Cheope: differenze tra le versioni
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|legenda = [[Statuetta di Cheope]]. [[Museo Egizio (Il Cairo)|Museo Egizio]] del [[Il Cairo|Cairo]]
|titolo = [[Faraone|Re dell'Alto e Basso Egitto]]
|inizio regno = [[XXVI secolo a.C.|2589 a.C.]]
|fine regno = 2566 a.C.<ref name="Clayton 42">{{Cita
|regno =
|incoronazione =
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|firma =
|data di sepoltura =
}}
{{Bio |Nome = Cheope
|Cognome =
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|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
| |Epoca = -2500
|Attività = sovrano
|Nazionalità = egizio
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}}
Regnò
Unico ritratto certo di Cheope è [[Statuetta di Cheope|una sua statuetta in avorio]] alta soltanto 7,5 centimetri, scoperta fra le rovine di un [[Tempio egizio|tempio]] molto più tardo, ad [[Abido (Egitto)|Abido]], nel [[1903]]. Ogni altro rilievo o statua di Cheope è stato rinvenuto in condizioni frammentarie, mentre gli altri edifici da lui commissionati durante il suo regno, eccetto la Grande Piramide, sono perduti. Tutte le notizie su di lui provengono da iscrizioni della [[Necropoli di Giza]] e da fonti successive anche molto fantasiose: per esempio, Cheope è il protagonista del [[Papiro Westcar]], risalente alla [[XIII dinastia egizia]]<ref name=":0" /><ref name=":1" />. La maggior parte dei documenti che menzionano re Cheope furono redatti da storici egizi e greci intorno al [[300 a.C.]] La memoria storica ha caratterizzato il faraone in modi contrastanti: mentre le sue opere furono oggetto di cure e attenzioni durante l'Antico e il [[Nuovo Regno (Egitto)|Nuovo Regno]], gli antichi storiografi [[Manetone]], [[Diodoro Siculo]] ed [[Erodoto]] tramandarono un'immagine completamente negativa di Cheope. A causa di queste antiche fonti
== Nome ==
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* [[Snefru]]: probabile padre o patrigno di Cheope e, come quest'ultimo, grande costruttore; edificò tre grandi [[Piramidi egizie|piramidi]].
* [[Hetepheres I]]: madre di Cheope e probabile sposa di Snefru; sepolta accanto alla [[Piramide di Cheope]].
[[File:Prince Ra-Hotep and Princess Nefer-T (cropped).jpg|
'''Fratelli e sorella'''<ref name=":2" /><ref name=":3" /><ref name=":4" />:
* [[Ankhhaf]]: fratello maggiore.
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* [[Meritites I]]: prima sposa di Cheope.
* [[Henutsen]]: seconda sposa di Cheope, menzionata nella celebre [[Stele dell'inventario]].
[[File:Chephren CG 14.jpg|
'''Figli'''<ref name=":2" /><ref name=":3" /><ref name=":4" />:
* [[Kauab]]: probabile primogenito e [[principe ereditario]], premorì al padre senza divenire faraone.
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* [[Minkhaf I]].
* [[Horbaef]].
[[File:Statue-of-Hemiun.jpg|
'''Figlie'''<ref name=":2" /><ref name=":3" /><ref name=":4" /><ref>Wolfram Grajetzki: ''Ancient Egyptian Queens: A Hieroglyphic Dictionary''. Golden House Publications, London, 2005, ISBN 978-0-9547218-9-3.</ref>:
* [[Nefertiabet]]: celebre per la sua stupenda [[stele]] funeraria<ref name="Schulz 419">{{Cita libro |autore=Regine Schulz|autore2=Matthias Seidel|titolo=Egitto: la terra dei faraoni|editore=Gribaudo/Könemann|anno=2004|p=419}}</ref>.
