Engelbert Dollfuß: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Grafia tedesca: tranne nel tedesco svizzero, le varietà ufficiali del tedesco distinguono tra ß (che dopo la riforma del 1996 indica che la vocale precedente è lunga e chius) e ss. In questo caso, la grafia corretta è ß. |
|||
(23 versioni intermedie di 13 utenti non mostrate) | |||
Riga 2:
{{Carica pubblica
|nome = Engelbert Dollfuss
|immagine = Engelbert Dollfuss 1-E-652.jpg
|didascalia =
|carica = [[Cancellieri federali dell'Austria|Cancelliere d'Austria]]
|mandatoinizio = 20 maggio [[1932]]
Riga 15:
|predecessore2 = ''carica istituita''
|successore2 = [[Ernst Rüdiger Starhemberg]]
|carica3 = Ministro
|mandatoinizio3 =
|mandatofine3 =
|predecessore3 = [[
|successore3 = [[
|primoministro3 = ''Se stesso''
|partito = [[Partito Cristiano-Sociale (Austria)|Partito Cristiano-Sociale]]<br />(fino al 1933)<br />[[Fronte Patriottico (Austria)|Fronte Patriottico]]<br />(1933-1934)▼
|carica4 = Ministro dell'Agricoltura e delle Foreste dell'[[Austria]]
|mandatoinizio4 = 18 marzo [[1931]]
|mandatofine4 = 25 giugno [[1934]]
|predecessore4 = [[Andreas Thaler]]
|successore4 = [[Ernst Rüdiger Starhemberg]]
|primoministro4 = ''Se stesso''
▲|partito = [[Partito Cristiano-Sociale (Austria)|Partito Cristiano-Sociale]]<small><br
|professione = [[Politico]]
|alma mater = [[Università di Vienna]]
}}
{{militare
|Nome =
|Immagine = Chancellor Engelbert Dollfuss.jpg
|Didascalia =
|Soprannome =
Riga 34 ⟶ 42:
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Nazione_servita = {{AUT-HUN}}
▲|Forza_armata = [[File:Austria-Hungary War Ensign1918.png|21px]] [[Imperiale e regio esercito]]
|Unità = [[k.k. Landesschützen|Kaiserschützen]]
|Anni_di_servizio = 1914 - 1918
|Grado = [[Oberleutnant]]
|Guerre = [[Prima guerra mondiale]]
|Campagne = [[Fronte italiano (1915-1918)]]
|Note =
|Ref =
Riga 74 ⟶ 65:
|Attività = politico
|Nazionalità = austriaco
|PostNazionalità = , [[Cancellieri federali dell'Austria|cancelliere]] durante l'[[austrofascismo]], dal
}}
==Biografia==
===I primi anni===
Nacque nella [[Bassa Austria]] dalla relazione tra
Cattolico devoto fin dalla tenera età, nel
Quando scoppiò la [[prima guerra mondiale]], ebbe difficoltà ad entrare nell'esercito austroungarico a causa della sua bassa statura - era alto solo 1,50: una volta entrato in politica venne sarcasticamente soprannominato ''Millimetternich'' (gioco di parole che associava l'ex [[statista]] austriaco [[Klemens von Metternich]] e l'aggettivo "millimetrico")<ref>Hannah S. Decker, ''Freud, Dora, and Vienna 1900'', The Free Press, New York, 1991, p. 178.</ref>. Alla fine del
===Verso la cancelleria===
Nel 1919 lavorò come segretario dell'associazione dei contadini austriaci (Bauernbund) e venne inviato a studiare economia all'Università di Berlino: nella capitale tedesca conobbe Alwine Glienke (1897-1973), una donna proveniente da una famiglia protestante, che sposò nel 1921 e da cui ebbe tre figli, un maschio e due femmine (una delle femmine morì in età adolescenziale). Nel 1922 conseguì la laurea in giurisprudenza e venne assunto come segretario della Camera dell'Agricoltura della Bassa Austria, di cui divenne direttore nel 1927.
