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{{Parco
|nome = Parco Rignon
|immagine = ParcoTorino Rignon07-2012 - panoramio (8).jpg
|didascalia = Anni '60: illuminazione di parco Rignon
|tipo = [[Parco cittadino|Parco urbano]] [[Storia di Torino|storico]]
|città = [[Torino]]
|indirizzo = [[Santa Rita (Torino)|Santa Rita]]
|indirizzo = - [[Corso Orbassano]], 200-202<br/>- Via Filadelfia, 205 / 219/A (interni)<br/>- Via Piscina, 22/A
|dimensioni = 4,6 [[Ettaro|ha]]
|inaugurazione = [[1970]]
|entegestore = Comune di Torino
|apertura = h. 7.00/20.30 dal 1º ottobre al 30 aprile; h 7.00/23.00 dal 1º maggio al 30 settembre; h. 7.00/24.00 in occasione di eventi estivi
|ingressi = corso[[Corso Orbassano]], via Piscina, via Filadelfia
|sitoweb =
|note =
|città = [[Torino]]
|paese = ITA
}}
 
Il '''parco Rignon''' è un piccolo [[Parco cittadino|parco urbano]], di 46.200&nbsp;[[Metro quadrato|]] di estensione, [[Parchi di Torino|situato a [[Torino]], [[Circoscrizioni di Torino|a sud-ovest]] della [[Torino|città]], nel quartiere di [[Santa Rita (Torino)|Santa Rita]].
 
== Storia ==
[[File:villaamoretti.jpg|thumb|Villa Amoretti.]]
Inizialmente, fu parco privato della famiglia [[Provana|Provana di Collegno]], ultimi proprietari della ''Villa Amoretti'', presente al suo interno, attualmente di proprietà della città di [[Torino]] e sede di una biblioteca civica.<br />
Nel [[1650]], l'area risultava ancora una semplice cascina rurale, quando l'acquistò tal Don Giambattista Amoretti, un giovane sacerdote ligure originario di [[Oneglia]], da poco divenuto elemosiniere e diplomatico presso la corte ducale. Entrato nelle grazie del marchese [[Filippo San Martino di Agliè]], di [[Cristina di Borbone-Francia|Madama Cristina di Francia]] e di [[Carlo Emanuele II di Savoia]], il giovane prete, dotato di spiccata diplomazia e senso degli affari, sia a [[Torino]] che in [[Francia]], fu altresì nominato abate di corte. Oltre la Casina Amoretti, fu nominato amministratore dell'[[Abbazia]] di Casanova di [[Carmagnola]], nonché dell'[[Abbazia di Abondance]] in [[Alta Savoia]], entrambe appartenenti all'[[Ordine Cistercense]].
Si trovava al suo interno una cascina a corte chiusa, poi trasformata in commenda, di proprietà della famiglia Amoretti, originaria di [[Oneglia]]. Intorno al [[1760]] la commenda fu sostituita da una villa, costruita su progetto di [[Gian Giacomo Planteri|Plantery]].
 
Fino alla sua morte, avvenuta nel [[1686]], l'abate finanziò i lavori di ristrutturazione della cascina, elevandola a "commenda", con pianta a "L". Come accadde per alcuni suoi nipoti, Lorenzo Giovanni Batta Amoretti Conte d’Envie e Benedetto Amoretti, anche questa proprietà finì in eredità, questa volta ad terzo nipote, tal Carlo Giacinto Amoretti, che finanziò un'ulteriore ristrutturazione dell'area dopo l'[[Assedio di Torino]] del [[1706]]. Carlo Giacinto, nel frattempo divenuto marchese di [[Osasio]], ebbe un primogenito, Giuseppe Antonio Amoretti, che però morì prematuramente, e alla proprietà quindi subentrò il secondogenito, il marchese Giambattista Amoretti di [[Osasio]].
[[File:villaamoretti.jpg|thumb|Villa Amoretti.]] Nel [[1650]] l'area Rignon era ancora una semplice cascina, quando l'acquistò Giambattista Amoretti, un giovane prete ligure divenuto poi elemosiniere e diplomatico presso la corte ducale di [[Carlo Emanuele II]]. La villa al centro fu edificata da suo nipote Giambattista di [[Osasio]]. Carlo, ultimo marchese di [[Osasio]], ebbe una sola figlia, che morì nel [[1807]] lasciando la villa in eredità ai Guasco di Castelletto, famiglia della madre, e infine passò ai Provana di [[Collegno]]. Pochi anni dopo, nel [[1833]], la villa fu acquistata dal conte Paolo Luigi Rignon, quindi passò al conte Vittorio Rignon nel [[1899]], anno della prima ristrutturazione: fece abbattere i rustici a lato della villa, ingrandire il parco e costruire le nuove scuderie con l'arancera<ref>{{cita|Santa Rita|pp. 53-56}}</ref>. Nel [[1912]] il suo discendente, [[Felice Rignon]], già [[sindaci di Torino|sindaco di Torino]] e senatore del [[Regno d'Italia]], la donò al Comune<ref>http://www.comune.torino.it/verdepubblico/patrimonioverde/parchi-giardini/rignon/rignon.shtml, URL consultata il 22-10-2011</ref>. Nel [[1970]] il Comune acquistò anche il terreno circostante, per erigere il parco attuale. La villa fu ulteriormente ristrutturata nel [[2001]] con l'aggiunta di un nuovo spazio bibliotecario sul retro nel [[2004]].
 
