Sándor Márai: differenze tra le versioni

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{{citazione|L'uomo comprende il mondo un po' alla volta e poi muore|S. Márai, ''[[Le braci]]''}}
[[Immagine:Márai-socha2.jpg|thumb|Sándor Márai]]
{{Bio
'''Sándor Márai''', in origine '''Sándor Károly Henrik Grosschmid de Mára''' ([[Kassa]], [[11 aprile]] [[1900]] - [[San Diego]], [[22 febbraio]] [[1989]]), è stato un giornalista e tra i più importanti [[scrittore|scrittori]] [[Ungheria|ungheresi]] contemporanei. La sua fama è legata in particolare ai romanzi ''Le braci'', apparso in Italia nel [[1998]] e ''L'eredità di Eszter'', pubblicato nel [[1999]].
|Nome = Sándor
|Cognome = Márai
|PostCognomeVirgola = nato '''Sándor Károly Henrik Groschenschmied de Mára'''
|ForzaOrdinamento = Marai, Sandor
|Sesso = M
|LuogoNascita = Košice
|GiornoMeseNascita = 11 aprile
|AnnoNascita = 1900
|LuogoMorte = San Diego
|GiornoMeseMorte = 22 febbraio
|AnnoMorte = 1989
|Epoca = 1900
|Attività = scrittore
|Attività2 = giornalista
|Nazionalità = ungherese
|NazionalitàNaturalizzato = statunitense
|Immagine = Sándor Márai.png
}}
La sua fama è legata in particolare al romanzo ''[[Le braci]]'' del [[1942]] (apparso in Italia nel [[1998]]) e ''[[L'eredità di Eszter]]'', pubblicato nel [[1999]].
 
==Vita Biografia ==
Nacque a [[Košice]], che in tempi passati faceva parte del [[Terre della Corona di Santo Stefano|Regno d'Ungheria]] (a sua volta parte dell'[[Impero austro-ungarico]]) e oggi appartiene alla [[Slovacchia]], da un'antica famiglia [[Zipser|sassone]] della [[nobiltà ungherese|piccola nobiltà ungherese]], in una famiglia di quattro figli di cui era il maggiore. Era figlio del dottor Géza Groschenschmied de Mára (1872-1934), [[notaio]] reale, presidente della Camera degli avvocati di Košice, già senatore del Partito socialista cristiano nazionale ungherese; sua madre era Margit Ratkovszky (1874-1964). Il suo antenato János Kristóf Groschenschmied (1745-1798), alto funzionario del Tesoro, nato nel [[comitato di Máramaros]] in [[Transilvania]], ricevette da [[Leopoldo II d'Asburgo-Lorena|Leopoldo II]] il feudo di Mára (1790)<ref>Iván Nagy, ''Magyarország családai'' [http://books.google.hu/books?id=X_cUAAAAYAAJ&printsec=frontcover&dq=Magyarorsz%C3%A1g+csal%C3%A1dai&lr=&hl=hu#v=onepage&q=&f=false, T. III-IV], Pest 1857-1868</ref>.
Márai nacque a [[Kassa]] (oggi chiamata [[Košice]]), in [[Slovacchia]], allora parte dell'[[Impero Austro-Ungarico]], da un'antica famiglia [[sassoni|sassone]]. Studiò giornalismo presso l'''Institut für Zeitungskunde'' dell'università di [[Leipzig]] per poi spostarsi a [[Francoforte sul Meno]] e [[Berlino]], senza però conseguire mai la laurea.
Studiò giornalismo presso l'''Institut für Zeitungskunde'' dell'[[Università di Lipsia]] per poi spostarsi a [[Francoforte sul Meno]] e [[Berlino]], senza però conseguire mai la laurea.
Per un breve periodo accarezzò l'idea di scrivere in [[lingua tedesca|tedesco]], scegliendo però alla fine la lingua materna, l'[[lingua ungherese|ungherese]]: in questo periodo appaiono i primi articoli sulla rivista [[satira|satirica]] ''Der Drache'' dell'editore sassone Hans Reinmann. Più tardi iniziò una collaborazione con uno dei più prestigiosi quotidiani tedeschi, il ''Frankfurter Zeitung''.
Per un breve periodo accarezzò l'idea di scrivere in [[lingua tedesca|tedesco]], scegliendo però alla fine la propria lingua madre, l'[[lingua ungherese|ungherese]]: in questo periodo apparvero i primi articoli sulla rivista [[satira|satirica]] ''Der Drache'' dell'editore sassone Hans Reinmann. Più tardi iniziò una collaborazione con uno dei più prestigiosi quotidiani tedeschi, la ''[[Frankfurter Zeitung]]''.
Nel [[1917]] pubblicò la sua prima opera, una raccolta di poesie dal titolo ''Il libro dei ricordi''.
 