Negli anni successivi si distinse come uno maggiori esponenti del [[Partito Cristiano-Sociale (Austria)|Partito Cristiano-Sociale]], in decisa [[opposizione (politica)|opposizione]] al [[socialdemocrazia|movimento socialdemocratico]]. Nel
Le sue concezioni politiche non erano contrarie all'[[Stato autoritario|autoritarismo]], al quale improntò la sua azione di [[governo]] una volta raggiunta, il 20 maggio
Dollfuß si presentò al Parlamento a capo di un governo di coalizione in cui, oltre ai cristiano-sociali, figuravano anche il [[Landbund]] (un partito agrario di destra) e l'Heimatblock (il braccio parlamentare degli [[Heimwehr]]). Nonostante ciò, egli riuscì ad ottenere la fiducia con una maggioranza di un solo voto: 83 sì e 82 no su 165 deputati<ref>Hugo Portisch e Sepp Riff, ''Österreich I (Die unterschätzte Republik)'', Vienna, Verlag Kremayr und Scheriau, 1989, p. 415.</ref>.
Riga 99 ⟶ 88:
=== Dollfuß e Mussolini ===
[[File:Suvic-+-Dolfuss Roma,-genn-.jpg|thumb|upright=0.8|Roma, gennaio 1934. Incontro tra il sottosegretario agli
Ispiratore della politica antisocialista del cancelliere Dollfuß fu Mussolini: infatti il [[Duce]] manovrò il cancelliere per contrastare la pressione del partito socialista e quella del nazionalsocialismo, favorevole all'[[Anschluss]]. Il controllo avvenne attraverso le ''Heimwehren'', formazioni squadristiche legate alla [[polizia (Italia)|polizia italiana]] e capeggiate dal principe [[Ernst Rüdiger Starhemberg]]. A questo nobile, che sarà nominato vice-cancelliere, Mussolini non lesinò aiuti né in denaro né in armi.
I contatti fra i due governanti erano frequentissimi. Nell'aprile del
Ben presto Dollfuß tornò ancora in Italia, il 19 agosto 1933 arrivò a [[Riccione]] ed ebbe un primo colloquio con il Duce nell'appartamento del [[Grand Hotel Riccione|Grand Hotel]] dove soggiornava. Mussolini diede al cancelliere austriaco precise direttive: introdurre nel governo elementi delle ''Heimwehren'', dare carattere dittatoriale al governo, creare un commissario straordinario per Vienna e fare [[propaganda]] su larga scala: il tutto doveva essere preceduto da un acceso discorso.
Mussolini in effetti entrò così minutamente negli affari austriaci per contrastare il progetto nazista dell{{'}}''Anschluss'', essendo allora ancora molto diffidente nei riguardi del [[movimento (sociologia)|movimento]] tedesco e del suo capo [[Adolf Hitler]]. Il 17 marzo
Con l'avvento di Hitler al [[potere]] in [[Germania]], tuttavia, la posizione di Dollfuß si era fatta sempre più difficile. Contrario all'''Anschluss'' richiesta dai nazisti tedeschi ed austriaci, non poté opporvi l'appoggio delle [[Classe sociale|classi]] popolari che si era ormai alienato: per questo il ''[[Fronte Patriottico (Austria)|Vaterländische Front]]'', il Fronte Patriottico da lui fondato nel
=== L'attentato e la morte ===
{{Vedi anche|Putsch di luglio}}
Dollfuß stava presiedendo il Consiglio dei ministri quando un corteo di [[automobile|automobili]] entrò nella sede della cancelleria. A bordo vi erano uomini che indossavano la [[divisa]] dell'[[Bundesheer|esercito austriaco]]. Dollfuß pensò che i nuovi arrivati fossero i rinforzi della guardia. Si trattava invece dei [[cospirazione|congiurati]] nazisti: 154 uomini che occuparono facilmente il [[palazzo]].<ref>In effetti quegli uomini (erano membri delle [[SS|SS austriache]]) erano travestiti da [[soldato|soldati]] austriaci. Quando videro Dollfuss, gli spararono a bruciapelo sul [[collo]].</ref>
[[File:DollfussEnGinebra1933.jpeg|thumb|Dollfuß a [[Ginevra]] nel 1933.]]
