Sándor Márai: differenze tra le versioni

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{{citazione|L'uomo comprende il mondo un po' alla volta e poi muore|S. Márai, ''[[Le braci]]''}}
{{T|lingua=inglese|argomento=letteratura|mese=novembre 2006}}
{{Bio
|Nome = Sándor
|Cognome = Márai
|PostCognomeVirgola = nato '''Sándor Károly Henrik Groschenschmied de Mára'''
|ForzaOrdinamento = Marai, Sandor
|Sesso = M
|LuogoNascita = Košice
|GiornoMeseNascita = 11 aprile
|AnnoNascita = 1900
|LuogoMorte = San Diego
|GiornoMeseMorte = 22 febbraio
|AnnoMorte = 1989
|Epoca = 1900
|Attività = scrittore
|Attività2 = giornalista
|Nazionalità = ungherese
|NazionalitàNaturalizzato = statunitense
|Immagine = Sándor Márai.png
}}
La sua fama è legata in particolare al romanzo ''[[Le braci]]'' del [[1942]] (apparso in Italia nel [[1998]]) e ''[[L'eredità di Eszter]]'', pubblicato nel [[1999]].
 
== Biografia ==
'''Sándor Márai''', in origine '''Sándor Károly Henrik Grosschmied de Mára''' ([[Kassa]], [[Slovacchia]], [[11 aprile]] [[1900]]; [[San Diego]], [[California]], [[22 febbraio]] [[1989]]) è stato giornalista e tra i più importanti [[scrittore|scrittori]] [[Ungheria|ungheresi]] contemporanei. La sua fama è legata in particolare ai romanzi ''Le braci'', apparso in Italia nel [[1998]] e ''L'eredità di Eszter'', pubblicato nel [[1999]].
Nacque a [[Košice]], che in tempi passati faceva parte del [[Terre della Corona di Santo Stefano|Regno d'Ungheria]] (a sua volta parte dell'[[Impero austro-ungarico]]) e oggi appartiene alla [[Slovacchia]], da un'antica famiglia [[Zipser|sassone]] della [[nobiltà ungherese|piccola nobiltà ungherese]], in una famiglia di quattro figli di cui era il maggiore. Era figlio del dottor Géza Groschenschmied de Mára (1872-1934), [[notaio]] reale, presidente della Camera degli avvocati di Košice, già senatore del Partito socialista cristiano nazionale ungherese; sua madre era Margit Ratkovszky (1874-1964). Il suo antenato János Kristóf Groschenschmied (1745-1798), alto funzionario del Tesoro, nato nel [[comitato di Máramaros]] in [[Transilvania]], ricevette da [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena|Leopoldo II]] il feudo di Mára (1790)<ref>Iván Nagy, ''Magyarország családai'' [http://books.google.hu/books?id=X_cUAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=Magyarorsz%C3%A1g+csal%C3%A1dai&lr=&hl=hu#v=onepage&q=&f=false, T. III-IV], Pest 1857-1868</ref>.
[[Image:marai.jpg|thumb|300 px|Sándor Márai]]
Studiò giornalismo presso l'''Institut für Zeitungskunde'' dell'[[Università di Lipsia]] per poi spostarsi a [[Francoforte sul Meno]] e [[Berlino]], senza però conseguire mai la laurea.
Per un breve periodo accarezzò l'idea di scrivere in [[lingua tedesca|tedesco]], scegliendo però alla fine la propria lingua madre, l'[[lingua ungherese|ungherese]]: in questo periodo apparvero i primi articoli sulla rivista [[satira|satirica]] ''Der Drache'' dell'editore sassone Hans Reinmann. Più tardi iniziò una collaborazione con uno dei più prestigiosi quotidiani tedeschi, la ''[[Frankfurter Zeitung]]''.
Nel [[1917]] pubblicò la sua prima opera, una raccolta di poesie dal titolo ''Il libro dei ricordi''.
 
