Classe Sa'ar 3: differenze tra le versioni

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== L'affare Cherbourg ==
Le navi di questa classe furono al centro di un caso diplomaricodiplomatico tra [[Francia]] e [[Israele]]. In seguito alla [[guerra dei sei giorni]] il [[Presidente della Repubblica francese|presidente francese]] [[De Gaulle]] decretò l'embargo delle armi ad Israele, ma tale clausola al momento escludeva queste imbarcazioni il cui contratto era stato siglato precedentemente e che dovevano essere consegnate prive di armamento.
 
Le cose però alla fine del [[1968]] presero una piega più grave per gli israeliani. Il 26 dicembre due terroristi del [[Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina]] avevano attaccato un aereo della compagnia di bandiera israeliana [[El Al]] all'aeroporto di [[Atene]], uccidendo un meccanico israeliano,<ref>[https://tvnz.co.nz/view/page/425822/113967 A history of El Al incidents]</ref> causando l'immediata rappresaglia delle [[Forze di Difesa Israeliane]], che la notte del 29 dicembre attaccarono l'aeroporto [[libano|libanese]] di [[Beirut]], distruggendo al suolo 14 aerei appartenenti alla "''Lebanese International Airways''", alla [[Middle East Airlines]] e alla [[Trans Mediterranean Airways]].<REF>{{Cita web
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}}</ref>
 
In seguito al verificarsi di questo attacco [[Charles De Gaulle|De Gaulle]] dichiarò che l'embargo sarebbe stato totale e questo significava anche per le navi in consegna a [[Cherbourg]] che erano già state pagate dal governo israeliano. Il 14 gennaio [[1969]] intanto, una settimana dopo che era stato decretato l'embargo, l'ultima nave del tipo ''Sa'ar 2'' e la "''Sa'ar''", prima unità del tipo ''Sa'ar 3'', con i loro equipaggi a bordo, dopo avere issato la [[bandiera israeliana]], lasciarono il porto con il loro equipaggio per dirigersi verso Israele. Le autorità portuali di Cherbourg infatti ricevettero una lettera di istruzioni da [[Parigi]] solamente due giorni dopo che le navi avevano lasciato il porto della cittadina francese e mentre volavano accuse tra il [[Governo della Francia|governo]] di Parigi]] e le autorità portuali di Cherbourg, la costruzione delle ultimi cinque motovedette è proseguita come se nulla fosse accaduto, con la supervisione del personale israeliano, e quando le navi erano ormai pronte, forze militari francesi ed autorità doganali, infastidite da accuse di negligenza e complicità tennero d'occhio le navi.
 
Gli israeliani non avevano alcuna intenzione di rinunciare alle loro imbarcazioni, e avrebbero cercato in tutti i modi di ottenerle, ma Israele non voleva peggiorare i rapporti diplomatici con la Francia già molto complicati per la questione, inoltre in quel momento la [[Guerra d'attrito|guerra di logoramento]] era in pieno svolgimento, e gli egiziani non avevano difficoltà di ottenere armamenti avanzati dai [[Unione Sovietica|sovietici]], mentre le cinque motovedette erano bloccate e gli ordini dei missili [[Dassault Mirage III|Mirage]], già pagati dagli israeliani, inevasi. Gli israeliani decisero così di prendersi le imbarcazioni in un modo da non insospettire i francesi.