Tarsius tarsier: differenze tra le versioni

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|statocons=VU
|statocons_versione=iucn3.1
|immagine=[[File:Spectral Tarsiertarsier (8386342089).jpg|230px]]
|regno=[[Animalia]]
|dominio=[[Eukaryota]]
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|binome=Tarsius tarsier
|bidata=[[1777]]
|sinonimi=''Tarsius spectrum''<br /><small>{{zoo|[[Peter Simon Pallas|Pallas]], [[|1779]]</small>}}
}}
 
Il '''tarsio spettro''' o '''maki folletto''' (''Tarsius tarsier'' <small>{{zoo|[[Johann Christian Polycarp Erxleben|Erxleben]], [[|1777]]</small>}}) è un [[Primates|primate]] della [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] dei [[Tarsiidae]], della quale rappresenta la [[specie tipo]]. È l'unico primate esclusivamente carnivoro.
 
Questo animale è di fondamentale importanza per gli studiosi, che lo ritengono l'anello mancante fra le [[proscimmie]] (fra le quali un tempo veniva classificato) e le [[simiiformes|scimmie]] vere e proprie: la specie, col vecchio nome ''Tarsius spectrum'', era considerata un "contenitore" a cui venivano ascritte come [[sottospecie]] gran parte dei [[Tarsiidae]]: in seguito al riordino della specie da parte degli studiosi, sono state classificate ''ex novo'' quattro nuove specie (''[[Tarsius dentatus]]'' da ''T. spectrum dentatus'', ''[[Tarsius pelengensis]]'' da ''T. spectrum pelengensis'', ''[[Tarsius pumilus]]'' da ''T. spectrum pumilus'', ''[[Tarsius sangirensis]]'' da ''T. spectrum sangirensis''), mentre ''Tarsius spectrum'' è diventato sinonimo di ''Tarsius tarsier''.
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== Descrizione ==
=== Dimensioni ===
Misura circa 35 &nbsp;cm di lunghezza, di cui i due terzi sono occupati dalla lunga coda, per un peso complessivo di 120 g.
=== Aspetto ===
Il mantello è vellutato e di colore grigio. La coda è glabra e scagliosa, come quella dei [[Rattus|ratti]], ma presenta un ciuffo di peli scuri sulla punta.</br />
Gli occhi sono enormi: la sola orbita oculare è di dimensioni maggiori dello [[stomaco]] e del [[cervello]] stesso. Questo perché, pur essendo un animale notturno, il tarsio manca del ''[[tapetum lucidum]]'', una membrana riflettente posta sulla superficie interna dell'occhio. Gli occhi sono inoltre fissi nelle orbite: per ovviare a ciò, il tarsio può ruotare la sua testa di oltre 180°.</br />
Le orecchie sono simili a cucchiaini e poggiano su corti manici tubolari.</br />
Per quanto grandi, la testa ed il corpo assieme raggiungono a stento la metà della lunghezza delle zampe posteriori, che si dividono in coscia, stinco e mano, tutti assai allungati e di lunghezza più o meno uguale l'uno all'altro (la parola "tarsio" deriva dal [[Tarso (scheletro)|tarso]] assai allungato). La [[Tibia (anatomia)|tibia]] e la [[Perone|fibula]] di questi animali sono fuse assieme nella parte terminale, così da assorbire l'urto creato dall'impatto con una superficie mentre l'animale salta di ramo in ramo.</br />
Le mani presentano dita assai allungate e terminanti con polpastrelli rigonfi, che permettono all'animale una presa sicura anche su superfici quasi lisce: i polpastrelli adesivi, tuttavia, sono meno evoluti rispetto a quelli di altre specie, come ad esempio ''[[TarsiusCarlito syrichta]]''. L'indice ed il medio sono dotate di speciali artigli (mentre le altre dita presentano unghie simili a quelle umane) per l'attività di ''[[grooming]]''.
 
== Biologia ==
Si tratta di un animale dalle abitudini crepuscolari e notturne: di giorno riposa nel folto del fogliame in posizione verticale, mentre al tramonto si sveglia e comincia prima di tutto a nettarsi il pelo. Dopo aver fatto l'operazione di ''[[grooming]]'', si avventura alla ricerca di prede fino al mattino.</br />
Grazie alle lunghe zampe posteriori, può spiccare salti anche di 6 m: durante il salto, l'animale ruota prima le zampe anteriori e poi le posteriori, mentre la coda funge da bilanciere. Al suolo, l'animale si muove saltellando lateralmente con la coda tenuta in verticale, similmente ai [[sifaka]] malgasci.</br />
Vive solitario odo in piccoli gruppi familiari, ognuno dei quali possiede un proprio territorio che difende gelosamente qualora si rendesse necessario: tuttavia, gli scontri sono assai rari, in quanto i tarsi marcano più volte i confini dei propri territori con [[urina]] e secrezioni ghiandolari, in particolare il tarsio possiede una [[ghiandola epigastrica]] al livello del petto.</br />
I vari componenti della coppia o del gruppo si tengono in contatto tramite vocalizzazioni: spesso il maschio e la femmina si esibiscono in veri e propri "duetti" dalla funzione di demarcazione territoriale.
=== Alimentazione ===
Si tratta di animali prevalentemente [[insetti]]vori, che non disdegnano integrare la dieta anche con piccoli [[vertebrati]], riuscendo a catturare perfino i [[chiroptera|pipistrelli]] al volo.</br />
La preda viene individuata principalmente grazie all'udito: spesso l'animale chiude addirittura gli occhi al momento dell'attacco, probabilmente allo scopo di difenderli. Quando la preda viene avvistata, il tarsio si avvicina cautamente, per poi saltarle addosso in modo fulmineo e finirla a morsi: una volta uccisa, l'animale la porta su un ramo prescelto e la consuma a partire dalla testa.</br />
Il tarsio mangia tutto della propria preda: [[piumaggio|piume]], [[becco]], [[esoscheletro degli insetti|esoscheletro]] ed [[osso|ossa]].
=== Riproduzione ===
In base al tempo impiegato dalla femmina per crescere una cucciolata, si suppone che questi animali possano riprodursi ogni 9-10 mesi.</br />
Le coppie sono assai salde: l'[[accoppiamento (zoologia)|accoppiamento]] può avvenire durante tutto l'arco dell'anno. La [[gestazione]] dura circa 6 mesi (periodo insolitamente lungo per animali di taglia così piccola), al termine dei quali viene dato alla luce un unico cucciolo, già ricoperto di pelo e con gli occhi aperti.</br />
Poco altro si conosce sulla riproduzione di questa specie, ma si pensa che non sia assai dissimile da quella del congenere ''[[TarsiusCarlito syrichta]]''.
 
== Il tarsio nella cultura popolaredi massa ==
Nelle zone dove vive, il tarsio ha la funzione di animale [[totem]]: le tribù di cacciatori di teste [[Iban]] lo venerano in quanto convinte che questo animale abbia la testa staccata dal corpo, a causa della sua capacità di torcere il collo anche di 180°. Gli Iban sono convinti, inoltre, che sia [[tabù]] chiamare l'animale col suo nome, in quanto disturbandolo in tal modo si attira la sua ira sulla casa del trasgressore.
 
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== Altri progetti ==
{{interprogetto|commonspreposizione=Category:Tarsius tarsiersul|wikispeciesetichetta=tarsio spettro}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Portale|mammiferi}}
 
[[Categoria:Tarsidi]]
[[Categoria:Fauna endemica dell'Indonesia]]
[[Categoria:Taxa classificati da Johann Christian Polycarp Erxleben]]
 
[[vi:Tarsius tarsier]]