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=== Lunghezza del regno ===
Non è chiaro quanto a lungo Cheope abbia regnato sull'Egitto, dal momento che le fonti tarde forniscono dati contraddittori e quelle contemporanee sono limitate e lacunose. Il [[Papiro dei Re|Canone Reale di Torino]], risalente alla [[XIX dinastia egizia|XIX dinastia]], successivo a Cheope di 1300 anni<ref>[[Alan Gardiner]] (a cura di), ''Royal Canon of Turin,'' Griffith Institute, 1959 (ristampa 1988), ISBN 0-900416-48-3.</ref>, gli attribuisce 23 anni di regno. L'antico storico [[Antica Grecia|greco]] [[Erodoto]] gli attribuisce 50 anni di regno, mentre il sacerdote egizio d'epoca [[Ellenismo|ellenistica]] [[Manetone]] gliene attribuisce 63<ref name=":0" /><ref name=":5">Michael Haase: ''Eine Stätte für die Ewigkeit: der Pyramidenkomplex des Cheops aus baulicher, architektonischer und kulturgeschichtlicher Sicht''. von Zabern, Mainz 2004, ISBN 3805331053, pp. 12-3.</ref>. Queste ultime due cifre sono considerate esagerazioni o fraintendimenti di fonti più antiche<ref name=":0" />.
[[File:GraniteSlabWithNameOfKhufu-BritishMuseum-August19-08.jpg|sinistra|
Fonti contemporanee a Cheope forniscono tre informazioni di base: una è stata rinvenuta nell'[[oasi]] di [[Dakhla]], nel [[Deserto Libico-Nubiano|deserto libico]]. Il "[[serekht]]" con il nome di Cheope compare inciso all'interno di un petroglifo con il resoconto del
{{Citazione|Viaggio ''mefat'' nell'anno dopo il 13
La seconda fonte è stata individuata nell'intercapedine che si trova sopra al soffitto della camera sepolcrale di Cheope all'interno della [[Piramide di Cheope|Grande Piramide]]: una delle iscrizioni all'interno di questo ambiente menziona una squadra di lavoratori chiamata "Amici di Khufu" e accanto vi è un riferimento all'anno del 17º censimento del bestiame - ma è dibattuto se tale cifra si riferisca al censimento biennale del bestiame o se sia da interpretare letteralmente<ref name=":0" /><ref name=":5" />. Un ultimo indizio scoperto recentemente nello [[Wadi al-Jarf|Uadi el-Jarf]] fornisce un terzo dato sulla esatta durata del regno di Cheope: vari frammenti di [[papiro]] riportano informazioni circa un porto regale nell'attuale Uadi el-Jarf. L'iscrizione descrive l'attracco di una flotta regale carica di [[Minerale|minerali]] preziosi e di [[Turchese (minerale)|turchese]]
{{Citazione|[Nell'] anno dopo il 13° censimento del bestiame sotto '''Hor-Mejedu'''<ref name=":6"/><ref>{{Cita web |url=https://www.seeker.com/most-ancient-port-hieroglyphic-papyri-found-1767404864.html|titolo=Most Ancient Port, Hieroglyphic Papyri Found}}</ref>.}}
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Di conseguenza, la data più alta e sicura del regno di Cheope è l'anno dopo il 13º censimento del bestiame<ref name=":0" /><ref name=":5" />. Nel tentativo di fare chiarezza sulla questione, alcuni egittologi si sono concentrati sulla durata del regno del predecessore [[Snefru]] e sui censimenti del bestiame che avvenivano ogni due anni durante il regno di un faraone. Il censimento del bestiame era una procedura economica necessaria a fini [[Fisco|fiscali]] nell'intero [[Geografia dell'antico Egitto|territorio egizio]]. Nuove valutazioni di documenti contemporanei e della [[Pietra di Palermo]] rafforzano la teoria che il censimento del bestiame avvenisse biennalmente, come in precedenza, e non annualmente, anche durante il regno di Cheope<ref name=":0" /><ref name=":5" />.
[[Egittologia|Egittologi]] come Thomas Schneider, Michael Haase e Rainer Stadelmann si sono chiesti se il compilatore del papiro del Canone Reale di Torino abbia tenuto conto del fatto che il censimento del bestiame avvenisse normalmente ogni due anni nel corso della prima metà dell'[[Antico Regno (Egitto)|Antico Regno]], mentre la tassazione era annuale durante il [[Nuovo Regno (Egitto)|Nuovo Regno]]. Si evince da tali indizi che Cheope avrebbe regnato 26 o 27 anni, forse per oltre 34 anni (qualora l'iscrizione nell'intercapedine nella Grande Piramide si riferisse al censimento biennale). Ovviamente, qualora il compilatore del Canone Reale di Torino, che attribuisce a Cheope 23 anni di regno, abbia tenuto conto dell'occorrenza biennale del censimento, allora il faraone potrebbe aver regnato per 46 anni<ref name=":0" /><ref name=":6"/>.