===L'attuale Villa Amoretti===
==Descrizione==
Nel [[1760]], su volere del marchese Giambattista Amoretti di [[Osasio]], partirono i lavori di costruzione dell'attuale Villa, situata al centro del parco, su dei progetti dell'architetto torinese [[Gian Giacomo Planteri|Plantery]], che già si era occupato di interventi urbanistici in città. L'edificio fu progettato su di un piano rialzato, accessibile da due scalinate simmetriche centrali, quindi sormontato ancora da due ampi piani di residenza.
Il parco, "punto nevralgico"<ref>[http://books.google.it/books?id=CeYIAQAAMAAJ&q=%22Parco+Rignon%22&dq=%22Parco+Rignon%22&cd=10 Raffaele Scali, Maria Carmen Belloni]</ref> del quartiere [[Santa Rita (Torino)|Santa Rita a Torino]] e con tre secoli di storia<ref name="comune.torino.it">[http://www.comune.torino.it/verdepubblico/patrimonioverde/parchi-giardini/rignon/rignon.shtml comune.torino.it]</ref>, è principalmente delimitato da via Filadelfia a nord e da corso Orbassano ad ovest. Importante è il suo giardino [[liberty]], ampliato dall'architetto Chevalley nel [[1906]]<ref name="comune.torino.it"/>.<br />
 
All'interno del parco è presente la già citata Villa Amoretti, edificata nella seconda metà del [[XVIII secolo|settecento]] per volontà dell'[[abate]] Giambattista Amoretti. La villa, acquistata dal Comune di Torino nel [[1970]] e recentemente ampliata e restaurata, ospita una biblioteca civica<ref>[http://books.google.it/books?id=cWNdAAAAMAAJ&q=%22Parco+Rignon%22&dq=%22Parco+Rignon%22&cd=8 Il Piemonte di Vittorio Alfieri] booksgoogle.it</ref>.
Il marchese Giambattista Amoretti ebbe un figlio, Carlo, che fu anche ultimo marchese di [[Osasio]], il quale ebbe a sua volta una sola figlia, la quale però morì presto nel [[1807]], lasciando quindi la villa in eredità ai famigliari di sua moglie, i Guasco di [[Castelletto d'Erro]] d'[[Alessandria]], già decurioni di [[Torino]]. I Guasco, a loro volta, cedettero la villa nel [[1828]], comprensiva dei terreni circostanti, ai fratelli conti Pietro Amedeo e Paolo Luigi ''Rignone'', o Rignon. La proprietà passò quindi a [[Felice Rignon|Felice]], [[sindaci di Torino|sindaco di Torino]] e senatore del [[Regno d'Italia|Regno]], ed Enrico Rignon; poi, nel [[1899]], al figlio di quest'ultimo, Vittorio.
 
