Scienza della logica: differenze tra le versioni

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}}
 
La '''''Scienza della logica''''' è un'opera di [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|Hegel]], pubblicata tra il 1812 e il 1816, a cui seguirà una seconda edizione della prima parte pubblicata postuma nel 1831<ref>La traduzione italiana di A.Moni-C.Cesa per Laterza riporta il testo della seconda edizione per la prima parte (Dottrina dell'essere). Il testo della prima edizione (1812), invece, è disponibile in traduzione italiana come: ''Scienza della logica. Libro primo. L’essere (1812)'', a cura di P. Giuspoli, G. Castegnaro e P. Livieri, Verifiche, Trento 2009. </ref>. L'opera costituisce la prima parte di un progetto sistematico che prevede una ''Filosofia della natura'' e una ''Filosofia dello spirito'' come seconda e terza parte; di queste ultime due parti Hegel fornirà una trattazione soltanto nelle tre edizioni dell{{'}}''[[Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio|Enciclopedia]]'' del 1817, 1827 e 1830, senza pubblicarle mai come opere sistematiche a parte, come fece, invece, per la ''Scienza della logica''.<ref>Bisogna però anche dire che Hegel pubblicò nel 1820 i [[Lineamenti di filosofia del diritto]], che costituiscono la trattazione estesa dello spirito oggettivo (che fa parte della Filosofia dello Spirito) presente nella [[Enciclopedia delle scienze filosofiche in compendio]].</ref>
 
La ''Scienza della logica'' ha come oggetto il pensiero puro, essa è "la scienza dell{{'}}''idea pura'', dell'idea nell'elemento astratto del ''pensiero''" (''Enc''. 1830, § 19).
 
L'opera è divisa in due volumi, contenenti nel complesso tre libri:
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nella ''Dottrina dell'essenza'' le categorie relazionali (causa-effetto, azione reciproca etc.) e modali (necessità, possibilità etc.);
[[File:Wissenschaft der Logik.jpg|miniatura|Frontespizio del primosecondo tomolibro della prima parte della "Wissenschaft der Logik" di Hegel.]]
nella ''Dottrina del concetto'', invece, troviamo (1) una trattazione della logica tradizionale (concetto, giudizio e [[sillogismo]]), (2) una trattazione delle categorie dell'oggettività (meccanicismo, chimismo, [[teleologia]] esterna), e infine (3) la trattazione delle categorie di vita (teleologia interna), conoscere e idea assoluta (ovvero del metodo).
 
== La posizione della ''Logica'' nel sistema ==
Tutta la filosofia secondo Hegel ha come proprio oggetto il "pensiero" (inteso nel senso di ''pensiero oggettivo'' (dunque non come prodotto e attività cognitiva di un soggetto umano). NelloPensiero specificonel lasenso ''Logica''di razionalità immanente al reale, checome costituiscesi laricava primadalla partenota dellaformulazione filosofiahegeliana (seguitasecondo dallacui ''Filosofia"ciò dellache natura''è erazionale dallaè ''Filosofiareale; delloe spirito'')ciò hache comeè proprioreale oggettoè dirazionale"<ref>G. indagineW. ilF. pensieroHegel, in''Lineamenti quantodi filosofia del diritto''pensiero puro('':<blockquote>Prefazione''"Nella), logicaLaterza, abbiamoBari, a1954, chepag.15</ref>. fareLa conmassima ilva pensierointerpretata puro,in ossiaun conduplice lesenso: determinazioni(1) pureche dell'elemento pensiero.razionale ...non Nellaè logicaun iprodotto pensieriesclusivamente vengonosoggettivo, colticognitivo, inche modoappartiene daa nonun averesoggetto altroumano, ma è contenutoqualcosa che quellocostituisce appartenentela alstruttura pensierointerna stessodi etutte prodottole dacose esso.naturali, Cosìe idi pensieriogni sonorealtà pensieriin puri."''</blockquote><blockquote><small>(G.W.Fgenerale. Hegel,È ''Enciclopedia,''pensiero cit.vero, §razionale 24tutto ciò che trova corrispondenza, Agg.conferma nella realtà; (2)</small></blockquote>La ''natura''che ciò che è ilreale pensieronon nell'elementoè dell'esteriorità;un mentreche lodi ''spirito''estraneo èe ilrefrattario al pensiero chema, diventaal autocoscientecontrario, cheè siqualcosa sadi comeinternamente articolato da una forza attiva che è il pensiero stesso<ref name=":42">cfr. LP. ILLETTERATIGiuspoli, PL. GIUSPOLIIlletterati, G. MENDOLAMendola, ''Hegel'', Carocci, Roma 2010, pp. 113 ss.</ref>. Tutto ciò che esiste, esiste realmente solo se il pensiero lo può pensare razionalmente.
 
