Martirio (cristianesimo): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Fix sezione == Cenni [...] == come da richiesta |
m fix nota |
||
(17 versioni intermedie di 15 utenti non mostrate) | |||
Riga 1:
{{NN|cristianesimo|dicembre 2022}}
{{citazione|''Christus in martyre est''|[[Tertulliano]], ''De Pudicitia'', 22.|Cristo è nel martire|lingua=italiano|lingua2=latino}}
Il '''martirio nel cristianesimo'''
== Storia ==
Riga 12:
== Teologia ==
=== Antico Testamento ===
La vicenda di [[Azaria, Anania e Misaele]], narrata in [[Libro di Daniele|Daniele]] (cap. 3), è il ''primo caso di tentato martirio'' nella Bibbia. Grazie all'angelo, i tre non bruciano nel rogo, e [[Nabucodonosor II|Nabucodonosor]], [[re di
=== Nuovo Testamento ===
Riga 18:
Aspetti teologici e dottrinali del martirio cristiano sono contenuti direttamente negli [[Atti degli Apostoli]] e ineriscono al rapporto tra sacrificio e messianicità di Cristo. Il primo martire del [[Cristianesimo]] è considerato Stefano, detto appunto il ''Protomartire''. È anche l'unico martire la cui ''passio'' sia stata narrata dettagliatamente in un libro canonico, gli ''[[Atti degli apostoli]]''. Anche [[san Giovanni Battista]] è spesso considerato martire, ma prima della morte di [[Gesù|Cristo]], quindi prima del suo sacrificio e della sua [[Risurrezione di Gesù|risurrezione]], dando vita ad un dibattito teologico abbastanza ampio. A partire dall'esempio di Stefano, numerosi sono stati i martiri in nome di Cristo, ma un senso di elezione distingue i primi martiri: Stefano stesso fu scelto dai dodici apostoli, insieme ad altri sei, come [[diacono]], perché si occupasse della ripartizione dei viveri nelle comunità.
In particolare, il martirio di Stefano si configura come nuova testimonianza di fede, diversamente alla tradizione giudaica veterotestamentaria, perché si perpetua sull'esempio della morte di Gesù Cristo sulla Croce e sulla nuova interpretazione messianica della dottrina [[figlio dell'uomo]]: Stefano in punto di morte
{{citazione|Ecco, io vedo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo in piedi alla destra di Dio.|Atti, 7-56}}
Secondo gli ''Atti'', Stefano fu lapidato dai Giudei che non riconobbero la sua testimonianza. Il cristiano sosteneva infatti che [[Gesù]] era l'unico e ultimo Messia: così come [[Mosè]] condusse definitivamente gli Ebrei fuori dall'Egitto, il messaggio cristiano avrebbe dovuto condurre i seguaci verso una nuova legge e un nuovo regno, non più terreno, ma celeste. Ciò forniva valenza teologica al martirio cristiano inteso come sacrificio, oltre che testimonianza, in contrapposizione ai martiri giudaici precedenti il Vangelo che difendevano l'identità religiosa e politica di Israele annunciando non l'unicità del messia arrivato, ma il messia a venire.<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/content/benedict-xvi/it/audiences/2007/documents/hf_ben-xvi_aud_20070110.html|titolo=Udienza Generale del 10 gennaio 2007: Stefano il Protomartire {{!}} Benedetto XVI
==== Il rapporto con l'Impero romano ====
Riga 29:
Nel caso in cui durante un processo i cristiani rinunciassero alla propria appartenenza alla chiesa, venivano definiti ''[[lapsi]]'', in contrapposizione ai martiri che, al contrario, non si riconvertivano al [[paganesimo]] nemmeno in punto di morte.