Nel [[1923]] si sposò con una donna di [[Ebrei|origini ebraiche]], Ilona Matzner (Lola), ma la coppia non riuscì ad avere figli (più tardi, alla fine della [[seconda guerra mondiale]], avrebbero adottato un orfano di guerra, János). Márai visse agiatamente per un certo periodo a Berlino, prima della disastrosa crisi [[inflazione|inflazionistica]] che colpì in quegli anni la [[Germania]], poi fu inviato dalla ''Frankfurter Zeitung'' a [[Parigi]] come corrispondente. Nella capitale francese però non riuscì a mantenere lo stesso tenore di vita del passato e in poco tempo si ritrovò in gravi ristrettezze economiche.
Márai nacque a [[Kassa]] (oggi chiamata [[Košice]]), in [[Slovacchia]], allora parte dell'[[Impero Austro-Ungarico]], da un'antica famiglia [[sassoni|sassone]]. Da bambino viaggiò molto e abitò in varie città: [[Francoforte]], [[Berlino]], [[Parigi]] e per un breve periodo accarezzò l'idea di scrivere in [[tedesco]]. Alla fine però scelse la lingua materna, l'[[ungherese]].
Nel [[1928]] si stabilì a [[Budapest]]; negli anni trenta acquistò visibilità e fama con il suo stile chiaro e preciso, impregnato di [[realismo]] e fu il primo a recensire le opere di [[Kafka]]. Scrisse commenti entusiastici sul [[Primo Arbitrato di Vienna]], ma non risparmiò critiche al [[regime]] [[nazismo|nazista]] e a quello [[comunismo|comunista]], che salì al potere dopo la [[seconda guerra mondiale]]: profondamente antifascista, riuscì a scampare al conflitto mondiale, ma le persecuzioni dei comunisti lo costrinsero ad abbandonare l'[[Ungheria]] nel [[1948]].
 
[[File:Márai-dom.jpg|thumb|left|La casa di Sándor Márai a Košice, oggi sede di una raccolta di cimeli dello scrittore]]
Dopo aver vissuto in [[Italia]] per un certo periodo, Márai si stabilì nella città di [[San Diego]], in [[California]]. Continuò a scrivere in lingua madre, ma non fu pubblicato in [[inglese]] fino alla metà degli anni novanta. Dopo la morte della moglie, cominciò ad isolarsi sempre più, fino a quando, nel [[1989]], non si suicidò con un colpo di postola alla tempia.
Nel [[1928]] fece ritorno in [[Ungheria]] e si stabilì a [[Budapest]], disorientato e confuso, in cerca di un nuovo lavoro e della possibilità di comporre prose più lunghe ed elaborate nella lingua madre. Proprio questo periodo corrisponde alla sua fase più produttiva: sviluppò decine di lavori, 22 dei quali tradotti oggi in tedesco. Negli anni trenta acquistò visibilità e fama con il suo stile chiaro e preciso, impregnato di [[realismo (letteratura)|realismo]], e fu il primo a recensire le opere di [[Franz Kafka|Kafka]]. Risale al [[1934]] il suo primo successo, con il libro ''Confessioni di un borghese''. Scrisse commenti entusiastici sul [[Primo arbitrato di Vienna]], ma non risparmiò critiche al [[regime (politica)|regime]] [[Nazionalsocialismo|nazista]] e a quello [[comunismo|comunista]] che salì al potere dopo la seconda guerra mondiale: profondamente antifascista, riuscì a scampare al conflitto mondiale, ma le persecuzioni dei comunisti lo costrinsero ad abbandonare l'Ungheria nel [[1948]].
 
Si rifugiò in [[Svizzera]] da dove, dopo solo sette settimane, si spostò a [[Posillipo]], quartiere di [[Napoli]], in una abitazione procurata dallo zio della moglie, il serbo Lajos Marton che dopo essere stato in campi d'internamento in [[Italia]], era diventato welfare officer del campo profughi di [[Bagnoli (Napoli)|Bagnoli]] dell'Organizzazione Internazionale dei Rifugiati.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=László Csorba|anno=2012|titolo=La Napoli del dopoguerra: impressioni di un scrittore ungherese agli inizi degli anni 1950|rivista=Italogramma|editore=italogramma.elte.hu|città=Budapest|volume=2|p=29|url=http://italogramma.elte.hu/wp-content/files/Italogramma_Identita_23-31_Csorba.pdf}}</ref> Una traccia di tale soggiorno rimane nel romanzo ''Il sangue di San Gennaro'', del 1965. Visse sempre in condizioni precarie, per poi trasferirsi negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], di cui acquisì la cittadinanza nel [[1957]].
Largamente trascurato al di fuori dell'[[Ungheria]], la sua opera (fatta di poesie, romanzi e diari) è stata "riscoperta" solo recentemente e ripubblicata in inglese, tedesco e italiano ed è ora considerata parte dei capolavori della [[letteratura]] europea del ventesimo secolo.
 
