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|titolialt = La terra devastata
|titoloalfa = Terra desolata
|immagine = The waste land(1922)Eliot Boni.djvu{{!}}page=9
|didascalia = Frontespizio della versione in volume (dicembre 1922)
|autore =
|annoorig = 1922
|annoita =
|genere = [[poesia]]
|sottogenere = [[poemetto]]
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}}
 
'''''La terra desolata''''' (''The Waste Land'') è un poemetto del 1922 di [[T. S. Eliot]]. È probabilmente l'opera più celebre del poeta anglo-americano, vissuto tra [[XIX secolo|Ottocento]] e [[XX secolo|Novecento]], ed è considerata uno dei capolavori della [[modernismo (letteratura)|poesia modernista]]. La prima pubblicazione apparve sulla rivista ''[[The Dial]]''<ref>[{{Cita web|url=https://rpo.library.utoronto.ca/content/soul-spain-mcalmon-and-bird-publishers#44 ''|titolo=The Soul of Spain With McAlmon and Bird the Publishers'',|sito=Representative Hemingway, Ernest Miller (1899Poetry Online|lingua=en|accesso=2022- 1961) Editors and the [[University of Toronto]] RPO, leggi on09-line]12}}</ref> e senza le note di Eliot, sulla rivista ''The Criterion'' nell'ottobre [[1922]]; nel dicembre dello stesso anno fu pubblicata la prima versione in volume, la prima a includere le note del poeta.
 
== Storia editoriale ==
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=== Titolo ===
Il"The titoloWaste Land" è altamenteun significativotitolo [[polisemia|polisemico]]. La traduzione "terraTerra desolata" è la prima che è stata proposta ed è quella tradizionale. Nella sua versione del 2021 Carmen Gallo ha proposto la versione "Terra devastata". "The Waste Land" è contemporaneamente la ''terre gaste'' (terra guasta) dei poemi epici medievali, cioè un territorio privo di vita, sterile e mortale che devono attraversare i cavalieri per arrivare al [[Graal]] (uno dei simboli centrali del poemetto), e il mondo moderno, contrassegnato dalla crisi e dalla sterilità della civiltà occidentale,<ref>Incomprensibile, dunque, la recente traduzione da parte di Carmen Gallo ''La terra devastata'' (il Saggiatore, 2021), che evoca passività anziché un'''infeconda attività'', come suggerisce Nadia Fusini.{{cita pubblicazione|rivista=il venerdì|data=6 agosto 2021|titolo=Che cosa ci fa Holden in un campo di segale?|autore=Nadia Fusini|p=94}}</ref> giunta forse al termine del suo percorso: non va ignorato il fatto che la [[prima guerra mondiale]], terminata neanche quattro anni prima della pubblicazione del poemetto, era stata vissuta come [[Benedetto XV|un'inutile e folle strage]] che aveva dilapidato milioni di vite e portato quasi alla bancarotta le grandi nazioni europee. La "terra desolata" è anche [[Londra]], città dove Eliot risiedeva, e nella quale ha ambientato alcune scene del poemetto (come quella conclusiva della prima sezione, che si svolge sul [[London Bridge]]).
 
== Contenuti ==
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''The Waste Land'' è un prestito da [[Jessie Weston]], autrice di ''From Ritual to Romance'', opera a cui Eliot deve molto, in cui l'antropologa analizza il vasto materiale su miti e leggende di età medioevale, in particolare sul [[Graal|Sacro Graal]] e il mazzo dei [[tarocchi]]. Nell'immaginario medioevale, la ricerca del Graal è la ricerca della verità da parte dell'uomo. I cavalieri avrebbero dovuto raggiungere la Cappella Pericolosa e lì rispondere esattamente alle domande concernenti la coppa e la lancia con cui era stato trafitto il fianco di [[Cristo]]. Uno dei cavalieri fu mandato dal Re Pescatore, l'impotente governante di un paese che era diventato sterile esso stesso. Tema, questo, ripreso molte volte nella letteratura, da [[Sofocle]] a [[Thomas Malory]] fino ad arrivare al ''[[Parsifal (opera)|Parsifal]]'' di [[Richard Wagner|Wagner]].
 
