Herbert Blumer: differenze tra le versioni
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|Sesso = M
|LuogoNascita = Saint Louis
|GiornoMeseNascita = 7 marzo
|AnnoNascita = 1900
|LuogoMorte = Danville
|LuogoMorteLink = Danville (California)
|GiornoMeseMorte = 13 aprile
|AnnoMorte = 1987
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I suoi principali interessi accademici furono incentrati attorno all'[[interazionismo simbolico]] ed ai metodi della ricerca sociale.
Credendo che gli individui creino la propria realtà sociale attraverso l'azione individuale e collettiva, egli fu interprete e sostenitore delle opere di [[George Herbert Mead]] sull'interazionismo. Tema costante nel corso del suo lavoro fu l'argomentazione che la creazione della realtà sociale è un processo continuo. Grandemente considerato per la sua critica negativa delle ricerche sociali positivistiche, Blumer insisté che le ricerche sociologiche valide sono basate sull'osservazione naturalistica ed una [[osservazione partecipante]] in profondità.
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Blumer nacque il 7 marzo 1900 a St. Louis, nel Missouri. Crebbe a Webster Groves, sempre nel Missouri, con i genitori, frequentò la Webster Groves High School sebbene dovette interrompere gli studi a causa di un incendio che distrusse l'attività del padre. Aiutò economicamente la famiglia facendo il dattilografo, attività nella quale eccelse e della quale fu a lungo orgoglioso.<br />Preparatosi da privato per il test di ammissione all'università del Missouri, fu accettato e la frequentò dal 1918 al 1922. Sempre nel '22, sposò Marguerite Barnett, dalla quale ebbe una figlia, Katherine. Dopo la laurea, lavorò nell'università del Missouri come insegnante, ma nel 1925 si trasferì all'
Rimase a Chicago per 27 anni, assentandosene solo per prestare il servizio militare durante la seconda guerra mondiale e, saltuariamente, per impegni di [[visiting professor]] presso altre università.<br />
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Blumer teorizzò che il processo con il quale gli individui definiscono il senso degli oggetti sia continuo e composto essenzialmente di due momenti: l'identificazione degli oggetti a partire dall'interpretazione del contesto (o ''“definizione della situazione”'', vedi '''Teorema di [[William Thomas|Thomas]]''') in cui li si incontra e la riflessione dell'individuo con se stesso riguardo a ciò che ha osservato. Gli individui usano le loro interpretazioni personali dell'altro per predire l'esito di alcuni comportamenti, ed usa queste intuizioni per orientare il proprio comportamento, nella speranza di raggiungere i propri obiettivi. Per cui, quando c'è consenso fra gli attori individuali riguardo al significato degli oggetti che costituiscono una situazione, vi è anche coordinazione sociale.
Dunque le istituzioni sono manifestazioni durature e visibili della quotidiana [[interazione sociale]] grazie alla quale coordiniamo le nostre azioni: sono tanto determinate dall'azione degli attori individuali quanto questi ultimi sono influenzati dalle esse.
Questa complessa interazione fra i significati, gli oggetti ed i comportamenti costituisce un processo umano importantissimo, poiché richiede risposte comportamentali basate sull'interpretazione dei simboli, piuttosto che un mero meccanismo stimolo-risposta, come teorizzato dalla psicologia comportamentista, dalla quale Blumer si discosta proprio in questo punto cardine dell'interazionismo simbolico. La vita sociale diventa, con queste premesse, un processo fluido e perennemente soggetto a negoziazione volto alla reciproca comprensione, la quale è necessariamente mediata dai simboli.
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===Comportamento collettivo===
Basandosi sul lavoro di Robert Park, Blumer, in un articolo del 1939, richiamò l'attenzione su un nuovo settore della [[sociologia]]: il comportamento collettivo. Quest'area di indagine che si stava delineando si concentra sulla spiegazione dell'azione collettiva e del comportamento non ancora organizzato istituzionalmente. Blumer fu particolarmente interessato alla coordinazione collettiva spontanea che compare quando qualcosa di imprevisto ostacola il comportamento standardizzato del gruppo. Egli vide la combinazione di eventi che segue fenomeni del genere come un fattore chiave per la continua trasformazione della società.
==Note==
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*''Symbolic interpretation and the idea of social system'', in ''Revue Internationale de Sociologie'', 11 (1975)
*''Parsons as a symbolic interactionist: exchange on Turner'', in ''Sociological Inquiry'', 45 (1975)
*''A tri-fold test of all sociological approaches'', in
*''Comment on Lewis the classic American pragmatists as a forerunners to symbolic interactionism'', in ''Sociological Quarterly'', 18 (1977)
*''Social unrest and collective protest'', in N.K. Denzin (a cura di), ''Studies in symbolic interaction'', Greenwich, Conn., Jai Press, vol. I (1978)
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*''Foreword'', in L.H. Athens, ''Violent crimilan acts and actors revisited'', Urbana, University of Illinois Press (1997)
*''George Herbert Mead and Human Conduct'' (2004)
== Collegamenti esterni ==
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