Secure Shell: differenze tra le versioni
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In [[informatica]] e [[telecomunicazioni]]
▲In [[informatica]] e [[telecomunicazioni]] '''SSH''' ('''Secure SHell''', [[shell (informatica)|shell]] sicura) è un [[protocollo di rete|protocollo]] che permette di stabilire una [[sessione]] remota [[Crittografia|cifrata]] tramite [[interfaccia a riga di comando]] con un altro [[host]] di una [[rete informatica]]. È il protocollo che ha sostituito l'analogo, ma insicuro, [[Telnet]].
== Descrizione ==
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Il [[client]] ed il [[server]] SSH sono installati o installabili su molte versioni di [[UNIX]], [[GNU]]/[[Linux]], [[macOS]] e [[Microsoft Windows]]. Inoltre è disponibile come strumento di amministrazione su alcuni [[apparato di rete|apparati di rete]]. La [[Internet Assigned Numbers Authority|IANA]] (Internet Assigned Numbers Authority) ha assegnato al servizio SSH la porta 22 [[Transmission Control Protocol|TCP]] e [[User Datagram Protocol|UDP]], anche se è comunque possibile implementare il servizio SSH su altre porte non definite dalla [[Internet Assigned Numbers Authority|IANA]].
La prima versione dell'SSH era completamente [[open Source]], mentre la seconda è diventata commerciale; esiste comunque una versione libera detta [[OpenSSH]] che si basa sulla prima versione, ma che fornisce supporto alla seconda versione.
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Il protocollo SSH si basa su un'architettura rappresentabile in tre distinti livelli: Transport Layer Protocol, User Authentication Protocol e Connection Layer Protocol. La divisione in tre livelli indipendenti garantisce un'estrema flessibilità del protocollo: l'indipendenza logica dei livelli permette di modificare la configurazione della connessione senza dover modificare i livelli superiori o inferiori del protocollo, per esempio si può modificare il protocollo di compressione delle informazioni senza dover cambiare il protocollo di cifratura o di autenticazione del sistema.
È importante specificare che i livelli sopra citati non hanno alcuna relazione con i livelli dello standard [[
=== Transport Layer Protocol ===
Il Transport Layer Protocol è il primo dei tre livelli del protocollo SSH, in esso sono contenuti tutti i protocolli e le procedure utilizzate nell'instaurazione e creazione del canale cifrato di comunicazione client-server. All'interno del Transport Layer avviene l'autenticazione del server, lo scambio delle chiavi, la cifratura, la compressione e il controllo d'integrità dei pacchetti. Il livello comprende in parte il livello di sessione e in parte il livello di presentazione dello standard ISO/OSI. La connessione creata sfrutta normalmente il protocollo [[Suite di protocolli Internet|TCP/IP]] per la comunicazione al livello di rete e di trasporto ma è teoricamente indipendente da esso. Nel Transport Layer viene effettuato il controllo dell'integrità dei pacchetti ma non vengono gestiti i casi in cui i pacchetti della connessione vengano persi, in tali casi la sessione viene terminata e deve essere ristabilita completamente. Per tali motivi i protocolli di trasporto orientati alla connessione come il TCP sono fortemente consigliati per impedire la perdita di pacchetti e la chiusura della connessione.
==== Scambio delle chiavi ====
Dopo la definizione degli algoritmi da utilizzare nella connessione avviene uno dei passi più importanti nell'instaurazione del canale sicuro di comunicazione: lo scambio delle chiavi. Per poter garantire la sicurezza e la privatezza della comunicazione è indispensabile stabilire degli algoritmi di scambio delle chiavi sicuri, una falla di sicurezza nello scambio delle chiavi comprometterebbe l'intera connessione. La negoziazione delle chiavi avviene all'inizio di ogni connessione, per garantire maggiore sicurezza le chiavi vengono generalmente rinegoziate ogni ora o ogni gigabyte di dati transitato nella connessione.
Gli algoritmi di [[scambio di chiavi]] più utilizzati sono:
* diffie-hellman-group1-sha1
* diffie-hellman-group14-sha1
I due algoritmi utilizzati sono variazioni dell'algoritmo di [[scambio di chiavi Diffie-Hellman]] in cui è stato aggiunto un sistema di certificazione del server mediante un host key. Osservando le stringhe identificatrici degli algoritmi è possibile dedurre che esse variano solo per il termine groupX, tale termine definisce il gruppo utilizzato nella definizione dei parametri dell'algoritmo Diffie-Hellman, tali gruppi sono documentati all'interno del RFC3526.
