Elsa Peretti: differenze tra le versioni

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|Sesso = F
|LuogoNascita = Firenze
|GiornoMeseNascita = 1°º maggio
|AnnoNascita = 1940
|LuogoMorte = Sant Martí Vell
|GiornoMeseMorte = 1918 marzo
|AnnoMorte = 2021
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Attività = designer
|Attività2 = filantropa
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità =
|Immagine = Elsa Peretti Tiffany.jpg
}}
 
Disegnò diversi gioielli per [[Tiffany & Co.]],<ref>{{Cita libro|titolo=Tiffany style|anno=2008|url=https://archive.org/details/tiffanystyle0000lori|nome=John|cognome=Loring|data=2008|editore=Abrams|isbn=9780810972933|città=New York|oclc=212627305|lingua=en}}</ref> inclusi nella collezione del [[XX secolo]] del [[British Museum]], del [[Museum of Fine Arts (Boston)|Museum of Fine Arts]] di [[Boston]] e nel [[Houston Museum of Fine Arts|Museum of Fine Arts]] di [[Houston]]. Nel 1974 la Peretti, modella di [[Halston]], [[Helmut Newton]] e [[Francesco Scavullo]], giunse a Tiffany con i suoi moderni pezzi di gioielleria.<ref name="John. 2008">{{Cita libro|titolo=Tiffany style|anno=2008|url=https://archive.org/details/tiffanystyle0000lori|nome=John|cognome=Loring|data=2008|editore=Abrams|isbn=9780810972933|oclc=930437204|lingua=en}}</ref> Il libro di John Lorning, ''Tiffany Style - 170 Years of Design,'' dedicò 18 pagine di immagini di suoi gioielli.<ref name="John. 2008"/> Fu in gran parte responsabile del restauro del villaggio di [[Sant Martí Vell]] in [[Catalogna]].<ref>{{Cita libro|titolo=The fashion makers|nome=Barbra|cognome=Walz|data=1978|editore=Random House|altri=Morris, Bernadine.|isbn=0394411668|edizione=1st|città=New York|oclc=3481954|url=https://archive.org/details/fashionmakers0000walz|lingua=en}}</ref> Attraverso le sue fondazioni, sostenne un'ampia varietà di cause culturali, sociali e artistiche.
 
== Biografia ==
Era la figlia minore di [[Ferdinando Peretti]] e Maria Luisa Pighini. Suo padre fondò l'[[Italiana Petroli (azienda 2019)|Anonima petroli italiana]] (API), una compagnia petrolifera italiana, nel 1933.<ref name="Reginato">{{cita news|cognome1=Reginato|nome1=James|titolo=Elsa Peretti's Great Escape|url=https://www.vanityfair.com/style/2014/08/elsa-peretti-halston-studio-54|accesso=7 aprile 2018|opera=Vanity Fair|data=16 luglio 2014|lingua=en}}</ref> Venne allontanata dalla sua famiglia conservatrice per gran parte della sua vita.<ref name="Muller">{{cita web|cognome1=Muller|nome1=Jolain|titolo=The Lasting Legacy of Elsa Peretti|url=http://www.primadarling.com/fashion/the-lasting-legacy-of-elsa-peretti/|sito=Prima Darling|accesso=7 aprile 2018|lingua=en}}</ref>
Nata da una celebre famiglia fiorentina, figlia dell'imprenditore [[Ferdinando Peretti]], studiò design a Roma e in Svizzera. Fu modella d'arte per [[Salvador Dalì]]. Divenne nota soprattutto come designer di gioielli, che realizzò anche per [[Tiffany & Co.]]. Le sue creazioni si trovano esposte nelle collezioni permanenti di importanti musei quali il [[Metropolitan Museum of Art]] di New York e il [[British Museum]] di Londra.
 