Nel [[1923]] si sposò con una donna di [[Ebrei|origini ebreeebraiche]], Ilona Matzner (Lola), ma la coppia non riuscì ad avere figli (più tardi, alla fine della [[seconda guerra mondiale]], avrebbero adottato un orfano di guerra, János). Márai visse agiatamente per un certo periodo a [[Berlino]], prima della disastrosa crisi [[inflazione|inflazionistica]] che colpì in quegli anni la [[Germania]], poi fu inviato daldalla ''[[Frankfurter Zeitung]]'' a [[Parigi]] come corrispondente. Nella capitale francese però non riuscì a mantenere lo stesso tenore di vita del passato e in poco tempo fusi coltoritrovò dain gravi ristrettezze economiche.
 
[[File:Márai-dom.jpg|thumb|left|La casa di Sándor Márai a Košice, oggi sede di una raccolta di cimeli dello scrittore]]
Nel [[1928]] fece ritorno in [[Ungheria]] e si stabilì a [[Budapest]], disorientato e confuso, in cerca di un nuovo lavoro e della possibilità di comporre prose più lunghe ed elaborate nella lingua madre. Proprio questo periodo corrisponde alla sua fase più produttiva: sviluppò decine di lavori, 22 dei quali tradotti oggi in tedesco. Negli anni trenta acquistò visibilità e fama con il suo stile chiaro e preciso, impregnato di [[realismo]] e fu il primo a recensire le opere di [[Kafka]]. Risale al [[1934]] il suo primo successo, con il libro ''Confessioni di un cittadino''. Scrisse commenti entusiastici sul [[Primo Arbitrato di Vienna]], ma non risparmiò critiche al [[regime]] [[nazismo|nazista]] e a quello [[comunismo|comunista]], che salì al potere dopo la [[seconda guerra mondiale]]: profondamente antifascista, riuscì a scampare al conflitto mondiale, ma le persecuzioni dei comunisti lo costrinsero ad abbandonare l'[[Ungheria]] nel [[1948]].
Nel [[1928]] fece ritorno in [[Ungheria]] e si stabilì a [[Budapest]], disorientato e confuso, in cerca di un nuovo lavoro e della possibilità di comporre prose più lunghe ed elaborate nella lingua madre. Proprio questo periodo corrisponde alla sua fase più produttiva: sviluppò decine di lavori, 22 dei quali tradotti oggi in tedesco. Negli anni trenta acquistò visibilità e fama con il suo stile chiaro e preciso, impregnato di [[realismo (letteratura)|realismo]], e fu il primo a recensire le opere di [[Franz Kafka|Kafka]]. Risale al [[1934]] il suo primo successo, con il libro ''Confessioni di un borghese''. Scrisse commenti entusiastici sul [[Primo arbitrato di Vienna]], ma non risparmiò critiche al [[regime (politica)|regime]] [[Nazionalsocialismo|nazista]] e a quello [[comunismo|comunista]] che salì al potere dopo la seconda guerra mondiale: profondamente antifascista, riuscì a scampare al conflitto mondiale, ma le persecuzioni dei comunisti lo costrinsero ad abbandonare l'Ungheria nel [[1948]].
 
