Doclea: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
mNessun oggetto della modifica Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
||
(3 versioni intermedie di 3 utenti non mostrate) | |||
Riga 13:
|motto =
|lingua ufficiale =
|lingua =
|capitale principale = [[Podgorica|Ribnica]] (più tardi anche [[Antivari]] e [[Scutari]])
|altre capitali =
Riga 32:
|ultimo capo di stato =
|stato successivo = [[Rascia|Gran principato di Rascia]]
|evento finale = [[Stefano Prvovenčani|Stefano II]] assume il titolo di
|area geografica =
|territorio originale =
Riga 39:
|popolazione =
|periodo popolazione =
|moneta =
|risorse =
|produzioni =
Riga 53:
|classi sociali =
}}
La '''Doclea''' (
Il suo nome deriva da una antica [[Doclea (città)|città omonima]], i cui resti si trovano vicino a [[Podgorica]], nella [[Provincia (storia romana)|provincia romana]] ''Praevalitana'', abitata dalla popolazione [[illiri]]ca dei ''Docleatae''.
Riga 59:
== Le origini ==
Nel [[IV secolo a.C.]] le popolazioni [[illiri]]che che vivevano nei [[Penisola balcanica|Balcani]] costituirono un regno con capitale nella città di [[Scutari]]. Tra i villaggi che costruirono, alla confluenza tra i fiumi Zeta e [[Morača]], fondarono ''[[Doclea (città)|Dioclea]]'', nei pressi dell'attuale [[Podgorica]]. Nel [[168 a.C.]], [[Repubblica Romana|Roma]] portò a termine la campagna di conquista dell'[[Illiria]] e pose fine alla sua indipendenza. Con la conquista romana iniziò una campagna di latinizzazione delle popolazioni autoctone. Dopo il crollo dell'[[Impero Romano d'Occidente]], l'area, che dal [[395]] era divisa tra [[Roma]] e [[Costantinopoli]], rientrò tutta nei possedimenti dell'[[Impero bizantino]].
Nel [[VI secolo]], alcune [[tribù]] [[Slavi|slave]] si spostarono nei Balcani
Il ''[[De administrando imperio]]'' riporta che l'[[Illiria]] (provincia [[Praevalitana]]) fu invasa dagli [[Avari]]. L'imperatore [[Eraclio I]] chiese aiuto contro di loro ai [[Serbia bianca|Serbi bianchi]] della [[Lusazia]], guidati dall'"[[Arconte sconosciuto]]".<ref name="Serbi bianchi" >[[Constantino VII Porfirogenito]], ''[[De Administrando Imperio]]'', Cap. XXXII</ref> Attorno al 629-630 gli slavi occuparono le terre invase dagli Avari, liberandole e l'imperatore come ricompensa concesse l'autorizzazione formale a insediarsi nella [[Tessaglia]], per poi migrare più
Tuttavia già in precedenza, nel 615, tutti i Balcani erano considerati ''Sklavinia'' – abitati o sotto il controllo degli slavi<ref>{{Cita libro
Questo tipo di entità statale (in latino medievale ''comitatus'') fu poi nota come "giuppania" (in [[Lingua
Tradotte a volte come contee o principati, erano formalmente sotto la sovranità bizantina, ma di fatto si autogovernavano.
Riga 77:
Oltre a promuovere l'evangelizzazione, l'imperatore fece sì che la Doclea divenisse vassallo del Gran principato di [[Rascia]], retto dalla famiglia dei [[Vlastimirović]] (Властимировићи), mantenendo, comunque, una certa autonomia.
Sotto il regno dello župan di Rascia [[Vlastimir]] (Властимир, [[825]]-[[850]]), i
Il principe [[Časlav Klonimirović]] (Часлав Клонимировић, [[927]]-[[950]]) unificò i principati di [[Zaclumia]], [[Pagania]], [[Travunia]], Doclea e [[Rascia]], Croazia e [[Bosnia]] in un unico Stato che, però si dissolse appena dopo la sua morte. Tra i principati serbi, allora, la Doclea iniziò ad assumere una posizione sempre più di prestigio: suoi emissari governavano anche le enclavi bizantine di [[Cattaro]], [[Antivari]] e [[Dulcigno]] che furono obbligate a versare tributi al sovrano di Doclea.