Elsa Peretti studiò a [[Roma]] e in [[Svizzera]]. Inizialmente si guadagnava da vivere insegnando italiano e lavorando come maestra di sci nel villaggio di montagna della Svizzera tedesca di [[Gstaad]]. Nel 1963 si trasferì a [[Milano]] per conseguire una laurea in design di interni e lavorare per l'architetto [[Dado Torrigiani]].<ref name="Taylor">{{cita news|cognome1=Taylor|nome1=Angela|titolo=Elsa Peretti: Zany and Talented|url=https://www.nytimes.com/1974/02/08/archives/elsa-peretti-zany-and-talented-by-angela-taylor-elsa-peretti-has.html|accesso=7 aprile 2018|opera=The New York Times|data=8 febbraio 1974|lingua=en}}</ref>
Elsa Peretti è morta nel 2021 in Spagna, dove viveva da tempo.<ref>{{Cita web|url=https://www.vogue.it/moda/article/morta-elsa-peretti-designer-gioielli-tiffany-and-co|titolo=Addio a Elsa Peretti, mitica designer di gioielli per Tiffany & Co.|autore=Yelena Crescenti|editore=Vogue|data=19 marzo 2021}}</ref>
 
=== Carriera ===
Nel 1964 divenne indossatrice di moda e lavorò a [[Barcellona]]. Nel 1968 si trasferì a [[New York]] su consiglio dell'agenzia [[Wilhelmina Models]]. Nei primi anni 1970, assieme a [[Karen Bjornson]], [[Anjelica Huston]], [[Alva Chinn]], [[Pat Cleveland]] e [[Pat Ast]], tra le altre, divenne una delle indossatrici di [[Halston]], soprannominate "Halstonettes".<ref>{{cita news|cognome=Nechamkin |nome=Sarah |data=29 maggio 2019|titolo=Pat Cleveland Looks Back on Her Glittery, Jet-Setting Alliance with Halston|url=https://www.interviewmagazine.com/fashion/pat-cleveland-on-halston-designer-documentary|opera=Interview|accesso=5 giugno 2019|lingua=en}}</ref> Sfilò per stilisti come [[Charles James]] e [[Issey Miyake]].
 
Durante la fine degli anni 1970 la Peretti era una frequentatrice abituale di [[Studio 54]], insieme allo stilista Halston, [[Andy Warhol]] e [[Liza Minnelli]].<ref name="Reginato"/>
Secondo Halston, "Elsa aveva stile: faceva suo il vestito che stava disegnando."<ref name="Reginato"/> La fotografia di [[Helmut Newton]], "Elsa Peretti in Bunny Costume", è considerata un'immagine duratura degli anni 1970.<ref>{{cita web|url=https://ongallery.com/en/themes/fashion-style/elsa-peretti-in-bunny-costume-detail|titolo=Helmut Newton Elsa Peretti in Bunny Costume Limited Edition Print By Helmut Newton|sito=ongallery.com|lingua=en|accesso=21 marzo 2021|dataarchivio=23 agosto 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160823004604/https://ongallery.com/en/themes/fashion-style/elsa-peretti-in-bunny-costume-detail|urlmorto=sì}}</ref>
 
Nel 2019 era stata intervistata nel documentario ''Halston'' (della [[CNN]]), ricordando i suoi anni di lavoro, feste e amicizie con i designer.<ref>{{en}}[https://www.cnnpressroom.blogs.cnn.com/2019/07/29/cnn-films-premieres-halston-on-sunday-august-18-at-900pm-et-and-pt/amp/ CNN Films Premieres Halston on Sunday August 18 at 9:00pm] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20210325121753/https://cnnpressroom.blogs.cnn.com/2019/07/29/cnn-films-premieres-halston-on-sunday-august-18-at-900pm-et-and-pt/amp/ |date=25 marzo 2021 }}</ref>
 
Nel 1969 iniziò a creare nuovi stili di gioielli per una manciata di stilisti a [[Manhattan]]. Il suo primo progetto era un oggetto gemma di cinque centimetri in [[argento sterling]], applicato su un [[perizoma]] di cuoio, ispirato a una scoperta fatta in un [[mercato delle pulci]]. Indossato da una delle modelle di [[Giorgio di Sant'Angelo]], fu un grande successo. Nel 1971 disegnava gioielli per [[Halston]]. Continuò a usare l'argento, che passò dall'essere "comune" ad essere una scelta popolare per [[Liza Minnelli]] e altre.<ref name="Reginato"/> Pezzi come ''Bone Cuff'' incorporavano forme biologiche, con apprezzamento del corpo umano e come per colmare un divario tra costume e gioielli seri.<ref name=":0"/>
 
