Scienza della logica: differenze tra le versioni
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|preceduto = [[Fenomenologia dello spirito]]
|seguito = [[Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio]]
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La '''''Scienza della logica''''' è un'opera di [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]], pubblicata tra il 1812 e il 1816, a cui seguirà una seconda edizione della prima parte pubblicata postuma nel 1831<ref>La traduzione italiana di A.Moni-C.Cesa per Laterza riporta il testo della seconda edizione per la prima parte (Dottrina dell'essere). Il testo della prima edizione (1812), invece, è disponibile in traduzione italiana come: ''Scienza della logica. Libro primo. L’essere (1812)'', a cura di P. Giuspoli, G. Castegnaro e P. Livieri, Verifiche, Trento 2009.
La ''Scienza della logica'' ha come oggetto il pensiero puro, essa è "la scienza dell{{'}}''idea pura'', dell'idea nell'elemento astratto del ''pensiero''" (''Enc''. 1830, § 19).
L'opera è divisa in due volumi, contenenti nel complesso tre libri:
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nella ''Dottrina dell'essenza'' le categorie relazionali (causa-effetto, azione reciproca etc.) e modali (necessità, possibilità etc.);
[[File:Wissenschaft der Logik.jpg|miniatura|Frontespizio del
nella ''Dottrina del concetto'', invece, troviamo (1) una trattazione della logica tradizionale (concetto, giudizio e [[sillogismo]]), (2) una trattazione delle categorie dell'oggettività (meccanicismo, chimismo, [[teleologia]] esterna), e infine (3) la trattazione delle categorie di vita (teleologia interna), conoscere e idea assoluta (ovvero del metodo).
== La posizione della ''Logica'' nel sistema ==
Tutta la filosofia secondo Hegel ha come proprio oggetto il "pensiero" inteso nel senso di ''pensiero oggettivo'' (dunque non come prodotto e attività cognitiva di un soggetto umano). Pensiero nel senso di razionalità immanente al reale, come si ricava dalla nota formulazione hegeliana secondo cui "ciò che è razionale è reale; e ciò che è reale è razionale"<ref>G. W. F. Hegel, ''Lineamenti di filosofia del diritto'' (''Prefazione''), Laterza, Bari, 1954, pag.15</ref>. La massima va interpretata in un duplice senso: (1) che l'elemento razionale non è un prodotto esclusivamente soggettivo, cognitivo, che appartiene a un soggetto umano, ma è qualcosa che costituisce la struttura interna di tutte le cose naturali, e di ogni realtà in generale. È pensiero vero, razionale tutto ciò che trova corrispondenza, conferma nella realtà; (2) che ciò che è reale non è un che di estraneo e refrattario al pensiero ma, al contrario, è qualcosa di internamente articolato da una forza attiva che è il pensiero stesso<ref name=":
Nello specifico la ''Logica'' — che costituisce la prima parte della filosofia (seguita dalla ''Filosofia della natura'' e dalla ''Filosofia dello spirito'') — ha come proprio oggetto di indagine il pensiero in quanto ''pensiero puro'', vale a dire prima e indipendentemente da ogni sua realizzazione nella dimensione naturale e spirituale:<blockquote>''"Nella logica abbiamo a che fare con il pensiero puro, ossia con le determinazioni pure del pensiero. ... Nella logica i pensieri vengono colti in modo da non avere altro contenuto che quello appartenente al pensiero stesso e prodotto da esso. Così i pensieri sono pensieri puri."''
<small>(G.W.F. Hegel, ''Enciclopedia,''
=== Il rapporto con la ''Fenomenologia dello spirito'' e il nuovo progetto di sistema ===
La Scienza della logica segna nello sviluppo della filosofia di Hegel una svolta rispetto al progetto sistematico presentato nel 1807 con la pubblicazione della ''[[Fenomenologia dello spirito]].'' Nel 1807 Hegel presenta un progetto di "Sistema della scienza" con il seguente programma:<blockquote>''Sistema della scienza'':
Parte I. <u>Introduzione</u> al "Sistema della scienza" (= Fenomenologia dello spirito);
Parte II. <u>Sistema della scienza</u>: 1 Logica; 2. Filosofia della natura; 3. Filosofia dello spirito.</blockquote>Con la stesura della ''Scienza della logica'', Hegel abbandona questo schema quadripartito, e comincia ad adottare uno schema tripartito, che non contempla più una introduzione alla scienza, e che è costituito esclusivamente dalle tre discipline filosofiche. La fenomenologia resta un modo per adottare il punto di vista del sapere assoluto, quindi della scienza, ma come tale (ovvero come introduzione) non appartiene al sistema della filosofia. Con questa modifica sistematica, il progetto di "Sistema della scienza" del 1807 viene soppiantato da quello esposto nella ''Enciclopedia'' a partire dal 1817<ref>cfr. F.