Si stabilì nella città di [[San Diego]], in [[California]], e continuò a scrivere in lingua madre, ma non fu pubblicato in [[lingua inglese|inglese]] fino alla metà degli [[anni 1990|anni novanta]]. Quando il figlio János si sposò, decise di americanizzare il proprio nome: questo rifiuto del suo retaggio ungherese creò un grave contrasto con i genitori. Márai e la moglie decisero quindi di tornare in Italia e si stabilirono a [[Salerno]] all'inizio del [[1968]]. Qui, isolato dal mondo culturale, ma vicinissimo ai ceti popolari, lo scrittore visse fino al maggio [[1980]], in quasi totale anonimato, in via Trento al civico n. 64, quando decise di ritornare a San Diego a causa di un'infezione intestinale mal curata. Nel periodo salernitano scrisse la raccolta ''Terra! Terra!...Ricordi'' e intensificò le pagine del suo diario.
Del 1917 la sua prima opera, una raccolta di poesie dal titolo Il libro dei ricordi.
 
Dopo la morte della moglie per cancro, seguita da quella del figlio, Márai cominciò a isolarsi sempre più, fino a quando, nel febbraio [[1989]], si suicidò con un colpo di pistola alla tempia; secondo le sue volontà il corpo fu cremato e le ceneri furono disperse nell'[[Oceano Pacifico]]. Nove mesi dopo, [[Muro di Berlino|cadde il Muro di Berlino]] e con esso anche il regime [[comunismo|comunista]] in Ungheria, che era stato la causa del lungo esilio dello scrittore.
==Opere==
*1918 Emlékkönyv (it. Album), poesie
*1931 Idegen emberek 1-2 (it. Gente strana), romanzo
*1932 Csutora, romanzo
*1933 A szegények iskolája (it. Una scuola per i poveri), poesie
*1934-35 Egy polgár vallomásai I-II (it. Le confessioni di un alto-borghese), romanzo
*1936 Válás Budán (it. Divorzio a Buda), romanzo
*1936 Kabala (it. Seduzioni), racconti brevi
*1940 Kaland (it. Avventura), dramma
*1940 Szindbád hazamegy (it. Sindbad torna a casa), romanzo
*1941 Mágia (it. Magia), racconti brevi
*1942 Ég és föld (it. Cielo e terra), romanzo-saggio
*1942 A kassai polgárok (it. I cittadini di Kassa), un dramma allegorico sulla lotta dei cittadini di Kassa per la legge e la giustizia nel Medioevo
*1947 Európa elrablása (it. L'incantevole Europa), articolo sulle esperienze personali di Márai in occidente dopo la seconda guerra mondiale
*1958 Napló 1945-1957 (it. Diario), libro di memorie pubblicato a Washington
*1968 Napló 1958-67 (et. Diario), diario, pubblicato a Roma
*1972 Föld, föld! (it. 1996 Memorie dall'Ungheria 1944-48)
*1976 Napló 1968-1975 (it. Diario), diario, pubblicato a Toronto
*1984 Napló 1976-83 (it. Diario), diario, pubblicato a Monaco
*1992 Ami a naplóból kimaradt 1945-46 (it. Diario: Quel che resta)
*1978 A delfin visszanézett (it. Il delfino visto da dietro), raccolta di poesie, pubblicato a Monaco
 
Largamente trascurata al di fuori dell'Ungheria, la sua opera (fatta di poesie, romanzi e diari) è stata "riscoperta" in modo tardivo e ripubblicata in francese (1992), inglese, tedesco e italiano, ed è ora considerata parte dei capolavori della [[letteratura]] europea del [[XX secolo]].
===Opere pubblicate in italiano===
*La sorella, Adelphi, 2006
*La recita di Bolzano, Adelphi, 2005
*Terra, terra!... Ricordi, Adelphi, 2006
*L'eredità di Eszter, Adelphi, 2004
*La donna giusta, Adelphi, 2004
*Confessioni di un borghese, Adelphi, 2003
*Divorzio a Buda, Adelphi, 2002
*Truciolo, Adelphi, 2002
*I ribelli, Adelphi, 2001
*La recita di Bolzano, Adelphi, 2000
*L'eredità di Eszter, Adelphi, 1999
*Le braci, Adelphi, 1998
 