Nello specifico la ''Logica'' — che costituisce la prima parte della filosofia (seguita dalla ''Filosofia della natura'' e dalla ''Filosofia dello spirito'') — ha come proprio oggetto di indagine il pensiero in quanto ''pensiero puro'', vale a dire prima e indipendentemente da ogni sua realizzazione nella dimensione naturale e spirituale:<blockquote>''"Nella logica abbiamo a che fare con il pensiero puro, ossia con le determinazioni pure del pensiero. ... Nella logica i pensieri vengono colti in modo da non avere altro contenuto che quello appartenente al pensiero stesso e prodotto da esso. Così i pensieri sono pensieri puri."''
 
<small>(G.W.F. Hegel, ''Enciclopedia,'' § 24, Agg. 2)</small></blockquote>La ''natura'' è il pensiero nell'elemento dell'esteriorità; mentre lo ''spirito'' è il pensiero che diventa autocosciente, che si sa come pensiero<ref name=":42"/>.
 
=== Il rapporto con la ''Fenomenologia dello spirito'' e il nuovo progetto di sistema ===
La Scienza della logica segna nello sviluppo della filosofia di Hegel una svolta rispetto al progetto sistematico presentato nel 1807 con la pubblicazione della ''[[Fenomenologia dello spirito]].'' Nel 1807 Hegel presenta un progetto di "Sistema della scienza" con il seguente programma:<blockquote>''Sistema della scienza'':
La Scienza della logica segna nello sviluppo della filosofia di Hegel una svolta rispetto al progetto sistematico presentato nel 1807 con la pubblicazione della ''[[Fenomenologia dello spirito]].'' Nel 1807 Hegel presenta un progetto di "Sistema della scienza" con il seguente programma:<blockquote>''Sistema della scienza'':</blockquote><blockquote>Parte I. <u>Introduzione</u> al "Sistema della scienza" (= Fenomenologia dello spirito)</blockquote><blockquote>Parte II. <u>Sistema della scienza</u>: 1 Logica; 2. Filosofia della natura; 3. Filosofia dello spirito.</blockquote>Con la stesura della ''Scienza della logica'', Hegel abbandona questo schema quadripartito, e comincia ad adottare uno schema tripartito, che non contempla più una introduzione alla scienza, e che è costituito esclusivamente dalle tre discipline filosofiche. La fenomenologia resta un modo per adottare il punto di vista del sapere assoluto, quindi della scienza, ma come tale (ovvero come introduzione) non appartiene al sistema della filosofia. Con questa modifica sistematica, il progetto di "Sistema della scienza" del 1807 viene soppiantato da quello esposto nella ''Enciclopedia'' a partire dal 1817<ref>cfr. F. CHIEREGHIN, ''Storia della filosofia e sistema: il significato storico-speculativo della trasformazione della metafisica in logica secondo Hegel'', in ''La logica di Hegel e la storia della filosofia'', Atti del Convegno internazionale di Cagliari (20-22 aprile 1993), a cura di G. Movia, Edizioni AV, Cagliari 1996, pp. 25-47. - P. [[GIUSPOLI paolo|GIUSPOLI]], ''Verso la «Scienza della logica». Lezione di Hegel a Norimberga'', Verifiche, Trento 2000. - K. [[BRINKMANN]], ''Idealism without limits. Hegel and the Problem of Objectivity'', Springer, Dordrecht-Heidelberg-London-NY 2011, § 4.</ref>. In quest'opera ritroveremo infatti la fenomenologia all'interno della sezione dedicata allo [[Spirito soggettivo]] insieme all'antropologia e alla psicologia.
 
