Ratel: differenze tra le versioni
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{{nota disambigua|
{{NN|veicoli militari|luglio 2021}}
{{Veicolo militare
|Veicolo =carro_armato
|Nomeimmaginelungo =yes
|
| Immagine= Ratel 90 armyrecognition South-Africa 008.jpg
|Didascalia =Ratel 20
<!-- Descrizione -->
|Tipo =
|Equipaggio =3+ 8 passeggeri
|Progettista =
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|Data_impostazione =
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<!-- Dimensioni e pesi -->
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|Larghezza =2,516 [[Metro|m]]
|Altezza =2,915 [[Metro|m]]
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|Capacità_combustibile =
<!--Propulsione e tecnica-->
|Motore =[[Motore Diesel|diesel]] Modello D3256 BTXF
|Potenza =282 [[Cavallo vapore britannico|hp]]
|Rapporto_peso_potenza =
|Trazione =6x6
|Sospensioni =
<!-- Prestazioni -->
|Velocità =105
|Velocità_max =
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|Autonomia =1000
|Pendenza_max =60 %
|Armamento e corazzatura =
|Apparati_di_tiro =
|Armamento_primario =Cannone da 20mm.
|Armamento_secondario =Una [[mitragliatrice]] [[Mitragliatore]] da 7,62 mm coassialre e 1 contraerea
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|Ref =
}}
Il '''Ratel''' è il [[veicolo da combattimento della fanteria]] meccanizzata [[sudafrica]]na. Ha una configurazione 6x6 ed una pesante corazzatura. È molto pesante e non è anfibio. Ne sono state fabbricate diverse versioni, con armi tra 12,7 e 90 mm. Prende il nome dal [[Mellivora capensis|ratele]], un piccolo predatore [[africa]]no.
L'APC standard dell'Esercito Sudafricano è stato per molti anni l'[[Alvis Saracen]], che era un robusto e versatile veicolo di scuola tipicamente britannica. Ma esso non era stato pensato per le operazioni in territorio africano, con spazi immensi da coprire e nessun corso d'acqua da guadare. L'armamento del Saracen era limitato ad una mitragliatrice in torretta, da 20mm. Essa era integrata con un'altra in affusto a piedistallo, per la difesa contraerea. Il motore a benzina, alimentato da un serbatoio da 200 litri, consentiva una autonomia su strada di 399 km esatti. La blindatura resisteva solo alle armi leggere, anche se era più spessa di molti altri veicoli e la sagoma era bassa.
Ma nell'insieme, esso era lontano dall'essere ideale per le esigenze di un esercito che operava in un contesto del tutto diverso da quello europeo. L'autonomia, sufficiente per il vecchio continente, era insoddisfacente per le esigenze dell'esercito sudafricano, e la scarsa potenza di fuoco rendeva necessario operare assieme alle autoblindo Eland, ovvero le AML francesi. Infatti, i carri armati Olifant non hanno mai avuto una buona autonomia e una velocità sufficiente per operare con la velocità e l'autonomia necessarie in questo territorio.
Il Sudafrica, spesso in guerra con nazioni e movimenti di guerriglia, ha studiato dal vivo gli esiti delle operazioni militari e le esigenze da soddisfare; ciò si è
Tra i modelli ipotizzati figurava quello per un mezzo che sostituisse il Saracen, e questo progetto cardine per ammodernare l'Esercito sudafricano prese il nome di "Ratel". In parte l'esigenza del progetto derivò dalle limitazioni di cui sopra, ma va considerato anche il fatto che, con l'[[Apartheid]], l'isolamento internazionale fece sentire i suoi effetti, e questo stimolò l'autonomia nazionale (o autarchia che dir si voglia).
La Sandock-Austral costruiva mezzi blindati nella forma delle autoblindo [[Eland]], e questa preziosa esperienza venne messa in conto per commissionarle la nuova macchina blindata.
