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== Meccaniche ==
Il ''d20 System'' è un derivato del regolamento della terza edizione di ''D&D'', sviluppata da [[Jonathan Tweet]], [[Monte Cook (autore di giochi)|Monte Cook]] e [[Skip Williams]], a cui [[Peter Adkison]] richiese un gioco che mantenesse il feeling dei precedenti regolamenti di ''Dungeons & Dragons'', ma venisse rivisto nelle regole.<ref>{{Cita|Appelcline 2014|pp. 154 e 157}}.</ref> Il sistema fu razionalizzato usando anche l'esperienza avuta di recente con ''[[Alternity]]'' e venne basato su una meccanica unica che usava il sistema "dado+bonus" già utilizzato da Tweet in ''[[Ars
▲Il ''d20 System'' è un derivato del regolamento della terza edizione di ''D&D'', sviluppata da [[Jonathan Tweet]], [[Monte Cook (autore di giochi)|Monte Cook]] e [[Skip Williams]], a cui [[Peter Adkison]] richiese un gioco che mantenesse il feeling dei precedenti regolamenti di ''Dungeons & Dragons'', ma venisse rivisto nelle regole.<ref>{{Cita|Appelcline 2014|pp. 154 e 157}}.</ref> Il sistema fu razionalizzato usando anche l'esperienza avuta di recente con ''[[Alternity]]'' e venne basato su una meccanica unica che usava il sistema "dado+bonus" già utilizzato da Tweet in ''[[Ars Magia]]''<ref name=Appelcline-155 />, anche se Tweet afferma che «Gli altri progettisti avevano già una meccanica simile a quella corrente quando mi unii al team di sviluppo»<ref name=Amazon>{{cita web|url=https://www.amazon.com/exec/obidos/tg/feature/-/99666/|autore=Therese Littleton|titolo=An Interview with Jonathan Tweet|editore=Amazon.com|accesso=11 novembre 2012|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151105223903/http://www.amazon.com/exec/obidos/tg/feature/-/99666/|dataarchivio=5 novembre 2015|urlmorto=sì}}</ref>
L'implementazione del ''d20 System'' razionalizzò e standardizzò le regole delle precedenti edizioni di ''Dungeons & Dragons''<ref name=Appelcline-155>{{Cita|Appelcline 2014|p. 155}}.</ref>. La meccanica base (''core mechanic'')<ref name=Amazon /> del sistema è il metodo di risoluzione delle azioni effettuato mediante il risultato del lancio di un dado a 20 facce a cui si aggiungono dei modificatori dipendenti dalle attitudini naturale del personaggio (definite dalle sei [[Glossario dei giochi di ruolo#Caratteristica|caratteristiche]] tradizionali di ''Dungeons & Dragons'': forza, destrezza, costituzione, intelligenza, saggezza e carisma) e dalla sua [[Glossario dei giochi di ruolo#Abilità|abilità]] nella specifica azione tentata (come combattimento, muoversi silenziosamente, saltare, ecc...)<ref name="rtf">{{cita web|url=https://www.wizards.com/d20/files/v35/Basics.rtf|titolo=System Resource Document |editore=Wizards of the Coast|lingua=en|capitolo=The Basics And Ability Scores|urlarchivio=https://www.webcitation.org/query?url=http%3A%2F%2Fwww.wizards.com%2Fd20%2Ffiles%2Fv35%2FBasics.rtf+&date=2012-11-11|dataarchivio=12 novembre 2012|accesso=7 ottobre 2018}}</ref>. Se il risultato è maggiore o uguale a quello di un numero bersaglio (detto classe difficoltà) allora l'azione riesce<ref name="rtf" />. Questo sistema è usato consistentemente per risolvere tutte le azioni nel ''d20 System'': ordine di [[Glossario dei giochi di ruolo#Iniziativa|iniziativa]], [[Glossario dei giochi di ruolo#Tiro per colpire|tiri per colpire]], conferma di un [[Glossario dei giochi di ruolo#Colpo critico|colpo critico]], [[Glossario dei giochi di ruolo#Abilità|prove di abilità]] e [[Glossario dei giochi di ruolo#Tiro salvezza|tiri salvezza]]. Altri tipi di dado sono usati solo per il danno delle armi e degli incantesimi e per il calcolo dei punti ferita al passaggio di livello. Le edizioni precedenti ''D&D'' usavano regole e meccaniche differenti per tipi di azione differente, come le tabelle dei tiri per colpire di ''AD&D'' prima edizione o le meccaniche del [[Glossario dei giochi di ruolo#THAC0|THAC0]] e dei tiri salvezza della seconda edizione, che variavano considerevolmente sia nel tipo e numero di dadi tirati, sia se fosse preferibile un risultato alto piuttosto che uno basso. Anche altri sistemi vennero razionalizzati e definiti più precisamente, per esempio l'uso degli oggetti magici e la possibilità di avanzamento dei mostri come personaggi<ref name="Appelcline-155" />.