==Una riforma della logica: la "logica speculativa"==
=== La critica alle logiche ''formali'' e ''trascendentali'' ===
La logica hegeliana è "logica speculativa", logica del concreto, che si oppone tanto alla [[logica formale]] (o logica dell'astratto come quella [[Aristotele|aristotelica]] ), che si limita a considerare il pensiero nella sua struttura formale, facendo astrazione da ogni contenuto e come tale non è capace di esprimere il concreto, quanto alla [[logica trascendentale]] di impronta [[
Per Hegel, al contrario, il pensare è un che di ''oggettivo'', qualcosa che non si esaurisce nell'attività del soggetto. Il pensare costituisce l'anima immanente delle cose: la realtà è pensiero e quindi il reale è razionale, nel senso in cui si afferma che esistono leggi nella natura, che c'è della ragione nel mondo, che le cose in generale obbediscono a principi e a regole.
=== Dalla metafisica alla logica ===
La logica speculativa per Hegel non deve soltanto superare i limiti delle logiche formali e trascendentali, ma anche quelli della metafisica. La posizione di Hegel sulla metafisica, pur essendo ambivalente (di critica e ammirazione a un tempo), è tutto sommato chiara: Hegel infatti sostiene che una delle colpe di Kant è stata quella di avere privato il popolo tedesco della metafisica, ma «un popolo civile senza metafisica [è] simile a un tempio riccamente ornato, ma privo di santuario»<ref>G.W.F. Hegel, ''Prefazione alla prima edizione'' [1812], in Id., ''Scienza della logica'' [1831²], trad. it. di A. Moni [1923], rivista e aggiornata da C. Cesa [1968], vol. I, Laterza, Roma-Bari 2004, p. 4.</ref>; con ciò, però, non si deve pensare che l'operazione di Hegel sia un ritorno ingenuo alla metafisica dogmatica pre-critica: Hegel è ben consapevole dei limiti e difetti della metafisica (come è evidente nel paragrafo dedicato alla metafisica classica nel ''Considerazioni del pensiero sull'oggettività,'' in Enc. 1830)<ref>cfr. S. Houlgate, ''Hegel’s Logic'', in F.C. Beiser (ed.), ''The Cambridge Companion to Hegel and Nineteenth- Century Philosophy'', Cambridge University Press, NY 2008, pp. 111-134.
intende dire che la Logica costituisce lo sviluppo e l'inveramento di quello che un tempo si chiamava metafisica<ref>A conferma del fatto che la logica speculativa costituisca un superamento della metafisica si può riferire il fatto che Hegel stesso ha esplicitamente abbandonato il progetto di scrivere una metafisica con la stesura della Fenomenologia. Negli anni di Jena antecedenti al 1807, infatti, il sistema di Hegel presentava una struttura assai diversa da quella che si troverà realizzata nell'Enciclopedia: la prima parte del Sistema, infatti, era
Hegel, come Kant sia pure in modo diverso<ref>Hegel condivide la critica di Kant alla metafisica portata avanti nella "Dialettica trascendentale" della [[Critica della ragion pura|''KrV'']]; la reputa, però, inadeguata e fallimentare, nella misura in cui (1) non è capace di mettere in discussione il modello finito di razionalità promosso da quella, e (2) promuove una visione delle categorie logiche come prive di qualsiasi oggettività e realtà, ridotte a mere forme del pensare soggettivo. cfr. [http://www.cambridge.org/catalogue/catalogue.asp?isbn=9780511871115 S.
Nella [[Critica della ragion pura]] Kant aveva distinto la [[Logica trascendentale]] in Analitica trascendentale, intesa come logica della verità e in Dialettica trascendentale, intesa come logica della parvenza: in quest'ultima aveva criticato l'io (come anima), il mondo e Dio come oggetti della metafisica razionalista wollfiana. Secondo Hegel, se Kant ha il demerito di aver privato la filosofia della metafisica (nel senso di ''metaphysica specialis'') con la sua ''Dialettica trascendentale'', gli va riconosciuto al contempo il grande merito di aver trasformato, da un altro punto di vista, la metafisica (intesa come [[ontologia]] o ''metaphysica generalis'') in logica con la sua Analitica trascendentale. La logica di Hegel, dunque, si pone come una duplice alternativa: tanto alla metafisica razionalista leibniziano-wollfiana, che Kant ha criticato nella Dialettica trascendentale'','' quanto all'Analitica trascendentale dello stesso Kant, di cui Hegel intende superare il limite psicologistico e soggettivistico<ref>A.
==Il procedere dialettico delle determinazioni logiche==
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La scienza della logica studia infatti la forma pura di quelle strutture costituenti l'ossatura della realtà, che nella loro esistenza materiale sono rivestite di caratteristiche sensibili accidentali, empiriche e contingenti. Per questo ad esempio il [[concetto]] ha una sua realtà [[ontologia|ontologica]] che si esprime nell'essere vivente, poiché il procedere concettuale è lo stesso della vita reale.
