Claudio Merulo: differenze tra le versioni

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{{Bio
|Nome = Claudio
|Cognome = Merlotti
|PostCognome = poi latinizzato in '''Merulo'''
|Sesso = M
|LuogoNascita = Correggio
|LuogoNascitaLink = Correggio (Italia)
|GiornoMeseNascita = 8 aprile
|AnnoNascita = 1533
|LuogoMorte = Parma
|GiornoMeseMorte = 4 maggio
|AnnoMorte = 1604
|Attività=organista
|Attività2=compositore
|Epoca = 1500
|Epoca2 = 1600
|Attività = organista
|Nazionalità=italiano
|Attività2 = compositore
|Immagine = Claudio Merulo.jpg
|Nazionalità = italiano
|Didascalia = Presunto ritratto di Claudio Merulo ([[Napoli]], [[Gallerie di Capodimonte]])
|Immagine = Annibale Carracci Ritratto di Claudio Merulo Napoli.jpg
|Didascalia = Presunto ritratto di Claudio Merulo ([[Napoli]], [[GallerieMuseo nazionale di Capodimonte]])
}}
== Biografia ==
=== La gioventù ===
Nacque a [[ScorreggioCorreggio (Italia)|Correggio]], da Giovanna Govi ed Antonio Merlotti e fu battezzato l'8 aprile [[1533]], come appare dai registri battesimali della Collegiata di S. Quirino.
Casa Merlotti era posta nel quartiere di Borgovecchio, con accesso sotto il portico lungo, a poca distanza dalla casa del pittore [[Antonio Allegri]] detto ''il Correggio''.
Lo stemma dei Merlotti, già esistente sulla sepoltura della famiglia nella chiesa di S. Francesco, a Correggio, portava quattro monti, di cui uno, sovrapposto agli altri tre, recava sulla vetta un merlo. Lo stesso stemma si può ancor oggi vedere nel monumento funerario del compositore nel [[Duomo di Parma]].
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=== Il periodo a Brescia ===
Il nome di Merulo appare la prima volta a [[Brescia]] nel [[1556]], quando viene nominato organista del Duomo Vecchio, ma da recenti scoperte si è appreso che già dall'anno precedente Claudio frequentava il salotto di casa Zantani a [[Venezia]], punto di passaggio di molti artisti e di teatranti, da cui si evincono i suoi contatti con la nobiltà veneziana precedenti la nomina bresciana.<br />
 
=== L'arrivo a Venezia ===
Ancora prima di terminare il primo anno di lavoro a Brescia, nel luglio [[1557]], Merulo vince facilmente il concorso per il posto da primosecondo organista in S.San Marco a [[Venezia]], una delle piazze organistiche più prestigiose, al posto del defunto [[Girolamo Parabosco]]. Tre anni dopo uscirà il primo madrigale pubblicato a stampa, in un'antologia.<br />
Nel [[1565]] fonda insieme ad alcuni soci una tipografia musicale, che produrrà una quarantina di titoli nell'arco di un quinquennio, con una fortissima attività soprattutto nei primi due anni e mezzo. La prima opera personale a stampa di Merulo sarà autostampata (i ''Madrigali'' a 5). Il 1º ottobre viene nominato primo organista al posto di [[Annibale Padovano]], che aveva lasciato improvvisamente [[Venezia]]: al secondo organo salirà [[Andrea Gabrieli]], e i due formeranno per diciotto anni un duo organistico affiatato e celeberrimo, che attirerà curiosi e addetti ai lavori.
 
Nel [[1574]] viene rappresentata a Venezia in presenza del [[re di Francia]] [[Enrico III di Francia|Enrico III]], di passaggio nella [[Serenissima]] per prendere possesso della corona, una "Tragedia" di [[Cornelio FrangipaniFrangipane il Giovane]], che secondo le fonti era in parte musicata da Merulo (ma la musica è andata perduta). Il ruolo di Merulo all'interno della vita culturale veneziana è dunque di primo piano, e non è un caso se il suo nome appare fra gli ambasciatori al matrimonio di Francesco [[De' Medici|Medici]] con la veneziana [[Bianca Cappello]]. Quasi certa è una sua presenza a [[Ferrara]] fra [[1576]] e [[1580]], dove entra in contatto con gli ambienti madrigalistici e culturali ariosteschi. Nel [[1583]] muore dopo anni di sofferenza la moglie, ma si risposa dopo qualche mese.
 