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Le regole per il ''d20 System'' sono definite nel [[System Reference Document]] (SRD), e possono essere copiate liberamente o anche vendute<ref>{{cita web|url=http://www.wizards.com/default.asp?x=d20/srdfaq/20040123c|titolo=System Reference Document: Frequently Asked Questions|editore=Wizards of the Coast|accesso=12 novembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120723062856/http://www.wizards.com/default.asp?x=d20%2Fsrdfaq%2F20040123c|dataarchivio=23 luglio 2012|urlmorto=sì|lingua=en}}</ref> Progettate per un'ambientazione [[fantasy]] generalmente pseudo medievale, la SRD è essenzialmente composta di materiale estratto dai manuali della terza edizione di ''Dungeons & Dragons''. Il suo testo non include descrizioni dettagliate, testo di 'colore' e materiale che la Wizard of the Coast considera sua proprietà intellettuale (come per esempio riferimenti all'ambientazione [[Greyhawk]] o informazioni sui [[mind flayer]] — mostri dotati di poteri psionici).
Nel 2002 la Wizards of the Coast pubblicò il ''[[d20 Modern]]'' , un gioco di ruolo per ambientazioni moderne, di [[urban fantasy]] e di fantascienza basato sul ''d20 System''<ref>{{Cita|Appelcline 2014|p. 160}}.</ref> Anche per questo venne
== Storia editoriale ==
La spinta per lo sviluppo e la pubblicazione licenza del ''d20 System'' fu dovuta a [[Ryan Dancey]], all'epoca ''brand manager'' di ''Dungeons & Dragons''. Questo fu principalmente in base a due considerazioni: la prima era che la proliferazione di regolamenti diversi frammentasse l'industria del gioco di ruolo e la indebolisse<ref>«Ogni differente sistema di gioco crea una 'bolla' di inefficienza di mercato; l'effetto cumulativo di queste bolle si è dimostrato essere una massiccia riduzione del mercato. Devo ripeterlo e sottolinearlo: il problema non sono prodotti competitivi, il problema sono sistemi in competizione.» Ryan Dancey ''Open Gaming Interview'', citato in {{Cita|Appelcline 2014|p. 156}}</ref>, la seconda la teoria proposta da Skaff Elias, per cui la presenza di altre case editrici rinforzasse la posizione della leader di mercato<ref>{{Cita|Appelcline 2014|p. 156}}.</ref>.
La pubblicazione di ''Dungeons & Dragons 3.0'' e del ''d20 system'' fu preceduto da una lunga campagna pubblicitaria durata oltre un anno, durante la quale vennero rilasciate lentamente piccole anticipazioni delle novità. Fu pubblicizzato come un sistema generico semplice che poteva essere utilizzato per giocare in una varietà di sistemi. La Wizard of the Coast offrì due licenze separate per utilizzare il ''d20 System'', la prima detta [[Open Gaming License]] (OGL) rendeva utilizzabile tutte le meccaniche descritte nel ''System Reference Document'', mentre la seconda detta d20 System Trademark Licence (d20STL), permetteva
Nonostante un certo scetticismo iniziale
Nel 2003 la Valar Project annunciò la pubblicazione del ''Book of Erotic Fantasy'', un supplemento di regole con contenuto esplicitamente sessuale, che avrebbe dovuto essere pubblicato con la licenza d20STL<ref name=Appelcline-171>{{Cita|Appelcline 2014|p. 171}}.</ref> Nel tentativo di impedirne la pubblicazione la WotC pubblicò un aggiornamento della licenza aggiungendo una clausola "standard di qualità" che richiedeva che gli editori soddisfacessero "standard comuni di decenza" e terminò la licenza alla Valar Project.<ref name="Appelcline-171" /><ref>{{Cita web|url=http://www.gamingreport.com/article.php?sid=10243&mode=thread|autore=Damon White|titolo=Book of Erotic Fantasy D20 License Terminated, To Be Published Now As Ogl Product|editore=Gamingreport.com|data=23 settembre 2003|accesso=16 novembre 2012|lingua=en|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20081114223453/http://www.gamingreport.com/article.php?sid=10243&mode=thread|dataarchivio=14 novembre 2008}}</ref> Il Valar project pubblicò comunque il ''Book of Erotic Fantasy'' cambiando la licenza dalla d20Stl alla OGL e la pubblicazione fu ritardata di solo un paio di mesi<ref name="Appelcline-171" />.