Si rifugiò in [[Svizzera]] da dove, dopo solo sette settimane, si spostò a [[Posillipo]], quartiere di [[Napoli]], in una abitazione procurata dallo zio della moglie, il serbo Lajos Marton che dopo essere stato in campi d'internamento in [[Italia]], era diventato welfare officer del campo profughi di [[Bagnoli (Napoli)|Bagnoli]] dell'Organizzazione Internazionale dei Rifugiati.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=László Csorba|anno=2012|titolo=La Napoli del dopoguerra: impressioni di un scrittore ungherese agli inizi degli anni 1950|rivista=Italogramma|editore=italogramma.elte.hu|città=Budapest|volume=2|p=29|url=http://italogramma.elte.hu/wp-content/files/Italogramma_Identita_23-31_Csorba.pdf}}</ref> Una traccia di tale soggiorno rimane nel romanzo ''Il sangue di San Gennaro'', del 1965. Visse sempre in condizioni precarie, per poi trasferirsi negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], di cui acquisì la cittadinanza nel [[1957]].
Si rifugiò in [[Svizzera]] fino al [[1950]] e da lì si spostò a [[Napoli]], vivendo sempre in condizioni precarie, per poi trasferirsi negli [[Stati Uniti]], dove acquisì la cittadinanza nel [[1957]].
Si stabilì nella città di [[San Diego]], in [[California]] e continuò a scrivere in lingua madre, ma non fu pubblicato in [[lingua inglese|inglese]] fino alla metà degli [[anni 1990|anni novanta]]. Dopo la morte della moglie, seguita da quella del figlio, Márai cominciò ad isolarsi sempre più, fino a quando, nel [[1989]], non si suicidò con un colpo di pistola alla tempia.
 
Si stabilì nella città di [[San Diego]], in [[California]], e continuò a scrivere in lingua madre, ma non fu pubblicato in [[lingua inglese|inglese]] fino alla metà degli [[anni 1990|anni novanta]]. Quando il figlio János si sposò, decise di americanizzare il proprio nome: questo rifiuto del suo retaggio ungherese creò un grave contrasto con i genitori. Márai e la moglie decisero quindi di tornare in Italia e si stabilirono a [[Salerno]] all'inizio del [[1968]]. Qui, isolato dal mondo culturale, ma vicinissimo ai ceti popolari, lo scrittore visse fino al maggio [[1980]], in quasi totale anonimato, in via Trento al civico n. 64, quando decise di ritornare a San Diego a causa di un'infezione intestinale mal curata. Nel periodo salernitano scrisse la raccolta ''Terra! Terra!...Ricordi'' e intensificò le pagine del suo diario.
Largamente trascurato al di fuori dell'[[Ungheria]], la sua opera (fatta di poesie, romanzi e diari) è stata "riscoperta" solo recentemente e ripubblicata in francese (1992), inglese, tedesco e italiano ed è ora considerata parte dei capolavori della [[letteratura]] europea del ventesimo secolo.
 
Dopo la morte della moglie per cancro, seguita da quella del figlio, Márai cominciò a isolarsi sempre più, fino a quando, nel febbraio [[1989]], si suicidò con un colpo di pistola alla tempia; secondo le sue volontà il corpo fu cremato e le ceneri furono disperse nell'[[Oceano Pacifico]]. Nove mesi dopo, [[Muro di Berlino|cadde il Muro di Berlino]] e con esso anche il regime [[comunismo|comunista]] in Ungheria, che era stato la causa del lungo esilio dello scrittore.
In onore e in ricordo dello scrittore ogni anno viene assegnato il ''Premio Sándor Márai per la letteratura ungherese''. Tra i vincitori passati, [[Péter Esterházy]] ([[2001]]) e [[György Ferdinandy]].
 