=== I. La sepoltura dei morti ===
Il poemetto si apre con l'inizio della primavera, un evento festoso (finisce la penuria invernale di cibo, torna la stagione dei frutti e delle messi). Per Eliot, con una tipica ironia modernista, "aprile è il mese più crudele": davanti al rifiorire della natura, l'uomo moderno, vuoto e senza scopo, sente in modo ancor più doloroso la propria sterilità interiore. I lillà sono un [[correlativo oggettivo]] per indicare il ricordo, il passato e sono i fiori connessi con i riti della fertilità.
 
Segue un flashback che ci riporta al clima dell'[[Europa centrale]] intorno alla [[prima guerra mondiale]], con un chiaro riferimento alla [[Rivoluzione russa]] al verso 12. L'eleganza delle persone che frequentano i luoghi più alla moda dell'Europa rivela un'ansia comunicata grazie ai bruschi cambiamenti di sintassi. Il primo dei numerosi personaggi che popolano il poemetto è Marie, che è stata identificata come la contessa [[Maria Luisa Larisch-Wallersee]]<ref>Dieter Fuchs, '''''MYTH TODAY: The Bavarian-Austrian subtext of T.S. Eliot "The Wasteland"'', in ''Poetica'', n. 44, 2012, p.382.</ref>, nipote dell'Imperatrice d'Austria [[Elisabetta di Baviera]], che il giovane Eliot avrebbe conosciuto a Monaco proprio nell'[[Hofgarten (Monaco di Baviera)]] citato al v.10.<ref>Susan Stewart, ''The Ruins Lesson'', 2020, p. 263.</ref>
 
Le allusioni all'[[Antico Testamento]] (v. 20: [[Ezechiele (profeta)|Ezechiele]] predica contro la malvagità degli Israeliti, v. 22: [[Dio]] dice ad Ezechiele che romperà gli idoli eretti da [[Israele]] a falsi dèi) offrono un parallelo tra la domanda di Ezechiele “Figliuol d'uomo, queste ossa possono vivere?” e quella del poeta che chiede al lettore “quali rami crescono su queste macerie?”, una domanda retorica, dato che quest'ultimo conosce soltanto “un mucchio di frante immagini, dove batte il sole, e l'albero secco non dà riparo, e il canto del grillo non dà ristoro”. L'appassionato ma condannato amore di [[Tristano e Isotta]] è preso a modello universale, in modo da ridimensionare il moderno concetto di questo sentimento.
 
Alle citazioni da Wagner (in tedesco) segue un excursus ironico sulle figure profetiche personificate da Madame Sosostris, una chiromante dal nome che sembra una banale imitazione di qualche dea egiziana, nonostante le sue predizioni si rivelino vere. Qui Eliot ha l'opportunità di inserire un altro importante tema del poemetto, quello dei tarocchi e dei loro simboli. La Belladonna è un veleno, mentre la dama delle rocce rimanda alla Monna Lisa per la sua enigmaticità. Il mercante con un occhio solo si riferisce a Mr Eugenedes, oltre che alla figura del Jack.
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In seguito il poeta si riferisce alla [[Città di Londra|City]], il quartiere finanziario di [[Londra]], simbolo dell'aridità del [[capitalismo]] e della società moderna. La critica alla City riprende gli stilemi provenienti da Baudelaire e Dante. Il poeta considera i suoi cittadini, bloccati in una routine distruttiva, paragonandoli dapprima agli ignavi dell'Inferno, a causa della loro totale indifferenza nei confronti del prossimo, e successivamente alle anime del limbo che, come loro, sperano in una vita migliore, ma non hanno alcuna speranza di cambiare la loro statica routine.
 
