Problema dei neutrini solari: differenze tra le versioni

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dove ''L'' è la luminosità, ''Q'' è l'energia sviluppata dalla reazione e <math>\langle q_\nu \rangle</math> è l'energia media che ha ogni neutrino emesso dalla reazione.
 
Poiché <math>L = 3,864 \cdot 10^{3326} \ \frac{erg}{s}W</math>, <math>Q = 26,7 \ MeV</math> e <math>\langle q_\nu \rangle = 0,6 \ MeV</math>, si trova che:
 
:<math>n_\nu = 1,851 \cdot 10^{38} \ \frac{neutrini}{s}</math>
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La prima evidenza del problema dei neutrini solari si ebbe intorno alla fine degli anni '60, quando [[Raymond Davis Jr.|R. Davis]] realizzò l'[[esperimento Homestake]], il primo volto alla rilevazione dei neutrini solari, nella [[miniera di Homestake]], nel [[Dakota del Sud]], [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]].
 
Il rivelatore usato nell'esperimento fu il [[cloro]]-37: esso è presente con una abbondanza di circa il 25% in natura, è un elemento facilmente reperibile, assorbe neutrini ad energie non troppo alte (si possono rivelare i neutrini del ramo del [[boro]]-8), e inoltre si ha una buona [[sezione d'urto]] per assorbimento. La reazione usata è il [[decadimento beta]] inverso (<math>\p+e^-\rightarrow \nu_e+n </math>):
 
:<math>\nu_e + \; ^{37}Cl \rightarrow \; ^{37}Ar + e^-</math>
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=== Kamiokande e Super-Kamiokande ===
{{Vedi anche|Kamiokande|Super-Kamiokande}}
Questo esperimento, realizzato in [[Giappone]], fu pensato originariamente per rivelare il [[decadimento del protone]] (Kamiokande I) e solo in un secondo momento fu usato, dopo alcune modifiche, per misurare il flusso di neutrini solari (Kamiokande II).
 
Il processo usato per rivelare i neutrini si basa sullo [[scattering]] su elettroni e non su un metodo radiochimico, per cui semplice acqua purificata è sufficiente come rivelatore.
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L'apparato, situato ad una profondità di {{M|1000|ul=m}}, nella miniera di Kamioka, è stato posto in un contenitore cilindrico di [[acciaio]], di capacità di circa {{M|1200|ul=t}} di acqua ma come rivelatore furono usate solo le {{M|680|u=t}} più interne per problemi di schermaggio da [[raggio cosmico|raggi cosmici]] e sorgenti radioattive naturali.
 
L'intero apparato era circondato da circa 950 [[fotomoltiplicatori]] che raccoglievano i [[Fotone|fotoni]] emessi, trasformando questo debole segnale in un segnale elettrico misurabile.
 
L'energia di soglia originaria di questo esperimento era di 9 MeV, abbassata a 7,5 MeV, dopo alcune modifiche (Kamiokande III). Questo lo rende sensibile solo ad una frazione del flusso totale di neutrini provenienti dal Sole.