Napster: differenze tra le versioni

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{{nota disambigua|l'omonimo music store|Napster (servizio a pagamento)}}
 
{{F|software|gennaio 2011}}
{{Software
|Nome = Napster
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}}
 
'''Napster''' era un programma di [[file sharing]] creato da [[Shawn Fanning]] e [[Sean Parker]]<ref>[http://www.vanityfair.com/culture/features/2010/10/sean-parker-201010{{Cita web |titolo=With a Little Help From His Friends | Culturecognome=Kirkpatrick |nome=David |sito=Vanity Fair<!-- Titolo|accesso=1 generatogiugno automaticamente2020 |url= https://www.vanityfair.com/culture/2010/10/sean-parker->]201010 |lingua=en }}</ref> e attivo dal giugno [[1999]] fino al luglio [[2001]].<ref name="bloo_Naps">{{Cita news|lingua=en|autore=|url=http://www.businessweek.com/2000/00_33/b3694003.htmweb |titolo=Napster's High andAnd Low Notes |pubblicazionesito=Bloomberg.com |giornoaccesso=141 giugno 2020 |meseurl= https://www.bloomberg.com/news/articles/2000-08-14/napsters-high-and-low-notes |annolingua=2000en }}</ref><ref finoname="wired_storia">{{Cita alweb luglio|titolo=La [[2001]].storia Sidi diffuseNapster su|sito=Wired larga|accesso=1 scalagiugno a2020 partire dal|url= 2000https://www.wired.it/play/musica/2014/06/03/la-storia-di-napster/ |lingua=it }}</ref>
 
AdessoDopo l'acquisizione da parte di [[Roxio]], è divenuto un servizio legalizzatolegale a pagamento con una prova gratuita di 30 giorni acquistato dalla [[Roxio]].
 
==Storia==
Napster fu il primo sistema di [[peer-to-peer]] di massa e divenne disponibile nella primavera del [[1999]]; ma nella prima metà del 2000 i [[Metallica]] promossero una [[causa legale]] al fine di impedire l'uso del programma, contestando le accuse di [[violazione di copyright]] e delle violazioni "''[[Racketeer Influenced and Corrupt Organizations Act]]''".<ref name="rockol">{{Cita web |titolo=I Metallica fanno causa a Napster |sito=Rockol |data=15/04/2000 |accesso=1 giugno 2020 |url= https://www.rockol.it/news-17719/i-metallica-fanno-causa-a-napster |lingua=it }}</ref><ref name="wire_Cosa">{{Cita web |titolo=Cosa resta di Napster, 20 anni dopo |accesso=1 giugno 2020 |url= https://www.wired.it/attualita/tech/2019/06/01/napster-20-anni-dopo-storia-sean-parker/ |lingua=it }}</ref>
Napster fu il primo sistema di [[peer-to-peer]] di massa e divenne disponibile nell'estate del [[1999]]. Tuttavia non era un peer-to-peer puro in quanto utilizzava un sistema di server centrali che mantenevano la lista dei sistemi connessi e dei file condivisi, mentre le transazioni vere e proprie avvenivano direttamente tra i vari utenti. Questo è un sistema molto simile al funzionamento dell'[[instant messaging]]. Tuttavia già esistevano dei mezzi relativamente popolari che facilitavano la condivisione dei file, per esempio [[Internet Relay Chat|IRC]], [[Hotline (software)|Hotline]] e [[Usenet]].
 
Nel luglio [[2001]] un giudice ordinò ai server Napster di chiudere l'attività a causa della ripetuta violazione di copyright. Il 24 settembre [[2001]] la sentenza fu parzialmente eseguita. L'accordo prevedeva che Napster pagasse 26 milioni di dollari come risarcimento per i danni del passato, per utilizzouso non autorizzato di brani musicali e 10 milioni di dollari per [[royalties]] future. Per poter pagare queste parcelle, Napster tentò di convertire il servizio da gratuito a pagamento. Un prototipo fu testato nella primavera del 2002, ma non fu mai reso pubblicamente disponibile.
I sostenitori di Napster furono sconcertati quando fu messo sotto processo. Ad essi sembrava che il file sharing rappresentasse la caratteristica principale di Internet e consideravano Napster essenzialmente un motore di ricerca. Molti notarono che qualsiasi tentativo di chiudere Napster avrebbe spinto gli utenti ad utilizzare altri mezzi per lo scambio di file su internet, ciò che è puntualmente avvenuto mediante [[software]] [[peer-to-peer]] come [[Kazaa]], [[WinMX]], [[eMule]] e [[BitTorrent]]. Al contrario i ''media'' descrivevano il servizio come se fosse un sito web invece che un programma e questo faceva credere che Napster fosse esso stesso un distributore di file musicali protetti da copyright, piuttosto che un programma che facilitava la condivisione degli stessi.
 
