Attilio Cerruti: differenze tra le versioni

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|GiornoMeseMorte = 12 agosto
|AnnoMorte = 1956
|Epoca = 1900
|Attività = biologo
|Epoca =
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
}}
 
==Biografia==
FiglioSecondo figlio di Adelaide Catrano e dell'ingegnere ferroviario piemontese Adamo Abramo Cerruti, il piccolo Attilio nacque a Picerno, dove il padre all'epoca era impegnato pernella lavororealizzazione di un tratto della [[ferrovia Battipaglia-Potenza-Metaponto]]. Frequentò medie e scuole tecniche a [[Foggia]] e si iscrisse poi all'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università di Napoli]], dove nel [[1901]] conseguì la laurea in [[Scienze NaturaliBiologia]] con una tesi sui [[Bufonidae|Bufonidi]] (rospi) e, nella Scuola di magistero, il diploma di [[chimica]]. Fu assistente universitario (fra gli altri dello [[zoologo]] [[Giovanni Battista Grassi]]) fino al [[1908]], quando ottenne la libera docenza in [[anatomia]] e [[fisiologia]] comparata. Lavorò quindi ([[1909]]-[[1914]]) alla [[Stazione zoologica Anton Dohrn]] di Napoli e, per poi trasferirsi adal [[Taranto1910]], conentrò l’incaricoa far parte di ispettorevarie tecnico demanialecommissioni per la molluschicolturapesca e didel direttorecomitato ditalassografico unper laboratorioil diTirreno [[biologia marina]] che lui stesso avrebbe dovuto creareinferiore.
 
Furono queste esperienze e gli studi realizzati e pubblicati in quegli anni a ottenergli il trasferimento a [[Taranto]] con l'incarico di ispettore tecnico demaniale per la molluschicoltura e di direttore di un laboratorio di [[biologia marina]] che lui stesso avrebbe dovuto creare. Nella città dei due mari si dedicò quindi allo studio dei [[molluschi]] con l'obiettivo di migliorarne la pesca e l'allevamento, affrontando in particolare lo studio dell'ecosistema marino del Mar Piccolo dove erano ubicate le zone demaniali utilizzate per la sperimentazione e promuovendo sia la formazione degli operatori sia varie innovazioni tecnologiche.

Nello stesso tempo diede vita a un piccolo laboratorio che, grazie alla sua passione e impegno, si sviluppò fino a divenire un vero punto di riferimento italiano per le ricerche marine. Soppresso l’ispettoratol'ispettorato nel 1939, Cerruti mantenne la direzione del suo laboratorio, denominato nel frattempo Istituto talassografico e ospitato dal [[1930]] in un apposito palazzo eretto presso il Mar Piccolo e il canale navigabile. Nel [[1948]] lasciò l'incarico per raggiunti limiti di età e si dedicò all'insegnamento e alla ricerca; successivamente, l'ente in cui aveva trascorso 34 anni di intensa e apprezzata attività venne ribattezzato in suo onore Istituto Talassografico Sperimentale "Attilio Cerruti". Il suo nome fu dato anche a una motobarca del CNR di Taranto e a una via della città pugliese.
 
==Testi pubblicati==
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* "Ricerche oceanografiche compiute nel Mar piccolo, nel Mar grande e nel Golfo di Taranto durante il triennio 1932-34", in ''Atti della Reale Accademia delle scienze fisiche e matematiche di Napoli'', vol. 1, serie 3, n. 2 (1938).
* ''L'Istituto Talassografico di Taranto del Consiglio Nazionale delle ricerche'', Venezia, Grafiche Ferrari, 1943.
<!-- *''' Nuvo contributo all’oceanografiaall'oceanografia dei mari che circondano Taranto.''', Pavia, 1934.
*'''Le sorgenti sottomarine (citri) del Mar Piccolo e del Mar Grande di Taranto ''' , Ann. 1st. Sup. , 1938.
 
[httphttps://webcacheweb.googleusercontentarchive.comorg/search?q=cache:zGQcAr2GzDQJweb/20120716125717/http://test.b-neat.org/bemon/%3Fpage%3Dpetymol?page=petymol.c.html+%22attilio+cerruti%22+1956&cd=9&hl=it&ct=clnk&gl=it]
[http://www.prolocopicerno.it/IT/index.php?option=com_content&view=article&id=125&Itemid=5] -->
==Bibliografia==
* Pietro Parenzan, "Attilio Cerruti, la sua vita e la sua opera", in ''Bollettino della Società dei Naturalisti in Napoli'', LXVII (1958), pp. 1-16.
* Angelo Strusi, voce "Cerruti Attilio", in ''Dizionario biografico degli italiani'', XXIV, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1980, pp. 34-36. Consultabile su [http://www.treccani.it/Portale/elements/categoriesItems.jsp?pathFile=/sites/default/BancaDati/Dizionario_Biografico_degli_Italiani/VOL24/DIZIONARIO_BIOGRAFICO_DEGLI_ITALIANI_Vol24_011607.xml Treccani.it].
* Michele Durante, "Dal regio Laboratorio di biologia marina all’Istitutoall'Istituto sperimentale talassografico: sessantatré anni di studi e ricerche sul mare attraverso le carte d’archiviod'archivio di un istituto scientifico tarantino", in ''Gli archivi per la storia della scienza e della tecnica'', Atti del convegno internazionale di Desenzano sul Garda (4-8 giugno 1991), Roma, Ministero per i beni culturali e ambientali, 1995, pp. 329-364. ISBN 88-7125-106-7. Consultabile sul [https://web.archive.org/web/20120813141229/http://www.archivi.beniculturali.it/DGA-free/Saggi/Saggi_36_1.pdf sito del Ministero].
* Ester Cecere, "Attilio Cerruti, uno scienziato rigoroso e un fotografo appassionato" , in ''Frammenti mare. Taranto e l'antica molluschi''cultura''.'' A cura di Ester Cecere e Salvatore Mellea. Stampa Sud S.p.A. - Mottola (Taranto) 2009. pp. 11-13. V. anche https://www.archividellascienza.org/it/storia/item/attilio-cerruti
* AA.VV. "Attilio Cerruti" in ''Il Talassografico Attilio Cerruti di Taranto. 1914-2014. Cento anni di ricerca sul mare''. A cura di N. Cardellicchio, R. A. Cavallo, A. Di Leo, F. Rubino. pp. 26-27
 
== Collegamenti esterni ==
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