Index per l'inclusione: differenze tra le versioni
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{{NN|istruzione|gennaio 2016}}
{{Libro
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|titolo = Index per l'inclusione
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|autore = Tony Booth, Mel Ainscow
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|annoita = 2008
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|genere = saggio
|sottogenere = pedagogia
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L{{'}}'''''Index per l'inclusione''''' è un testo di Tony Booth e Mel Ainscow, pubblicato per la prima volta nel [[Regno Unito]] nel [[2000]], usato come strumento per promuovere l'[[inclusione sociale|inclusione]] nella [[scuola]], previa autoanalisi di tutti i suoi aspetti.
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== Uso ==
L'Index per l'inclusione è stato concepito come uno strumento tramite cui le scuole (su iniziativa di singoli o di gruppi) possono operare un'auto-analisi del proprio grado di [[inclusione sociale|inclusività]] e apportare cambiamenti alla propria organizzazione per accrescere l'inclusione di tutti i suoi membri, minori e adulti, al proprio interno. Secondo gli autori non sussiste differenza tra inclusione sociale e [[inclusione scolastica|inclusione a livello scolastico]]. La concezione di inclusione sottesa nell'opera implica il superamento della logica integrazionista con cui i sistemi di istruzione moderni tendono a gestire la diversità, in particolare nei confronti di [[disabilità]] e [[multiculturalità]]; la mancanza di inclusione sociale e/o di successo scolastico di un alunno non dipenderebbe da un deficit a lui interno, ma da un difetto nell'organizzazione della scuola e delle sue pratiche didattiche, definibile come «ostacoli all'apprendimento e alla partecipazione».
A livello didattico, l'Index propone anche una radicale revisione dei curricoli, con un superamento della classica sistematizzazione disciplinare che approdi a un «curricolo basato sui diritti globali»: [[alimentazione]], [[acqua]], [[abbigliamento]], [[Casa|alloggio]]/costruzioni, [[Trasporto|trasporti]], [[salute]] e relazioni, [[Ambiente (biologia)|ambiente]], [[energia]], [[comunicazione]] e [[tecnologia]], [[letteratura]], [[arte]] e [[musica]], [[lavoro]] e attività.
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La terza parte illustra le fasi secondo cui ogni scuola può lavorare sui materiali dell'Index: cominciare ad utilizzarlo (I), analizzare la scuola (II), elaborare un progetto di sviluppo (III), passare all'azione (IV) e rivedere lo sviluppo del processo (V) per poi tornare a ri-analizzare l'istituto, in un «processo inesauribile».
La quarta parte contiene i materiali veri e propri, suddivisi in tre dimensioni, corrispondenti agli obiettivi principali dell'Index:
* A)
* B)
* C)
ciascuna suddivisa in due
La quinta parte offre questionari da somministrare al personale, agli alunni e alle famiglie per vagliare la percezione dell'inclusione nella scuola e stabilire priorità d'intervento.
== Accoglienza e diffusione ==
La pubblica amministrazione britannica inviò una copia della prima edizione dell'Index in ogni istituto della [[Gran Bretagna]].
Al 2008 risale la prima edizione italiana. Nel 2014, il volume era stato tradotto in 37 lingue. Con il sostegno dell'[[
== Note ==
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== Bibliografia ==
* Tony Booth, Mel Ainscow, ''
* Tony Booth, Mel Ainscow, ''Nuovo Index per l'inclusione - Percorsi di apprendimento e partecipazione a scuola'' (edizione italiana a cura di Fabio Dovigo), Carocci Faber, 2014, ISBN 9788874667161
* A.Canevaro, ''Pedagogia Speciale'', in ''Italian Journal of Special Education for Inclusion'', 2013.
* W.Stainback, S.Stainback, Support networks for inlclucive schooling interdependent integrated education, Paul H. Brookes, "Baltimore", MD, 1990.
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[[Categoria:Saggi di pedagogia]]
[[Categoria:Saggi di sociologia]]
[[Categoria:Saggi di autori britannici]]
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