Il prototipo del mezzo apparve nel [[1976]], e
Il Ratel-20 non è un semplice veicolo da trasporto truppe (APC), ma un vero e proprio IFV, sebbene ruotato, con i 2 assali posteriori assai separati da quello anteriore, che è anche quello sterzante. Infatti esso è stato studiato per portare in combattimento una squadra di fanteria e farla combattere restando anche a bordo, mentre l'armamento e la corazzatura sono (nonostante la vulnerabilità delle ruote al fuoco) tali da superare ampiamente quelli 'standard' di un [[Veicolo trasporto truppe|APC]], ovvero un 'taxi per truppe' in stile [[M113]]. La potenza di fuoco è stata accentuata in alcune versioni specifiche, ma è importante rimarcare che la massa complessiva, in gran parte per via della corazza, è tale che tra i mezzi ruotati era ai suoi tempi di gran lunga il più pesante, e probabilmente è ancora così tra i veicoli 6x6.
La struttura è in acciaio saldato, con uno spessore elevato che dà pesi elevati nell'insieme, raggiungendo le 19t. a pieno carico. Essa protegge gli occupanti contro il fuoco delle armi leggere e, entro certi limiti, anche contro le mitragliatrici pesanti da 12,7mm. È verosimile che anche la protezione contro le mine, una delle caratteristiche specifiche dei mezzi sudafricani, sia molto più curata che in altri veicoli della categoria.
Il Ratel ha una sagoma molto alta, e assai stretta, il che farebbe pensare che la pendenza laterale superabile sia relativamente modesta. A parte questo, esso ha una somiglianza straordinaria (anche per l'armamento) con il belga [[Sibmas]] praticamente coevo, ma sensibilmente più basso e leggero. Probabilmente si tratta di una casualità, visto che i lavori sul Ratel dovrebbero essere stati iniziati prima.
Il
La squadra trasportata è sistemata dietro il mezzo, e può uscire o entrare attraverso i 2 portelli laterali o con il portello posteriore. Quest'ultimo è rimarchevole, perché nonostante il potente motore installato e lo scafo stretto, è stato possibile ricavare un portello posteriore, a destra del motore stesso. Non è da stupirsi che questa porta sia stretta, quanto invece che esista. Il BTR-60 è più largo (e basso), ma essendo dotato di 8 ruote motrici non ha portelli laterali integrali. Non avendo un motore abbastanza compatto, non ne ha nemmeno posteriormente, e così paga la sua mobilità (
L'abitabilità è ragionevole e il vano di combattimento assai spazioso, caratteristica preziosa visto il clima e la durata delle missioni da svolgere. Gli 8 soldati a bordo hanno ciascuno una feritoia in vetro corazzato (iposcopio), con una struttura rettangolare. Sotto vi è una feritoia di tiro apribile per far passare la canna dei fucili. Anche questa caratteristica è un'innovazione del mezzo rispetto al Saracen, ed i soldati a bordo sono capaci di combattere effettivamente da dentro il veicolo, una delle cose che fa del Ratel un IFV ruotato, e non un semplice APC. Questo contribuisce a ridurre le perdite in azione, ma se necessario è possibile uscire dal mezzo attraverso 7 portelli. 2 sono sui fianchi, tra il secondo e terzo assale, e per questo il veicolo non è 8x8: era necessario scegliere tra la mobilità e l'accessibilità per i soldati, ed è stata scelta la seconda. Ogni portello, assai grande, ha un iposcopio di osservazione e tiro e si apre verso l'avanti. Sopra il tetto vi sono 2 coppie di portelli, che aiutano a osservare il territorio, spesso coperto da erba alta com'è normale nella savana (e la sagoma del Ratel, per quanto decisamente alta, è in un certo senso di aiuto per vedere meglio tutt'attorno). L'ultimo portello è sistemato dietro, a destra, piuttosto stretto.
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La disposizione dell'equipaggio è caratteristica. Il pilota ha un posto centrale sullo scafo anteriore, con 3 grandi blindovetri che danno una visione molto ampia tutt'intorno, sui lati e davanti. Il blindovetro anteriore ha anche un tergicristallo. Tutti sono proteggibili da piastre corazzate elevabili in caso di necessità, perché i vetri anche se antiproiettile sono danneggiabili dai colpi. Con la blindatura alzata il pilota può vedere tutt'attorno con 3 episcopi superiori.
