Ino (Euripide): differenze tra le versioni

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|Personaggi=
*[[Ino]]
*[[Atamante]]
*Temisto
*[[Dioniso]] (''ex machina'')<ref name="Student">William Nickerson Bates, ''Euripides. A Student of Human Nature'', Philadelphia, UPP, 1930, p. 255.</ref>
|Opera=
|Cinema=
}}
'''''Ino''''' (''Ἰνώ'') è una [[tragedia]] perduta composta da [[Euripide]] nel [[V secolo a.C.]], presumibilmente tra il [[455 a.C.|455]] e il [[425 a.C.]].<ref>{{cita web|urlname=https://www.quotidiano.net/magazine/ce-un-altro-euripide-in-un-frammento-di-papiro-a2709978?live|titolo=C’è"Student" un altro Euripide in un frammento di papiro}}</ref>.
== Conservazione ==
Circa una ventina di frammenti della tragedia sono sopravvissuti per [[tradizione indiretta]]<ref>Eur. frr. 398-423 ''TrGF'', per un totale di 79 versi.</ref>. Nel 2022 è stato rinvenuto un papiro a [[Filadelfia (Egitto)|Filadelfia]], nell'[[Oasi del Fayyum]], contenenti 98 versi da ''Ino'' e ''[[Poliido (Euripide)|Poliido]]'', di cui solo ventidue già noti.<ref>{{Cita web|url=https://www.colorado.edu/asmagazine/2024/08/01/uncovered-euripides-fragments-are-kind-big-deal|titolo=Uncovered Euripides fragments are ‘kind of a big deal’|sito=Colorado Arts and Sciences Magazine|data=1°º agosto 2024|lingua=en|accesso=21 settembre 2024}}</ref> Il frammento, datato al III secolo d.C. e considerato uno dei più importanti testi euripidei scoperti, è stato identificato grazie al lavoro degli studiosi Yvona Trnka-Amrhein e John Gibert, col supporto dell'archeologo Basem Gehad. Recuperato all'interno della tomba di un bambino, è stato analizzato utilizzando il ''[[Thesaurus Linguae Graecae]]'', un database digitale di testi greci antichi.<ref>{{cita web|url=https://www.quotidiano.net/magazine/ce-un-altro-euripide-in-un-frammento-di-papiro-a2709978?live|titolo=C’è un altro Euripide in un frammento di papiro}}</ref>.
 
== Trama ==
Nelle ''[[Fabulae]]''<ref>''Fabula'' IV.</ref>, [[Igino (astronomo)|Igino]] riporta la trama della tragedia euripidea<ref>Tuttavia, è dubbio se la versione narrata da Igino sia effettivamente basata sulla tragedia o se il mitografo abbia attinto ad oltre fonti. {{Cita libro|nome=William Nickerson|cognome=Bates|titolo=Euripides: A Student of Human Nature|url=https://www.google.it/books/edition/Euripides/lU0rEAAAQBAJ?hl=en&gbpv=1&dq=hyginus+ino+euripides+plot&pg=PA254&printsec=frontcover|accesso=21 settembre 2024|data=2017|editore=University of Pennsylvania Press|lingua=en|p=254|ISBN=978-1-5128-1423-1}}</ref>.:
Nelle ''[[Fabulae]]'', [[Igino (astronomo)|Igino]] riporta la trama della tragedia euripidea:
{{q|Quando [[Atamante]], re di Tessaglia, pensò che sua moglie [[Ino]], dalla quale aveva generato due figli, fosse morta, sposò Temisto, figlia di una ninfa, ed ebbe due figli gemelli da lei. Più tardi scoprì che Ino era sul [[Parnaso]], dove si era recata per i banchetti bacchici.
 
Mandò qualcuno a riportarla a casa e la nascose quando arrivò.
{{Citazione|Atamante, re di Tessaglia, convinto che sua moglie Ino, dalla quale aveva avuto due figli, fosse morta, sposò Temisto, figlia di una Ninfa, che gli diede due gemelli. In seguito scoprì che Ino si trovava sul Parnaso, dove era andata per partecipare alle cerimonie delle Baccanti; la mandò a prendere e quando gli fu condotta la tenne nascosta. Temisto venne a conoscere che era stata trovata, ma ignorava chi fosse. Concepì allora il progetto di uccidere i suoi figli; prese come complice proprio Ino, che credeva una prigioniera di guerra, e le disse di vestire i propri figli con vesti bianche e quelli di Ino con vesti nere. Ino però rivestì i suoi di bianco e quelli di Temisto con abiti scuri; allora Temisto, ingannata, uccise i suoi e quando seppe la cosa si suicidò. Atamante poi, in un accesso di follia, uccise il proprio figlio maggiore Learco durante una battuta di caccia, mentre Ino si precipitò in mare insieme al figlio minore Melicerte e divenne una dea.|{{cita libro|autore=Igino|titolo=Miti|curatore=[[Giulio Guidorizzi]]|editore=Adelphi|anno=2022}}}}Tuttavia, è dubbio se la versione narrata da Igino sia effettivamente basata sulla tragedia o se il mitografo abbia attinto ad oltre fonti.<ref>{{Cita libro|nome=William Nickerson|cognome=Bates|titolo=Euripides: A Student of Human Nature|url=https://www.google.it/books/edition/Euripides/lU0rEAAAQBAJ?hl=en&gbpv=1&dq=hyginus+ino+euripides+plot&pg=PA254&printsec=frontcover|accesso=21 settembre 2024|data=2017|editore=University of Pennsylvania Press|lingua=en|p=254|ISBN=978-1-5128-1423-1}}</ref>
 