In onore e in ricordo dello scrittore ogni anno viene assegnato il ''Premio Sándor Márai per la letteratura ungherese''. Tra i passati vincitori vi sono [[Péter Esterházy]] ([[2001]]) e [[Ferdinandy György|György Ferdinandy]]. Sul [[Lungomare Trieste|lungomare di Salerno]] gli era stato eretto nel [[2007]] un [[busto (scultura)|busto]] in [[bronzo]], che però è stato rubato all'inizio del [[2009]]. Il 23 giugno [[2023]], sempre sul lungomare di Salerno, viene inaugurato un nuovo busto in bronzo a ricordo dello scrittore ungherese.<ref>{{Cita news|autore=Redazione|titolo=Lungomare, inaugurato il busto per ricordare lo scrittore ungherese Márai|pubblicazione=Salernonotizie|data=24 giugno 2023}}</ref>
==Collegamenti esterni==
* [http://www.randomhouse.com/knopf/authors/marai/index.html Sito ufficiale di Marai a Knopf (Eng)]
* [http://www.findagrave.com/cgi-bin/fg.cgi?page=gr&GRid=11875222 Raccolta fotografica]
 
== Opere ==
[[cs:Sándor Márai]]
=== Romanzi ===
[[de:Sándor Márai]]
* {{Cita libro|titolo=Il macellaio (A mészáros, 1924)|trad=Laura Sgarioto|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2019|isbn=978-88-459-3366-0}} [romanzo breve]
[[eo:Sándor Márai]]
* {{Cita libro|titolo=Bébi, il primo amore (Bébi, vagy az első szerelem, 1928)|trad=Laura Sgarioto|edizione=Collana Biblioteca n.762|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2024|isbn=978-88-459-3895-5}}
[[eu:Sandor Marai]]
* {{Cita libro|titolo=[[I ribelli (romanzo)|I ribelli]] (Zendülők, 1930 [col titolo A Garrenek műve, 1988])|trad=Marinella D'Alessandro|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2001|isbn=978-88-459-1609-0}}
[[fr:Sándor Márai]]
* {{Cita libro|titolo=Gente estranea (Idegen emberek)|anno=1931}}
[[he:שאנדור מאראי]]
* {{Cita libro|titolo=[[Truciolo (romanzo)|Truciolo]] (Csutora, 1932)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2002}}
[[hu:Márai Sándor]]
* {{Cita libro|titolo=[[L'isola (Marai)|L'isola]] (A sziget, 1934)|editore=Adelphi|trad=Laura Sgarioto|città=Milano|anno=2007|isbn=9788845921834}}
[[nl:Sándor Márai]]
* {{Cita libro|titolo=[[Confessioni di un borghese]] (Egy polgár vallomásai, 2 voll., 1934-1935)|trad=Marinella D'Alessandro|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2003|isbn=978-88-459-1812-4}} [sia romanzo autobiografico che autobiografia]
[[pl:Sándor Márai]]
* {{Cita libro|titolo=[[Divorzio a Buda]] (Válás Budán, 1935)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2002}} [I ed. italiana, trad. di Filippo Faber, Milano, Baldini & Castoldi, 1938]
[[ro:Sándor Márai]]
* {{Cita libro|titolo=A féltékenyek|anno=1937}}
[[sk:Sándor Márai]]
* {{Cita libro|titolo=Déli szél|anno=1939}}
[[fi:Sándor Márai]]
* {{Cita libro|titolo=[[L'eredità di Eszter]] (Eszter hagyatéka, 1939)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=1999}}
[[en:Sándor Márai]]
* {{Cita libro|titolo=[[La recita di Bolzano]] (Vendégjáték Bolzanóban, 1940)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2000}} [I ed. italiana col titolo ''L'amante del sogno'', trad. di Filippo Faber, Milano, Baldini & Castoldi, 1941]
* {{Cita libro|titolo=[[Sindbad torna a casa]] (Szindbád hazamegy, 1940)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2013}}
* {{Cita libro|titolo=[[La donna giusta (romanzo)|La donna giusta]] (Az igazi, 1941)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2004}} [il volume contiene anche l'epilogo ''Judit... és az utóhang'' (1980)]
* {{Cita libro|titolo=[[Le braci]] (A gyertyák csonkig égnek, 1942)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=1998}}
* {{Cita libro|titolo=[[Il gabbiano (romanzo)|Il gabbiano]] (Sirály, 1943)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2011}}
* {{Cita libro|titolo=[[La sorella]] (A nővér, 1946)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2006}}
* {{Cita libro|titolo=Sértődöttek|altri=3 voll.|anno=1947-1948}}
* {{Cita libro|titolo=Béke Ithakában|anno=1952}}
* {{Cita libro|titolo=[[Il sangue di San Gennaro]] (San Gennaro vére, 1965)|trad=Antonio Donato Sciacovelli|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2010|isbn=978-88-459-2523-8}}
* {{Cita libro|titolo=Ítélet Canudosban|anno=1970}}
* {{Cita libro|titolo=Rómában történt valami|anno=1971}}
* {{Cita libro|titolo=Erősítő|anno=1975}}
* {{Cita libro|titolo=Harminc ezüstpénz|anno=1983}}
* {{Cita libro|titolo=[[Liberazione (romanzo)|Liberazione]] (Szabadulás, 2000)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2008}} [postumo]
* {{Cita libro|titolo=Szívszerelem|anno=2001}} [postumo]
 
