Coreboot: differenze tra le versioni
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{{Software
|Logo = <!-- Wikidata -->
|Screenshot = <!-- Wikidata -->
|Didascalia =
|Sviluppatore = Ronald G. Minnich, Eric Biederman, Olli Lo, Stefan Reinauer e la comunità coreboot
|DataPrimaVersione = 1999
|UltimaVersione =
|DataUltimaVersione = <!-- Wikidata -->
|SistemaOperativo = no
|Linguaggio = <!-- Wikidata -->
|Genere = BIOS
|Licenza =
|SoftwareLibero = sì
|Lingua =
|SitoWeb = <!-- Wikidata -->
}}
'''Coreboot''' (noto in precedenza
È un progetto supportato dalla [[Free Software Foundation]].<ref>{{Cita web|url=https://www.fsf.org/campaigns/translations/it/free-bios-ita|titolo=Campagna per il BIOS libero|13 febbraio 2010}}</ref> Esiste una variante completamente libera da [[blob binari]] chiamata ''Libreboot.''
== Caratteristiche ==▼
== Storia ==
Il progetto LinuxBIOS è nato nel [[1999]] nell'''Advanced Computing Laboratory'' del [[Los Alamos National Laboratory]] (LANL). L'obiettivo principale era quello di creare un BIOS che si avviasse rapidamente e gestisse gli errori in modo intelligente.<ref>{{Cita web|autore=Anton Borisov|url=http://www.h-online.com/open/features/The-Open-Source-BIOS-is-Ten-An-interview-with-the-coreboot-developers-746525.html?view=print|titolo=The Open Source BIOS is Ten. An interview with the coreboot developers|sito=[[The H]]|data=2009|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120916212555/http://www.h-online.com/open/features/The-Open-Source-BIOS-is-Ten-An-interview-with-the-coreboot-developers-746525.html?view=print|urlmorto=si }}</ref> Attualmente, coreboot, è distribuito sotto licenza [[GNU General Public License]] versione 2 (GPLv2).
Al progetto contribuiscono realtà quali [[Los Alamos National Laboratory|LANL]], [[Silicon Integrated Systems|SiS]], [[Advanced Micro Devices|AMD]], [[Coresystems]] e Linux Networx, Inc. Al loro fianco si trovano produttori di schede madri come [[Micro-Star International|MSI]], [[Gigabyte Technology|Gigabyte]] e [[Tyan]], che offrono coreboot insieme al loro BIOS standard o forniscono specifiche delle interfacce hardware per alcune delle loro schede madri.
Dal 2006 [[Google (azienda)|Google]] è diventato sponsor coreboot <ref>{{Cita web|url=http://google-code-updates.blogspot.com/2006/11/google-sponsors-linuxbios-project.html|titolo=Google Sponsors the LinuxBIOS project|accesso=29 settembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120206205540/http://google-code-updates.blogspot.com/2006/11/google-sponsors-linuxbios-project.html|urlmorto=bot: unknown}}</ref> e dal 2009 si è aggiunto [[CME Group]] (un gruppo di scambi di futures).<ref>{{Cita web|url=http://www.wallstreetandtech.com/it-infrastructure/showArticle.jhtml?articleID=217400294|titolo=CME Group Dives Into Coreboot and Other Linux Open Source Projects|opera=Wall Street & Technology|accesso=23 settembre 2015|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100812092429/http://www.wallstreetandtech.com/it-infrastructure/showArticle.jhtml?articleID=217400294|urlmorto=si }}</ref>
Coreboot è molto diffuso in ambito [[Google Chromebook|Chromebook]]: eccetto i primi tre modelli, tutti lo adottano ed eseguono.<ref>{{Cita web|url=http://www.coreboot.org/Chromebooks|titolo=Chromebooks|editore=coreboot|data=16 gennaio 2014|accesso=17 febbraio 2014|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160508225442/https://www.coreboot.org/Chromebooks|urlmorto=si }}</ref> Il codice di [[Das U-Boot]] è stato integrato in coreboot per offrire supporto ai processori ARM.<ref>{{Cita web|url=http://blogs.coreboot.org/blog/2011/06/05/gsoc2011week-1-analysis-of-u-boot-arm-boot-code/|titolo=GSoC2011(Week 1): Analysis of U-boot ARM boot code | coreboot developer blogs|data=5 giugno 2011|accesso=12 aprile 2014}}</ref>
▲== Caratteristiche ==
All'avvio del computer, Coreboot, ne prende il controllo e inizializza l'hardware di base, come la [[CPU]], la memoria e le periferiche. Una volta completata questa fase carica un "''payload''", ovvero un programma che può essere un [[boot loader]] tradizionale (come [[GNU GRUB|GRUB]]) o direttamente un sistema operativo.
Coreboot esegue l'inizializzazione dell'hardware e quindi passa il controllo al sistema operativo. Di conseguenza, una volta che il sistema operativo ha preso il controllo della macchina, non viene eseguito alcun codice coreboot. Una peculiarità di coreboot è che la sua versione x86 funziona in modalità a 32 bit dopo aver eseguito solo dieci istruzioni <ref>{{Cita web|url=http://lxr.linux.no/coreboot-v3+r777/arch/x86/geodelx/stage0.S|titolo=coreboot v3 early startup code|accesso=17 agosto 2008|urlarchivio=https://archive.today/20120710041412/http://lxr.linux.no/coreboot-v3+r777/arch/x86/geodelx/stage0.S|urlmorto=si }}</ref> ''(la maggior parte degli altri BIOS x86 funzionano esclusivamente in modalità a 16 bit).'' Questo lo rende molto simile a UEFI utilizzato sull'hardware dei PC più recenti.