Dal concetto di martire, in epoca successiva alle [[Persecuzione|persecuzioni]], si è evoluto il concetto di [[santo]]. Ancora adesso l'elenco di tutti i santi canonizzati è detto [[martirologio]].<ref>{{Cita web|url=https://www.vatican.va/jubilee_2000/magazine/documents/ju_mag_01031997_p-68_it.html|titolo=Il culto dei martiri nella liturgia romana
==== Evoluzione teologica ====
Riga 39:
== Tipologie di martirio ==
Nel [[Chiesa cattolica|cattolicesimo]] vengono individuati tre tipi di martirio:
* il martirio bianco;
* il martirio verde;
* il martirio rosso.
Il martirio bianco consiste nell'abbandono di tutto ciò che un uomo ama a causa di [[Dio]].
Il martirio verde consiste nel liberarsi per mezzo del digiuno e della fatica dai propri desideri malvagi, o nel soffrire angustie di penitenza e conversione.
Il martirio rosso consiste nel sopportare la [[Croce]] o la morte a causa di [[Gesù Cristo]] (Omelia irlandese del VII secolo).
Il martirio rosso venne spesso considerato in passato il battesimo purificatore di ogni peccato: subendo il martirio la santità era assicurata, non potendo più peccare. Per tale ragione il martirio nell'antichità era non solo accettato, ma addirittura ricercato, specie negli ambienti impregnati di [[gnosticismo]].
Rimasto famoso in ambito di fede nel [[
La morte in martirio di un cristiano viene considerata un "[[battesimo]] nel [[sangue]]", nel senso di una purificazione totale dell'anima, simile all'effetto del battesimo in [[acqua]]. Tradizionalmente, il martirio è considerato valido per l'ingresso nella Chiesa, anche in assenza del battesimo.<ref>[[Catechismo della Chiesa Cattolica]], 1258.</ref>
La testimonianza di amore era intesa non solo come fedeltà a Dio, ma anche come beneficio degli altri credenti e non credenti, anche per gli eventi soprannaturali riferiti dalle Vite dei Santi riguardo alla loro sorte finale. La prima traccia biblica è il mancato martirio dei santi [[Azaria, Anania e Misaele]], forti della presenza invisibile e incorporea dell'angelo inviato da Dio. A questi
== Analisi ==
{{c|La seguente formulazione è contraddittoria e non chiara; se sono state rimosse "le tracce di culti pagani" come mai la storiografia moderna...|cristianesimo|marzo 2014}}
Nella tradizione storiografica occidentale la questione dei martiri ha spesso acceso dibattiti mai risolti in posizioni univoche. Dopo il [[Concilio di Trento]], alcune disposizioni pontificie promossero una revisione del [[martirologio romano]], il libro con l'elenco di tutti i martiri e le ''passiones'' relative. In alcuni casi vi furono indagini sulle date, epurazione di informazioni ritenute ambigue o spurie, rimozione di alcune evidenti tracce di culti pagani che il culto dei martiri conservava, per cui la storiografia moderna ha poi sostenuto la tesi della "cristianizzazione passiva" dei pagani, diretta a sovrapporre le posizioni cristiane a quelle pagane senza mutare tradizioni e festività.<ref>{{Cita web|url=http://www.intratext.com/IXT/ITA0476/_P9.HTM|titolo=Conferenza Stampa sul Nuovo Martirologio Romano: testo - IntraText CT
<!--
=== Cesare Baronio e il martirologio romano ===
{{...|2}}
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Theofried Baumeister, ''La teologia del martirio nella Chiesa antica'', Torino, S.E.I., 1995, ISBN 8805054437.
* Fabrizio Bisconti, Danilo Mazzoleni, ''Alle origini del culto dei martiri. Testimonianze nell'archeologia cristiana'',
* Geoffrey E. M. De Ste. Croix, ''Christian Persecution, Martyrdom, and Orthodoxy'', edito da Michael Whitby e Joseph Streeter, Oxford, Oxford University Press, 2006, ISBN 9780199278121.
* Paul Middleton (
== Voci correlate ==
Riga 78 ⟶ 77:
== Altri progetti ==
{{
== Collegamenti esterni ==
Riga 88 ⟶ 87:
[[Categoria:Culto dei martiri]]
|