Marco Petelio Libone: differenze tra le versioni

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| dittatura =
|}}
 
 
{{Bio
|Nome = Marco
|Cognome = Petelio Libone
|PostCognome =
|Sesso = M
|LuogoNascita =
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|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = ?
|Epoca = -300
|Attività = politico
|Attività2 =
|Nazionalità = romano
|PostNazionalità =
|Immagine =
|Didascalia =
|Categorie=no
}}
 
==Biografia==
Fu eletto [[console (storia romana)|console]] nel [[314 a.C.]], con il collega [[Gaio Sulpicio Longo III]]<ref name="ReferenceA"> Tito Livio, Ab Urbe condita, IX, 24.</ref>. I due consoli rilevato il comando dell'esercito dal [[dittatore romano|dittatore]] [[Quinto Fabio Massimo Rulliano]], posero l'assedio a [[Sora (Italia)|Sora]], che presero con l'aiuto di un traditore<ref> Tito Livio, Ab Urbe condita, IX, 24.<name="ReferenceA"/ref>.
 
{{q|Sora era già conquistata, quando all'alba arrivarono i consoli che accettarono la resa di quanti per motivi contingenti erano rimasti in città dopo la strage notturna e la fuga. Ne vennero condotti a Roma in catene 225, quelli cioè che l'opinione pubblica additava come primi responsabili dell'infausto massacro di coloni e della defezione. Il resto della popolazione fu lasciato incolume a Sora, dove venne insediato un presidio armato. Gli uomini deportati a Roma furono bastonati e decapitati in pieno Foro|Tito Livio, Ab Urbe condita, IX, 24.}}
 
Successivamente i due consoli, rivolsero gli eserciti contro gli [[Ausoni]], riuscendo a catturare le città di [[Ausona]], [[Minturno]] e [[Vescia (città)|Vescia]], grazie al tradimento di dodici nobili Ausoni<ref> name="ReferenceB">Tito Livio, Ab Urbe condita, IX, 25.</ref>.
 
Quindi, saputo che gli abitanti di [[Lucera|Luceria]], avevano consegnato la guarnigione romana ai Sanniti, l'esercito si spostò in [[Apulia]], prendendo la città al primo assalto. In Senato si discusse a lungo della sorte di LuceraLuceria, e alla fine si decise di inviare 2.500 coloni romani<ref> Tito Livio, Ab Urbe condita, IX, 25.<name="ReferenceB"/ref>.
 
Intanto, le voci di un'insurrezione in preparazione a [[Capua (città antica)|Capua]], portò alla nomina a [[dittatore romano|dittatore]] di [[Gaio Menio Publio]]<ref> Tito Livio, Ab Urbe condita, IX, 26.</ref>.
 
Successivamente gli eserciti romani, condotti dai due consoli, affrontarono i Sanniti in campo aperto in [[Campania antica|Campania]], riportando una chiara vittoria<ref>Tito Livio, Ab Urbe condita, IX, 27.</ref>.
 
{{q|Ormai i Romani stavano prevalendo su tutta la linea e i Sanniti, smesso il combattimento, vennero uccisi o fatti prigionieri, fatta eccezione per quelli che ripararono a Malevento, la città che oggi si chiama Benevento. Stando alla tradizione, 30.000 Sanniti sarebbero stati uccisi o fatti prigionieri.|Tito Livio, Ab Urbe condita, IX, 27.
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==Note==
{{<references|2}}/>
 
{{Box successione
|carica = ''[[ConsoleConsoli (storiarepubblicani romana)romani|<span style="color:#FFA257;">ConsoleFasti romanoconsulares</span>]]''
|immagine = LupaCapitolinaConsul et lictores.png
|tipologia = magistrato romano
|precedente= [[Lucio Papirio Cursore (console 326 a.C.)|Lucio Papirio Cursore]] IV <br />e<br />[[Quinto Publilio Filone]] IV
|periodo=([[314 a.C.]] )<br /> con [[Gaio Sulpicio Longo]] III
|successivo= [[Lucio Papirio Cursore (console 326 a.C.)|Lucio Papirio Cursore]] V <br />e<br />[[Gaio Giunio Bubulco Bruto]] II
}}
 
{{Portale|Antica Roma|biografie}}