Coreboot è scritto prevalentemente in [[C (linguaggio di programmazione)|C]] e, in piccola parte, in [[linguaggio assembly]]. La scelta di un linguaggio di programmazione come C consente un controllo del codice più semplice rispetto a quanto avviene nei BIOS generalmente scritti in assembly <ref>{{Cita web|url=https://phoenixts.com/blog/uefi-vs-legacy-bios/|titolo=Comparison of UEFI and legacy BIOS}} pronouncing that same advantage for UEFI</ref> che si traduce in una maggiore sicurezza.
Per aumentare ulteriormente il livello di sicurezza, viene offerto il supporto di build e runtime per scrivere parti di coreboot in Ada<ref>{{Cita web|url=https://review.coreboot.org/cgit/coreboot.git/commit/src/lib/gnat?id=e0ed9025cf7453212e5e5a845e34e0b7ecfa3eb9|titolo=commit}} adding that support</ref> ma, allo stato attuale, questa opzione è utilizzata solo sporadicamente.
== Varianti ==
Esistono numerose varianti di Coreboot, ciascuna con obiettivi leggermente diversi:.
* '''Libreboot''' - Una variante con l'obiettivo principale di rimuovere alcuni blob binari.<ref>{{Cita web|data=1º novembre 2023|titolo=Binary Blob Reduction Policy|url=https://libreboot.org/news/policy.html|accesso=1º novembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231101164256/https://libreboot.org/news/policy.html}}</ref>
* '''osboot''' - Una variante simile a ''Libreboot'' con politiche differenti rispetto all'eliminazione di alcuni blob binari e nata per aumentare il supporto e la stabilità dell'hardware.<ref>{{Cita web|data=15 marzo 2021|titolo=osboot project|url=https://osboot.org/|accesso=26 maggio 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210315131008/https://osboot.org/}}</ref> Il progetto, nel novembre 2022 è confluito in Libreboot.<ref>{{Cita web|data=19 dicembre 2022|titolo=Libreboot – Osboot is now part of Libreboot|url=https://libreboot.org/news/merge.html|accesso=26 maggio 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20221219054437/https://libreboot.org/news/merge.html}}</ref>
* '''MrChromebox''' - Una versione modificata di coreboot per dispositivi basati su [[Chrome OS|ChromeOS]].<ref>{{Cita web|data=17 aprile 2022|titolo=How to install ChromeOS Flex on a Chromebook|url=https://www.androidpolice.com/install-chromeos-flex-chromebook-explainer/|accesso=30 maggio 2023|sito=Android Police|lingua=en}}</ref>
* '''GNU Boot''' - Una variante nata con l'obiettivo principale di rimuovere tutti i blob binari.<ref>{{Cita web|data=30 ottobre 2023|titolo=GNU Boot Summary|url=https://savannah.gnu.org/projects/gnuboot|accesso=30 ottobre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231030210812/https://savannah.gnu.org/projects/gnuboot/}}</ref>
* '''Canoeboot''' - Progetto più sperimentale e meno conservativo rispetto a Coreboot che potrebbe includere funzionalità più recenti o sperimentali.<ref>{{Cita web|data=16 novembre 2023|titolo=Canoeboot project|url=https://canoeboot.org/|accesso=16 novembre 2023|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20231116233556/https://canoeboot.org/}}</ref>
* '''Dasharo''' - Una distribuzione basata su coreboot sviluppata da 3mdeb.<ref>{{Cita web|data=29 gennaio 2024|titolo=3mdeb Sp. z o.o. — Embedded Firmware development consultancy|url=https://3mdeb.com|accesso=16 febbraio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240216093245/https://3mdeb.com}}</ref> Mirano a rendere più semplice per i produttori la spedizione di prodotti con coreboot.<ref>{{Cita web|data=22 ottobre 2023|titolo=Dasharo • GitHub|url=https://github.com/Dasharo|accesso=16 febbraio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240216085150/https://github.com/Dasharo}}</ref><ref>{{Cita web|data=9 febbraio 2024|titolo=About Dasharo - Dasharo Universe|url=https://docs.dasharo.com|accesso=16 febbraio 2024|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20240216090043/https://docs.dasharo.com/}}</ref>
* '''Skulls'''- Una variante che punta alla facilità di installazione.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Kepplinger-Novakovic|nome=Martin|titolo=merge/skulls|data=28 maggio 2024|url=https://github.com/merge/skulls|accesso=29 maggio 2024}}</ref>
* '''Heads''' - Una variante attenta alla [[sicurezza fisica]] e all'utilizzo di [[software libero]], consigliata per l'uso con [[Qubes OS|QubesOS]].<ref>{{Cita web|titolo=About Heads|url=https://osresearch.net/|accesso=29 maggio 2024|sito=Heads|lingua=en}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|titolo=linuxboot/heads|data=28 maggio 2024|url=https://github.com/linuxboot/heads|accesso=29 maggio 2024|editore=LinuxBoot}}</ref>
== European Coreboot Conference ==
La prima European Coreboot Conference è stata una conferenza organizzata nell'ottobre 2017 e durata tre giorni.
=== Storico conferenze ===
{| class="wikitable" style="font-size:90%;"
!Evento e anno
!Date
!Città ospite
!Luogo
!Risorse
!Temi trattati
|-
|ECC2017
|26.10. – 29.10
|[[Bochum]], Germania
|Centro convegni [[Ruhr University Bochum|RUB]]
|https://ecc2017.com
|
|}
==Note==
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== Voci correlate ==
* [[
* [[
== Altri progetti ==
Line 40 ⟶ 81:
== Collegamenti esterni ==
* {{
* {{cita web|url=https://www.coreboot.org/Welcome_to_coreboot|titolo=Wiki coreboot|8 gennaio 2016|lingua=en}}
{{Portale|
[[Categoria:Progetti di software libero ad alta priorità]]
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