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I termini della Games System License sono simili a quelli della D20STL, ma senza una licenza OGL associata e con il nuovo System Reference Document che elenca esclusivamente i termini e oggetti che possono essere usati in prodotti licenziati.<ref name=4egslfaq>{{Cita web|titolo=Fourth Edition GSL FAQ|url=http://www.wizards.com/d20/files/4e_gsl_faq.pdf|editore=Wizards of the Coast|accesso=13 novembre 2012|data=27 febbraio 2009|urlarchivio=https://www.webcitation.org/query?url=http%3A%2F%2Fwww.wizards.com%2Fd20%2Ffiles%2F4e_gsl_faq.pdf&date=2012-11-13|dataarchivio=13 novembre 2012|lingua=en}}</ref> Gli editori potevano usare il logo ufficiale di ''Dungeons & Dragons'', ma non sulla copertina, rendendolo praticamente inutile<ref name="Appelcline-179">{{Cita|Appelcline 2014|p. 179}}.</ref>.Un'altra clausola della GSL prevedeva che se una casa editrice avesse pubblicato anche un solo un singolo prodotto basato sulla GSL non avrebbe più potuto pubblicare altre linee di prodotto basate sulla OGL. L'incertezza nella definizione di cosa fosse precisamente una linea di prodotto lasciava gli editori di terze parti esposti all'opinione della Wizards of the Coast ed editori come [[Evil Hat]] e [[Gold Rush Games]] che avevano adottato l'OGL per i propri prodotti (ma che non producevano materiale ''d20 System'' ) avrebbero dovuto cancellare le proprie linee di prodotti per poter pubblicare manuali per la quarta edizione e riviste come ''[[Kobold Quarterly]]'' non avrebbero potuto pubblicare contemporaneamente materiale per la terza e quarta edizione.<ref name="Appelcline-179" />.
Per quest'epoca molti editori si erano già ritirati, la [[Paizo Publishing]] aveva annunciato il 18 marzo 2008 l'offerta in download gratuito della versione alfa di ''[[Pathfinder (gioco di ruolo)|Pathfinder]]'' come continuazione delle regole di ''D&D'' 3.5, pubblicata con la licenza OGL<ref name="Appelcline-178" />. Editori come la Fantasy Flight Games o la Necromancer Games che aveva mostrato un interesse iniziale per la quarta edizione si ritirarono<ref name="Appelcline-179" />. La [[Kenzer & Company]], il cui presidente [[David Kenzer]] è un avvocato specializzato in [[proprietà intellettuale]], semplicemente pubblicò manuali per la quarta edizione senza usare la GSL affermando che era permesso dalla legge statunitense sul copyright
<ref name=Appelcline-179 />. Altri editori lo seguirono, per esempio la [[Adamant Games]] o la Open Design che sulla rivista ''Kobold Quartely'' pubblicò materiale per la terza e quarta edizione senza più citare né OGL, né GSL<ref name=Appelcline-179 />. La Goodman Games pubblicò per la Gen Con dei supplementi compatibili con la quarta edizione usando la OGL e prevedendo di passare a ottobre alla GSL, ma non completò questo passo, nella stessa maniera la Green Ronin pubblicò un ''Character Recorded Folio'' per la quarta edizione usando la OGL.<ref name=Appelcline-179 /> Gli unici editori di terze parti a pubblicare qualcosa usando la nuova licenza furono la [[Mongoose Publishing]] (che comunque si ritirò ben presto anche lei ) e nuove case editrici che pubblicavano solo in PDF<ref>{{Cita|Appelcline 2014|pp. 179-180}}.</ref>.
I prodotti che usano il ''d20 System'', conformemente a una o entrambe le licenze hanno assorbito una percentuale significativa delle vendite dei giochi di ruolo. Inoltre hanno promosso grandemente la crescita delle [[Editoria digitale|pubblicazioni elettroniche]] permettendo a piccole compagnie di sfruttare l'enorme mercato potenziale di ''Dungeons & Dragons'' a nessun costo.
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* [[d6 System]]
* [[Sistema di gioco di ruolo]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamenti esterni}}
*{{cita web|url=http://www.wizards.com/default.asp?x=d20
*{{cita web|http://www.opengamingfoundation.org/|Open Gaming Foundation|lingua=en}}
*{{cita web|http://www.d20srd.org/|la d20 SRD in formato ipertestuale|lingua=en}}
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