La figura di Stetson è paragonabile a quella dell'amico [[Ezra Pound]] che usava portare un cappello Stetson. Con il riferimento alla [[Prima guerra punica]] Eliot intende universalizzare il problema, che altrimenti rimarrebbe legato alla città di Londra. Questa sezione si conclude con un riferimento alla prefazione de ''[[I fiori del male]]'' di Baudelaire "Au lecteur" che descrive l'uomo affondato nella stupidità, nel peccato e votato al male, ma, tuttavia, il peggior mostro del serraglio infame dei suoi traviamenti è la Noia, definita come "monstre delicat". "Tu, lettorlettore, lo conosci quel mostro delicato, ipocrita lettore, mio pari, mio fratello!"
Il cadavere che Stetson ha sotterrato dovrà germogliare e dunque permettere la rinascita dell'uomo; il Cane dovrà però essere tenuto lontano in quanto disotterrandolo ne impedirebbe la rinascita (''contra'' A. Serpieri, secondo il quale sarebbe il dissotterramento ad avviare il ciclo della vita). È quello che l'uomo in fondo si augura: preferisce restare con la propria coscienza addormentata, in quell'inverno che lo tiene al caldo, coperto 'di neve immemore', correlativo oggettivo della coscienza ottenebrata. Ed infatti il lettore è 'ipocrita', complice e fratello del poeta, che ha appena definito l'aprile come il mese più crudele, proprio perché con la primavera determina il risveglio della natura (ovvero della coscienza) dando impulso alla rigenerazione della vita.
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La conversazione delle due donne, inoltre, accenna alla [[prima guerra mondiale]] e alle sue conseguenze, perché il marito di una delle due è stato da poco smobilitato, e non è più lo stesso uomo di prima (accenno probabilmente ai problemi psicologici dei reduci).
 
I rapporti tra uomo e donna sono considerati sterili in questa Terra, poiché manca la comunicazione, sia verbale che sessuale. La frequente richiesta del barista enfatizza la pressione del tempo che scorre, fino ad arrivare all'addio di [[Ofelia (Amleto)|Ofelia]], preso dall{{'}}''[[Amleto]]'', “Good night, ladies, good night, sweet ladies, good night, good night”.
 
=== III. Il sermone del fuoco ===
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Il canto del gallo è il risveglio della coscienza umana reso possibile dalle parole in sanscrito del tuono. Queste formule fanno parte delle [[Bṛhadāraṇyaka Upaniṣad]], e iniziano tutte con “Da”, la radice delle parole sanscrite dell'area semantica di “dare”, ma anche il suono onomatopeico del tuono.
 
Il poemetto termina, dunque, dopo i toni surrealistici e apocalittici, con “Shantih”''[[śānti|Shantih]]'', la pace ineffabile, la speranza della pioggia, di una ritrovata spiritualità. Ma il cadere della pioggia è atteso, agognato, ''non'' descritto. Il fatto che la benedizione sia in una lingua così distante dalla tradizione occidentale indica che la soluzione è ricercata, ma non raggiunta. In effetti, non si riesce a uscire veramente dalla terra desolata, e il Graal resta una speranza, qualcosa che non si riesce ad afferrare. Per Eliot il cammino verso una qualche certezza durerà ancora cinque anni, quando si convertirà all'anglicanesimo.
 