Parte I. <u>Introduzione</u> al "Sistema della scienza" (= Fenomenologia dello spirito);
 
La Scienza della logica segna nello sviluppo della filosofia di Hegel una svolta rispetto al progetto sistematico presentato nel 1807 con la pubblicazione della ''[[Fenomenologia dello spirito]].'' Nel 1807 Hegel presenta un progetto di "Sistema della scienza" con il seguente programma:<blockquote>''Sistema della scienza'':</blockquote><blockquote>Parte I. <u>Introduzione</u> al "Sistema della scienza" (= Fenomenologia dello spirito)</blockquote><blockquote>Parte II. <u>Sistema della scienza</u>: 1 Logica; 2. Filosofia della natura; 3. Filosofia dello spirito.</blockquote>Con la stesura della ''Scienza della logica'', Hegel abbandona questo schema quadripartito, e comincia ad adottare uno schema tripartito, che non contempla più una introduzione alla scienza, e che è costituito esclusivamente dalle tre discipline filosofiche. La fenomenologia resta un modo per adottare il punto di vista del sapere assoluto, quindi della scienza, ma come tale (ovvero come introduzione) non appartiene al sistema della filosofia. Con questa modifica sistematica, il progetto di "Sistema della scienza" del 1807 viene soppiantato da quello esposto nella ''Enciclopedia'' a partire dal 1817<ref>cfr. F. CHIEREGHINChiereghin, ''Storia della filosofia e sistema: il significato storico-speculativo della trasformazione della metafisica in logica secondo Hegel'', in ''La logica di Hegel e la storia della filosofia'', Atti del Convegno internazionale di Cagliari (20-22 aprile 1993), a cura di G. Movia, Edizioni AV, Cagliari 1996, pp. 25-47. - P. [[GIUSPOLI paolo|GIUSPOLI]]Giuspoli, ''Verso la «Scienza della logica». Lezione di Hegel a Norimberga'', Verifiche, Trento 2000. - K. [[BRINKMANN]]Brinkmann, ''Idealism without limits. Hegel and the Problem of Objectivity'', Springer, Dordrecht-Heidelberg-London-NY 2011, § 4.</ref>. In quest'opera ritroveremo infatti la fenomenologia all'interno della sezione dedicata allo [[Spirito soggettivo]] insieme all'antropologia e alla psicologia.
==Razionale e reale==
L'oggetto dell'opera è quello di esaminare il contenuto del conoscere nel suo corrispondere alla realtà rispettando il principio hegeliano della complementarità del razionale al reale e viceversa.
{{citazione|Ciò che è razionale è reale; e ciò che è reale è razionale.<ref>G. W. F. Hegel, ''Lineamenti di filosofia del diritto'' (''Prefazione''), Laterza, Bari, 1954, pag.15</ref>}}
Questa proposizione va interpretata nel duplice senso che: (1) ciò che è razionale non è qualcosa di esclusivamente soggettivo, di cognitivo, che appartiene a un soggetto umano, ma è qualcosa che costituisce la struttura interna di tutte le cose naturali, e di ogni realtà in generale; e (2) che ciò che è reale non è qualcosa di estraneo e refrattario al pensiero ma che è, al contrario, internamento articolato da una forza attiva che è il pensiero<ref name=":4">cfr. L. Illetterati, P. Giuspoli, G. Mendola, ''Hegel'', Carocci, Roma 2010, pp. 113 ss.</ref>.
 