Riga 87:
== L'XI secolo ==
[[File:Srpski kralj Mihajlo.jpg|thumb|Mihailo Vojisavljević]]
L'[[XI secolo]] fu per la regione un periodo di grandi conflitti tra gli stati slavi e con [[Impero bizantino|Bisanzio]]. L'inizio del secolo fu caratterizzato dall'anarchia seguita alla ribellione del popolo di [[Cattaro]] contro Dragomir che nel [[1018]] fu linciato dalla folla. Il figlio di Dragomir, [[Stefano Vojislav|Vojislav]] (Војислав), anche chiamato Dobroslav, per un certo tempo non ebbe alcun potere e visse in povertà, ma si adoperò per sollevare il popolo contro l'Imperatore. Nel [[1034]] fu nominato capo di un movimento per la liberazione delle terre costiere dell'[[Mare Adriatico|Adriatico]]. Nonostante questo, considerato controparte affidabile da Costantinopoli, assicurò la fedeltà della sua gente all'Impero, fu insignito del titolo di ''Stefano'' (Стефан, dal [[Lingua greca|greco]] Στέφανος che significa ''corona''), ossia ''incoronato'', quindi, legittimo vassallo di Bisanzio, e si proclamò
Nel [[1040]] emissari di Vojislav andarono nella baia di Doclea a rubare il carico d'oro che una nave bizantina aveva perduto in un naufragio. Quest'azione portò una grande ricchezza nelle casse del sovrano, ma indispettì l'imperatore che inviò un'armata per recuperare l'oro e punire i
[[File:Istanbul.Hagia Sophia072.Monomuhos.jpg|thumb|upright=0.7|left|Costantino Monomaco]]
Riga 97:
Intorno al [[1050]] Stefano Vojislav morì e gli succedette il figlio [[Mihailo Vojisavljević|Mihailo]] che dovette subito sedare una rivolta in [[Travunia]] e che si affrettò a rinnovare la promessa di fedeltà a Bisanzio, sposando una nipote di Costantino IX. L'imperatore gli concesse il titolo di ''protospator'' e per 20 anni i rapporti tra la Doclea e l'Impero furono pacifici. La capitale della Doclea fu fissata a [[Cattaro]].
Nel [[1055]] si consumò il grande [[Scisma d'Oriente-Occidente|scisma d'Oriente]] tra la [[Chiesa cristiana ortodossa]] e quella [[Chiesa cattolica|cattolica]]. La Doclea si trovò al centro di questa divisione. Mihailo si dichiarò fedele al Papato e chiese, però, la creazione di una Chiesa autocefala. [[Papa Alessandro II]] rispose con la creazione di una [[arcidiocesi di Antivari|diocesi ad Antivari]] nel [[1067]]. Quando nel [[1071]] l'imperatore [[Romano IV Diogene|Romano IV]] venne catturato da [[Selgiuchidi|Turchi selgiucidi]] dopo la [[battaglia di Manzicerta]], Mihailo interruppe le relazioni con Bisanzio e nel [[1072]] inviò suo figlio [[Konstantin Bodin]] (Константин Бодин) a combattere a fianco dei ribelli macedoni contro l'Impero per liberare la Bulgaria. L'esercito di Costantino riportò numerose vittorie e egli stesso fu incoronato
Costantino Bodin successe al padre Mihailo nel [[1081]]. Quando i Normanni e Bisanzio si affrontarono in guerra, Bodin rimase neutrale anche se ufficiosamente aiutò i Normanni, e contemporaneamente conquistò la [[Rascia]] e la [[Bosnia]]. Difese apertamente [[papa Urbano II]] nella sua lotta con l'[[antipapa Clemente III]] e per questo il Pontefice, l'8 gennaio [[1089]] elevò la [[arcidiocesi di Antivari|diocesi di Antivari]] ad [[arcidiocesi]] con giurisdizione su [[Rascia]] e [[arcidiocesi di Doclea|Doclea]] (Serbia), [[Arcidiocesi di Đakovo-Osijek|Bosnia]], [[Travunia]] e [[Zaclumia]], [[diocesi di Cattaro|Cattaro]] e [[diocesi di Dulcigno|Dulcigno]].
Riga 114:
È in questo periodo che il nome di Doclea viene ufficialmente cambiato in [[Principato di Zeta]].
[[Stefano Prvovenčani|Stefano II]] nel [[1217]] assunse il titolo di
== Note ==
|