: The Definitive Guide to American Fighter Aircraft From 1917 to the Present,|url=https://archive.org/details/americanfighter0000ange|anno=1987|editore=Orion Books|città=New York|lingua=en|p=[https://archive.org/details/americanfighter0000ange/page/n197 194]|ISBN=0-517-56588-9|cid=Angelucci 1987}}
* {{cita libro|autore=Peter M. Bowers|autore2= Gordon Swanborough|titolo=United States Navy Aircraft since 1911 |anno= 1976|editore= Naval Institute Press|città=Annapolis|lingua=en|ISBN=|cid=Bowers, Swanborough 1976}}
*{{cita libro|autore=William Green|autore2=Gordon Swanborough|titolo=The Complete Book of Fighters: An Illustrated Encyclopedia of Every Fighter Aircraft Built and Flown|editore=Salamander Books|città=London|anno=1994|lingua=en|ISBN=0-8317-3939-8|cid=Green, Swanborough 1994}}