=== La corte parmense ===
[[File:Organo Merulino.jpg|miniatura|Organo Merulino presso la Chiesa di Santa Maria del Carmine (Parma)]]
[[File:Claudio Merulo.png||thumb|''Claudiu Merulus corrigiensis, anno aetatis suae LXXII - 1604'' ossia ''Claudio Merulo di Correggio, nel 1604, a 71 anni'']]
Nell'ottobre [[1584]] lascia l'incarico veneziano, e a dicembre appare il suo primo pagamento alla corte di [[Ottavio Farnese]] nel ducato di [[Parma]]. Per quanto i biografi ottocenteschi di Merulo abbiano ipotizzato un suo passaggio a [[Mantova]] dopo aver abbandonato [[Venezia]], non ci sono prove che Merulo abbia lavorato per i [[Gonzaga]], nonostante ai tempi del servizio veneziano sia intercorso un carteggio con il [[Guglielmo Gonzaga|duca Guglielmo]] per una consulenza organologica.<br />
 
Claudio Merulo rimarrà a [[Parma]] fino alla fine della vita, prendendo servizio asotto la corte di [[Ranuccio I Farnese]] come cembalista enel in[[Duomo di Parma|Duomo]] dal [[1587]] e nella chiesa di [[Basilica di Santa Maria della Steccata|S. Maria della Steccata]] dal 5 aprile [[1591]] prende posto come organista<ref>citato in: ''Claudio Merulo'' di Giuseppe Martini a pag. 281</ref>: qui solleciterà alcune sostanziali modifiche all'organo[[Basilica_di_Santa_Maria_della_Steccata#Organi_a_canne|Organo Antegnati]], per un'esecuzione più appropriata della sua musica.<br />
Si attribuisce a Merulo la costruzione di un piccolo [[organo positivo]], ora ospitato nel [[Conservatorio di Parma]]: probabilmente però si tratta di uno strumento largamente rimaneggiato successivamente e solo in piccola parte di mano del compositore. Durante il periodo parmigiano, Merulo viaggerà molto fra Venezia, [[Padova]] e [[Roma]], dove stamperà ulteriore musica fra cui le bellissime ''Toccate'' per tastiera. Dalle cronache dell'epoca apprendiamo che il 25 aprile del [[1604]] Merulo risultava gravemente infermo, preambolo alla sua fine giunta il 4 maggio successivo, all'età di 71 anni, per una probabile infezione viscerale.
====Organo "Merulino"====
Si attribuisce unanimemente a Merulo la costruzione di un piccolo [[organo positivo]], ancora adesso perfettamente funzionante: probabilmente però si tratta di uno strumento in parte costruito da Merulo, anche se quella parte fu probabilmente la più' delicata e importante per la resa sonora dello strumento.
Nel [[1904]], in occasione trecentesimo anniversario dalla morte di Merulo, lo strumento venne acquistato dallo stato e affidato in deposito al [[Conservatorio di Parma]]. In passato, l'organo era conservato nella cosiddetta ''Sala Merulo'', all'interno della classe di organo del conservatorio.<ref>citato in: ''Claudio Merulo'' di Giuseppe Martini a pag. 326</ref> Attualmente, si trova presso la [[Chiesa di Santa Maria del Carmine (Parma)|Chiesa del Carmine]] situata nelle immediate vicinanze dell'istituto.
 
===Gli ultimi giorni===
Si attribuisce a Merulo la costruzione di un piccolo [[organo positivo]], ora ospitato nel [[Conservatorio di Parma]]: probabilmente però si tratta di uno strumento largamente rimaneggiato successivamente e solo in piccola parte di mano del compositore. Durante il periodo parmigiano, Merulo viaggerà molto fra Venezia, [[Padova]] e [[Roma]], dove stamperà ulteriore musica fra cui le bellissime ''Toccate'' per tastiera. Dalle cronache dell'epoca apprendiamo che il 25 aprile del [[1604]] Merulo risultavaera gravemente infermo, preambolo alla sua fine giunta il 4 maggio successivo, all'età di 71 anni, per una probabile infezione viscerale.
 