Nonostante la morte di Dollfuß, il colpo di stato fallì. Forze fedeli alla Repubblica austriaca, guidate dal
Mussolini ordinò inoltre che quattro [[Divisione (unità militare)|divisioni]] italiane<ref>Quattro, secondo William Shirer, ''op. cit.'', pag. 308; tre, secondo [[Winston Churchill]], ''The second world war'', Volume I ''The gathering storm'', 6º capitolo '' The darkening scene, 1934'', pag. 89)</ref> raggiungessero il [[passo del Brennero|Brennero]] (''L'Italia vigila con l'arma al piede'', intitolarono i giornali). Telegrafò poi a Starhemberg: ''L'[[indipendenza]] dell'Austria per la quale egli è caduto è un [[principio]] che è stato difeso e sarà difeso dall'Italia ancora più strenuamente''. Poi annunciò al mondo: ''L'Austria non si tocca'' e fece sostituire nella piazza di [[Bolzano]] la statua di [[Walther von der Vogelweide]], un [[trovatore]] germanico, con quella di [[Druso maggiore|Druso]]. Fu questo il momento di maggior attrito tra il fascismo ed il nazionalsocialismo, e lo stesso Mussolini scese più volte in campo per ribadirne le differenze.
Alle prime notizie Hitler esultò ma immediatamente dopo, sorpreso dalla reazione italiana e convinto di non poter ancora affrontare un conflitto con le potenze dell'[[Europa occidentale]], declinava ogni responsabilità, dichiarando ufficialmente il proprio rammarico per l'uccisione del Primo ministro austriaco. Sostituì l'[[ambasciatore]] a Vienna con [[Franz von Papen]] ed impedì ai congiurati, che dopo la sconfitta avevano ripiegato verso il [[confine]], di entrare in Germania, disponendo anche la [[radiazione]] dal partito nazista austriaco dei capi del medesimo che si erano compromessi con il tentativo di [[colpo di Stato]]<ref name=Lamb1/>. Dollfuß fu sepolto nel camposanto di Hietzing, a [[Vienna]].
[[File:La Stampa - 26 luglio 1934 -- Dollfuss - July Putsch.png|centro|miniatura|Prima pagina de ''[[La Stampa]]'' del 26 luglio 1934, annunciante l'assassinio di Dollfuss il giorno prima, la reazione di Mussolini e l'accusa diretta nei confronti di Hitler.]]
=== Eventi successivi ===
A Dollfuß successe [[Kurt Alois von Schuschnigg]]. Nel 1936 un patto con la Germania riconobbe l'indipendenza dell'Austria, ma questa si sarebbe dovuta comportare come uno ''Stato tedesco'' in [[politica estera]]. Il 13 marzo
==Onorificenze==
=== Onorificenze straniere ===
{{Onorificenze
Riga 130 ⟶ 119:
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine dello Speron d'Oro (Stato della Città del Vaticano)
|collegamento_onorificenza = Ordine dello Speron d'Oro
|data = 20 settembre 1933
}}
Riga 137 ⟶ 125:
|nome_onorificenza = Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine Piano (Stato della Città del Vaticano)
|collegamento_onorificenza = Ordine Piano
|data = 3 giugno 1933
}}
Riga 144 ⟶ 131:
|nome_onorificenza=Croce al merito militare di III classe con decorazione di guerra (Impero austro-ungarico)
|collegamento_onorificenza=Croce al merito militare (Austria)
}}
{{Onorificenze
Riga 150 ⟶ 136:
|nome_onorificenza=Croce per la truppa di Carlo (Impero austro-ungarico)
|collegamento_onorificenza=Croce di Carlo per la truppa
}}
| immagine = Med._Lesomiliti_1.JPG
| nome_onorificenza = Medaglia ai feriti di guerra (Impero austro-ungarico)
Riga 161 ⟶ 147:
== Bibliografia ==
*
*
*
== Voci correlate ==
*
*
*
== Altri progetti ==
Riga 179 ⟶ 165:
|carica = [[Cancellieri federali dell'Austria|Cancelliere federale dell'Austria]]
|immagine = Flag of Austria.svg
|periodo = 20 maggio
|precedente = [[Karl Buresch]]
|successivo = [[Kurt Alois von Schuschnigg]]
Riga 185 ⟶ 171:
{{Cancellieri d'Austria}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie
[[Categoria:Cancellieri austriaci]]
|