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{{Organo governativo
|nome = Counter Intelligence Corps
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== Origini ==
Il CIC
== Seconda guerra mondiale ==
Alla fine degli [[Anni 1930|anni '30]] la crescente minaccia dello scoppio di una guerra provocò una crescita del CIP ed un ritorno ai livelli della [[prima guerra mondiale]]. L'entrata degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] nella seconda guerra mondiale in seguito agli eventi del [[Attacco di Pearl Harbor|dicembre 1941]] provocò un nuovo incremento delle risorse e l'assegnazione di un nuovo nome. Il 13 dicembre [[1941]] l'[[Adjutant General]] dell'esercito diede disposizione che il CIP fosse rinominato come '''Counter Intelligence Corps''' con effetto dal 1º gennaio [[1942]]. Fu autorizzato l'arruolamento di 543 ufficiali e di 4.431 sottufficiali e militari. Il CIC reclutò perlopiù uomini con esperienza di investigazioni legali, di polizia e di qualsiasi altro tipo, con particolare interesse per coloro che conoscevano lingue straniere. In ogni caso, non bastando gli agenti in possesso di tale conoscenza, furono assunti interpreti locali ove necessario.
Anche se la maggior parte degli agenti del CIC sul campo non avevano il rango di [[ufficiale (forze armate)|ufficiale]] – ma di graduato di truppa ([[caporale]]) e vari gradi di [[sottufficiale]] – in genere indossavano panni civili o uniformi senza insegne di [[Grado militare|grado]]; al posto dei gradi, e per non essere “percepiti” come soldati semplici, gli agenti tipicamente indossavano il “colletto” da ufficiali U.S. Erano addestrati per presentarsi solo come “Agenti” o “Agenti Speciali” a seconda della situazione, per facilitare il proprio lavoro. Questa pratica è seguita tutt'oggi dagli agenti del controspionaggio e rispecchia quella degli agenti del [[U.S. Army Criminal Investigation Command|Criminal Investigation Command (CID)]].
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Negli U.S.A. il CIC, in collaborazione con il Generale comandante della Polizia Militare - [[Provost Marshal]] ed l'[[FBI]], effettuava controlli sul personale militare che aveva accesso al materiale classificato, investigava su possibili sabotaggi e attività sovversive e su dichiarazioni di slealtà, dirette in maniera particolare contro gli statunitensi di origine giapponese, italiana e tedesca. In ogni caso l'uso di informatori all'interno dell'esercito divenne politicamente controverso e il CIC fu obbligato a limitare le proprie attività. Unità del CIC furono anche coinvolte nella gestione della sicurezza del [[Progetto Manhattan]].
Nei teatri di operazioni [[Teatro di operazioni europeo|europeo]] e del [[Teatro di operazioni del Pacifico|Pacifico]] il CIC dispiegò dei distaccamenti a tutti i livelli. Questi distaccamenti fornirono “tactical intelligence” sul nemico attraverso i documenti catturati, gli interrogatori di prigionieri e da fonti paramilitari e civili. Fu anche coinvolto nella protezione delle installazioni militari e delle zone di stazionamento, nella localizzazione degli agenti nemici e nel contrasto delle reti [[stay-behind]]. Fornì addestramento alle unità combattenti in materia di sicurezza, censura, sequestro di documenti e sul pericolo delle trappole esplosive. In alcuni casi agenti del CIC si trovarono ad agire come autorità militare ''de facto'' nella fase di occupazione di grandi città prima dell'arrivo degli ufficiali dell'[[
* [[Klaus Barbie]], conosciuto come il 'Macellaio di Lione', in precedenza membro della Gestapo e criminale di guerra.
* [[Karl Hass]], membro delle [[Schutzstaffel|SS]] e del [[Sicherheitsdienst]] stanziato durante la guerra nella famigerata [[Museo storico della Liberazione|Via Tasso]] di [[Roma]]; fu uno degli organizzatori ed esecutori dell'[[eccidio delle Fosse Ardeatine]], per il quale fu condannato all'ergastolo.
== Operazioni nel dopoguerra ==
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Lo scoppio della [[guerra di Corea]] nel giugno [[1950]] significò per il CIC l'essere coinvolto di nuovo in un conflitto militare il che provocò una maggiore espansione. In ogni caso questa fu l'ultima occasione per il CIC di avere maggiori risorse e reclute.
Per quel che concerne le operazioni svolte su suolo estero, è da segnalare il coinvolgimento del CIC in Italia nel contesto della [[strategia della tensione]], confermate dalle inchieste sulle stragi degli anni Sessanta{{Chiarire|.|in quali delle 460 padine della sentenza si considera CIC?}}<ref>{{Cita web|url=https://a4view.archivioflamigni.org/patrimonio/f04eb7a4-3bc4-4e58-842f-2ca29e3c463f/2-sentenza-ordinanza-del-tribunale-civile-e-penale-di-milano-rggi-2-92f-1998-febbraio-03-1998-febbraio-03|titolo=Procedimento penale nei confronti di Rognoni Giancarlo ed altri|nome=Tribunale Civile e Penale di Milano}}</ref>. e in particolare alla collaborazione del CIC con apparati dei servizi segreti italiani (su tutti, l'[[Ufficio Affari Riservati]]) e organizzazioni terroristiche neofasciste quali [[Ordine Nuovo (movimento)|Ordine Nuovo]]<ref>{{Cita libro|nome=Nicola|cognome=Guerra|titolo=The Italian Far Right from 1945 to the Russia-Ukraine Conflict|anno=2024|editore=Routledge|ISBN=ISBN 9781032566252}}</ref>.
La proliferazione di agenzie di ''intelligence'' significò la superflua duplicazione di sforzi e conflitti sulle competenze, perciò nel 1961 il CIC cessò di esistere come organizzazione indipendente e, dalla sua unificazione con le agenzie equivalenti della [[United States Navy|Marina]] e dell'[[United States Air Force|Aeronautica]], fu creata la [[Defense Intelligence Agency]].
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Una delle operazioni del CIC nel dopoguerra europeo fu l'operazione “[[Ratline|rat-line]]”, una via di fuga per informatori non ancora scoperti e [[Defezione|transfughi]] dalla zona sovietica d'occupazione alla sicurezza del Sudamerica, passando dall'Italia, con false identità fornite dal CIC. In ogni caso nel 1983 l'arresto di Klaus Barbie in [[Bolivia]] sollevò la questione di come il “Boia di Lione” era riuscito a scappare; venne quindi alla luce che Barbie aveva lavorato per il CIC dal 1947 e nel 1951 gli erano stati forniti i mezzi per fuggire in cambio dei suoi servizi come agente e informatore.
Un'indagine del [[Dipartimento della
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
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