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=== L'insegnamento e la guerra ===
Nel [[1950]] gli viene assegnata una cattedra nella scuola media di Kunsan dove insegna [[lingua coreana|coreano]] e [[arte]], ma nel mese di giugno scoppia la [[guerra]] facendo precipitare il [[paesePaese (area geograficageografia)|paese]], che si sollevava a fatica dalla trascorsa dominazione coloniale, nell'orrore della distruzione e sconvolgendo a tal punto il giovane che tenterà il [[suicidio]]. Si salva ma perde per sempre l'uso di un [[orecchio]].
 
=== Il monachesimo ===
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==== I vari premi e le numerose pubblicazioni ====
Nel 1987 riceve per la seconda volta il "Korean Literature Prize", ma nel [[1989]] viene incarcerato per la quarta volta. Nello stesso anno riceve il "Manhae Literary Prize". Riceve il "Jong-Ang Cultural Prize" nel [[1991]], anno della pubblicazione di ''For Tears'', ''Sea Diamond Mountain'', ''What!-Zen poems!'', ''Garland Sutra: A Novel'', e dal 1991 al [[1994]] sarà Presidente dell'Associazione degli scrittori per la letteratura nazionale.
 
Riceve il "Jong-Ang Cultural Prize" nel [[1991]], anno della pubblicazione di ''For Tears'', ''Sea Diamond Mountain'', ''What!-Zen poems!'', ''Garland Sutra: A Novel'', e dal 1991 al [[1994]] sarà Presidente dell'Associazione degli scrittori per la letteratura nazionale.<br />Gli anni tra il [[1994]] e il [[1998]] lo vedono impegnato nell'[[Insegnante|insegnamento]] presso la Graduate school della Kyonggi University a Seul e sempre nel 1994 ottiene il "Daesan Literary Prize".<br />Nel [[1995]] esce la raccolta di versi ''Dokdo Island'' ed esce anche il [[romanzo]] ''Chongsun Arirang''. Nel [[1997]] si reca per un viaggio di quaranta giorni nel [[Tibet]] e sull'[[Himalaya]] e pubblica la raccolta di poesie ''A Memorial Stone'' oltre a un libro di saggi dal titolo ''At the Living Plaza''.
 
Nel [[1997]] si reca per un viaggio di quaranta giorni nel [[Tibet]] e sull'[[Himalaya]] e pubblica la raccolta di poesie ''A Memorial Stone'' oltre a un libro di saggi dal titolo ''At the Living Plaza''.
 
==== Negli Stati Uniti ====
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==== L'ultimo fervido periodo e le candidature al premio Nobel ====
Risale al [[2000]] la pubblicazione dei due volumi di poesie ''South and North'' e ''The Himalayas'' e il viaggio nella [[Corea del nord]] come delegato per l'incontro al vertice tra i leader delle due Coree. Viene nel frattempo eletto co-presidente del "National Trust of Korea". Nel [[2001]] esce la raccolta di poesie brevi dal titolo ''Flowers of a moment'', tradotta anche in [[lingua italiana|italiano]] nel [[2006]] con il titolo [[Fiori d'un istante]]. Esce anche la raccolta in [[prosa]] intitolata ''The Road Has Traces of Those Who Went Before''.
 
Nel [[2002]] viene pubblicata la raccolta in versi '' Poetry Left Behind'' e il poeta si dedica all'opera completa in 38 volumi dal titolo ''Ko Un's Complete Works'' oltre a pubblicare la raccolta poetica ''Late-Coming Song''. Viene anche nominato per la prima volta candidato per la Corea al [[Premio Nobel per la Letteratura]]. I volumi 16-20 della raccolta poetica ''Ten Thousand Lives'' escono nel [[2003]] e nel [[2004]] il poeta ottiene diverse nomine, tra le quali quelle di presidente del "Korean Literary Peace Forum" e, per la seconda volta, la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.
Nel [[2001]] esce la raccolta di poesie brevi dal titolo ''Flowers of a moment'', tradotta anche in [[lingua italiana|italiano]] nel [[2006]] con il titolo [[Fiori d'un istante]]. Esce anche la raccolta in [[prosa]] intitolata ''The Road Has Traces of Those Who Went Before''.
 
Nel [[2002]] viene pubblicata la raccolta in versi '' Poetry Left Behind'' e il poeta si dedica all'opera completa in 38 volumi dal titolo ''Ko Un's Complete Works'' oltre a pubblicare la raccolta poetica ''Late-Coming Song''. Viene anche nominato per la prima volta candidato per la Corea al [[Premio Nobel per la Letteratura]].
 
I volumi 16-20 della raccolta poetica ''Ten Thousand Lives'' escono nel [[2003]] e nel [[2004]] il poeta ottiene diverse nomine, tra le quali quelle di presidente del "Korean Literary Peace Forum" e, per la seconda volta, la candidatura al Premio Nobel per la Letteratura.
 
Il [[2005]] lo vede impegnato in una visita alla Corea del Nord per partecipare ad un comitato congiunto per la stesura di un dizionario pan-coreano. Vengono intanto annunciate le pubblicazioni dei volumi 21-25 di ''Ten Thousand Lives'' e gli giunge la terza nomina a candidato al Premio Nobel che lo vede tra i finalisti. Nello stesso anno riceve il "Literary Award for Unification" e il "Bijorns Ordere for Literature".
 
== Lo stile ==
Ha scritto poesie in quasi ogni genere immaginabile, di fatto su ogni tema. Le sue prime poesie erano perlopiù brevi liriche contrassegnate da una manifestazione straordinariamente sensuale di intensità verbale. Molto spesso, le sue poesie sono ispirate dalla visione di scorci di paesaggi, da parte di un individuo o in un ricordo fugace. Queste poesie possono essere piuttosto lunghe o molto brevi. È autore di una raccolta di poesie [[Buddismo Zen|Zen]], nonché di altre raccolte di brevi [[Epigramma|epigrammi]]. Ha inoltre scritto un'[[epopea]] in 7 volumi, ''Baektusan'', sulla lotta coreana per l'indipendenza dal [[Giappone]].

La sua più straordinaria impresa poetica è il ''Maninbo'' (''Ten Thousand Lives'', ovvero "Diecimila vite"), serie attualmente (2006) giunta al volume 23, nella quale egli rievoca ogni persona da lui conosciuta personalmente o incontrata nel corso delle sue conferenze durante la sua vita. Nonostante una concezione sbagliata che su di lui è stata formulata, la politica e la lotta non sono mai state pervasive nei suoi lavori pubblicati, benché egli leggesse poesie di protesta a tutte le più importanti manifestazioni pro-democrazia durante gli [[Anni 1970|anni settanta]] e [[Anni 1980|ottanta]]. Le sue poesie sono intensamente spontanee, caratterizzate da un linguaggio [[Dialetto|vernacolare]] più che da una finezza letteraria.
 
=== Opere ===