=== Politica ===
Si sono conservati pochi riferimenti all'attività politica di Cheope in Egitto e al di fuori dei suoi confini. Cheope è documentato, sul territorio, da alcune iscrizioni di edifici e statue; il suo nome compare in iscrizioni a [[Nekheb]], sull'isola [[Elefantina]] e nelle cave di [[Hetnub]]<ref>T.G.H. James, (1991), 'The discovery and identification of the Alabaster Quarries of Hatnub' in Melanges Jacques Jean Clere CRIPEL 13.</ref> e dello [[Uadi Hammamat]]. A [[Saqqara]] sono state rinvenute due statuette della dea [[Bastet]] in [[terracotta]] con, alla base, l'incisione del "[[Titolatura reale dell'antico Egitto|nome d'Horus]]" di re Cheope: sarebbero state recate a Saqqara durante il [[Medio Regno (Egitto)|Medio Regno]], ma la loro creazione potrebbe risalire all'epoca del sovrano stesso<ref>Sakuji Yoshimura: ''Sakuji Yoshimura's Excavating in Egypt for 40 Years: Waseda University Expedition 1966–2006 – Project in celebration of the 125th Anniversary of Waseda University''. Waseda University, Tokyo 2006, pp. 134-7, 223.</ref>.
==== Uadi Maghara ====
{{Vedi anche|Uadi Maghara}}
[[File:Khufu Wadi Maghara LEFT.png|
Presso lo [[Uadi Maghara]], nel [[Penisola del Sinai|Sinai]], un [[Incisioni rupestri|petroglifo]] raffigura Cheope con la [[Corone egizie|Doppia Corona]] dell'[[Geografia dell'antico Egitto|Alto e Basso Egitto]]<ref name="edoc3"/>. Cheope vi inviò varie spedizioni minerarie alla ricerca di [[Turchese (minerale)|turchese]] e di miniere di [[rame]]. Faraoni anteriori e posteri come [[Sekhemkhet]], [[Snefru]] e [[Sahura]] mandarono simili spedizioni, venendo ivi immortalati, come Cheope, in vivide incisioni su roccia<ref>James Henry Breasted: Ancient Records of Egypt: The first through the seventeenth dynasties. University of Illinois Press, New York 2001, ISBN 0-252-06990-0, pp. 83-4.</ref>. Cheope intrattenne inoltre relazioni con [[Biblo]], verso la quale organizzò altre spedizioni con l'intento di barattare utensili e armi in rame in cambio di prezioso legname in [[Cedrus libani|cedro del Libano]]. Questo tipo di legno era essenziale per la costruzione di grandi e stabili barche funerarie, come la [[Barca solare di Cheope]] scoperta accanto alla sua piramide<ref>[[Toby Wilkinson|Toby A. H. Wilkinson]]: ''Early Dynastic Egypt: Strategies, Society and Security''. Routledge, London 2001, ISBN 0-415-26011-6, pp. 160-1.</ref>.
