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|Periodo storico =
|Superficie espositiva =
|Fondatori = Marco Reguzzoni, [[Leonardo-Finmeccanica]], Sea Esercizi Aeroportuali, Provincia di Varese, Enti Locali, Aziende del Territorio.
|Data di apertura =
|Data di chiusura =
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Dalla sua fondazione, avvenuta nel 2010, il parco-museo si è arricchito di numerose collezioni e del Museo [[Flaminio Bertoni]], spazio dedicato al genio e alle creazioni del [[Progettista|designer]] varesino; ospita inoltre la Collezione [[Bertone]], che raccoglie alcune tra le autovetture più celebri disegnate dalla carrozzeria torinese.
Il complesso si trova all'interno del [[Parco naturale lombardo della Valle del Ticino|Parco del Ticino]].
==Storia==
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[[File:Cappella degli eroi.jpg|miniatura|La cappella [[Caproni]] che reca il celebre motto: "''Senza cozzar dirocco''", coniato dal poeta [[Gabriele D'Annunzio]].]]
[[File:Paolo nespoli alla presentazione spazio.jpg|alt=|miniatura|L'[[astronauta]] [[Paolo Nespoli]] alla presentazione del nuovo Padiglione dell'Astronomia e dello Spazio di Volandia.]]
Durante un convegno tenutosi presso il Castello Visconti di San Vito, a [[Somma Lombardo]], l'11 novembre [[2006]], fu lanciato il progetto per la realizzazione di un grande museo dell'aeronautica da realizzarsi presso le ex Officine Caproni site a [[Vizzola Ticino]] (VA). Tale museo avrebbe dovuto ricordare la storia aeronautica delle industrie lombarde, come [[Caproni]], [[SIAI-Marchetti]] di [[Sesto Calende]], [[Aermacchi]], [[Agusta]], e della [[provincia di Varese]]. La sede prescelta si trovava nelle vicinanze dell'[[aeroporto di Milano-Malpensa]], ed era facilmente raggiungibile da [[Milano]]. All'iniziativa ideata e proposta da [[Marco Reguzzoni]], aderirono Amedeo Caporaletti, il Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia Ettore Albertoni, numerosi sindaci, e manager dell'industria aeronautica come Carmelo Cosentino (CEO di Alenia Aermacchi) e Giuseppe Orsi (CEO di Agusta Westland), la contessa Maria Fede Caproni, il Conte Umberto e numerosi esponenti della famiglia Caproni e l'[[Aeronautica Militare Italiana]].
Fu costituita la Fondazione Museo dell'Aeronautica, di cui divenne presidente [[Marco Reguzzoni]], che provvide ad acquistare da AgustaWesland l'area delle ex officine Caproni, comprendenti magazzini e uffici. La realizzazione fu portata avanti con un impegno sottoscritto dalla Regione Lombardia, dalla provincia di Varese, e dai sindaci dei comuni di [[Cardano al Campo]], [[Ferno]], [[Lonate Pozzolo]], [[Gallarate]], [[Samarate]], [[Somma Lombardo]], [[Varese]] e [[Vizzola Ticino]], e vennero messi a disposizione 9 milioni di euro sui 19 complessivamente necessari: la restante parte fu trovata sul mercato grazie al business plan basato sugli introiti da biglietti e sul lavoro di oltre 200 volontari.
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[[File:Galleria degli eroi di Volandia.jpg|miniatura|"Le Forme del Volo". In primo piano un [[Fiat G.91]]. Sullo sfondo il DH 100 - FB6 Vampire.]]
[[File:Mig 21 di Volandia.jpg|sinistra|miniatura|[[Mikoyan-Gurevich MiG-21]] a Volandia.]]