Largamente trascurata al di fuori dell'Ungheria, la sua opera (fatta di poesie, romanzi e diari) è stata "riscoperta" in modo tardivo e ripubblicata in francese (1992), inglese, tedesco e italiano, ed è ora considerata parte dei capolavori della [[letteratura]] europea del [[XX secolo]].
==Opere==
===Opere pubblicate in Ungheria===
*1918 ''Emlékkönyv'' (it. ''Album''), poesie
*1931 ''Idegen emberek 1-2'' (it. ''Gente strana''), romanzo
*1932 ''Csutora'', romanzo
*1933 ''A szegények iskolája'' (it. ''Una scuola per i poveri''), poesie
*1934-35 ''Egy polgár vallomásai I-II'' (it. ''Le confessioni di un alto-borghese''), romanzo
*1936 ''Válás Budán'' (it. ''Divorzio a Buda''), romanzo
*1936 ''Kabala'' (it. ''Seduzioni''), racconti brevi
*1940 ''Kaland'' (it. ''Avventura''), dramma
*1940 ''Szindbád hazamegy'' (it. ''Sindbad torna a casa''), romanzo
*1941 ''Mágia'' (it. ''Magia''), racconti brevi
*1942 ''Ég és föld'' (it. ''Cielo e terra''), romanzo-saggio
*1942 ''A kassai polgárok'' (it. ''I cittadini di Kassa''), un dramma allegorico sulla lotta dei cittadini di Kassa per la legge e la giustizia nel Medioevo
*1947 ''Európa elrablása'' (it. ''L'incantevole Europa''), articolo sulle esperienze personali di Márai in occidente dopo la seconda guerra mondiale
*1958 ''Napló 1945-1957'' (it. ''Diario''), libro di memorie pubblicato a Washington
*1968 ''Napló 1958-67'' (et. ''Diario''), diario, pubblicato a Roma
*1972 ''Föld, föld!'' (it. ''Memorie dall'Ungheria 1944-48'')
*1976 ''Napló 1968-1975'' (it. ''Diario''), diario, pubblicato a Toronto
*1984 ''Napló 1976-83'' (it. ''Diario''), diario, pubblicato a Monaco
*1992 ''Ami a naplóból kimaradt 1945-46'' (it. ''Diario: Quel che resta'')
*1978 ''A delfin visszanézett'' (it. ''Il delfino visto da dietro''), raccolta di poesie, pubblicato a Monaco
 
In onore e in ricordo dello scrittore ogni anno viene assegnato il ''Premio Sándor Márai per la letteratura ungherese''. Tra i passati vincitori vi sono [[Péter Esterházy]] ([[2001]]) e [[Ferdinandy György|György Ferdinandy]]. Sul [[Lungomare Trieste|lungomare di Salerno]] gli era stato eretto nel [[2007]] un [[busto (scultura)|busto]] in [[bronzo]], che però è stato rubato all'inizio del [[2009]]. Il 23 giugno [[2023]], sempre sul lungomare di Salerno, viene inaugurato un nuovo busto in bronzo a ricordo dello scrittore ungherese.<ref>{{Cita news|autore=Redazione|titolo=Lungomare, inaugurato il busto per ricordare lo scrittore ungherese Márai|pubblicazione=Salernonotizie|data=24 giugno 2023}}</ref>
===Opere pubblicate in italiano===
*''La sorella'', Adelphi, 2006
*''[[La recita di Bolzano]]'', Adelphi, 2005
*''Terra, terra!... Ricordi'', Adelphi, 2006
*''L'eredità di Eszter'', Adelphi, 2004
*''La donna giusta'', Adelphi, 2004
*''Confessioni di un borghese'', Adelphi, 2003
*''Divorzio a Buda'', Adelphi, 2002
*''Truciolo'', Adelphi, 2002
*''I ribelli'', Adelphi, 2001
*''La recita di Bolzano'', Adelphi, 2000
*''L'eredità di Eszter'', Adelphi, 1999
*''Le braci'', Adelphi, 1998
 
