Castelli di Jesi Verdicchio Riserva: differenze tra le versioni

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{{Denominazione vino
{{VinoDOC|
tipo|Denominazione = DOCG
|Regione = Marche
|denominazione=Castelli di Jesi Verdicchio riserva
|Regione 2 =
|data_decreto=30/11/11
|Nome vino = Castelli di Jesi Verdicchio riserva
|note='' ''
|Data =
|gazzetta_ufficiale=</br>
|Tipologia = Castelli di Jesi Verdicchio riserva
|resa_uva=10,0 [[tonnellata|t]]
|Tipologia 2 =
|resa_vino=70%
|Tipologia 3 =
|titolo_uva=12,0%
|Fonte = Disciplinare di produzione
|titolo_vino=12,5%
|Ref = {{Cita web|url=http://catalogoviti.politicheagricole.it/scheda_denom.php?t=dsc&q=1019|titolo=Disciplinare di produzione|accesso=00 mese anno}}
|estratto_secco=17,0 g/l
|Immagine =
|vitigno=
|Didascalia =
*[[Verdicchio]] minimo 85%.
}}
 
Il '''Castelli di Jesi Verdicchio riserva''' è unla vino a ''Denominazione[[denominazione di Origineorigine Controllatacontrollata e Garantita'' ([[Denominazionegarantita]] di Origineun Controllata e Garantita|DOCG[[vino]])<ref name=Disciplinare>[http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/4625bianco Disciplinareprodotto dinelle produzione]</ref>provincie prodotto indi [[provincia di Ancona|Ancona]] e di [[Provincia di Macerata|Macerata]].
[[provincia di Macerata|Macerata]].
 
==Zona di produzione==
== Vitigni con cui è consentito produrlo ==
La zona di produzione delle uve comprende le aree vitate presenti nei comuni di [[Arcevia]], [[Barbara]], [[Belvedere Ostrense]], [[Castelbellino]], [[Castelleone di Suasa]], [[Castelplanio]], [[Corinaldo]], [[Cupramontana]], [[Maiolati Spontini]], [[Mergo]], [[Montecarotto]], [[Monte Roberto]], [[Morro d'Alba]], [[Ostra (Italia)|Ostra]], [[Ostra Vetere]], [[Poggio San Marcello]], [[Rosora]], [[San Paolo di Jesi]], [[San Marcello (Italia)|San Marcello]], [[Senigallia]], [[Serra de' Conti]], [[Serra San Quirico]] e [[Staffolo]] in [[provincia di Ancona]]; [[Apiro]] e [[Cingoli]] in [[provincia di Macerata]].
*[[Verdicchio]] minimo 85%;
*Altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione nella regione [[Marche]] nella misura massima del 15%.
 
La menzione "Classico" è riservata al vino ottenuto nella zona originaria più antica, escludendo i territori posti alla sinistra del fiume [[Misa (fiume)|Misa]] e quelli di Ostra e di Senigallia.
== Tecniche di produzione ==
Per i nuovi impianti e i reimpianti la densità non può essere inferiore a {{tutto attaccato|2 200}} ceppi/[[Ettaro|ha]]. <br/>
È vietato l'allevamento a tendone.<br/>
È vietata ogni pratica di forzatura.<br/>
È consentita l'[[Irrigazione#Di soccorso|irrigazione di soccorso]].<br/>
Richiede un invecchiamento minimo di 18 mesi di cui almeno 6 in bottiglia a decorrere dal 1º dicembre dell'anno di vendemmia. <br/>
Tutte le operazioni di vinificazione, invecchiamento e imbottigliamento, debbono essere effettuate nella zona DOCG.
 
== Storia ==
== Caratteristiche organolettiche ==
La viticoltura, già presente nella Marca Anconetana in epoca preromana, venne rinnovata dai monaci benedettini e camaldolesi.
*'''colore''' giallo paglierino più o meno intenso;
*'''odore''': delicato, caratteristico;
*'''sapore''': asciutto, armonico con retrogusto gradevolmente amarognolo;
 
Nei primi anni del XVI secolo lo spagnolo Herrera, professore a Salamanca, descrisse le più comuni varietà di viti e la tecnica di vinificazione in bianco.
== Abbinamenti consigliati ==
Del vitigno Verdicchio scrisse: «Il vino di questo vitame è migliore di niuno altro bianco. Si conserva per lungo tempo, è molto chiaro, odorifero e soave. Ma l’uva di esso per mangiare non vale molto.»
Si abbina alla cucina marinara: antipasti di pesce anche crudo, paste/risotti/zuppe di pesce, grigliate miste di pesce, pesce arrosto in particolare pescatrice/rombo/spigola. Accompagna anche le carni bianche, in particolare il [[coniglio]].
 