=== Raccolte di racconti ===
{{letteratura}}
* ''Panaszkönyv'' (1922)
* ''Műsoron kivül'' (1931)
* ''Bolhapiac'' (1934)
* ''Cabala'' (''Kabala'', 1936)
* ''Magia'' (Mágia, 1941)
* ''Medvetánc'' (1946)
* ''Lucrétia fia'' (2004) [antologia postuma]
* ''Lomha kaland'' (2005) [antologia postuma]
* ''A régi szerető'' (2005) [antologia postuma]
 
=== Poesie ===
* ''Album'' (''Emlékkönyv''), 1918
* ''Emberi hang'' (1921)
* ''Mint a hal vagy a néger'' (1930)
* ''La scuola dei poveri'' (''A szegények iskolája'', 1933), Macchia, 1951.
* ''Verses Könyv'' (1945)
* ''Il delfino guardò indietro'' (''A delfin visszanézett''), Münich, 1978.
 
=== Teatro ===
* ''Männer'' (1921)
* ''Avventura'' (''Kaland'', 1940) [dramma]
* ''I cittadini di Košice'' (''A kassai polgárok'', 1942) [dramma allegorico sulla lotta dei cittadini di Košice per la legge e la giustizia nel Medioevo]
* ''Varázs'' (1945)
* ''Egy úr Velencéből'' (1960)
* ''Jób... és a könyve'' (1982) [raccolta di pièces radiofoniche e di telefilm]
* ''Parázs'' (1965) [adattamento teatrale del romanzo ''Le braci'']
 
=== Saggi ===
* ''A szegények iskolája'' (1934)
* ''Kassai őrjárat'' (1941)
* ''Röpirat a nemzetnevelés ügyében'' (1942)
* ''Ihlet és nemzedék'' (1946)
 
=== Diari ===
* ''Napló, 1943–1944'' (1945), pubblicato a Budapest
* ''Napló, 1945–1957'' (1958), pubblicato a Washington
* ''Napló, 1958–1967'' (1968), pubblicato a New York
* ''Napló, 1968–1975'' (1976), pubblicato a Toronto
* ''Napló, 1976–1983'' (1985), pubblicato a Münich
* {{Cita libro|titolo=[[L'ultimo dono]]. Diari 1984-1989 (Napló (1984–1989), 1997)|trad=Marinella D'Alessandro|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2009|isbn=978-88-459-2391-3}}
* {{Cita libro|titolo=[[Il vento viene da Ovest]]: immagini di un viaggio americano|trad=Monica Pesetti|edizione=Collana Oscar Bestsellers n.1980|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2009|isbn=978-88-045-8913-6}} [viaggio negli USA del 1959, testo estrapolato dai ''Diari'']
 
