Occupazione alberoniana: differenze tra le versioni
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Tolta la bandiera non storica pontificia, nessuna necessità di marcare le parrocchie collaborazioniste. Migliorata la voce "esito" |
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▲{{Infobox conflitto
|Tipo=Guerra
|Nome del conflitto=Occupazione alberoniana
|Immagine=Affresco contro il Card. Alberoni Palazzo Pubblico San Marino.JPG
|Didascalia= Affresco contro il cardinale Alberoni, Sala del [[Consiglio Grande e Generale]], [[Palazzo pubblico (San Marino)|Palazzo Pubblico]]
|Luogo=[[Repubblica di San Marino]]
|Data=17 ottobre [[1739]] - 5 febbraio [[1740]]
|Esito=Ripristino dell'indipendenza sammarinese
|Schieramento1=
|Schieramento2=[[File:
|Comandante1=cardinale [[Giulio Alberoni]]
|Comandante2=[[Gian Giacomo Angeli]]<br />[[Alfonso Giangi]] (resistenza passiva)
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}}
L’'''occupazione alberoniana'''
== Storia ==
Nel [[1739]] il cardinale [[Giulio Alberoni]], funzionario del Papa presso [[Ravenna]], tentò l'annessione della Repubblica allo [[Stato della Chiesa]].
Il pretesto venne dall'arresto, con l'accusa di ribellione, nel [[1737]] di alcuni responsabili, tra cui Vincenzo Belzoppi, Marino Ceccoli, Pietro Lolli e Marino Belzoppi, di una congiura finalizzata a ripristinare l'[[Arengo]] e rovesciare il potere oligarchico nelle mani del [[Consiglio Grande e Generale]] rappresentativo delle sole famiglie patrizie.
Inizialmente
A questo proposito, lo Stato pontificio poteva contare sull'appoggio di alcune parrocchie, che sensibilizzarono i fedeli nei confronti della figura dell'Alberoni. Infatti, il 17 ottobre [[1739]] il cardinale entrò a [[Serravalle (San Marino)|Serravalle]] con l'appoggio della popolazione festante guidata dal parroco. Non ci fu il coinvolgimento di forze militari, ma solo di qualche accompagnatore personale.
Il cardinale ricevette nello stesso giorno l'atto di sottomissione dei parrocchiani di Serravalle e di [[Fiorentino (San Marino)|Fiorentino]]. Solo nella serata del 17 ottobre il governo comprese la gravità della situazione e fece radunare le milizie; così, a scopo difensivo, il cardinale fece giungere nella notte un centinaio di uomini da [[Verucchio]] e da [[Rimini]] che presero facilmente possesso della [[San Marino (città)|città]]. Il governo papalino di Alberoni intendeva ricevere la legittimazione popolare da un'assemblea nella quale i consiglieri e i rappresentanti dei [[Castelli di San Marino|Castelli]] avrebbero dovuto giurare fedeltà allo [[Stato Pontificio]].
Tuttavia, alla riunione convocata il 25 ottobre presso la [[Basilica di San Marino|pieve]], solo una parte della popolazione si dimostrò disponibile a giurare fedeltà al [[papa]], mentre molti rimasero fedeli alle antiche istituzioni repubblicane. Il cardinale mantenne in ogni caso il controllo dello Stato con la forza e attuò delle riforme istituzionali, abolendo la [[capitani reggenti|Reggenza]] e istituendo un governatore nominato dal rappresentante [[Romagna|romagnolo]] dello [[Stato Pontificio]]. La Repubblica era sottoposta totalmente all'autorità politica del papato.
La popolazione ricercò così l'appoggio delle potenze europee e anche dello stesso [[
== Bibliografia ==
* {{cita web | 1 = http://www.libertas.sm/libri/Alberoni/Alb_0_1.htm | 2 = L'Occupazione alberoniana su libertas.sm | accesso = 12 marzo 2016 | dataarchivio = 2 agosto 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180802023944/http://www.libertas.sm/libri/Alberoni/Alb_0_1.htm | urlmorto = sì }}
== Voci correlate ==
*[[Cardinale]] [[Domenico Riviera]]
*[[Mons.]] [[Enrico Enriquez]]
{{portale|
[[Categoria:Guerra nel 1739]]
[[Categoria:Guerra nel 1740]]
[[Categoria:Guerre dell'era moderna]]
[[Categoria:Guerre che coinvolgono San Marino]]
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