[[File:Elsa peretti per tiffany & co., terrina con coperchio e vassoio, argento sterling, 1984.jpg|thumb|Elsa Peretti, ciotola con coperchio e vassoio, in [[argento sterling]], per [[Tiffany & Co.]], 1984]]
Quando entrò a far parte di Tiffany & Co. come designer indipendente, aveva ricevuto il [[Coty Award]] nel 1971,<ref name="Coty">{{cita news|titolo=Winners of Coty Awards|url=https://www.nytimes.com/1971/06/23/archives/winners-of-coty-awards.html|accesso=7 aprile 2018|opera=The New York Times|data=23 giugno 1971|lingua=en}}</ref><ref name="newspapers1">{{cita web|url=https://www.newspapers.com/newspage/140201764/ |titolo=St. Louis Post-Dispatch from St. Louis, Missouri · Page 36 |editore=Newspapers.com |data=18 aprile 1972 |accesso=17 ottobre 2016|lingua=en}}</ref> ed era apparsa per la prima volta sulla rivista ''[[Vogue]]''.
Nel 1972 [[Bloomingdale's]], uno dei principali negozi per lo shopping di [[New York]], aprì una [[boutique]] dedicata alla Peretti. Nel 1974, firmò un contratto con Tiffany & Co per disegnare gioielli in argento<ref name=":0">{{cita libro|cognome=Kirkham|nome=Pat|titolo=Women designers in the USA, 1900-2000 : diversity and difference : Jacqueline M. Atkins et al.|data=2000|editore=Bard Graduate Center for Studies in the Decorative Arts|città=New York|isbn=0300093314|pp=211–212, 243 |url=https://books.google.com/books?id=0nxzw0wdIREC|accesso=7 aprile 2018|lingua=en}}</ref> e, dal 1979, fu la più importante creatrice per Tiffany.<ref name=":0" /> I suoi pezzi in argento erano considerati "divertenti" e attiravano una clientela più giovane. La Peretti disegnò anche oggetti di argenteria per Tiffany, ma solo dopo aver raggiunto un solido seguito con i suoi gioielli.<ref name=":0"/>
 
Nell'arco della sua carriera la Peretti disegnò più di trenta collezioni per Tiffany. Per questo, viaggiò in [[Giappone]], [[Cina]] ed [[Europa]] e attinse dal lavoro degli artigiani locali nella creazione di collezioni classiche come ''Bean'', ''Open Heart'', ''Mesh'', ''Bone'' e ''Zodiac''. Oltre all'[[argento sterling]], in parte dei suoi oggetti utilizzò anche materiali come [[giada]], [[lacca]] e [[rattan]].<ref name="Robinson"/>
Nel 2012, Tiffany e Peretti prorogarono il loro accordo per altri 20 anni.<ref>{{cita web|nome=Anthony |cognome=DeMarco |data=2 gennaio 2013|url=https://www.forbes.com/sites/anthonydemarco/2013/01/02/tiffany-and-elsa-peretti-extend-partnership-for-20-years/#7c826ade31c2 |titolo=Tiffany and Elsa Peretti Extend Partnership For 20 Years |opera=Forbes |accesso=17 ottobre 2016|lingua=en}}</ref>
Nel 2015, gli oggetti del marchio Elsa Peretti rappresentavano l'8% delle vendite di Tiffany.<ref name="Robinson">{{cita news|cognome1=Robinson|nome1=Whitney|titolo=How Elsa Peretti Became An Iconic 20th Century Designer|url=https://www.townandcountrymag.com/style/jewelry-and-watches/a7294/tiffanys-elsa-peretti-interview/|accesso=7 aprile 2018|opera=Town and Country|data=11 agosto 2016|lingua=en}}</ref>
Le sue opere sono state descritte come "rivoluzionarie", "senza tempo, distinte e moderne".<ref name="Muller"/>
 