=== Memorie ===
* {{Cita libro|titolo=[[Confessioni di un borghese]] (Egy polgár vallomásai, 2 voll., 1934-1935)|trad=Marinella D'Alessandro|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2003|isbn=978-88-459-1812-4}}
* {{Cita libro|titolo=[[Terra, terra!... Ricordi]] (Föld, föld!…, 1972)|trad=Katinka Juhász|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2006|isbn=978-88-459-1980-0}}
* {{Cita libro|titolo=[[Volevo tacere]] (Hallgatni akartam, 2013)|trad=Laura Sgarioto|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2017|isbn=978-88-459-3160-4}} [postumo]
 
=== Viaggi ===
* ''Istenek nyomában'' (1927)
* ''Napnyugati őrjárat'' (1936)
* ''Il rapimento d'Europa'' (''Európa elrablása'', 1947) [sulle esperienze personali dell'Autore in Occidente nel secondo Dopoguerra]
 
=== Altro ===
* ''A négy évszak'' (1938) [epigrammi in prosa]
* ''Cielo e terra'' (Ég és föld, 1942) [aforismi]
* ''Füves könyv'' (1942) [massime ed epigrammi in prosa]
* ''Vasárnapi krónika'' (1943) [cronache]
* ''Egy úr Velencéből'' (1960)
* ''Jób... és a könyve'' (1982)
 
=== Altre pubblicazioni postume ===
* ''Ami a Naplóból kimaradt (1950–1952)'', 1991 [i.e., ''Cio che è rimasto dal Diario'']
* ''Ami a naplóból kimaradt (1945-46)'', 1992
* ''Ami a Naplóból kimaradt (1947)'', 1993
* ''Ismeretlen kínai költő'', 1994
* ''Ami a Naplóból kimaradt (1948)'', 1998
*''Ami a Naplóból kimaradt'' (1949), 1999
* ''Vándor és idegen'' (2000)
* ''Eszter hagyatéka és három kisregény'' (2001)
* ''Tájak, városok, emberek'' (2002)
* ''Magyar borok'' (2002)
* ''Írók, költők, irodalom'' (2003)
* ''Kedves Tibor!'' (2003)
* ''Ami a Naplóból kimaradt (1953–1954-1955)'' (2003)
* ''Oroszország Márai Sándor szemével'' (2003)
* ''Japán kert I-II'' (2004)
* ''Bölcsességek januártól decemberig'' (2004)
* ''Ajándék a végzettől'' (2004)
* ''Kitépett noteszlapok'' (2005)
 
== Filmografia ==
* ''Sándor Márai e Napoli. Il sapore amaro della libertà'', regia di Gilberto Martinelli (luglio 2012, 52 minuti)
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Giorgio Montefoschi]], "L'Ungheria dilaniata di Sándor Márai nel pamphlet perduto e ritrovato", ''Corriere della Sera'', 2 giugno 2017, Terza pagina, p.&nbsp;43.
* André Reszler, ''Budapest. I Luoghi di Sándor Márai'', Milano, Unicopli, 2008, ISBN 9788840012674
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|1=http://poesie.pe.hu/poesie/scendi-dalle-stelle-poesia-di-sandor-marai/|2=Scendi dalle stelle (Mennyből az angyal)|lingua=it|accesso=23 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161023201720/http://poesie.pe.hu/poesie/scendi-dalle-stelle-poesia-di-sandor-marai/|dataarchivio=23 ottobre 2016|urlmorto=sì}}
* {{cita web|https://www.randomhouse.com/knopf/authors/marai/index.html|Scheda di Marai a cura di Random House|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.frankfurt.matav.hu/angol/irok/marai/elet.htm|Sandor Marai a cura dell'associazione Frankfurt '99|lingua=en}}
* {{cita web|https://sandor-marai.blogspot.com/|Un blog en français consacré à Sándor Márai|lingua=fr}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Letteratura}}
 
[[Categoria:Suicidi per arma da fuoco]]
[[Categoria:Nobili ungheresi]]
[[Categoria:Antifascisti ungheresi]]
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