La torretta è dietro il pilota, e ha l'importante caratteristica di essere biposto, cosa che all'epoca era tutt'altro che comune. Questa torretta ha posto per il cannoniere e per il capocarro, che ha così il miglior campo visivo possibile. Il capocarro ha anche un [[periscopio]] sottile, che consente una visione a 360 gradi, e una cupola riccamente dotata di episcopi di osservazione (vetri blindati), oltre che un portello con struttura a cupola.
L
Il modello base non ha, a quanto appare, una serie di sistemi che in Europa sarebbero praticamente standard: non risultano nel modello basico evidenze di sistemi di visione notturna né di protezione NBC, e non è chiaro se vi sia un impianto di climatizzazione. Almeno il primo di questi sistemi potrebbe peraltro essere installato, almeno su mezzi di produzione successiva.
In sostanza il Ratel è simile, in un certo senso, al [[BTR-60]].
Paga una maggiore blindatura con un peso maggiore, ed ha un armamento maggiore ma concettualmente simile: una mitragliera da 20mm più una da 7,62mm in torretta biposto, contro una mitragliera (appena meno potente) KPV da 14,5mm ed una da 7,62mm (ma in torretta monoposto, e senza armi contraeree).
Il veicolo base ha questo armamento, potente abbastanza senza infastidire troppo la truppa. Ma il mezzo aveva la possibilità anche di assumere un maggiore armamento per supportare meglio le missioni senza dipendere da veicoli come le [[Eland]], assai meno protette, e così è accaduto. Il '''Ratel 60''' ha il particolare armamento di scuola francese costituito principalmente da un cannone-mortaio da 60mm, assieme alle solite mitragliatrici. Esso può ingaggiare efficacemente un corazzato con le granate [[High Explosive Anti-Tank|HEAT]], ma non subisce penalizzazioni in termini di fanteria trasportata; aumenta solo il costo.
Il
Il mezzo comando, invece, ha una diminuzione dell'armamento con una mitragliatrice M2 da 12,7mm, ed una serie di apparati radio e generatori ausiliari. Essa si distingue per avere una torretta con 2 cupole, per entrambi gli uomini lì presenti.
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Questi Ratel sono stati poi supportati dal veicolo da supporto logistico Ratel 8x8, con otto ruote motrici, 3 uomini di equipaggio e 8 contenitori per ogni genere di materiale. Vi sono anche 2000 litri di carburante ausiliario. Dovrebbe esservene una ogni 3-4 Ratel normali.
I Ratel hanno trovato presto occasione di combattere, a causa delle guerre combattute contro organizzazioni paramilitari o, sia pure senza dichiarazioni di guerra ufficiali, altri Stati.
Per rispondere alle incursioni della [[SWAPO]] nella [[Namibia]] i sudafricani contrattaccarono con l'Operazione ''Reindeer'', nel [[1978]], penetrando profondamente in [[Angola]]. In quel tempo i Ratel 20 vennero provati in azione per la prima volta.
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Mentre la SWAPO cercava di riaversi dalla sua profonda crisi militare e politica, con perdite e diserzioni elevate, i sudafricani la anticiparono con un'altra offensiva chiamata ''Sceptic'', che si proposneva di colpire l'organizzazione (South West African People's Organization), ma anche di minarne la credibilità.
L'obiettivo era
L'attacco venne portato con il
Per la prima volta vennero utilizzati i Ratel 90, che riportarono un notevole successo in azione. Dopo un bombardamento di circa un'ora eseguito da Mirage e Buccaneer, seguito dal bombardamento da parte di 4 cannoni da 140mm per un'altra ora, arrivarono all'attacco i Ratel, che spararono contro ogni bersaglio che riuscirono a trovare. Il 2
I Ratel dimostrarono
Altri Ratel rimasero bloccati dal crollo dei bunker sotterranei su cui essi passavano. Alla fine i
Nelle missioni belliche successive fece comparsa anche il Ratel con missili ZT-3 Swift.
I Ratel sono stati realizzati in oltre 1000 esemplari
==Bibliografia==
*''[[Armi da guerra]]'', n. 58
==Voci correlate==
* [[Rooikat]]
* [[RCV-9]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Veicoli IFV e APC}}
{{Portale|guerra}}
[[Categoria:Veicoli militari sudafricani del dopoguerra]]
[[Categoria:Veicoli militari trasporto truppe]]
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