=== Trasferimento in Catalogna ===
Nel 1968, la Peretti acquistò una casa nel villaggio, in gran parte decrepito, di [[Sant Martí Vell]] in [[Catalogna]]. Nei dieci anni successivi fece restaurare la casa, spesso vivendo in condizioni difficili durante i lavori. Negli anni 1980, la casa giallo senape era il suo rifugio e la sua dimora preferita.<ref name=":0"/><ref name="Interiors">{{cita news|titolo=Design Icon Elsa Peretti|url=http://interiorsmagazine.com/stories/june-july-2016/design-icon-elsa-peretti/|accesso=7 aprile 2018|opera=Interiors|data=27 luglio 2016|lingua=en|pubblicazione=|dataarchivio=25 ottobre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20181025093018/http://interiorsmagazine.com/stories/june-july-2016/design-icon-elsa-peretti/|urlmorto=sì}}</ref> Pezzi come la sua collana di scorpioni, ora al [[British Museum]], sono stati ispirati dalla [[flora]] e dalla [[fauna]] di Sant Martí Vell.<ref name="Scorpion">{{cita web|titolo=Collection online necklace|url=http://www.britishmuseum.org/research/collection_online/collection_object_details.aspx?objectId=3027145&partId=1|sito=British Museum|accesso=7 aprile 2018|lingua=en}}</ref>
 
Da quel momento in poi la Peretti si adoperò per restaurare parti del borgo circostante,<ref name="Brozan">{{cita news|cognome1=Brozan|nome1=Nadine|titolo=Chronicle|url=https://www.nytimes.com/1994/09/29/style/chronicle-384542.html|accesso=7 aprile 2018|opera=The New York Times|data=29 settembre 1994|lingua=en}}</ref> acquistando nuovi edifici e ristrutturandoli.<ref name="Muller"/> Nel 2017, metà del villaggio era stata ricostruita.<ref name="Grape"/>
I suoi progetti riguardarono la ristrutturazione degli interni della Església de Sant Martí Vell, la chiesa parrocchiale di Sant Martí Vell nel 2012-2013. Il sito ha una lunga storia, che comprende un insediamento romano nel II secolo, una zona medievale, un tempio romanico dell'XI-XII secolo e la costruzione di un edificio in stile tardo gotico alla fine del 1500. Il lavoro svolto ha compreso lo scavo di resti archeologici risalenti ad un insediamento romano e la rifinitura di una tomba sepolcrale, nonché il restauro di elementi esistenti e la sistemazione di nuovi.
<ref name="Pignatelli">{{cita news|cognome1=Pignatelli|nome1=Benedetta|titolo=Elsa Peretti Divine Design|url=http://www.interiorsdigital.com/interiors/december_2017/MobilePagedArticle.action?articleId=1246646#articleId1246646|accesso=7 aprile 2018|opera=Interiors|data=dicembre 2017|lingua=en}}</ref>
La Peretti ha anche finanziato la gestione dei documenti storici cinquecenteschi della città, la conservazione dell'archivio fotografico di Oriol Maspons e la conservazione della città romana di [[Empúries]].<ref name="CoNCA">{{cita web|titolo=CoNCA Consell Nacional de la Cultura i les Arts |url=http://www.conca.cat/en/premis/llistat-premis?categoria=anys&filtre=2013 |accesso=8 gennaio 2016 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160126115524/http://www.conca.cat/en/premis/llistat-premis?categoria=anys&filtre=2013 |dataarchivio=26 gennaio 2016 |lingua=en }}</ref>
 
Ha impiantato un vigneto a Sant Martí, mettendo a dimora Ca l'Elsa nel 2004 e Can Nobas nel 2007. La cantina stessa è stata completata nel 2008 e i vini pregiati sono commercializzati con l'etichetta ''Eccocivi'', che significa "Eccoci a fare vino".<ref name="Grape">{{cita web|titolo=The "je ne sais quoi" of Eccoci, the Catalonian wine of Tiffany designer Elsa Peretti|url=http://thegrapetraveler.com/2014/12/06/palate-travel-unique-terroir-sant-marti-velll-inspired-tiffany-icon-elsa-perettis-catalonian-winery-eccoci/|sito=The Grape Traveler|data=2017|accesso=7 aprile 2018|lingua=en|dataarchivio=14 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180814190540/http://thegrapetraveler.com/2014/12/06/palate-travel-unique-terroir-sant-marti-velll-inspired-tiffany-icon-elsa-perettis-catalonian-winery-eccoci/|urlmorto=sì}}</ref>
 