==Una riforma della logica: la "logica speculativa"==
 
=== La critica alle logiche ''formali'' e ''trascendentali'' ===
La logica hegeliana è "logica speculativa", logica del concreto, che si oppone tanto alla [[logica formale]] (o logica dell'astratto come quella [[Aristotele|aristotelica]] ), che si limita a considerare il pensiero nella sua struttura formale, facendo astrazione dalda ogni contenuto e come tale non è capace di esprimere il concreto, quanto alla [[logica trascendentale]] di impronta [[Kant|kantianakant]]iana. Quest'ultima, pur essendo una logica non astratta ma che prende in considerazione il contenuto, tuttavia procede secondo un punto di vista unilaterale e limitato che è quello del pensare ''intellettualistico'' e ''soggettivo''<ref>cfr. L. [[Leo LUGARINI|LUGARINI]], ''La trasformazione hegeliana della problematica categoriale'', in G.Movia (a cura di), ''La logica di Hegel e la storia della filosofia'', Atti del Convegno inter-nazionale di Cagliari (20-22 aprile 1993), Edizioni AV, Cagliari 1996, pp. 159-183. - cfr. anche S. HOULGATE, ''Hegel’s Logic'', in F.C. Beiser (ed. by), ''The Cambridge Companion to Hegel and Nineteenth-Century Philosophy'', Cambridge University Press, NY 2008, pp. 111-134</ref>. Secondo Kant, infatti, questo modo di pensare è attività dell'intelletto (Verstand), dunque di qualcosa che si arresta a determinazioni finite, a opposizioni assolute fra determinazioni, che non è in grado di cogliere l'unità di determinazioni opposte e quindi non è in grado di cogliere il concreto, come invece è proprio della ragione (Vernunft). Inoltre per Kant il pensare è soggettivo nel senso che viene considerato esclusivamente come un'attività del soggetto umano, finito.
 
Per Hegel, al contrario, il pensare è un che di ''oggettivo'', qualcosa che non si esaurisce nell'attività del soggetto. Il pensare costituisce l'anima immanente delle cose: la realtà è pensiero e quindi il reale è razionale, nel senso in cui si afferma che esistono leggi nella natura, che c'è della ragione nel mondo, che le cose in generale obbediscono a principi e a regole.
 