L'algoritmo Diffie-Hellman è stato certificato come uno dei più sicuri metodi di scambio di chiavi su un canale di comunicazione non sicuro ed è tra gli algoritmi più utilizzati al mondo. A causa dell'elevato numero di calcoli necessari per lo scambio di chiavi Diffie-Hellman è possibile utilizzare nei sistemi più vecchi e con meno potenza di calcolo l'algoritmo [[RSA (crittografia)|RSA]] egualmente sicuro ma meno esigente in termini di potenza di calcolo.
==== Autenticazione del server ====
L'autenticazione del server serve ad evitare che un utente maligno "
L'autenticazione avviene durante lo scambio di chiavi Diffie-Hellman, il server crea un messaggio cifrato con la propria chiave privata e la invia al client, il client la decifra con la chiave pubblica del server verificando l'identità del server, se la decifrazione del messaggio avviene correttamente il client procede con l'instaurazione della connessione, in caso contrario interrompe la procedura. Dato che solo il server dovrebbe essere a conoscenza della chiave privata il client è in grado di determinare l'identità del server con cui sta comunicando.
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==== I canali ====
Ogni terminale interattivo aperto e ogni connessione inoltrata attraverso la connessione SSH può occupare un canale di comunicazione. Essendo possibile l'instaurazione di canali multipli ogni canale possiede un numero identificativo, tale numero viene utilizzato per distinguere pacchetti appartenenti a canali diversi permettendo all'applicativo SSH di ricostruire le diverse comunicazioni aperte attraverso il tunnel criptato.
L'apertura di un canale avviene quando entrambe le parti concordano la sua creazione, se una delle due parti rifiuta, il canale non viene creato. Fintanto che uno degli host non ha ancora confermato l'apertura del canale nessun pacchetto è autorizzato ad utilizzare tale canale.
==== Port forwarding ====
Grazie all'estrema flessibilità del protocollo SSH è possibile realizzare [[tunneling|tunnel]] criptati in grado di trasportare sessioni TCP arbitrarie all'interno della connessione criptata,
Questa funzionalità è detta [[port forwarding]], e permette di aprire un [[Socket (reti)|socket]] TCP sul client SSH ('''local''' port forwarding) o sul server ('''remote''' port forwarding). Le [[connessione (informatica)|connessioni]] ricevute su questa porta vengono inoltrate dall'altro capo della connessione SSH, verso un host e una porta specificata.
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== Voci correlate ==
* [[OpenSSH]]
* [[Port knocking]]
* [[PuTTY]]
* [[WinSCP]]
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== Collegamenti esterni ==
* {{FOLDOC}}
* {{cita web | 1 = http://www.oscene.net/site/sysadmin/web-server/howto-configurazione-dei-virtual-hosts-con-apache2 | 2 = Configurazione dei Virtual Hosts con Apache2 | accesso = 9 marzo 2011 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080103073339/http://www.oscene.net/site/sysadmin/web-server/howto-configurazione-dei-virtual-hosts-con-apache2 | dataarchivio = 3 gennaio 2008 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.compago.it/index.php/it/manuali/39-windows/169-tunnel-ssh-con-putty|Esempio di tunnel SSh usando Putty}}
* {{cita web | 1 = http://www.cert.garr.it/documenti/ssh/ | 2 = Uso e configurazione di SSH | accesso = 22 marzo 2012 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20120428021226/http://www.cert.garr.it/documenti/ssh/ | dataarchivio = 28 aprile 2012 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://www.openssh.org/|Sito di Openssh|lingua=en}}
* {{en}} [
* {{cita web|1=http://thinkhole.org/wp/2006/10/30/five-steps-to-a-more-secure-ssh|2=HOWTO: Five steps to a more secure SSH|lingua=en|accesso=3 giugno 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080618100116/http://thinkhole.org/wp/2006/10/30/five-steps-to-a-more-secure-ssh/|dataarchivio=18 giugno 2008|urlmorto=sì}}
* {{cita web|http://denyhosts.sourceforge.net/|DenyHosts: script intended to help thwart SSH server attacks|lingua=en}}
* {{cita web|1=http://webssh.uni.me/|2=SSH via HTTP|lingua=en|accesso=26 settembre 2012|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160420175922/http://webssh.uni.me/|dataarchivio=20 aprile 2016|urlmorto=sì}}
{{IPstack}}
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