Clet Abraham: differenze tra le versioni
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{{Bio
|Nome = Jean Marie Clet
|Cognome = Abraham
|PostCognomeVirgola = noto come Clet
|Sesso = M
|LuogoNascita = Bretagna
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}}
== Biografia ==
Figlio dello scrittore [[Jean-Pierre Abraham]], conclude gli studi all'Istituto di Belle Arti di [[Rennes]]{{senza fonte}} e si trasferisce a [[Roma]] dove lavora come restauratore di mobili antichi. Dopo un periodo trascorso nella provincia di [[Arezzo]] nel 2005 si trasferisce a [[Firenze]], dove apre uno studio proprio. ▼
▲Figlio dello scrittore [[Jean-Pierre Abraham]], conclude gli studi all'Istituto di Belle Arti di [[Rennes]]{{senza fonte}} e si trasferisce a [[Roma]] dove lavora come restauratore di mobili antichi. Dopo un periodo trascorso nella provincia di [[Arezzo]] nel 2005 si trasferisce a [[Firenze]], dove apre uno studio proprio.
Dedito inizialmente alla pittura, Clet si cimenta anche nella [[Sticker art]], una tipologia di [[Street art]] consistente nell'applicazione di adesivi, nel suo caso prevalentemente sui cartelli stradali. Inizialmente presenti solo nella città di Firenze e dintorni, le sue opere
== ''Street art'' ==
[[File:Interdiction d'accès by Clet Abraham.jpg|miniatura|256x256px|''Interdiction d'accès'', Clet Abraham a [[Parigi]].]]
Essi consistono nel decorare la segnaletica stradale applicando [[Decalcomania|decalcomanie cartacee]] sui cartelli stradali, creando un'immagine ironica che però non ne rende irriconoscibile il significato. Le sue operazioni hanno posto numerosi interrogativi per il loro contenuto, a volte provocatorio. Il [[Crocifissione di Gesù|Cristo crocifisso]] applicato sul cartello indicante un [[Strada senza uscita|vicolo cieco]], in particolare in Italia, è stato giudicato in un primo momento blasfemo.
Nel mese di ottobre 2010, con l'intento di invitare l'istituzione culturale fiorentina a supportare il suo sguardo sulla realtà artistica contemporanea, viene installato un autoritratto in una delle sale della collezione Loeser di [[Palazzo Vecchio]], a pochi centimetri da un'opera di [[Pontormo]].<ref>[http://firenze.repubblica.it/cronaca/2010/10/10/news/autoritratto_al_posto_del_bronzino-7913752/ Mette l'autoritratto al posto del Bronzino i custodi se ne accorgono il giorno dopo - Firenze - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>▼
▲Nel mese di ottobre 2010,
Nel 2015 ha realizzato una grande scultura vegetale nella piazza principale di [[Calenzano]]<ref>{{Cita news|autore=Sandra Marraghini|titolo=Una scultura verde pop in piazza a Calenzano|pubblicazione=Ananke, n. 79, Firenze, Altralinea Edizioni|data=settembre 2016}}</ref>. È un'opera che si colloca tra bioarchitettura e bioscultura, tra Street Art e Land Art.
== Questioni legali ==
Nel 2014 Clet installò su di uno sperone del [[Ponte alle Grazie]] la figura stilizzata di un uomo fatta in metallo e vetroresina, che chiamò ''L'Uomo Comune''. L'opera aveva un piede ancorato al ponte e l'altro che procedeva nel vuoto<ref>[http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/arte_e_cultura/2011/28-gennaio-2011/addio-omino-sospeso-clet--181352386244.shtml Addio all'omino sospeso di Clet - Corriere Fiorentino<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. La scultura venne rimossa dopo un mese dalle autorità perché non autorizzata ma Clet la ricollocò al suo posto, ricevendo per questo una condanna al pagamento di una multa di oltre diecimila euro con l'accusa di invasione abusiva di spazi pubblici. La sentenza venne però annullata in appello e fu concesso all'artista di ricollocare l'opera al suo posto<ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/dl/rainews/media/l-arte-e-libera-Clet-assolto-per-il-suo-Uomo-Comune-sul-ponte-di-Firenze-8a9a3708-a90c-45b2-b4de-f94901323aa7.html#foto-1|titolo="L'arte è libera". Clet assolto per il suo Uomo Comune sul ponte di Firenze|editore=Rai News|data=6 marzo 2020|accesso=25 febbraio 2021}}</ref>. Dopo una successiva rimozione dell'opera da parte delle autorità, che ne rovinarono un pezzo in seguito ad un taglio, nel febbraio 2021 Clet ricollocò l'opera nella sua originale collocazione, grazie all'aiuto di alcuni suoi collaboratori<ref>{{Cita web|url=https://www.firenzetoday.it/cronaca/clet-uomo-comune-ponte-grazie.html|titolo=Clet: l’Uomo comune torna sul Ponte alle Grazie|editore=Firenze Today|data=15 febbraio 2021|accesso=25 febbraio 2021}}</ref>.
Nel 2015 l'artista viene invitato dall'amministrazione comunale di [[Cascina (Italia)|Cascina]] a partecipare ad un festival artistico di strada “ART-ON Cascina-Festival di arte pubblica” dove gli è stato chiesto di lavorare su ben 25 cartelli ma, il mese successivo, Clet si vede recapitare un verbale per ogni cartello a cui aveva lavorato. Nonostante le rassicurazioni dell'amministrazione che prometteva all'artista di risolvere subito l'equivoco, nel corso degli anni per ben 3 volte tali multe sono state nuovamente notificate agli indirizzi dell'artista. Nel 2022 Clet vede nuovamente recapitarsi un verbale aggravato da morosità che se non fosse stato pagato entro un giorno sarebbe aumentato del doppio, con anche il rischio di pignoramento dei beni.<ref>{{Cita web|url=https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/22_ottobre_14/clet-invitato-comune-cascina-suoi-cartelli-poi-multato-deve-pagare-oltre-2500-euro-549047e8-4ba6-11ed-b1b7-e093d9351754.shtml|titolo=Clet, invitato dal Comune di Cascina per i suoi cartelli e poi multato: deve pagare oltre 2.500 euro|autore=Laura Antonini|sito=Corriere Fiorentino|data=2022-10-14|lingua=it|accesso=2022-12-07}}</ref>
== Note ==
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