Ha inoltre fornito un grande sostegno ad iniziative culturali, scientifiche, umanitarie, educative e per i diritti umani.
Gran parte di questo lavoro è stato sostenuto attraverso la sua fondazione (vedi sotto). Ha promosso le [[arti visive]] e ha favorito il consolidamento, la protezione e la diffusione del patrimonio storico, artistico, culturale, architettonico e artigianale della Catalogna. Ha incoraggiato persone come il chitarrista [[Michael Laucke]] e il pittore-scultore [[Robert Llimós]] a fare uso di San Marti Vell.<ref name="Goulet">{{Cita news|titolo=Michael Laucke|cognome= Goulet|nome=Paul-Henri|data=18 maggio 1991|opera=Journal de Montreal|citazione=En été, Laucke étudie souvent, et prépare son nouveau répertoire dans le calme de la petite village de San Martivell, près de Barcelone … grâce à la généreuse hospitalité de son amie Elsa Peretti.|lingua=fr}}</ref>
 
Nel 2013 divenne la prima persona non catalana ad essere insignita del premio del ''National Council for Culture and the Arts'' (CoNCA).<ref name="CoNCA"/>
 
=== Filantropia ===
Nel 2000 creò una fondazione in onore di suo padre, chiamata ''Nando Peretti Foundation'' (NPF).<ref name="Foundation"/> La fondazione ha elargito circa 42 milioni di [[euro]] per la realizzazione di 852 progetti in tutto il mondo in 15 anni.<ref name="Triple">{{cita web|titolo=Nando and Elsa Peretti Foundation|url=https://triple-funds.com/tf-entry-donor/nando-and-elsa-peretti-foundation/|sito=Triple Funds|accesso=7 aprile 2018|lingua=en|dataarchivio=13 giugno 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180613165106/https://triple-funds.com/tf-entry-donor/nando-and-elsa-peretti-foundation/|urlmorto=sì}}</ref> Dal 2015, è stata rinominata ''Nando and Elsa Peretti Foundation'' (NaEPF).<ref name="Foundation">{{cita web|titolo=About the Foundation|url=https://www.nandoandelsaperettifoundation.org/en/page.php?project=0&page=4&cat=6&con=8|sito=The Nando and Elsa Peretti Foundation|accesso=7 aprile 2018|lingua=en}}</ref>
 
Inizialmente la fondazione ha una duplice attenzione, sull'ambiente e la conservazione della [[fauna selvatica]], e sui programmi umanitari, in particolare quelli che mirano a contrastare la povertà. Nel tempo l'ambito di intervento si è ampliato per supportare un'ampia gamma di progetti per "la promozione dei diritti umani e civili, con un'enfasi particolare sul diritto all'istruzione, i diritti dei bambini e i diritti e la dignità delle donne".<ref name="Foundation"/> La NaEPF sollecita proposte a livello internazionale e sostiene richieste provenienti da tutto il mondo. Queste includono iniziative a favore di persone non rappresentate e minoranze oppresse, in difesa del loro diritto di esistere e di preservare la propria cultura. La NaEPF sostiene progetti di ricerca medica e scientifica per promuovere la salute fisica e mentale, nonché interventi specifici tra cui la costruzione di ospedali e altre strutture sanitarie. Ha finanziato campagne di sensibilizzazione pubblica per la conservazione della fauna selvatica e la protezione ambientale. Promuove anche la cultura e le arti.<ref name="Foundation"/><ref name="UNPO">{{cita web|titolo=The Nando and Elsa Peretti Foundation|url=http://unpo.org/article/18203|sito=Unrepresented Nations and People Organization (UNPO)|accesso=13 maggio 2015|lingua=en}}</ref>
 