Il 17 maggio [[2002]] Napster venne acquistato da [[Bertelsmann AG]] per 8 milioni di dollari.<ref name="wired_storia" /> Secondo i termini dell'accordo il 3 giugno [[2002]] Napster chiese l'applicazione della procedura concorsuale notaai comesensi "Chapterdel 11" (''[[Chapter 11|Capitolo 11]])''" al fine di mettersitutelarsi sottoin protezionemaniera delle leggi degli [[USA]]legale. Il 2 settembre [[2002]] un giudice fallimentare bloccò la vendita a Bertelsmann imponendo a Napster di liquidare i suoi ''[[asset]]'' secondo le disposizioni contenute nel "Chapter 7" che regolano i casi di fallimento negli USA. La maggior parte dei dipendenti di Napster venne licenziata e il sito web chiuse affiggendo la scritta: "Napster era qui".
Nel luglio [[2001]] un giudice ordinò ai server Napster di chiudere l'attività a causa della ripetuta violazione di copyright. Il 24 settembre [[2001]] la sentenza fu parzialmente eseguita. L'accordo prevedeva che Napster pagasse 26 milioni di dollari come risarcimento per i danni del passato, per utilizzo non autorizzato di brani musicali e 10 milioni di dollari per royalties future. Per poter pagare queste parcelle, Napster tentò di convertire il servizio da gratuito a pagamento. Un prototipo fu testato nella primavera del 2002, ma non fu mai reso pubblicamente disponibile.
 
Dopo l'offerta di 2,23 milioni di dollari alla [[Private Media Group]], il marchio Napster e il logo sono stati acquistati dalla [[Roxio]], che ha rilanciato il servizio di download di musica come ''Napster 2.0'', a pagamento.<ref name="ilpo_Chef">{{Cita web |titolo=Che fine hanno fatto i fondatori di Napster? |accesso=1 giugno 2020 |url= https://www.ilpost.it/2014/06/29/fondatori-napster/ |lingua=it }}</ref>
Il 17 maggio [[2002]] Napster venne acquistato da [[Bertelsmann AG]] per 8 milioni di dollari. Secondo i termini dell'accordo il 3 giugno [[2002]] Napster chiese l'applicazione della procedura concorsuale nota come "Chapter 11" ([[Chapter 11|Capitolo 11]]) al fine di mettersi sotto protezione delle leggi degli [[USA]]. Il 2 settembre [[2002]] un giudice fallimentare bloccò la vendita a Bertelsmann imponendo a Napster di liquidare i suoi ''[[asset]]'' secondo le disposizioni contenute nel "Chapter 7" che regolano i casi di fallimento negli USA. La maggior parte dei dipendenti di Napster venne licenziata e il sito web chiuse affiggendo la scritta: "Napster era qui".
 
== Caratteristiche ==
Dopo la chiusura di Napster vennero prodotti diversi programmi peer-to-peer di condivisione file, tra i quali [[Morpheus (software)|Morpheus]] e [[Kazaa]].
Il programma usava un [[protocollo di rete]] [[peer-to-peer]] centralizzato, si basava su un sistema di server centrali che mantenevano la lista dei sistemi connessi e dei file condivisi, mentre le transazioni vere e proprie avvenivano direttamente tra i vari utenti.<ref name="ilfa_Blog">{{Cita web |titolo=C'era una volta Napster |accesso=1 giugno 2020 |url= https://www.ilfattoquotidiano.it/2011/12/06/cera-volta-napster/175589/ |lingua=it }}</ref><ref name="lega_Amar">{{Cita web |titolo=Amarcord: Napster |accesso=1 giugno 2020 |url= https://leganerd.com/2013/07/08/napster/ |lingua=it }}</ref>
 
Nonostante il programma Napigator permettesse al software di Napster di collegarsi con dei server non ufficiali, il server centrale utilizzato da Napster divenne un obiettivo perseguibile legalmente in quanto su di esso operava un'attività illegale, rendendo Napster colpevole di negligenza per non aver effettuato i relativi controlli per evitarla. Altri sistemi ibridi come [[KaZaA]] e [[Audiogalaxy]] sono stati colpiti dall'industria discografica, invece sistemi peer-to-peer puri come Morpheus e [[LimeWire]] basati sul protocollo [[Gnutella]] hanno dimostrato la difficoltà a chiuderli da parte delle major, a causa della loro distribuzione su server decentralizzati.
 
== Stato corrente ==
{{vedi anche|Napster (servizio a pagamento)}}
Dopo l'offerta di 2,23 milioni di dollari alla [[Private Media Group]], il marchio Napster e il logo sono stati acquistati dalla [[Roxio]], che ha rilanciato il servizio di download di musica come ''Napster 2.0'', a pagamento.
 
== Note ==
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== Voci correlate ==
{{vedi* anche|[[Napster (servizio a pagamento)}}]]
* [[Musica digitale]]
* [[WinmxOpenNap]]
* [[eMuleRoxio]]
* [[KaZaA]]
* [[Gnutella]]
* [[LimeWire]]
* [[Songr]]
* [[Mulve]]
* [[Ares Galaxy]]
 
== Altri progetti ==
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* {{cita web | 1 = http://www.musicblob.it/archivio-documenti | 2 = MusicBlob - Archivio contenente documenti sul caso Napster | accesso = 30 dicembre 2006 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20070220034227/http://www.musicblob.it/archivio-documenti | dataarchivio = 20 febbraio 2007 | urlmorto = sì }}
* [http://www.nicolabattista.it/napster-chiude-anzi-no....html Napster chiude, anzi no...] - Articolo pubblicato su Interlex il 22 febbraio 2001
* [http://shumans.com/p2p-business-models.pdf Modello commerciale avanzato di tecnologia Peer-to-PeerAdvanced Peer-Based Technology Business Models] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20040707164736/http://shumans.com/p2p-business-models.pdf |datedata=7 luglio 2004 }} – Modello industriale P2P dal M.I.T.
 
* {{Cita web |titolo=Amarcord: Napster |accesso=1 giugno 2020 |url= https://leganerd.com/2013/07/08/napster/ |lingua=it }}
 
{{Portale|Telematicaaziende|informatica}}
[[Categoria:Software non più sviluppato]]