=== Dalla metafisica alla logica ===
La logica speculativa per Hegel non deve soltanto superare i limiti delle logiche formali e trascendentali, ma anche quelli della metafisica. La posizione di Hegel sulla metafisica, pur essendo ambivalente (di critica e ammirazione ada un tempo), è tutto sommato chiara: Hegel infatti sostiene che una delle colpe di Kant è stata quella di avere privato il popolo tedesco della metafisica, ma «un popolo civile senza metafisica [è] simile a un tempio riccamente ornato, ma privo di santuario»<ref>G.W.F. Hegel, ''Prefazione alla prima edizione'' [1812], in Id., ''Scienza della logica'' [1831²], trad. it. di A. Moni [1923], rivista e aggiornata da C. Cesa [1968], vol. I, Laterza, Roma-Bari 2004, p. 4.</ref>; con ciò, però, non si deve pensare che l'operazione di Hegel sia un ritorno ingenuo alla metafisica dogmatica pre-critica: Hegel è ben consapevole dei limiti e difetti della metafisica (come è evidente nel paragrafo dedicato alla metafisica classica nel ''Considerazioni del pensiero sull'oggettività,'' in Enc. 1830)<ref>cfr. S. Houlgate, ''Hegel’s Logic'', in F.C. Beiser (ed.), ''The Cambridge Companion to Hegel and Nineteenth- Century Philosophy'', Cambridge University Press, NY 2008, pp. 111-134. </ref>. Dunque, quando Hegel scrive che{{Citazione|la scienza logica (...) costituisce la vera e propria metafisica<ref>G.W.F. Hegel, 'Scienza della logica'Op.cit., pagg.5-6</ref>}}
intende dire che la Logica costituisce lo sviluppo e l'inveramento di quello che un tempo si chiamava metafisica<ref>A conferma del fatto che la logica speculativa costituisca un superamento della metafisica si può riferire il fatto che Hegel stesso ha esplicitamente abbandonato il progetto di scrivere una metafisica con la stesura della Fenomenologia. Negli anni di Jena antecedenti al 1807, infatti, il sistema di Hegel presentava una struttura assai diversa da quella che si troverà realizzata nell'Enciclopedia: la prima parte del Sistema, infatti, era costituitocostituita da una ''Logica e Metafisica'' (cfr. G.W.F. HEGELHegel, ''Logica e Metafisica di Jena 1804-05'', a cura di F. Chiereghin, Verifiche, Trento 1982.), in cui la logica faceva da introduzione alla metafisica speculativa; a partire dal 1807 Hegel modifica il progetto di sistema, e con esso il ruolo della Logica che ora sostituisce la Metafisica come prima parte del sistema (cfr. F. CHIEREGHINChiereghin, ''Storia della filosofia e sistema: il significato storico-speculativo della trasformazione della metafisica in logica secondo Hegel'', in ''La logica di Hegel e la storia della filosofia'', Atti del Convegno internazionale di Cagliari (20-22 aprile 1993), a cura di G. Movia, Edizioni AV, Cagliari 1996, pp. 25-47.)</ref>, per cui {{Citazione|... la vera e propria metafisica è la scienza logica.<ref>G.W.F. Hegel, ''Op.cit.''Scienza della logica''ibidem'', pp.5-6.</ref>}}
Hegel, come Kant sia pure in modo diverso<ref>Hegel condivide la critica di Kant alla metafisica portata avanti nella "Dialettica trascendentale" della [[Critica della ragion pura|''KrV'']]; la reputa, però, inadeguata e fallimentare, nella misura in cui (1) non è capace di mettere in discussione il modello finito di razionalità promosso da quella, e (2) promuove una visione delle categorie logiche come prive di qualsiasi oggettività e realtà, ridotte a mere forme del pensare soggettivo. cfr. [http://www.cambridge.org/catalogue/catalogue.asp?isbn=9780511871115 S. HOULGATEHoulgate, ''Hegel, Nietzsche and the Criticism of metaphysics''], Cambridge University Press, Cambridge 1986, pp. 119-21.</ref>, è critico nei confronti della metafisica. Per Hegel infatti la metafisica presenta due grandi difetti: (1) tratta i suoi oggetti con categorie del pensare finito tipiche dell'intelletto, arrestandosi alle opposizioni fra determinazioni di pensiero; (2) è compromessa con forme rappresentative (come Dio, l'anima etc.) e non concettuali, e dunque non possiede ancora il punto di vista della logica, che deve avere a che fare esclusivamente con determinazioni di pensiero<ref>cfr. A. NUZZONuzzo, ''Introduzione. Logica e metafisica hegeliane: problemi interpretativi'', in ''La logica e la metafisica di Hegel. Guida alla critica'', a cura di A. Nuzzo, Carocci, Roma 1993; - Id., ''La logica'', in ''Guida a Hegel'', a cura di C. Cesa, Laterza, Roma-Bari 1997, 2002, pp. 39-82; - S. HOULGATEHpulgate, ''The Opening of Hegel's Logic: From Being to Infinity'', Purdue University Press, West Lafayette 2006. </ref>.
 
Nella [[Critica della ragion pura]] Kant aveva distinto la [[Logica trascendentale]] in Analitica trascendentale, intesa come logica della verità e in Dialettica trascendentale, intesa come logica della parvenza: in quest'ultima aveva criticato l'io (come anima), il mondo e Dio come oggetti della metafisica razionalista wollfiana. Secondo Hegel, se Kant ha il demerito di aver privato la filosofia della metafisica (nel senso di ''metaphysica specialis'') con la sua ''Dialettica trascendentale'', gli va riconosciuto al contempo il grande merito di aver trasformato, da un altro punto di vista, la metafisica (intesa come [[ontologia]] o ''metaphysica generalis'') in logica con la sua Analitica trascendentale. La logica di Hegel, dunque, si pone come una duplice alternativa: tanto alla metafisica razionalista leibniziano-wollfiana, che Kant ha criticato nella Dialettica trascendentale'','' quanto all'Analitica trascendentale dello stesso Kant, di cui Hegel intende superare il limite psicologistico e soggettivistico<ref>A. NUZZONuzzo, ''Hegel’s Metaphysics. The Absence of the Metaphysical Subject in Hegel’s Logic'', in A. De Laurentiis, S. Whited (eds), ''Hegel and Metaphysics. On Logic and Ontology in the System'', De Gruyter, Berlin / Boston 2016, pp. 119-134.</ref>.
 