=== Morte ===
Elsa Peretti è morta nelin Spagna il 18 marzo 2021 inall'età Spagna,di dove80 vivevaanni.<ref>{{cita daweb|url=https://www.vogue.com/article/elsa-peretti-jewelry-designer-obituary tempo|sito=vogue.com |titolo=Jewelry Designer Elsa Peretti Has Died |nome=Laird |cognome=Borrelli-Persson |data=19 marzo 2021 |accesso=19 marzo 2021|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.vogue.it/moda/article/morta-elsa-peretti-designer-gioielli-tiffany-and-co|titolo=Addio a Elsa Peretti, mitica designer di gioielli per Tiffany & Co.|autore=Yelena Crescenti|editore=Vogue|data=19 marzo 2021}}</ref><ref name=":1"/>
 
== Vita privata ==
Nel 1970 fu romanticamente coinvolta con il fotografo [[Helmut Newton]].<ref name=":1">{{Cita news|cognome=Gates|nome=Anita|data=21 marzo 2021|titolo=Elsa Peretti, Star Designer of Elegant Jewelry, Dies at 80|lingua=en|pubblicazione=The New York Times|url=https://www.nytimes.com/2021/03/21/fashion/elsa-peretti-dead.html|accesso=23 marzo 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210322191055/https://www.nytimes.com/2021/03/21/fashion/elsa-peretti-dead.html}}</ref>
 
== Premi e riconoscimenti ==
=== Premi ===
* ''American Fashion Critics'' [[Coty Award]], 1971
* ''President's Fellow award'', [[Rhode Island School of Design]], 1981
* ''The Spirit of Achievement Award'' from the [[Albert Einstein]] College, 1982
* Premio ''Fashion Group "Night of the Stars"'', 1986
* Premio ''Cultured Pearl Industry'', 1987
* ''Council of Fashion Designers of America's Accessories Designer of the Year'', 1996
* ''Elsa Peretti Professorship In Jewelry Design'', nel 2001<ref>Nel 2001, Tiffany & Co. ha istituito il premio ''Elsa Peretti Professorship in Jewelry Design''. In occasione del 25º anniversario della sua proficua e gratificante collaborazione con Elsa Peretti, Tiffany & Co. ha creato un fondo perpetuo per il sostegno agli stipendi dei docenti nel dipartimento di design del gioiello. Su richiesta della signora Peretti, la dotazione viene istituita in onore della sua lunga amicizia e associazione professionale con Samuel Beizer, presidente fondatore del dipartimento di design dei gioielli di FIT.</ref><ref>{{cita web|titolo=Endowed Funds - Fashion Institute of Technology|url = http://www.fitnyc.edu/development/ways-to-give/scholarships-endowments/endowed-funds.php|accesso=8 gennaio 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151221080924/https://www.fitnyc.edu/development/ways-to-give/scholarships-endowments/endowed-funds.php|dataarchivio=21 dicembre 2015|urlmorto=sì|lingua=en}}</ref>
* 2013: ''The National Prize of Culture by the Catalan Government'' (che viene assegnato ogni anno a persone o organizzazioni che si sono distinte per il loro eccezionale contributo nelle rispettive aree culturali )<ref>{{cita web|titolo=CoNCA Consell Nacional de la Cultura i les Arts |url=http://www.conca.cat/ca/premis/llistat-premis?categoria=anys&filtre=2013 |accesso=J8 gennaio 2016 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160213115714/http://www.conca.cat/ca/premis/llistat-premis?categoria=anys&filtre=2013 |dataarchivio=13 febbraio 2016 |lingua=en }}</ref>
* 2015: Guardó [http://escolajorgc.com/en/ JORGC] (''Col·legi Oficial de Joiers, d'Orfebres, de Rellotgers i de Gemmòlegs de Catalunya)'' in riconoscimento dell'attività globale<ref>{{cita web|titolo=Guardons jorgc 2015 – jorgc|url=http://www.jorgc.org/noticies-jorgc/guardons-jorgc-2015|accesso=8 gennaio 2016|lingua=es|dataarchivio=10 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160310201640/http://www.jorgc.org/noticies-jorgc/guardons-jorgc-2015|urlmorto=sì}}</ref>
 