== Musica ==
Merulo ha lavorato su svariati generi musicali, madrigali, [[Canzone (musica)|canzonette]], musica per tastiera e [[musiche di scena]]: gli studi più recenti tendono a leggere nella sua figura quella di un umanista della musica, pienamente consapevole del suo ruolo nel momento storico e della responsabilità del singolo nel marcare con la propria esperienza la presenza nel mondo. Per quanto la sua figura sia legata soprattutto alla produzione organistica, non va sottovalutata la tanta [[musica profana]] e [[musica sacra|sacra]] per voce pubblicata in vita, soprattutto i madrigali, da cui si ricava un'attenzione all'espressività psicologica, e le [[messa (musica)|messe]] e i [[mottetto|mottetti]], con cui Merulo ha tentato di procurarsi un mercato in special modo fra le tantissime chiese veneziane che abbisognavano di testi specifici per le liturgie musicate. I suoi esperimenti per policoralità, secondo l'uso veneziano e attenti agli effetti sonori ambientali, furono certamente esportati a Parma, per cui Merulo si può ritenere il veicolo principale dell'uso della policoralità in Emilia a partire dal suo arrivo a Parma.
 
Merulo ha lavorato su svariati generi musicali, tra i quali spiccano [[madrigale|madrigali]], [[canzonetta|canzonette]], musica per tastiera e [[musiche di scena]], quest'ultime andate perdute e giunte a noi attraverso testimonianze indirette.<ref>Citato in: Storia della musica, Volume 2 pag.152 di Mario Pasi</ref>[[File:Claudio Merulo.png|thumb|''Claudiu Merulus corrigiensis, anno aetatis suae LXXII - 1604'' ossia ''Claudio Merulo di Correggio, nel 1604, a 71 anni'']]Gli studi più recenti tendono a leggere nella sua figura quella di un umanista della musica, pienamente consapevole del suo ruolo nel momento storico e della responsabilità del singolo nel marcare con la propria esperienza la presenza nel mondo.
Certamente però gran parte della sua fama appoggia sulla musica per tastiera. Noto fin dai suoi tempi per il rinnovamento della forma della [[Toccata]], nella quale introdusse sezioni contrappuntate che per alcuni (ma scorrettamente) anticipano la Sonata classica, in realtà Merulo ai suoi tempi era stimato per la ''[[gravitas]]'' delle sue composizioni, per la nobile postura allo strumento e la classe e la espressività della sua musica, che ne hanno fatto anche il dedicatario e il modello del celebre trattato ''Il Transilvano'' di [[Girolamo Diruta]].
 
Merulo ha lavorato su svariati generi musicali, madrigali, [[Canzone (musica)|canzonette]], musica per tastiera e [[musiche di scena]]: gli studi più recenti tendono a leggere nella sua figura quella di un umanista della musica, pienamente consapevole del suo ruolo nel momento storico e della responsabilità del singolo nel marcare con la propria esperienza la presenza nel mondo. Per quanto la sua figura sia legata soprattutto alla produzione organistica, non va sottovalutata la tanta [[musica profana]] e [[musica sacra|sacra]] per voce pubblicata in vita, soprattutto i madrigali, da cui si ricava un'attenzione all'espressività psicologica, e le [[messa (musica)|messe]] e i [[mottetto|mottetti]], con cui Merulo ha tentato di procurarsi un mercato in special modo fra le tantissime chiese veneziane che abbisognavano di testi specifici per le liturgie musicate. I suoi esperimenti per policoralità, secondo l'uso veneziano e attenti agli effetti sonori ambientali, furono certamente esportati a Parma, per cui Merulo si può ritenere il veicolo principale dell'uso della policoralità in Emilia a partire dal suo arrivo a Parma.
 
Certamente però gran parte della sua fama appoggiapoggia sulla musica per tastiera. Noto fin dai suoi tempi per il rinnovamento della forma della [[Toccata]], nella quale introdusse sezioni contrappuntate che per alcuni (ma scorrettamente) anticipano la Sonata classica,. inIn realtà Merulo ai suoi tempi era stimato per la ''[[gravitas]]'' delle sue composizioni, per la nobile postura allo strumento e la classe e laed espressività della sua musica, che ne hanno fatto anche il dedicatario e il modello del celebre trattato ''Il Transilvano'' di [[Girolamo Diruta]].
 
== Composizioni ==
=== Musica vocale ===
*''Madrigali a 5'' libro I (1566) e II (1604) Venezia ed. Merulo & Betanio
*''Madrigali a 4'' (1579) Venezia ed. Gardano
*''Madrigali a 3'' (1580) Venezia ed. Gardano
* ''Mottetti a 5 libro I'' (1578), II (1578)
*''Mottetti a 6'' libro I (1583), II (1593) e III (1605, postumo)
*''Sacrae Cantiones'' (1578)
*''Mottetti a 4'' (1584)
*''Sacri Concentus'' (1594)
*''Messe a 5'' (1573)
 