==Collegamenti esterniOpere ==
=== Romanzi ===
* {{en}}[http://www.randomhouse.com/knopf/authors/marai/index.html Scheda di Marai a cura di Random House]
* {{Cita libro|titolo=Il macellaio (A mészáros, 1924)|trad=Laura Sgarioto|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2019|isbn=978-88-459-3366-0}} [romanzo breve]
* {{en}}[http://www.findagrave.com/cgi-bin/fg.cgi?page=gr&GRid=11875222 Pagina amatoriale]
* {{Cita libro|titolo=Bébi, il primo amore (Bébi, vagy az első szerelem, 1928)|trad=Laura Sgarioto|edizione=Collana Biblioteca n.762|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2024|isbn=978-88-459-3895-5}}
* {{en}}[http://www.frankfurt.matav.hu/angol/irok/marai/elet.htm Sandor Marai a cura dell'associazione Frankfurt '99]
* {{Cita libro|titolo=[[I ribelli (romanzo)|I ribelli]] (Zendülők, 1930 [col titolo A Garrenek műve, 1988])|trad=Marinella D'Alessandro|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2001|isbn=978-88-459-1609-0}}
* {{de}} [http://de.geocities.com/sandormarai_2005/ Fansite]
* {{Cita libro|titolo=Gente estranea (Idegen emberek)|anno=1931}}
* {{Cita libro|titolo=[[Truciolo (romanzo)|Truciolo]] (Csutora, 1932)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2002}}
* {{Cita libro|titolo=[[L'isola (Marai)|L'isola]] (A sziget, 1934)|editore=Adelphi|trad=Laura Sgarioto|città=Milano|anno=2007|isbn=9788845921834}}
* {{Cita libro|titolo=[[Confessioni di un borghese]] (Egy polgár vallomásai, 2 voll., 1934-1935)|trad=Marinella D'Alessandro|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2003|isbn=978-88-459-1812-4}} [sia romanzo autobiografico che autobiografia]
* {{Cita libro|titolo=[[Divorzio a Buda]] (Válás Budán, 1935)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2002}} [I ed. italiana, trad. di Filippo Faber, Milano, Baldini & Castoldi, 1938]
* {{Cita libro|titolo=A féltékenyek|anno=1937}}
* {{Cita libro|titolo=Déli szél|anno=1939}}
* {{Cita libro|titolo=[[L'eredità di Eszter]] (Eszter hagyatéka, 1939)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=1999}}
* {{Cita libro|titolo=[[La recita di Bolzano]] (Vendégjáték Bolzanóban, 1940)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2000}} [I ed. italiana col titolo ''L'amante del sogno'', trad. di Filippo Faber, Milano, Baldini & Castoldi, 1941]
* {{Cita libro|titolo=[[Sindbad torna a casa]] (Szindbád hazamegy, 1940)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2013}}
* {{Cita libro|titolo=[[La donna giusta (romanzo)|La donna giusta]] (Az igazi, 1941)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2004}} [il volume contiene anche l'epilogo ''Judit... és az utóhang'' (1980)]
* {{Cita libro|titolo=[[Le braci]] (A gyertyák csonkig égnek, 1942)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=1998}}
* {{Cita libro|titolo=[[Il gabbiano (romanzo)|Il gabbiano]] (Sirály, 1943)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2011}}
* {{Cita libro|titolo=[[La sorella]] (A nővér, 1946)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2006}}
* {{Cita libro|titolo=Sértődöttek|altri=3 voll.|anno=1947-1948}}
* {{Cita libro|titolo=Béke Ithakában|anno=1952}}
* {{Cita libro|titolo=[[Il sangue di San Gennaro]] (San Gennaro vére, 1965)|trad=Antonio Donato Sciacovelli|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2010|isbn=978-88-459-2523-8}}
* {{Cita libro|titolo=Ítélet Canudosban|anno=1970}}
* {{Cita libro|titolo=Rómában történt valami|anno=1971}}
* {{Cita libro|titolo=Erősítő|anno=1975}}
* {{Cita libro|titolo=Harminc ezüstpénz|anno=1983}}
* {{Cita libro|titolo=[[Liberazione (romanzo)|Liberazione]] (Szabadulás, 2000)|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2008}} [postumo]
* {{Cita libro|titolo=Szívszerelem|anno=2001}} [postumo]
 
