Energy manager: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
m Corretto il collegamento Difesa con Industria della difesa (DisamAssist) |
||
(43 versioni intermedie di 17 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{P|elogiativa, localistica e troppo troppo troppo a misura della relativa associazione di categoria italiana|economia|novembre 2015}}
L{{'}}'''energy manager''' è una [[figura professionale]] – in [[Italia]] collegata a un obbligo di [[legge]] per i grandi [[consumatore|consumatori]] – che vede tra i propri compiti principali l'analisi, il monitoraggio e l'ottimizzazione dell'uso dell'[[energia]] delle [[impresa|imprese]] e degli enti, [[ente pubblico|pubblici]] o privati, consentendo così di conseguire benefici economici, energetici, ambientali e legati alla produzione di beni e servizi. Negli ultimi anni il ruolo dell'energy manager è cresciuto, andandosi a integrare con l'acquisto di [[combustibile|combustibili]] e vettori energetici ([[elettricità]], [[gas naturale]], etc.), l'adozione della metodologia LCCA (''life cycle cost analysis'')<ref>Per una definizione di LCCA in ambito energetico:
== Descrizione ==
La figura dell'energy manager nasce negli [[USA]] ai tempi della prima [[crisi petrolifera del 1973]]. In [[Italia]] è stata istituzionalizzata già dalla [[legge]] 308/1982, ma è con la [http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:legge:1991-01-09;10!vig= legge 9 gennaio 1991 n. 10] ([http://em.fire-italia.org/?p=7 art. 19]) che l'energy manager trova un nuovo e più forte impulso. Viene infatti introdotto il
Si tratta di un profilo di alto livello, con competenze manageriali, tecniche, economico-finanziarie, legislative e di comunicazione che supporta i decisori aziendali nelle politiche e nelle azioni collegate all'energia. La figura dell'energy manager è fondamentale per supportare le imprese nell'attuare politiche di riduzione dei consumi energetici – e dunque dei costi – e nel tenere conto in modo efficiente dell'energia in tutte le fasi della produzione o della gestione degli edifici.
Relativamente ai compiti affidati dalla legge all'energy manager, questo è quanto prescrive l'art. 19 della legge 10/1991 al comma 3: "''I responsabili per la conservazione e
La nomina di legge è annuale e va inviata entro il 30 aprile alla
Gli energy manager nominati possono essere dipendenti (opzioni di gran lunga più comune per le grandi imprese) o consulenti esterni (opzione più comune per soggetti di media e piccola dimensione, dove è più difficile trovare in organico persone con le competenze richieste)<ref>Va precisato che la circolare 18 dicembre 2014 non richiede particolari requisiti professionali o competenze, ma precisa all'art. 18 della nota allegata: "''Il Responsabile si configura come una figura con funzioni di supporto al decisore in merito al miglior utilizzo
La presenza di nomine da parte di soggetti non obbligati testimonia che l'energy manager è un ruolo che ha senso anche al di fuori del contesto delineato dalla legge 10/1991. In particolare l'energy manager, nominato o meno, può rivelarsi utile in tutte le imprese e gli enti che presentino un elevato impatto del costo dell'energia sui costi di produzione di beni e servizi. Nel contesto produttivo italiano, caratterizzato prevalentemente da
=== Energy manager ed esperto in gestione dell'energia ===▼
==Il ruolo dell'energy manager==▼
Una domanda in aumento, con la crescita del numero di [[
L'energy manager, come suggerisce il termine, è la figura che ha il compito di gestire ciò che riguarda l’energia all’interno di un’azienda, un ente pubblico, o più in generale un'organizzazione, verificando i consumi, ottimizzandoli e promuovendo interventi mirati all’efficienza energetica e all’uso di fonti rinnovabili. ▼
Ciò premesso, la figura
''1)''
''2)''
Dal luglio 2016 i soggetti con energy manager nominato che vorranno accedere al meccanismo dei certificati bianchi, o continuare a beneficiarne se già attivi, dovranno far sì che
''3)''
{{F|tecnologia|ottobre 2016}}
▲L'energy manager, come suggerisce il termine, è la figura che ha il compito di gestire ciò che riguarda
Questo si traduce in un ruolo differente a seconda delle caratteristiche dimensionali della struttura considerata:
* nel caso di
* nel caso di aziende ed enti di piccole dimensioni si tratterà in genere di un consulente esterno con competenze tecniche in energy management;
* nel caso di una residenza, non essendo pensabile un consulente dedicato a causa dei costi, la funzione può essere svolta da reti di supporto (e.g. associazioni di consumatori, punti energia e agenzia, etc.) o da chi rilascia la certificazione energetica.
