Tarsius tarsier: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullate le modifiche di 93.149.126.167 (discussione), riportata alla versione precedente di 93.149.127.100 |
m Annullata la modifica 143252814 di 51.179.100.138 (discussione) annullamento vandalismo Etichette: Annulla Modifica da mobile Modifica da web per mobile Modifica da mobile avanzata |
||
(52 versioni intermedie di 38 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{Tassobox
|nome=Tarsio spettro
|statocons=
|statocons_versione=
|immagine=
|regno=[[Animalia]]
|dominio=[[Eukaryota]]
|phylum=[[Chordata]]
|classe=[[Mammalia]]
Riga 18:
|binome=Tarsius tarsier
|bidata=[[1777]]
|sinonimi=''Tarsius spectrum''<br />
}}
Il '''tarsio spettro''' o '''maki folletto''' (''Tarsius tarsier''
Questo animale è di fondamentale importanza per gli studiosi, che lo ritengono l'anello mancante fra le [[proscimmie]] (fra le quali un tempo veniva classificato) e le [[simiiformes|scimmie]] vere e proprie: la specie, col vecchio nome ''Tarsius spectrum'', era considerata un "contenitore" a cui venivano ascritte come [[sottospecie]] gran parte dei [[Tarsiidae]]: in seguito al riordino della specie da parte degli studiosi, sono state classificate ''ex novo'' quattro nuove specie (''[[Tarsius dentatus]]'' da ''T. spectrum dentatus'', ''[[Tarsius pelengensis]]'' da ''T. spectrum pelengensis'', ''[[Tarsius pumilus]]'' da ''T. spectrum pumilus'', ''[[Tarsius sangirensis]]'' da ''T. spectrum sangirensis''), mentre ''Tarsius spectrum'' è diventato sinonimo di ''Tarsius tarsier''.
==
Vive principalmente nei bassipiani delle isole di [[Sulawesi]] e [[Selayar]], in [[Indonesia]]: preferisce le aree di [[foresta pluviale]] secondaria, ossia rasa al suolo per qualche motivo e poi ricresciuta. Probabilmente, questa sua preferenza è attribuibile alla maggiore presenza di [[bambù]], cespugli ed erba alta in questo tipo di foresta rispetto a quella di tipo primario.
== Descrizione ==
=== Dimensioni ===
Misura circa 35
=== Aspetto ===
Il mantello è vellutato e di colore grigio. La coda è glabra e scagliosa, come quella dei [[Rattus|ratti]], ma presenta un ciuffo di peli scuri sulla punta.<
Gli occhi sono enormi: la sola orbita oculare è di dimensioni maggiori dello [[stomaco]] e del [[cervello]] stesso. Questo perché, pur essendo un animale notturno, il tarsio manca del ''[[tapetum lucidum]]'', una membrana riflettente posta sulla superficie interna dell'occhio. Gli occhi sono inoltre fissi nelle orbite: per ovviare a ciò, il tarsio può ruotare la sua testa di oltre 180°.<
Le orecchie sono simili a cucchiaini e poggiano su corti manici tubolari.<
Per quanto grandi, la testa ed il corpo assieme raggiungono a stento la metà della lunghezza delle zampe posteriori, che si dividono in coscia, stinco e mano, tutti assai allungati e di lunghezza più o meno uguale l'uno all'altro (la parola "tarsio" deriva dal [[Tarso (scheletro)|tarso]] assai allungato). La [[Tibia (anatomia)|tibia]] e la [[Perone|fibula]] di questi animali sono fuse assieme nella parte terminale, così da assorbire l'urto creato dall'impatto con una superficie mentre l'animale salta di ramo in ramo.<
Le mani presentano dita assai allungate e terminanti con polpastrelli rigonfi, che permettono all'animale una presa sicura anche su superfici quasi lisce: i polpastrelli adesivi, tuttavia, sono meno evoluti rispetto a quelli di altre specie, come ad esempio ''[[
==
Si tratta di un animale dalle abitudini crepuscolari e notturne: di giorno riposa nel folto del fogliame in posizione verticale, mentre al tramonto si sveglia e comincia prima di tutto a nettarsi il pelo. Dopo aver fatto l'operazione di ''[[grooming]]'', si avventura alla ricerca di prede fino al mattino.<
Grazie alle lunghe zampe posteriori, può spiccare salti anche di 6 m: durante il salto, l'animale ruota prima le zampe anteriori e poi le posteriori, mentre la coda funge da bilanciere. Al suolo, l'animale si muove saltellando lateralmente con la coda tenuta in verticale, similmente ai [[sifaka]] malgasci.<
Vive solitario
I vari componenti della coppia o del gruppo si tengono in contatto tramite vocalizzazioni: spesso il maschio e la femmina si esibiscono in veri e propri "duetti" dalla funzione di demarcazione territoriale.
=== Alimentazione ===
Si tratta di animali prevalentemente [[insetti]]vori, che non disdegnano integrare la dieta anche con piccoli [[vertebrati]], riuscendo a catturare perfino i [[chiroptera|pipistrelli]] al volo.<
La preda viene individuata principalmente grazie all'udito: spesso l'animale chiude addirittura gli occhi al momento dell'attacco, probabilmente allo scopo di difenderli. Quando la preda viene avvistata, il tarsio si avvicina cautamente, per poi saltarle addosso in modo fulmineo e finirla a morsi: una volta uccisa, l'animale la porta su un ramo prescelto e la consuma a partire dalla testa.<
Il tarsio mangia tutto della propria preda: [[
=== Riproduzione ===
In
Le coppie sono assai salde: l'[[accoppiamento (zoologia)|accoppiamento]] può avvenire durante tutto l'arco dell'anno. La [[gestazione]] dura circa 6 mesi (periodo insolitamente lungo per animali di taglia così piccola), al termine dei quali viene dato alla luce un unico cucciolo, già ricoperto di pelo e con gli occhi aperti.<
Poco altro si conosce sulla riproduzione di questa specie, ma si pensa che non sia assai dissimile da quella del congenere ''[[
== Il tarsio nella cultura
Nelle zone dove vive, il tarsio ha la funzione di animale [[totem]]: le tribù di cacciatori di teste [[Iban]] lo venerano in quanto convinte che questo animale abbia la testa staccata dal corpo, a causa della sua capacità di torcere il collo anche di 180°. Gli Iban sono convinti, inoltre, che sia [[tabù]] chiamare l'animale col suo nome, in quanto disturbandolo in tal modo si attira la sua ira sulla casa del trasgressore.
Le altre etnie di [[Sulawesi]] tengono questo animale in cattività per la sua indole gentile e la sua intelligenza: l'allevamento del tarsio può essere però molto problematico, in quanto necessita di cibo vivo per mantenersi ed in mancanza di questo muore in pochi giorni. Inoltre, se catturando un animale lo si separa dal suo compagno, è facile che ambedue si lascino morire d'inedia: ancora, il tarsio è un animale estremamente sensibile, ed il trauma della cattura può spaventarlo a tal punto da
== Bibliografia ==
* {{IUCN|summ=21491|autore=Eudey, A. & Members of the Primate Specialist Group 2000}}
* {{MSW3 Groves|pagine=}}
== Voci correlate ==
* [[Classificazione dei Primati]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|
== Collegamenti esterni ==
[[Categoria:Tarsidi]]▼
* {{Collegamenti esterni}}
[[Categoria:Fauna asiatica]]▼
{{Portale|mammiferi}}
▲[[Categoria:Tarsidi]]
[[Categoria:Taxa classificati da Johann Christian Polycarp Erxleben]]
|