Diritto di Magdeburgo: differenze tra le versioni
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[[Immagine:Kiek in de Köken2.JPG|upright=1.8|thumb|Il ''Kiek in de Köken'', la torre delle polveri di Magdeburgo]]
Il '''Diritto di Magdeburgo''' (
Adottato da numerosi sovrani dell'[[Europa centrale]] e [[Europa orientale|orientale]], il Diritto di Magdeburgo rappresentò una pietra miliare nell'urbanizzazione della regione e agevolò lo sviluppo di migliaia di villaggi e città. Oltre a Magdeburgo stessa, altre importanti città in cui il Diritto (o sue varianti locali) ebbe vigore furono [[Biecz]], [[Frysztak]], [[Sandomierz]], [[Cracovia]], [[Kurów]], [[Poznań]], [[Breslavia]], [[Złotoryja]], [[Hrodna]], [[Kiev]], [[Leopoli]], [[Brody (Lubusz)|Brody]], [[Luc'k]], [[Volodymyr-Volyns'kyj]], [[Sanok]], [[Sniatyn]] e [[Nižyn]], nonché [[Bardejov]], [[Humenné]] e [[Krupina]] nell'attuale [[Slovacchia]], all'epoca [[Regno d'Ungheria (1000-1538)|Regno di Ungheria]].
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==Contenuti==
Come la maggior parte della legislazione medievale, il Diritto
Ebrei e tedeschi erano a volte in competizione in queste città. La vita degli ebrei era regolata da privilegi negoziati diligentemente con il re o con l'imperatore. Gli ebrei non erano soggetti alla giurisdizione comunale. Questi privilegi garantivano loro l'autonomia della comunità, la vita secondo le loro leggi e la giurisdizione diretta del sovrano in materie concernenti i rapporti tra ebrei e cristiani. Uno dei provvedimenti più interessanti dei privilegi di insediamento concessi agli ebrei era che un ebreo non potesse divenire ''Gewährsmann'' cioè, che non potesse essere costretto a dire da chi aveva acquistato la merce che aveva venduto o di cui era in possesso. Questo corrispondeva nella pratica ad un permesso di ricettazione. Altri provvedimenti frequentemente menzionati erano il permesso di vendere carne ai cristiani o di impiegare manodopera cristiana.
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