=== Raccolte di racconti ===
{{letteratura}}
* ''Panaszkönyv'' (1922)
* ''Műsoron kivül'' (1931)
* ''Bolhapiac'' (1934)
* ''Cabala'' (''Kabala'', 1936)
* ''Magia'' (Mágia, 1941)
* ''Medvetánc'' (1946)
* ''Lucrétia fia'' (2004) [antologia postuma]
* ''Lomha kaland'' (2005) [antologia postuma]
* ''A régi szerető'' (2005) [antologia postuma]
 
=== Poesie ===
[[Categoria:Biografie|Márai, Sándor]]
* ''Album'' (''Emlékkönyv''), 1918
[[Categoria:Scrittori ungheresi|Márai, Sándor]]
* ''Emberi hang'' (1921)
[[Categoria:Persone morte suicide|Márai, Sándor]]
* ''Mint a hal vagy a néger'' (1930)
* ''La scuola dei poveri'' (''A szegények iskolája'', 1933), Macchia, 1951.
* ''Verses Könyv'' (1945)
* ''Il delfino guardò indietro'' (''A delfin visszanézett''), Münich, 1978.
 
=== Teatro ===
[[ca:Sándor Márai]]
* ''Männer'' (1921)
[[cs:Sándor Márai]]
* ''Avventura'' (''Kaland'', 1940) [dramma]
[[de:Sándor Márai]]
* ''I cittadini di Košice'' (''A kassai polgárok'', 1942) [dramma allegorico sulla lotta dei cittadini di Košice per la legge e la giustizia nel Medioevo]
[[en:Sándor Márai]]
* ''Varázs'' (1945)
[[eo:Sándor Márai]]
* ''Egy úr Velencéből'' (1960)
[[es:Sándor Márai]]
* ''Jób... és a könyve'' (1982) [raccolta di pièces radiofoniche e di telefilm]
[[eu:Sandor Marai]]
* ''Parázs'' (1965) [adattamento teatrale del romanzo ''Le braci'']
[[fi:Sándor Márai]]
 
[[fr:Sándor Márai]]
=== Saggi ===
[[he:שאנדור מאראי]]
* ''A szegények iskolája'' (1934)
[[hu:Márai Sándor]]
* ''Kassai őrjárat'' (1941)
[[nl:Sándor Márai]]
* ''Röpirat a nemzetnevelés ügyében'' (1942)
[[pl:Sándor Márai]]
* ''Ihlet és nemzedék'' (1946)
[[ro:Sándor Márai]]
 
[[sk:Sándor Márai]]
=== Diari ===
* ''Napló, 1943–1944'' (1945), pubblicato a Budapest
* ''Napló, 1945–1957'' (1958), pubblicato a Washington
* ''Napló, 1958–1967'' (1968), pubblicato a New York
* ''Napló, 1968–1975'' (1976), pubblicato a Toronto
* ''Napló, 1976–1983'' (1985), pubblicato a Münich
* {{Cita libro|titolo=[[L'ultimo dono]]. Diari 1984-1989 (Napló (1984–1989), 1997)|trad=Marinella D'Alessandro|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2009|isbn=978-88-459-2391-3}}
* {{Cita libro|titolo=[[Il vento viene da Ovest]]: immagini di un viaggio americano|trad=Monica Pesetti|edizione=Collana Oscar Bestsellers n.1980|editore=Mondadori|città=Milano|anno=2009|isbn=978-88-045-8913-6}} [viaggio negli USA del 1959, testo estrapolato dai ''Diari'']
 