La logica e il procedere di una categoria in un'altra è regolato secondo Hegel da un movimento dialettico. Tuttavia, la dialettica di Hegel
Il procedere logico è quindi composto di elementi contrapposti che si risolvono in una mediazione superiore; come nel caso dei concetti contrapposti di ''[[essere]]'' e ''[[nulla (filosofia)|nulla]]'' che trovano una sintesi nel ''[[divenire]],'' oppure come nella coppia ''quantità''-''qualità'' che supera l'opposizione nel momento in cui si verificano i "salti qualitativi", nel senso che il sopravvenire di un incremento puramente quantitativo può produrre una nuova qualità come accade nelle trasformazioni fisiche da uno stato liquido a uno gassoso o nei mutamenti di regime politico.
==La scienza della logica==
"Dottrina dell'essere" e
La realtà infatti non è soggetta, come per Kant, all'intervento dell'[[intelletto]], ma esiste come oggetto-essere e, nel suo aspetto più intimo, come [[essenza (filosofia)|essenza]]. Il primo presentarsi della realtà avviene nelle forme immediate, intuitive, della quantità, qualità e misura, ma poi bisogna cogliere ciò che è all'origine nascosto nella realtà dell'essere: l'essenza, che rappresenta «la verità dell'essere» e che si contrappone antiteticamente al grado positivo dell'essere. Da questa opposizione dialettica nasce la sintesi del mondo del "fenomeno" (Erscheinung), della "realtà effettuale" (Wirklichkeit), la realtà del nostro vivere quotidiano.
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=== Opere di Hegel ===
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* ''Scienza della logica''
▲* G.W.F. Hegel, ''Logica e Metafisica di Jena 1804-05'', a cura di F. Chiereghin, Verifiche, Trento 1982.
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** Vol. 2: 'Scienza della logica. 1. Logica oggettiva. Libro secondo''. L’essenza (1813), a cura di Paolo Giuspoli, Giovanni Castegnaro, Federico Orsini, Trento, Verifiche, 2018.
** Vol. 3: Il concetto (1816), Padova, Verifiche, in corso di pubblicazione;
** Vol. 4: L’essere (1832), Padova, Verifiche, in preparazione.
=== Letteratura secondaria ===
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▲* F.C. Beiser (ed.), ''The Cambridge Companion to Hegel and Nineteenth- Century Philosophy'', Cambridge University Press, NY 2008.
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▲* K. Brinkmann, ''Idealism without limits. Hegel and the Problem of Objectivity'', Springer, Dordrecht-Heidelberg-London-NY 2011.
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▲* F. Chiereghin, ''Storia della filosofia e sistema: il significato storico-speculativo della trasformazione della metafisica in logica secondo Hegel'', in Movia 1996, pp. 25-47.
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▲* M. Cingoli, ''La Qualità nella Scienza della logica di Hegel. Commento al Libro I, Sezione I,'' Guerini e Associati, Milano 1997.
* Eugène Fleischmann, ''La logica di Hegel'', Einaudi, Torino 1975.
▲* A. De Laurentiis, S. Whited (eds.), ''Hegel and Metaphysics. On Logic and Ontology in the System'', de Gruyter, Berlin-Boston 2016.
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* Stephen Houlgate, ''Hegel, Nietzsche and the Criticism of Metaphysics'', Cambridge University Press, Cambridge 1986.
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* Giancarlo Movia (ed.), ''La logica di Hegel e la storia della filosofia'', Atti del Convegno internazionale di Cagliari (20-22 aprile 1993), Edizioni AV, Cagliari 1996.
▲* L. Lugarini, ''La trasformazione hegeliana della problematica categoriale'', in Movia 1996, pp. 159-183.
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* Aldo Stella, ''Il concetto di "relazione" nella "Scienza della logica" di Hegel'', Guerini e Associati, Milano 1994.
▲* A. Nuzzo, ''Hegel’s Metaphysics. The Absence of the Metaphysical Subject in Hegel’s Logic'', in De Laurentiis & Whited 2016, pp. 119-34.
==Voci correlate==
*[[Pensiero di Hegel#La dialettica|La dialettica hegeliana]]
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|autore=[[Hans Georg Gadamer|H.-G. Gadamer]]|url=http://www.emsf.rai.it/gadamer/interviste/20_logica/logica.htm#essere|titolo=Hegel: la Scienza della Logica|editore=emsf.rai.it (Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche)|accesso=26 marzo 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091112201216/http://www.emsf.rai.it/gadamer/interviste/20_logica/logica.htm#essere|dataarchivio=12 novembre 2009|urlmorto=sì}}
*[https://web.archive.org/web/20180910014701/http://www.emsf.rai.it/dati/interviste/In_229.htm L. Lugarini, ''Introduzione alla Scienza della logica di Hegel''], emsf.rai.it
*[http://www.treccani.it/enciclopedia/scienza-della-logica_%28Dizionario-di-filosofia%29/ Voce "Scienza della logica" in ''Dizionario di Filosofia'' (Treccani)]
*Testo in tedesco: ''Wissenschaft der Logik'', [[gutenberg:6729|Vol. 1]], [[gutenberg:6834|Vol. 2]]
*[https://www.marxists.org/reference/archive/hegel/works/hl/hlconten.htm Testo in inglese della Scienza della logica dell'Enciclopedia (1830)]
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