== Temi principali ==
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* Brani di ''La terra desolata'' sono letti dal Colonnello Kurtz nel film [[Apocalypse Now]], di [[Francis Ford Coppola]], come altri brani di Eliot tratti dalla poesia ''[[Gli uomini vuoti]]'', mentre viene ripresa, tra i libri letti da Kurtz, la copertina del libro di [[Jessie Weston]], ''[[From Ritual to Romance]]'', {{cn|al quale Eliot si ispira per La terra desolata.}}
*[[Francesco Guccini]] cita ''La terra desolata'' di Eliot nella sua ''Canzone dei dodici mesi''.
* Nel 1969 i [[Deep Purple]] fecero un riferimento alla Sepoltura dei Morti per la traccia ''April'' dell'omonimo album [[Deep Purple (album)|''Deep Purple'']].
* Nel 1971 i [[Pooh]] si ispirano al poemetto per il brano ''Terra desolata'', quarta traccia dell'album ''[[Opera prima]]''.
* Nel 1973 i [[Genesis]] fecero chiaramente riferimento all'opera nella citazione alla figura di [[Tiresia]], nel brano ''The Cinema Show'', tratto da ''[[Selling England by the Pound]]''.
* Nel 1975 gli [[Stormy Six]] includono il brano ''La sepoltura dei morti'', ispirato all'omonimo passaggio di Eliot nel loro disco "''[[Un biglietto del Tram"tram]]''.
* [[Jovanotti]] ha dichiarato di aver scritto il brano del 2011 ''[[La notte dei desideri (Jovanotti)|La notte dei desideri]]'' dopo aver letto l'opera, citandola anche all'interno del testo della canzone.
* I [[Pet Shop Boys]] affermano di essersi ispirati a questo poema nello scrivere il testo del brano [[West End Girls]].
* Alcuni versi dell'opera vengono riportati durante la sequenza nel deserto del videogioco ''[[Uncharted 3: L'inganno di Drake]]''.
* [[Stephen King]] si è ispirato al poema di Eliot per la saga de [[La torre nera]].
* Claudio Risé, ne dà un'interpretazione secondo la psicologia analitica junghiana e la mitoanalisi in: ''Vita selvatica. Manuale di sopravvivenza alla modernità'' (con Francesco Borgonovo). Lindau, 2017, ISBN 978-88-6708-669-6 e in: ''Parsifal. L'iniziazione maschile all'amore''. Editrice La Scuola, 2016, ISBN 978-88-350-4348-5
* Le parole di Tiresia del [[#III. Il sermone del fuoco|sermone del fuoco]] sono declamate dallo spirito dell'indovino di Kattegat che parla a Bjorn nell'episodio ''[[Episodi di Vikings (sesta stagione)#Il profeta|Il profeta]]'' della serie televisiva ''[[Vikings]]''.
* Nel 2019, Hozier ha pubblicato il suo secondo album, dal titolo ''Wasteland, Baby!'' L'influenza della poesia di Eliot si rinviene nelle tematiche dell'album, oltre che nel titolo.
 
* Nel 2022, la band heavy metal italiana [[Stranger Vision]] ha pubblicato ''Wasteland'', un concept album interamente ispirato al poemetto di Eliot.<ref>{{Cita web|url=http://www.metallized.it/recensione.php?id=19248|titolo=Recensione Stranger Vision - Wasteland|cognome=Calloni|nome=Simone|sito=Metallized.it|lingua=IT|accesso=2022-12-09}}</ref>
== Note ==
<references/>
 
== Edizioni ==
* {{Cita libro|lingua=en|editore=Horace Liveright|cognome=T. S. Eliot|titolo=Waste Land|città=New York|accesso=14 aprile 2015|data=1922|url=https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=2624597&custom_att_2=simple_viewer&search_terms=DTL7&pds_handle=}}
 