=== Onorificenze ===
* Grande Ufficiale, all'[[Ordine al merito della Repubblica italiana]] ([http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=157706 Ordine al merito della Repubblica Italiana])<ref>{{cita web|titolo=le Onorificenze – Ordine al Merito della Repubblica Italiana |url=http://www.quirinale.it/qrnw/statico/onorificenze/cennistorici/omri.htm |accesso=8 gennaio 2016 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160105010804/http://www.quirinale.it/qrnw/statico/onorificenze/cennistorici/omri.htm |dataarchivio=5 gennaio 2016}}</ref>
* Grande croce al Merito Melitense ([[Sovrano Militare Ordine di Malta|Ordine di Malta]])<ref>{{cita web|titolo=Order of Malta|url=http://www.orderofmalta.int/the-order-and-its-institutions/552/order-pro-merito-melitensi/?lang=en|accesso=8 gennaio 2016|lingua=en|dataarchivio=4 ottobre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151004082326/http://www.orderofmalta.int/the-order-and-its-institutions/552/order-pro-merito-melitensi/?lang=en|urlmorto=sì}}</ref>
* Membro onorario del Circolo di San Pietro<ref>{{cita web|titolo=circolosanpietro.org – Home|url = http://www.circolosanpietro.org|sito=circolosanpietro.org|accesso=8 gennaio 2016}}</ref>
 
=== Collezioni permanenti ===
* [[British Museum]]:<ref> Nel 2009 il British Museum ha acquisito 30 creazioni della Peretti per la sua collezione del [[XX secolo]]. Il museo descrive la capacità della Peretti di produrre oggetti, che provengono da diverse parti del mondo come unici, sottolineando che combinano "superba maestria e significato simbolico in un'età moderna".</ref>{{cita web|titolo=British Museum – Peretti|url = https://www.britishmuseum.org/about_us/news_and_press/press_releases/2009/peretti.aspx|accesso=8 gennaio 2016|lingua=en}}<ref> La mostra si chiama "Continuity and Change", evidenziando il desiderio del museo di mostrare influenze e tecniche interculturali. Dimostra chiaramente che la collaborazione tra la Peretti, i suoi artigiani e Tiffany è un esempio di eccellenza nel design contemporaneo basato su una cooperazione internazionale. </ref>
* [[Indianapolis Museum of Art]], Indiana<ref>{{cita web|titolo=Indianapolis Museum of Art Collection Search|url=http://collection.imamuseum.org/results.html?query=elsa+peretti|sito=collection.imamuseum.org|accesso=12 gennaio 2016|lingua=en|dataarchivio=10 marzo 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160310192840/http://collection.imamuseum.org/results.html?query=elsa+peretti|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Museum of Fine Arts (Boston)|Museum of Fine Arts]] di [[Boston]], [[Massachusetts]]<ref>{{cita web|titolo=Collections Search|url=http://www.mfa.org/collections/search|sito=Museum of Fine Arts, Boston|accesso=12 gennaio 2016|lingua=en|dataarchivio=15 aprile 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180415175814/http://www.mfa.org/collections/search|urlmorto=sì}}</ref>
* [[Houston Museum of Fine Arts|Museum of Fine Arts]] di [[Houston]], [[Texas]]<ref>{{cita web|url = https://collections.mfah.org/art/search?culture=Italian&sort=artist&show=30&artist=Elsa+Peretti|titolo=Elsa Peretti, Museum of Fine Arts, Houston|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304103959/https://collections.mfah.org/art/search?culture=Italian&sort=artist&show=30&artist=Elsa+Peretti|dataarchivio=4 marzo 2016|urlmorto=sì|lingua=en}}</ref>
 
=== Mostre ===
* ''Fifteen of My Fifty with Tiffany'', [[Fashion Institute of Technology]], New York, 1990
* Retrospettiva, ''Tiffany's stores worldwide'', 2001
* British Museum: mostra in Room 2 di ''Peretti designed jewellery, accessories and tableware from Tiffany & Co.'', 2009
 
== Note ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenticollegamenti esterni}}
* {{en}} [https://www.britishmuseum.org/about_us/news_and_press/press_releases/2009/peretti.aspx Mostra al British Museum]
* {{en}} [http://international.tiffany.com/WorldOfTiffany/TiffanyStory/Design/ElsaPeretti.aspx Biografia su Tiffany]
 
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