==Il procedere dialettico delle determinazioni logiche==
==La logica come sviluppo del reale==
Quindi la metafisica, nonostante le critiche di Kant, assumerà le vesti di una vera e propria scienza.
La scienza della logica studia infatti la forma pura di quelle strutture costituenti l'ossatura della realtà, che nella loro esistenza materiale sono rivestite di caratteristiche sensibili accidentali, empiriche e contingenti. Per questo ad esempio il [[concetto]] ha una sua realtà [[ontologia|ontologica]] che si esprime nell'essere vivente, poiché il procedere concettuale è lo stesso della vita reale.
 
La logica e il procedere di una categoria in un 'altra è regolato secondo Hegel da un movimento dialettico. Tuttavia, la dialettica di Hegel - come scrive L. Lugarini - " non soggiace allo schema tesi-antitesi-sintesi né ad altra intellettualistica schematizzazione", ma "nasce - piuttosto - per la 'negatività' inerente al peculiare contenuto dei diversi concetti e consiste nel togliersi delle unilateralità che lo infirmano e nel trapassare di un determinato concetto in un altro"<ref>L. LUGARINILugarini, ''Introduzione'', in G.W.F. Hegel, ''Scienza della logica'', vol. I, Laterza, Roma-Bari 1974<sup>3</sup>, p. XXV. - Che la dialettica logica non puòpossa essere rappresentata dallo schema semplicistico tesi-antitesi-sintesi è ribadito anche in R. BODEIBodei, ''La civetta e la talpa'' cit., cap. 3, n. 2, che parla a proposito di "uno schema diffusissimo ma falso".</ref>. Ciò che si chiama sviluppo dialettico dunque non è altro che l{{'}}''Aufhebung'' (il toglimento); essa consiste nel pensare una determinazione logica al di là della sua indipendenza, assolutezza e immediatezza, ma nel considerarla sempre come "momento''momento"'' di un intero, come "un che di riflesso". La mediazione di un contenuto logico, però, non è il risultato di un'operazione del filosofo, o del soggetto umano in generale, ma è la struttura interna e immanente a ogni cosa, di cui la logica è l'esposizione. Per fare un esempio: non è Hegel a mediare nell'unità superiore del ''divenire'', le determinazioni di ''essere'' e ''nulla'', ma sono le stesse determinazioni di pensiero (le ''Denkbestimmungen'') a contenere in sé quel riferimento ad altro, e infine all'unità concreta di cui sono momenti<ref>Per l'analisi di questa differenza fra un movimento intrinseco e immanente al contenuto e un movimento esterno della riflessione umana cfr. S. HOULGATEHulgate, ''The Opening of Hegel's Logic: From Being to Infinity'', Purdue University Press, West Lafayette 2006, pp. 32-53. </ref>.
 
LoIl sviluppoprocedere infattilogico è quindi composto di elementi [[Pensiero di Hegel#La dialettica|dialetticamente]] contrapposti che ilsi filosoforisolvono hain iluna compito di risolvere nella [[mediazione (filosofia)|mediazione]]superiore; come quandonel esaminandocaso idei concetti contrapposti di ''[[essere]]'' e ''[[nulla (filosofia)|nulla]]'' trovache trovano launa sintesi nel ''[[divenire]],'' oppure come nella coppia ''quantità''-''qualità'' che supera l'opposizione nel momento in cui si verificano i "salti qualitativi", nel senso che il sopravvenire di un incremento puramente quantitativo può produrre una nuova qualità come accade nelle trasformazioni fisiche da uno stato liquido a uno gassoso o nei mutamenti di regime politico.
 