Fu il conte Vittorio Rignon, che nel periodo [[1900]]-[[1910]] condusse degli importanti rimaneggiamenti a tutta la proprietà: la villa fu totalmente ristrutturata, mentre il parco circostante fu totalmente ridisegnato, con elegante giardino fiorito, in stile [[Liberty a Torino|liberty]]<ref name="schedaPR">{{Cita|''Parco Rignon''}}.</ref>, quindi dotato di cinta muraria con tre ingressi, uno principale sul Corso Orbassano, due laterali su Via Filadelfia e Via Piscina. La commenda originaria fu totalmente demolita, per dar spazio alle scuderie e all'edificio semicircolare, progettato dall'ingegner [[Giovanni Chevalley]] e destinato ad aranciera, ed ancor oggi visibile sul lato nord, ovvero vicino all'ingresso di via Filadelfia<ref name="schedaPR"/><ref>{{Cita web|url=https://mole24.it/2018/07/24/tesoro-nascosto-di-parco-rignon-a-torino-villa-amoretti/|titolo=Il tesoro nascosto di Parco Rignon a Torino, Villa Amoretti|autore=Alessandro Maldera|data=24 luglio 2018}}</ref><ref>{{cita|Santa Rita|pp. 53-56}}.</ref>.
 
Nel [[1970]] il Comune di [[Torino]] riuscì ad acquistare la villa e i terreni circostanti e ne prese la gestione come parco pubblico cittadino, mentre l'edificio fu destinato a [[Biblioteche civiche torinesi|Biblioteca Civica]]<ref name="BCVA">{{Cita web|url=http://www.comune.torino.it/cultura/biblioteche/sedi_orari/amoretti.shtml|titolo=Biblioteca civica Villa Amoretti|dataarchivio=7 novembre 2019|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191107162105/http://www.comune.torino.it/cultura/biblioteche/sedi_orari/amoretti.shtml|urlmorto=sì}}</ref> e spazio espositivo, punto strategico del quartiere [[Santa Rita (Torino)|Santa Rita]] di [[Torino]]<ref name="schedaPR"/><ref>[http://books.google.it/books?id=CeYIAQAAMAAJ&q=%22Parco+Rignon%22&dq=%22Parco+Rignon%22&cd=10 Raffaele Scali, Maria Carmen Belloni]</ref>.
 
La stessa villa fu poi ulteriormente ristrutturata nel [[2001]], dotandola di sala riunioni sotterranea, e fu costruito un nuovo padiglione bibliotecario sul retro, nel [[2005]]<ref name="BCVA"/><ref>[http://books.google.it/books?id=cWNdAAAAMAAJ&q=%22Parco+Rignon%22&dq=%22Parco+Rignon%22&cd=8 Il Piemonte di Vittorio Alfieri] booksgoogle.it</ref>.
 
==Attività==
[[ImmagineFile:Parco Rignon, sera.jpg|thumb|[[Storia dell'illuminazione pubblica a Torino|Anni '60: Primeprime luci accese]] a Parco Rignon, progetto di illuminazione di [[Guido Chiarelli]]]]
Il parco, frequentato soprattutto per la Biblioteca, in [[estate]] è sede di [[Musica a Torino|eventi musicali]] e di altre manifestazioni di quartiere; è stata sede di lavori del [[Teatro Stabile di Torino|Teatro Stabile]]<ref>[http://books.google.it/books?id=j15dAAAAMAAJ&q=%22Parco+Rignon%22&dq=%22Parco+Rignon%22&cd=9 Barbara Bertin] booksgoogle.it</ref> e di varie importanti attività artistiche<ref>[http://books.google.it/books?id=kRr0AAAAMAAJ&q=%22Parco+Rignon%22&dq=%22Parco+Rignon%22&lr=&cd=14 Bent Schønberg]</ref>. Nel parco vi sono anche dei [[Parco giochi|giochi per bambini]] ed una bocciofila.
 
==Note==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Parchi di Torino]] (e [[luoghi d'interesse a Torino]] in generale)
 
==Altri progetti==
{{interprogetto}}
 
==Collegamenti esterni==
* {{cita web|url=http://www.comune.torino.it/verdepubblico/patrimonioverde/parchi-giardini/rignon/rignon.shtml|Schedatitolo=Parco delRignon|tipo=scheda|accesso=14 parcoluglio dal2010|dataarchivio=17 sito delsettembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110917033850/http://www.comune.torino.it/verdepubblico/patrimonioverde/parchi-giardini/rignon/rignon.shtml|urlmorto=sì|cid=''Parco di TorinoRignon''}}
 
{{Portale|Torino}}