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{{Vedi anche|Uadi el-Jarf}}
Nuove testimonianze dell'attività politica del regno di Cheope sono state recentemente scoperte nel [[Sito archeologico|sito]] dell'antico porto di [[Uadi el-Jarf]], sulla costa del [[Mar Rosso]]. Le prime tracce di un porto furono individuate già nel [[1823]] da [[John Gardner Wilkinson]] e [[James Burton (egittologo)|James Burton]]; il sito fu però presto abbandonato e dimenticato. Nel [[1954]], gli studiosi [[Francia|francesi]] François Bissey e René Chabot-Morisseau ri-scavarono l'antico porto, ma il loro lavoro fu presto interrotto dalla [[Crisi di Suez]]. Nel giugno del [[2011]], un team di [[Archeologo|archeologi]] guidato dai francesi Pierre Tallet e Gregory Marouard e organizzato dall'Institut Français d'Archéologie Orientale (IFAO) ripresero gli scavi. Fra altri reperti fu trovata una collezione di centinaia di frammenti di papiri<ref name=":6">Pierre Tallet, Gregory Marouard: ''Wadi al-Jarf - An early pharaonic harbour on the Red Sea coast''. In: Egyptian Archaeology, vol. 40, Cairo 2012, p. 40-3.</ref><ref name=":7">{{Cita news|nome=Rossella|cognome=Lorenzi|url=https://www.seeker.com/most-ancient-port-hieroglyphic-papyri-found-1767404864.html|titolo=Most Ancient Port, Hieroglyphic Papyri Found|pubblicazione=seeker|data=12 aprile 2013|accesso=28 aprile 2017}}</ref>. Dieci di questi papiri sono molto ben conservati. La maggioranza di tali documenti reca la data del 27º anno di regno di Cheope e descrive come l'amministrazione centrale avrebbe mandato cibo e beni ai marinai e ai lavoratori del molo. La datazione di tale documenti è resa certa da formulazioni tipiche dell'Antico Regno e dal fatto che il destinatario di parecchie lettere sia lo stesso re Cheope, chiamato con il suo "nome d'Horus" Mejedu: ciò era la norma quando il sovrano destinatario era vivente (se morto, il re era appellato mediante il [[cartiglio]] con il ''nomen''). Documento di particolare interesse è il [[diario di
Il nome di Cheope compare inoltre su alcuni pesanti blocchi di calcare nel sito dello Uadi el-Jarf. Il porto aveva un'importanza strategica ed economica per l'Egitto di Cheope, dal momento che le imbarcazioni importavano materiali pregiati come il turchese, il rame e minerali dalla parte meridionale della penisola del Sinai. Si sono conservati vari elenchi di beni approdati allo Uadi el-Jarf, e si è conservato anche il nome di un porto opposto allo Uadi el-Jarf, sulla costa del Sinai, dove l'antica fortezza di Tell Ras Budran fu scavata ed esaminata nel [[1960]] da Gregory Mumford: si tratterebbe, implicitamente, della prima rotta della storia attraverso il Mar Rosso.
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Il suo culto è attestato a [[Menfi (Egitto)|Menfi]] ancora durante la [[XVI dinastia egizia|XVI dinastia]].
[[Manetone]] gli attribuisce un regno di 66 anni, mentre il Canone Reale ne riporta solamente 23. Attualmente gli studiosi propendono per ritenere veritiera la cifra del [[Papiro di Torino|Canone Reale]]. Allo stato attuale (anno 2008) si conoscono solamente due date riferite al regno di questo sovrano: una, citata già da [[Flinders Petrie]], posta nella piramide di Giza, che riporta ''anno del 17-esimo conteggio di Medjedu''; e un'altra rinvenuta nel 2003 presso l'oasi di [[Dakhla]], nel [[deserto del
Da ricordare il rinvenimento, a fianco della piramide stessa, di fosse contenenti le ''[[Barca solare di Cheope|barche solari]]'' del sovrano.
Secondo recenti studi la [[Sfinge di Giza]] rappresenterebbe non [[Userib]] (Chefren) ma
Alla morte di Cheope è possibile che vi siano stati problemi di successione essendo scomparso prematuramente Kauf, erede designato.
Oltre a [[Kheper]] (Djedfra) ed [[Userib]] (Chefren), figli del sovrano scomparso, e giunti al trono uno dopo l'altro, vi sono anche tracce del possibile regno di un altro figlio: [[Djedefhor]].
==
{{vedi anche|Liste reali egizie}}
{{Egitto1
|Nome=Medjedu
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}}
==
{{Titolaturaegizia
Riga 197 ⟶ 200:
|letturaG=Bikui-Nub
|significatoG= I Due Falchi d'[[Oro]]
|nomeGA= <hiero>
|traslGA= ḫnmw ḫ f w
|letturaGA=Khnum-Khufu<ref>Iscrizioni della piramide di Giza</ref>
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{en}} http://www.digitalegypt.ucl.ac.uk//Welcome.html
* {{en}} http://www.ancient-egypt.org/index.html
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|carica=[[Faraone|<span style="color:black">Signore dell'Alto e del Basso Egitto</span>]]
|immagine = Double crown.svg
|periodo = [[Antico Regno
|precedente = [[Snefru]]
|successivo = [[Djedefra]]
}}
{{Faraoni dell'Antico Regno}}
{{Controllo di autorità}}
|