La Commissione Ampelografica Provinciale, presieduta dall'enologo De Blasis, nel 1871 pubblicò i "Primi studi sulle viti della Provincia di Ancona", segnalando il Verdicchio o ''Verdeccio'' nel mandamento di Jesi.
== Cenni storici ==
Precedentemente all'attuale disciplinare questo vino è stato riconosciuto DOC sotto il nome "Verdicchio dei Castelli di Jesi riserva" con DM 12.09.1995 G.U. 231 - 03.10.1995. Successivamente è stato riconosciuto come DOCG<ref>{{Cita news
|url=http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/ancona/2009/06/14/191300-matelica_jesi_verdicchio_docg.shtml
|titolo=Matelica e Jesi, il Verdicchio è DOCG
|pubblicazione=[[Il Resto del Carlino]]
|data=13 giugno 2009
|accesso=15 giugno 2009
|urlarchivio=http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:Op19noecXToJ:www.ilrestodelcarlino.it/ancona/2009/06/14/191300-matelica_jesi_verdicchio_docg.shtml
|dataarchivio=22-12-2012
|deadurl=no
}}</ref>, ma nel DM 30.11.2011 (Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf Sezione Qualità e Sicurezza Vini DOP e IGP) <ref name=Disciplinare></ref>, il suo nome è stato modificato in "Castelli di Jesi Verdicchio riserva".
 
Il vino Verdicchio acquisì notorietà commerciale all'inizio degli anni '50 quando due produttori collocarono la cantina in uno dei ''castelli'' e caratterizzarono il prodotto con una bottiglia tipica, l'anfora etrusca disegnata da Maiocchi.
Il vecchio disciplinare prevedeva quanto segue:
*resa_uva=110 q
*resa_vino=70,0%
*titolo_uva=11,5%
*titolo_vino=12,5%
*estratto_secco=17,0‰
*vitigno=Verdicchio minimo 85.0%
*'''colore''': paglierino tenue
*'''odore''': delicato, caratteristico
*'''sapore''': asciutto, armonico, con retrogusto gradevolmente amarognolo
 
==Tecniche di produzione==
== Produzione ==
È vietata la forma di allevamento a pergola detta tendone. Tutte le operazioni di cantina devono essere effettuate nei comuni su cui ricade la zona disciplinata; sono autorizzate altre ditte delle province di Ancona e Macerata.
{{...}}
 
Nell'etichettatura deve figurare l'annata di produzione delle uve.
== Castelli di Jesi Verdicchio Riserva Classico ==
 
{{vedi anche|Verdicchio dei Castelli di Jesi classico}}
==Disciplinare==
L'uso della menzione "Classico" è riservata al vino ottenuto dalle uve raccolte nella zona originaria più antica.
 
La DOC è stata approvata con DM 12.09.1995 G.U. 231 <br>
La DOCG è stata riconosciuta con DM 18.02.2010 G.U. 50<br>
Successivamente il disciplinare ha subito le seguenti modifiche:
*DM DM 26.07.2011 G.U. 195
*DM 30.11.2011Pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf
La versione in vigore è stata approvata con DM 07.03.2014 pubblicato sul sito ufficiale del Mipaaf<ref name=Disciplinare/>
 
==Tipologie==
 
===Castelli di Jesi Verdicchio riserva===
 
{|class=wikitable
|-
|uvaggio||verdicchio 85% minimo
|-
|titolo alcolometrico minimo||12.50% vol
|-
|acidità totale minima|| 4,50 g/l.
|-
|estratto secco minimo||17,00 g/l
|-
|resa massima di uva per ettaro||100 q.
|-
|resa massima di uva in vino||70%
|-
|invecchiamento||18 mesi di cui almeno 6 in bottiglia.
|-
|}
 
====Caratteristiche organolettiche====
 
==== Abbinamenti consigliati ====
 
== Note ==
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==Voci correlate==
* [[CucinaAnfora marchigiana(bottiglia)]]
* [[Verdicchio DOC e DOCG]]
* [[Verdicchio dei Castelli di Jesi]]
 
{{enologia}}
{{vini DOCG}}
 
{{Portale|Agricoltura|alcolici|Marche}}
 
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[[Categoria:Vini DOCG della provincia di Macerata]]
[[Categoria:Vini DOC e DOCG prodotti con uva Verdicchio]]
 
[[fr:Verdicchio dei Castelli di Jesi classico riserva]]