Il primo caso è
Fra le opzioni meno diffuse, ma utili, vi è la possibilità di collaborare con
Fra le maggiori difficoltà si possono citare:
* la necessità di confrontarsi spesso con persone non tecniche, sia sul fronte dei decisori aziendali, sia su quello dei colleghi preposti ad altre mansioni, che richiede la capacità di esporre in termini semplici i concetti tecnici;
*
Per poter essere affrontati al meglio, il
Fatte le somme,
===
{{F|tecnologia|ottobre 2016}}
Volendo dettagliare il ruolo dell'energy manager riferendosi alle azioni tipiche, si può considerare il seguente elenco:
* Presa di contatto con
* Raccolta delle bollette energetiche, valutazione dei consumi mensili e annuali, verifica;
* Verifica dei contratti esistenti collegati ai servizi energetici (sia per assicurarsi delle prestazioni erogate, sia per pianificare in modo opportuno le proposte di investimento);
* Creazione di un [[database]] delle aree di consumo, con dettagli maggiori per quelle più significative (caratteristiche, potenze impegnate e di targa, energia/ore di funzionamento, data di installazione, etc.);
* Individuazione di un set di indicatori di prestazioni energetiche per confrontare i consumi fra le diverse sedi e con la letteratura;
* Realizzazione di diagnosi energetiche e di studi di fattibilità (in prima persona o con
* Proposte di intervento e [[studio di fattibilità|studi di fattibilità]] (monitoraggio, riduzione sprechi, programmi di sensibilizzazione ai dipendenti, investimenti in efficienza e [[energia rinnovabile|rinnovabili]]);
*
* Verifica dei risultati conseguiti e programmi di comunicazione degli stessi.
Queste attività si possono integrare con quelle previste all'interno di un sistema di gestione dell'energia [[
=== Settori principali di intervento ===▼
▲== Energy manager ed esperto in gestione dell'energia ==
Gli energy manager sono attivi nei diversi macro settori: [[agricoltura]], [[industria]], [[trasporti]] e [[Settore terziario|terziario]].
▲Una domanda in aumento, con la crescita del numero di [[Esperto in gestione dell'energia|EGE]] certificati, è relativa alla differenza fra questa figura e l'energy manager. Conviene precisare che l'energy manager è un ruolo, mentre l'EGE è una qualifica rilasciata a un esperto in energy management. L'EGE è stato introdotto per fornire al mercato dei servizi energetici un percorso di certificazione di parte terza che consenta di offrire garanzie in merito alle competenze e all'esperienza degli esperti in gestione dell'energia.
Fra i soggetti obbligati, il settore con il maggiore numero di nominati (dati FIRE 2014) è l'industria, con 576 energy manager (395 nel [[industria manifatturiera|manifatturiero]]). Seguono il terziario con 379 nomine, i trasporti con 306, la P.A. con 148, i servizi energetici con 65 e l'agricoltura con 58.
▲Ciò premesso, la figura dell’energy manager e quella dell’esperto in gestione dell’energia possono coincidere, come descritto di seguito ''(1),'' ma può verificarsi anche il caso in cui un energy manager non sia un EGE ''(2)'' e il caso in cui un EGE non sia energy manager ''(3)''.
▲''1)'' Un energy manager può essere al contempo un EGE. È una condizione auspicabile in diversi casi, in quanto in generale un energy manager dovrebbe avere requisiti tali da soddisfare quanto richiesto dalla norma UNI CEI 11339, indipendentemente dal fatto che intenda certificarsi o meno. Ci sono comunque delle situazioni, specie nelle grandi organizzazioni, in cui l’energy manager è bene che sia un manager di alto livello per poter così incidere in modo efficace sulle scelte aziendali. In tali casi le caratteristiche dell’EGE è più probabile che le abbiano i collaboratori.
▲''2)'' Un energy manager può non essere un EGE. Ai fini dell’adempimento all’art. 19 della Legge 10/91 non sono previsti obblighi su corsi da seguire, esami da sostenere, certificazioni da ottenere. Un energy manager può essere nominato a prescindere dal fatto che abbia o meno le caratteristiche previste dal D.Lgs. 115/08 e dalla norma UNI CEI 11339.