=== MusicaMesse strumentalevocali ===
*''Messe a 5'' (1573) Venezia ed. Gardano
*''Ricercari d'intavolatura d'organo'' (1567)
*''RicercariMesse daa cantare8 e 12'' libro I (1574), II (16071609, postumo) eVenezia IIIed. (1608, postumo)Gardano
 
*''Canzoni d'intavolatura d'organo alla francese'' libro I (1594), II (1606, postumo) e III (1611, postumo)
=== Mottetti e altra musica sacra vocale ===
*''Toccate'' per organo libro I (1598) e II (1604)
*''Sacrae Cantiones'' libro I e II (1578) Venezia ed. Gardano
* ''Mottetti a 5'' libro I'' (1578),e II (1578) Venezia ed. Gardano
*''Mottetti a 6'' libro I (1583), II (1593) e III (1605, postumo) Venezia ed. Gardano
*''Mottetti a 4'' (1584) Venezia ed. Gardano
*''Mottetti a 6 e a 7'' libro I (1583) e II (1593) Venezia ed. Gardano
*''Sacri Concentus'' (1594) Venezia ed. Gardano
 
=== Composizioni per Organo ===
*''Ricercari d'intavolatura d'organo'' (1567) Venezia ed. Giordano
*''Messe d'intavolatura d'organo'' (1568) Venezia ed. Giordano
*''Ricercari da cantare'' libro I (1574), II (1607, postumo) e III (1608, postumo) Venezia ed. Gardano
*''Canzoni d'intavolatura d'organo alla francese'' libro I (15941592), II (1606, postumo) e III (1611, postumo) Venezia ed. Gardano
*''Toccate d'' perintavolatura d'organo'' libro I (1598) e II (1604) Roma ed. Verovio
 
Sono inoltre contenute in antologie a stampa numerose altre opere di Merulo, madrigali e mottetti non attestati nelle opere a stampa personali.
 
Alcune altre composizioni strumentali e alcune vocali sono conservate in manoscritti non autografi (a [[Verona]], e a [[Torino]]).
 
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
*Giuseppe Martini, ''Claudio Merulo'', Parma, Ordine Costantiniano di S. Giorgio, 2005 (512 pp., ill.) ISBN 88-901673-8-6 (''lo studio più completo e aggiornato sul compositore'')
*Rebecca Edwards, ''Claudio Merulo: Servant of the State and Musical Entrepreneur in Later Sixteenth-Century Venice'', Ph.D. dissertation, Princeton University, 1990
*Eleanor Selfridge-Field, ''Venetian Instrumental Music, from Gabrieli to Vivaldi'', New York, Dover, 1994. ISBN 0-486-28151-5
*Nestore Pelicelli, Claudio Merulo, Parma, 1904
* Angelo Catellani, ''Memoria della vita e delle opere di Claudio Merulo da Correggio'', Milano, Bollettino Bibliografico Musicale, 1931
* Gustave Reese, ''Music in the Renaissance'', New York, W.W. Norton & Co., 1954. ISBN 0-393-09530-4
*Voce "Merulo, Claudio" in The New Grove Dictionary of Music and Musicians, ed. Stanley Sadie. 20 vol. London, Macmillan Publishers Ltd., 1980. ISBN 1-56159-174-2
*Rebecca Edwards, ''Claudio Merulo: Servant of the State and Musical Entrepreneur in Later Sixteenth-Century Venice'', Ph.D. dissertation, Princeton University, 1990
*Eleanor Selfridge-Field, ''Venetian Instrumental Music, from Gabrieli to Vivaldi'', New York, Dover, 1994. ISBN 0-486-28151-5
*Giuseppe Martini, ''Claudio Merulo'', Parma, Ordine Costantiniano di S. Giorgio, 2005 (512 pp., ill.) ISBN 88-901673-8-6 (''lo studio più completo e aggiornato sul compositore'')
* ''Le arti molteplici di Claudio Merulo da Correggio (1533-1604) tra Venezia e Parma'', a cura di M. Capra (atti del convegno di Parma, novembre 2004), Venezia, 2006
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Claudio Merulo}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{IMSLP|id=Merulo,Collegamenti Claudioesterni}}
* {{Treccani|claudio-merulo|Mèrulo, Claudio}}
* {{Cita web|url=https://www.treccani.it/magazine/atlante/cultura/La_Messa_Natale.html |titolo= La ''Messa di Natale'' della Cappella Marciana |autore = Grazia Lissi |wkautore = Grazia Lissi |data = 23 dicembre 2022 |accesso= 25 dicembre 2022}}
 
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