=== Memorie ===
* {{Cita libro|titolo=[[Confessioni di un borghese]] (Egy polgár vallomásai, 2 voll., 1934-1935)|trad=Marinella D'Alessandro|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2003|isbn=978-88-459-1812-4}}
* {{Cita libro|titolo=[[Terra, terra!... Ricordi]] (Föld, föld!…, 1972)|trad=Katinka Juhász|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2006|isbn=978-88-459-1980-0}}
* {{Cita libro|titolo=[[Volevo tacere]] (Hallgatni akartam, 2013)|trad=Laura Sgarioto|editore=Adelphi|città=Milano|anno=2017|isbn=978-88-459-3160-4}} [postumo]
 
=== Viaggi ===
* ''Istenek nyomában'' (1927)
* ''Napnyugati őrjárat'' (1936)
* ''Il rapimento d'Europa'' (''Európa elrablása'', 1947) [sulle esperienze personali dell'Autore in Occidente nel secondo Dopoguerra]
 
=== Altro ===
* ''A négy évszak'' (1938) [epigrammi in prosa]
* ''Cielo e terra'' (Ég és föld, 1942) [aforismi]
* ''Füves könyv'' (1942) [massime ed epigrammi in prosa]
* ''Vasárnapi krónika'' (1943) [cronache]
* ''Egy úr Velencéből'' (1960)
* ''Jób... és a könyve'' (1982)
 
=== Altre pubblicazioni postume ===
* ''Ami a Naplóból kimaradt (1950–1952)'', 1991 [i.e., ''Cio che è rimasto dal Diario'']
* ''Ami a naplóból kimaradt (1945-46)'', 1992
* ''Ami a Naplóból kimaradt (1947)'', 1993
* ''Ismeretlen kínai költő'', 1994
* ''Ami a Naplóból kimaradt (1948)'', 1998
*''Ami a Naplóból kimaradt'' (1949), 1999
* ''Vándor és idegen'' (2000)
* ''Eszter hagyatéka és három kisregény'' (2001)
* ''Tájak, városok, emberek'' (2002)
* ''Magyar borok'' (2002)
* ''Írók, költők, irodalom'' (2003)
* ''Kedves Tibor!'' (2003)
* ''Ami a Naplóból kimaradt (1953–1954-1955)'' (2003)
* ''Oroszország Márai Sándor szemével'' (2003)
* ''Japán kert I-II'' (2004)
* ''Bölcsességek januártól decemberig'' (2004)
* ''Ajándék a végzettől'' (2004)
* ''Kitépett noteszlapok'' (2005)
 
== Filmografia ==
* ''Sándor Márai e Napoli. Il sapore amaro della libertà'', regia di Gilberto Martinelli (luglio 2012, 52 minuti)
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* [[Giorgio Montefoschi]], "L'Ungheria dilaniata di Sándor Márai nel pamphlet perduto e ritrovato", ''Corriere della Sera'', 2 giugno 2017, Terza pagina, p.&nbsp;43.
* André Reszler, ''Budapest. I Luoghi di Sándor Márai'', Milano, Unicopli, 2008, ISBN 9788840012674
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|1=http://poesie.pe.hu/poesie/scendi-dalle-stelle-poesia-di-sandor-marai/|2=Scendi dalle stelle (Mennyből az angyal)|lingua=it|accesso=23 ottobre 2016|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20161023201720/http://poesie.pe.hu/poesie/scendi-dalle-stelle-poesia-di-sandor-marai/|dataarchivio=23 ottobre 2016|urlmorto=sì}}
* {{cita web|https://www.randomhouse.com/knopf/authors/marai/index.html|Scheda di Marai a cura di Random House|lingua=en}}
* {{cita web|http://www.frankfurt.matav.hu/angol/irok/marai/elet.htm|Sandor Marai a cura dell'associazione Frankfurt '99|lingua=en}}
* {{cita web|https://sandor-marai.blogspot.com/|Un blog en français consacré à Sándor Márai|lingua=fr}}
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|Letteratura}}
 
[[Categoria:Suicidi per arma da fuoco]]
[[Categoria:Nobili ungheresi]]
[[Categoria:Antifascisti ungheresi]]
[[Categoria:Anticomunisti ungheresi]]
[[Categoria:Sepolti in mare]]