==La scienza della logica==
"Dottrina dell'essere" e la "Dottrina dell'essenza" costituiscono per Hegel un tutt'uno che egli chiama Logica "oggettiva" perché è riferita alla realtà che esiste indipendentemente dal soggetto che la pensa, mentre la terza parte, la dottrina del concetto, è definita come logica "soggettiva".
 
La realtà infatti non è soggetta, come per Kant, all'intervento dell'[[intelletto]], ma esiste come oggetto-essere e, nel suo aspetto più intimo, come [[essenza (filosofia)|essenza]]. Il primo presentarsi della realtà avviene nelle forme immediate, intuitive, della quantità, qualità e misura, ma poi bisogna cogliere ciò che è all'origine nascosto nella realtà dell'essere: l'essenza, che rappresenta «la verità dell'essere» e che si contrappone antiteticamente al grado positivo dell'essere. Da questa opposizione dialettica nasce la sintesi del mondo del "fenomeno" (Erscheinung), della "realtà effettuale" (Wirklichkeit), la realtà del nostro vivere quotidiano.
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== Bibliografia ==
 
==== Opere di Hegel ====
* G.W.F. Hegel, ''Logica e Metafisica di Jena 1804-05'', a cura di F. Chiereghin, Verifiche, Trento 1982.
 
* G.W.F. Hegel, ''Scienza della logica'', trad. it di A. Moni, rev.revisione della trad.traduzione e nota introd.introduttiva di C. Cesa, 2 voll., Laterza, Roma-Bari 1968.
* ''Scienza della logica''
* G.W.F. Hegel, ''Logica e Metafisica di Jena 1804-05'', a cura di F. Chiereghin, Verifiche, Trento 1982.
** G.W.FVol. Hegel,1: ''Scienza della logica. Libro primo. L’essereL'essere (1812)'', a cura di P. Giuspoli, G. Castegnaro e, P. Livieri, Verifiche, Trento 2009.
** Vol. 2: 'Scienza della logica. 1. Logica oggettiva. Libro secondo''. L’essenza (1813), a cura di Paolo Giuspoli, Giovanni Castegnaro, Federico Orsini, Trento, Verifiche, 2018.
 
** Vol. 3: Il concetto (1816), Padova, Verifiche, in corso di pubblicazione;
==== Letteratura secondaria ====
** Vol. 4: L’essere (1832), Padova, Verifiche, in preparazione.
 
