Ricetto di Candelo: differenze tra le versioni

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Il R'''icettoRicetto di Candelo''' è un complesso architettonico di epoca medievale situato a [[Candelo]], in [[Piemonte]].
Il [[ricetto]] è in genere una struttura fortificata protetta all'interno di un paese dove si accumulavano i beni (foraggi, vini, etc.) del signore locale o della popolazione e dove, occasionalmente, si ritirava la popolazione stessa in caso di attacchi dall'esterno. Quello di Candelo è uno degli esempi meglio conservati di questo tipo di struttura [[Medioevo|medievale]] presente in diverse località del [[Piemonte]] ed in alcune zone dell'[[Europa centrale]].<ref name=Fonti>Fonti:
* {{cita web | 1 = http://www.comune.candelo.bi.it | 2 = Sito ufficiale del Comune di Candelo }}
* [http://www.borghitalia.it Sito del club "I Borghi più Belli d'Italia] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070430020203/http://www.borghitalia.it/ |date=30 aprile 2007 }}.</ref> Sorge nel comune di [[Candelo]], in [[provincia di Biella]].
 
Al pari di altri ricetti, quello di Candelo non risulta essere mai stato destinato a uso di abitazione stabile. Tuttavia, al pari di altri - per le sue origini economiche, storiche, collettive e democratiche ''ante-litteram'' - è stato oggetto di approfonditi studi storici ed architettonici. Alla data attuale il Ricetto appare poco curato dagli Amministratori locali, il che ne consente un uso improprio da parte di persone non autorizzate di varia estrazione.
 
In virtù della sua posizione, da esso si gode una vista panoramica sull'intero comprensorio delle [[Prealpi biellesi]], a nord, e verso il ''Baraggione'' (vedi [[Riserva naturale orientata delle Baragge]]) in direzione sud.
 
== Storia e descrizione ==
{{dx|[[File:Candelo3.jpg|thumb|left|upright=0.7|L'ingresso al Ricetto di Candelo]]}}
[[File:Candelo - The Ricetto.jpg|thumb|left|upright=0.7|Le mura del ricetto]]
[[File:Candelo2.jpg|thumb|left|upright=0.7|La torre ovest]]
 
{{Approfondimento
|larghezza=200px
|titolo=Il torchio
|contenuto=[[File:Ricetto di candelo 7.JPG|thumb|center|Case all'interno del ricetto]]
La matrice contadina del complesso di Candelo - e la testimonianza diretta del fatto come esso fosse stato destinato nell'antichità a deposito collettivo di prodotti agricoli, in particolare vinicoli (stante la particolare vocazione della zona), quasi sorta di cantina sociale ''[[ante litteram]]'' - è data dalla presenza, in una delle cantine, di un enorme torchio per la pigiatura delle [[uva|uve]]. Le dimensioni di tale torchio suggeriscono chiaramente trattarsi di uno strumento utilizzato da tutta la comunità per far fronte a necessità evidentemente anche lunghe nel corso del tempo.
[[File:Ricetto di Candelo-DSCF0340.JPG|thumb|center|I caratteristici tetti rossi del Ricetto]]
}}Il ricetto è composto da circa duecento edifici denominati ''cellule'' che occupano un'area di circa 13.000 m<sup>2</sup> dalla forma [[Pentagono (geometria)|pentagonale]] e con un [[perimetro]] di circa 470 metri. Misura circa 110 metri di larghezza per 120 metri di lunghezza.
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==Note storiche e struttura==
 
Il ricetto è composto da circa duecento edifici denominati ''cellule'' che occupano un'area di circa 13.000 m<sup>2</sup> dalla forma [[Pentagono (geometria)|pentagonale]] e con un [[perimetro]] di circa 470 metri. Misura circa 110 metri di larghezza per 120 metri di lunghezza.
 
Il complesso è attraversato da strade, definite con evidente francesismo ''rue'': si tratta in particolare di cinque ''rue'' in direzione [[est]]-[[ovest]], intersecate da due [[Perpendicolarità|ortogonali]].
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La struttura è quasi interamente cinta da mura, con torri cilindriche agli angoli, a esclusione del lato [[Sud|meridionale]], dove nel [[1819]] è stato costruito il palazzo comunale, in uno stile neoclassico decisamente stridente con tutta la parte più antica. L'unica possibilità di accesso era data da una massiccia torre di forma [[Parallelepipedo|parallelepipeda]] in massi squadrati nella parte inferiore e in mattoni nella parte superiore, con due aperture verso l'esterno, una più grande per i carri e una più piccola per i pedoni, chiuse da altrettanti ponti levatoi.
 
Ai primi del [[XVI secolo]], modificando e sopraelevando le cellule preesistenti, [[Sebastiano Ferrero]], feudatario del luogo dal [[1496]], su investitura del duca [[Filippo II di Savoia|Filippo II di Savoia Senzaterra,]], fece costruire la propria abitazione, di fatto una torre fortificata, che costituisce l'edificio più elevato del ricetto ed è comunemente nota come ''casa del Principe''.
 
Nel [[1499]] Ferrero, che in virtù del suo ruolo di feudatario poteva vantare diritti, redditi e giurisdizioni, reputando inadeguata la misura del ''[[focatico]]'' corrispostogli dai candelesi, accampò pretese sul ricetto. Tuttavia, la sua richiesta fu ricusata dai giudici chiamati a esprimersi sulla disputa.
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Nel 2011 è stato anche il set per il film [[Dracula 3D]] di [[Dario Argento]].
 
E'È stato oggetto anche di un documentario di [[Rai Storia]] dedicato al Medioevo, condotto da [[Alessandro Barbero]].
 
Il ricetto di Candelo è sede di manifestazioni culturali e di spettacolo che si dipanano nel corso dell'anno. Fra le altre si segnalano ''Candelo in fiore'' (che si alterna con cadenza biennale alla rassegna ''Sapor di [[Medioevo]]''<ref name=Fonti/>) e il concorso musicale internazionale ''Ricetto in musica'', nato nel [[2003]] ed intitolato al maestro Ernesto Falla.