Temisto scoprì che era stata trovata, ma non conosceva la sua identità. Concepì il desiderio di uccidere i figli di Ino e fece di Ino stessa, che credeva prigioniera, una confidente del piano, dicendole di coprire i suoi figli con vesti bianche, ma quelle di Ino con quelle nere.
Un frammento rinvenuto nel 2022 suggerisce che nella versione euripidea del mito la protagonista è rappresentata in modo complesso e nobilitante, contrariamente alla versione canonica del mito che la descrive come una matrigna crudele. Ino, zia del dio Dioniso e membro della famiglia reale di Tebe, viene ritratta in frammenti precedenti come spietata e intenzionata a uccidere i figli del marito per vendetta. Tuttavia, il frammento del 2022 cambia la trama: Ino non è più la matrigna malvagia, ma la vittima, mentre un'altra donna compie l'omicidio e si suicida. In questa nuova versione, Ino è presentata come un'eroina positiva, guidata da amore e equilibrio, offrendo un ritratto più profondo del personaggio.<ref>{{cita web|url=https://www.quotidiano.net/magazine/ce-un-altro-euripide-in-un-frammento-di-papiro-a2709978?live|titolo=C’è un altro Euripide in un frammento di papiro}}</ref>
 
Ino coprì le sue con vesti bianche e quelle di Temisto con quelle scure; poi Temisto uccise per errore i suoi figli. Quando lo scoprì, si uccise.
== Frammenti ==
 
Circa una ventina di frammenti della tragedia sono sopravvissuti per [[tradizione indiretta]]. Nel 2022 è stato rinvenuto un papiro a [[Filadelfia (Egitto)|Filadelfia]], nell'[[Oasi del Fayyum]], contenenti 98 versi da ''Ino'' e ''[[Poliido (Euripide)|Poliido]]'', di cui solo ventidue già noti.<ref>{{Cita web|url=https://www.colorado.edu/asmagazine/2024/08/01/uncovered-euripides-fragments-are-kind-big-deal|titolo=Uncovered Euripides fragments are ‘kind of a big deal’|sito=Colorado Arts and Sciences Magazine|data=1° agosto 2024|lingua=en|accesso=21 settembre 2024}}</ref> Il frammento, datato al III secolo d.C. e considerato uno dei più importanti testi euripidei scoperti, è stato identificato grazie al lavoro degli studiosi Yvona Trnka-Amrhein e John Gibert, col supporto dell'archeologo Basem Gehad. Recuperato all'interno della tomba di un bambino, è stato analizzato utilizzando il ''[[Thesaurus Linguae Graecae]]'', un database digitale di testi greci antichi.<ref>{{cita web|url=https://www.quotidiano.net/magazine/ce-un-altro-euripide-in-un-frammento-di-papiro-a2709978?live|titolo=C’è un altro Euripide in un frammento di papiro}}</ref>
Inoltre, Atamante, durante una battuta di caccia, in un impeto di follia uccise il figlio maggiore [[Learco]]; ma Ino con il più giovane, [[Melicerte]], si gettò in mare e fu trasformata in una dea.|trad. A. D'Andria}}
 
Un papiro, pubblicato nel 2012<ref>''P.Oxy.'' 5131, edito da Luppe e Henry.</ref>, riporta proprio un brano dell'esodo, con quest'ultimo episodio: infatti, dopo la fine di un canto corale, alcuni servi trasportano il corpo di Learco e Atamante (rinsavito) e Ino intonano il lamento funebre.
{{q| CORO Un altro. . . <br />
Perché questi uomini sono venuti. . .<br />
in alto lo sfortunato . . .<br />
di Cadmo. . .<br />
portare a casa del padrone.<br />
ATAMANTE: Ponetelo con delicatezza davanti alla casa, presenti,<br />
un peso piccolo per te, ma doloroso per me.<br />
Spogliatelo, mostratelo alla luce. . .<br />
così da non sfuggire all'attenzione indossando le vesti. . .<br />
INO (canta): . . . anima . . .<br />
. . .<br />
. . . terribile, o miserabile<br />
. . . infelice<br />|trad. A. D'Andria}}
La morte di Melicerte, quindi, costituisce un incidente separato e non, come in molti altri resoconti del mito, parte di una reazione istantanea di Ino alla notizia della morte di Learco, motivata dal timore che ciò accadesse se il marito, ancora folle, potrebbe aver ucciso l'altro figlio. Separando questi eventi Euripide dà ad Atamante, e in particolare a Ino, l'opportunità di piangere la morte di Learco; la sua fine ha quindi un impatto sugli spettatori a pieno titolo, prima di essere succeduto dall'ulteriore tragedia di Ino e Melicerte.
 
Un nuovo frammento di papiro rinvenuto nel 2022<ref>La prima edizione è stata pubblicata in "Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik" vol. 230 (2024), pp. 1–40.</ref>, riferito, invece, alla prima parte della tragedia, suggerisce che nella versione euripidea del mito la protagonista sia rappresentata in modo complesso e nobilitante: Ino è rappresentata come una vittima, mentre un'altra donna, Temisto, compie l'omicidio e si suicida. In questa nuova versione, Ino è presentata come un'eroina positiva, guidata da amore e equilibrio, offrendo un ritratto più profondo del personaggio.
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* J. Gilbert–B. Gehad–Y. P. Trnka-Armhein, ''New Excerpts from Euripides’ Ino and Polyidos'', in "Zeitschrift für Papyrologie und Epigraphik", vol. 230 (2024), pp. 1-40.
 
 
{{Tragedie greche}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|antica Grecia|teatro}}
 
[[Categoria:Opere teatrali di Euripide]]
[[Categoria:Opere teatrali perdute]]