Il museo conserva ed espone alcuni dei modelli più iconici della storia dell’aeronautica italiana, tra cui il pioneristico [[Caproni Ca.1]], primo aeromobile a decollare dalla brughiera di Malpensa. Al periodo del consolidamento dell’arma aerea appartengono il [[Caproni Ca.18]] (primo aereo di concezione nazionale ad equipaggiare interamente una squadriglia italiana) e il [[Caproni Ca.113]], uno dei più celebri aerei acrobatici degli anni tra le due guerre. L'era del motore a reazione è riproposta attraverso il [[Fiat G.91]] (primo aereo italiano ad equipaggiare le [[Frecce Tricolori]]), l’[[AMX International AMX|AMX]] ''Ghibli'', gli addestratori [[Aermacchi MB-326|MB-326]] e [[Aermacchi MB-339|MB-339]], i 3 prototipi di [[SIAI-Marchetti S-211]] e l'addestratore avanzato [[Alenia Aermacchi M-346 Master|Aermacchi M-346 Master]], prodotto di punta della divisione velivoli di [[Leonardo (azienda)|Leonardo]]. Numerosi anche gli esemplari di progettazione non italiana, come i [[Mikoyan-Gurevich MiG-15|MiG-15]] e [[Mikoyan-Gurevich MiG-21|MiG-21]], gli [[Republic F-84F Thunderstreak|F-84F]], [[North American F-86 Sabre|F-86]]K e [[Lockheed F-104 Starfighter|F-104G]], il [[BAC Jet Provost|Jet Provost]] e il [[DH.100 Vampire]].
La storia e lo sviluppo dell'aviazione commerciale sono rappresentati dagli esemplari di [[Douglas DC-3]] Dakota, [[McDonnell Douglas MD-80]] e [[Fokker F27]], aeromobili di maggior successo commerciale delle rispettive epoche. Di significativo valore storico è il [[Douglas DC-9]] della Presidenza della Repubblica italiana. Su questo aeromobile, in forza al [[31º Stormo]] dell’Aeronautica Militare, viaggiarono il Presidente della Repubblica [[Sandro Pertini]], [[Papa Giovanni Paolo II]] e altri Capi di Stato e di governo<ref name="milano.repubblica.it">{{Cita web|url=http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/04/04/news/volandia_dc_9_pertini_apre_pubblico-162161074/|titolo=Volandia, apre al pubblico il Dc 9 dello scopone Mundial tra Pertini e Bearzot|sito=Repubblica.it|data=2017-04-04|lingua=it|accesso=2019-07-29}}</ref>. L'aereo trasportò inoltre, dall'aeroporto di Bologna a quello di Parigi, il feretro del campione di [[Formula 1]] [[Ayrton Senna]], morto in seguito a un incidente nel [[Gran Premio di San Marino 1994]]<ref>{{Cita web|url=https://www.formulapassion.it/manifestomotore/sergio-remondino/laereo-di-senna-e-ancora-in-italia-434968.html|titolo=L’aereo di Senna è ancora in Italia - Sergio Remondino - ManifestoMotore|sito=FormulaPassion.it|data=2019-05-09|lingua=it-IT|accesso=2019-07-29}}</ref>. Dal 2019, nell'area esterna di Volandia è presente anche un esemplare del trimotore a getto [[Yakovlev Yak-40]].
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=== Collezione Bertone ===
[[File:Lamborghini miura.jpg|miniatura|[[Lamborghini Miura]] e [[Lamborghini Countach]] della Collezione [[Nuccio Bertone|Bertone]].]]
Acquistata dall’Automotoclub Storico Italiano nel 2015, dal 2018 la Collezione [[Bertone]] è conservata nell'omonimo padiglione di Volandia. La collezione comprende 76 automobili - oltre ad una motocicletta e una bicicletta - disegnate dal designer torinese [[Nuccio Bertone]] e dai suoi collaboratori. Fra i modelli esposti, una [[Lamborghini Miura]] S del 1967, una [[Alfa Romeo Giulia]] SS del 1963 e la [[Lancia Stratos]] HF, protagonista di una notevole serie di successi sportivi. Di notevole interesse anche i prototipi come la [[Porsche Karisma]], la [[Ferrari Dino GT4|Ferrari 308 GT4]] Rainbow, l'[[Aston Martin Rapid Jet]], le due [[Jaguar PU99]] e la [[Bertone Birusa]].
=== Museo Bertoni ===
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