==== Letteratura secondaria ====
* F.Frederick C. Beiser (ed.), ''The Cambridge Companion to Hegel and Nineteenth- Century Philosophy'', [[Cambridge University Press]], NY 2008.
* K.Klaus Brinkmann, ''Idealism without limits. Hegel and the Problem of Objectivity'', Springer, Dordrecht-Heidelberg-London-NY 2011.
* F.Franco Chiereghin, ''Storia della filosofia e sistema: il significato storico-speculativo della trasformazione della metafisica in logica secondo Hegel'', in Movia 1996, pp. 25-47&nbsp;25–47.
* M.Mario Cingoli, ''La Qualità nella Scienza della logica di Hegel. Commento al Libro I, Sezione I,'' Guerini e Associati, Milano 1997.
* A.Allegra De Laurentiis, S.Soren Whited (eds.), ''Hegel and Metaphysics. On Logic and Ontology in the System'', Dede Gruyter, Berlin-Boston 2016.
* E. Fleischmann, ''La logica di Hegel'', Einaudi, Torino 1975.
* P.Eugène GiuspoliFleischmann, ''Verso la «Scienza dellaLa logica». Lezione di Hegel a Norimberga'', VerificheEinaudi, TrentoTorino 20001975.
* Paolo Giuspoli, ''Verso la «Scienza della logica». Lezione di Hegel a Norimberga'', Verifiche, Trento 2000.
* S. Houlgate, ''Hegel, Nietzsche and the Criticism of metaphysics'', Cambridge University Press, Cambridge 1986.
* L.Paolo IlletteratiGiuspoli, P.Luca GiuspoliIlletterati, G. Mendola, ''Hegel'', Carocci, Roma 2010.
* S. Houlgate, ''The Opening of Hegel's Logic: From Being to Infinity'', Purdue University Press, West Lafayette 2006.
* S.Stephen Houlgate, ''Hegel’sHegel, Nietzsche and the Criticism of LogicMetaphysics'', inCambridge BeiserUniversity 2008Press, pp.Cambridge 111-1341986.
* S.Stephen Houlgate, ''The Opening of Hegel's Logic: From Being to Infinity'', Purdue University Press, West Lafayette 2006.
* L. Illetterati, P. Giuspoli, G. Mendola, ''Hegel'', Carocci, Roma 2010.
* Stephen Houlgate, ''Hegel’s Logic'', in Beiser 2008, pp.&nbsp;111–134.
* L.Leo Lugarini, ''La trasformazione hegeliana della problematica categoriale'', in Movia 1996, pp. 159-183&nbsp;159–183.
* G. Movia (ed.), ''La logica di Hegel e la storia della filosofia'', Atti del Convegno inter-nazionale di Cagliari (20-22 aprile 1993), Edizioni AV, Cagliari 1996.
* A.Giancarlo NuzzoMovia (ed.), ''La logica di Hegel e la metafisicastoria della filosofia'', Atti del Convegno internazionale di Hegel.Cagliari Guida(20-22 allaaprile critica''1993), CarocciEdizioni AV, RomaCagliari 19931996.
* A.Angelica Nuzzo (ed.), ''La logica'', ine ''Guida a Hegel'', ala curametafisica di CHegel. Cesa,Guida Laterza,alla Roma-Bari 1997critica'', 2002Carocci, pp.Roma 39-82.1993
* Angelica Nuzzo, ''La logica'', in ''Guida a Hegel'', a cura di C. Cesa, Laterza, Roma-Bari 1997, 2002, pp.&nbsp;39–82.
* A.Angelica Nuzzo, ''Hegel’s Metaphysics. The Absence of the Metaphysical Subject in Hegel’s Logic'', in De Laurentiis & Whited 2016, pp. 119-34&nbsp;119–34.
* Aldo Stella, ''Il concetto di "relazione" nella "Scienza della logica" di Hegel'', Guerini e Associati, Milano 1994.
 
==Voci correlate==
*[[Pensiero di Hegel#La dialettica|La dialettica hegeliana]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*{{cita web|autore=[[Hans Georg Gadamer|H.-G. Gadamer]]|url=http://www.emsf.rai.it/gadamer/interviste/20_logica/logica.htm#essere|titolo=Hegel: la Scienza della Logica|editore=emsf.rai.it (Enciclopedia Multimediale delle Scienze Filosofiche)|accesso=26 marzo 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091112201216/http://www.emsf.rai.it/gadamer/interviste/20_logica/logica.htm#essere|dataarchivio=12 novembre 2009|urlmorto=sì}}
*[https://web.archive.org/web/20180910014701/http://www.emsf.rai.it/dati/interviste/In_229.htm#torna L. Lugarini, ''Introduzione alla Scienza della logica di HegeHegel''l], emsf.rai.it
*[http://www.treccani.it/enciclopedia/scienza-della-logica_%28Dizionario-di-filosofia%29/ Voce "Scienza della logica" in ''Dizionario di Filosofia'' (Treccani)]
*Testo in tedesco: ''Wissenschaft der Logik'', [[gutenberg:6729|Vol. 1]], [[gutenberg:6834|Vol. 2]]
*[https://www.marxists.org/reference/archive/hegel/works/hl/hlconten.htm Testo in inglese della Scienza della logica dell'Enciclopedia (1830)]
 
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[[Categoria:Logica]]