▲Dal luglio 2016 i soggetti con energy manager nominato che vorranno accedere al meccanismo dei certificati bianchi, o continuare a beneficiarne se già attivi, dovranno far sì che l’energy manager nominato sia un soggetto certificato da parte terza ai sensi della norma UNI CEI 11339, come previsto dall’art. 12 del D.Lgs. 102/14. Inoltre un energy manager di una grande impresa o di un’impresa energivora che sia al contempo EGE (obbligatoriamente certificato dal luglio 2016) avrà la possibilità di condurre direttamente le diagnosi previste dall’art. 8 del D.Lgs. 102/14.
▲''3)'' Un EGE può non essere un energy manager, in quanto l’aderenza ai requisiti previsti dallo schema di certificazione e accreditamento per la conformità alla norma UNI CEI 11339:2009 può essere rispettata anche al di fuori della nomina dell’energy manager. È ad esempio il caso di un libero professionista che abbia condotto studi di fattibilità e diagnosi e seguito direttamente richieste di incentivi per interventi connessi all’uso razionale dell’energia, o quello ad esempio di un tecnico esperto di efficientamento e manutenzione in un particolare settore (civile o industriale) che abbia seguito direttamente la realizzazione di interventi di efficientamento energetico e fonti rinnovabili e proceduto alla manutenzione ottimale degli stessi.
▲==Settori principali di intervento==
▲Gli energy manager sono attivi nei diversi macro settori: agricoltura, industria, trasporti e terziario.
▲Fra i soggetti obbligati, il settore con il maggiore numero di nominati (dati FIRE 2014) è l'industria, con 576 energy manager (395 nel manifatturiero). Seguono il terziario con 379 nomine, i trasporti con 306, la P.A. con 148, i servizi energetici con 65 e l'agricoltura con 58.
In termini di consumi complessivamente coperti, le prime 25 attività in graduatoria sono le seguenti:
* produzione e fornitura di [[energia]],
* [[metallurgia]],
* fabbricazione di prodotti derivati da materiali non metalliferi (e.g. [[cemento]], [[vetro]], [[calce]], etc.),
* [[chimica]],
* [[raffinazione del petrolio]] e produzione di [[Coke (carbone)|coke]],
* estrazione di [[gas naturale]],
*
* immagazzinaggio e [[logistica]],
* alimentare,
* [[trasporti]] terrestri
* trasporti
* trasporti
* [[gestione dei rifiuti]],
* [[commercio al dettaglio]],
* attività di servizi rivolti agli edifici,
* [[Pubblica amministrazione|P.A]]. e [[Industria della difesa|difesa]],
* raccolta, trattamento e fornitura di acqua,
* [[telecomunicazioni]],
* [[sistema sanitario|sanità]],
* fabbricazione di prodotti in [[metallo]] (esclusi macchinari e attrezzature),
* industria del [[legno]] e dei prodotti in legno e [[sughero]] (esclusi i mobili),
* fabbricazione di [[autoveicolo|autoveicoli]], [[rimorchio|rimorchi]] e [[semirimorchio|semirimorchi]],
* fabbricazione di articoli in [[gomma]] e [[materie plastiche]],
* attività di servizi finanziari (escluse le [[assicurazione|assicurazioni]] e i [[fondo pensione|fondi pensione]]),
* fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici.
=== Evoluzione del ruolo ===
{{F|tecnologia|ottobre 2016}}
L'evoluzione del ruolo dell'energy manager passa per la capacità di coniugare di più la risorsa energetica con il core business (vedere in proposito gli spunti bibliografici di Dahlgren e Crittenden). Oggi il tema
== Note ==
Riga 113 ⟶ 115:
* AAVV, "[http://www.fire-italia.org/rapporto-sugli-energy-manager-2013/ Rapporto sugli energy manager]", FIRE, 2013
* P. Crittenden, "Integrating energy e ciency into core business practices – an institutional work perspective on the implementation of energy management systems", ECEEE industrial summer study, 2012
* F. Belcastro, D. Di Santo, "[http://www.fire-italia.org/prova/wp-content/uploads/2014/03/Dallenergy-manager-alla-certificazione-dellesperto-in-gestione-dellenergiaEGE.pdf
* AAVV, "[http://
* D. Di Santo, "[https://web.archive.org/web/20151124161313/http://www.ecofys.com/files/files/aid-ee-2006-evaluation-energy-manager-programme-italy.pdf AID-EE report about energy manager in Italy]", AID-EE project, 2006
== Voci correlate ==
Riga 122 ⟶ 124:
*[[Energie rinnovabili]]
*[[Energia]]
*[[Energetica (ingegneria)]]
*[[
*[[ISO 50001|UNI CEI
{{portale|energia|Lavoro}}
[[Categoria:Tecnologie ambientali]]
|