=== TraduzioniEdizioni italiane ===
* {{cita libro|autore=T. S. Eliot|traduttoretrad=[[Luigi Berti (scrittore)|Luigi Berti]]|titolo=Poesie|anno=1935|editore=Guanda|città=ModenaParma|oclc=878305656|sbn=IT\ICCU\UFI\0242298UFI0242298}}
* ''Sulla poesia e sui poeti'', trad. di [[Alfredo Giuliani]], Milano, Bompiani, 1960; Milano, Garzanti, 1975.
* ''Poesie'', prefazione e trad. di [[Roberto Sanesi]], Milano:, Bompiani, 1961.
* ''La terra desolata. Frammento di un agone. Marcia trionfale'', prefazionePrefazione e trad. di [[Mario Praz]], Collezione di poesia, Torino:, Einaudi, 1963;, 1970;, 1985.
* ''T. S. Eliot tradotto da'' [[Eugenio Montale]]'', Milano, [[Vanni Scheiwiller]], All'insegna del pesce d'oro, 1963 <small>(contiene: A Song for Simeon; La figlia che piange. Animula)</small>.
* ''Ezra Pound: metrica e poesia'', a cura di Laura Caretti, Milano, All'insegna del pesce d'oro, 1967.
* ''La terra desolata'', trad. di [[Elio Chinol]], con 11 disegni di [[Ernesto Treccani]], Ravenna, Loperfido, 1972; a cura di R. Pretto, Interno Poesia Editore, 2022, ISBN 978-88-855-8381-8.
* ''La terra desolata'', introduzioneIntroduzione e trad. di [[Alessandro Serpieri (1935)|Alessandro Serpieri]], Milano, Rizzoli, 1982;, 1985.
* ''La terra desolata'', trad. e cura di [[Angelo Tonelli]], Collezione Lekythos n. 15, Milano, Crocetti, 1992; Introduzione di [[Czesław Miłosz]], Milano, Feltrinelli, 1995; versione riveduta, Milano, Feltrinelli, 2005.
*in ''Opere 19391904-19621939'', a cura di R. Sanesi, Collana Classici, Milano, Bompiani, 19931992, ISBN 978-88-452-1750-0.
* {{cita libro|autore=T. S. Eliot|altri=a cura e traduzione di [[Massimo Bacigalupo]]|titolo=Poesie (1905-1920)|url=https://archive.org/details/poesie190519200000elio|anno=1995|editore=Newton Compton|città=Roma|oclc=860269357|sbn=IT\ICCU\MIL\0347504MIL0347504|isbn=9788881830169}}
* {{chiarire|''La terra desolata'', tradotto da Erminia Passannanti, Mask Press Oxford, 2011, ISBN 978-1-4812-7723-5|autopubblicato?}}
* ''La terra desolata'', a cura di Giuseppe Massara, con una nota di [[Nadia Fusini]], Brescia, L'Obliquo, 2002.
* {{cita libro|autore=T. S. Eliot|traduttore=Aimara Garlaschelli|altri=introduzione di Anthony Leonard Johnson|titolo=La terra desolata|anno=2018|editore=Edizioni ETS|città=Pisa|isbn=9788846749529}}
* {{citaCita libro|autoretitolo=T.La S.terra Eliotdesolata|curatoretrad=CarmenCarlo GalloFranzini|titoloedizione=LaCollana terra devastata|anno=2021classici|editore=IlBook Saggiatoreedizioni|cittàanno=Milano2013|isbn=9788842829102978-88-723-2694-7}}
* {{chiarire|''La terra desolata'', tradottotrad. dadi [[Erminia Passannanti]], Mask Press Oxford, 20112015, ISBN 978-113-4812292-77233220-5|autopubblicato?}}4.
* {{cita libro|autore=T. S. Eliot|traduttoretrad=Aimara Garlaschelli|altri=introduzione di Anthony Leonard Johnson|titolo=La terra desolata|anno=2018|editore=Edizioni ETS|città=Pisa|isbn=9788846749529978-88-467-4952-9}}
* {{Cita libro|titolo=La terra desolata|altri=Introduzione e trad. di Martina Belelli|editore=Santelli|anno=2019|isbn=978-88-312-5523-3}}
* {{cita libro|titolo=La terra devastata|altri=trad. e cura di Carmen Gallo|edizione=Collana La Cultura|editore=Il Saggiatore|città=Milano|anno=2021|isbn=978-88-428-2910-2}}
* {{Cita libro|titolo=La terra desolata|altri=a cura di Sara Ventroni|edizione=Collana Poesia|editore=Ponte alle Grazie|città=Milano|anno=2022|isbn=978-88-333-1909-4}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
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* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.bartleby.com/201/1.html|Testo completo e annotato in inglese su Bartleby.com}}
* {{citaCita web|url=httphttps://www.piuchepuoidaneel59.italtervista.org/eliot/terra_desolataterradesolata.php?idl=terra_desolatahtm|titolo=TestoLa completoTerra Desolata in italiano, deltesto poemacompleto|lingua=it}}
* {{cita web|http://www.limbasarda.it/ita/lette/lete_deso.html|Testo completo in sardo del poema}}
* {{cita web |1=http://town.hall.org/Archives/radio/IMS/HarperAudio/011894_harp_ITH.html |2=File audio di T.S. Eliot che legge il poema |accesso=24 ottobre 2005 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20040610201304/http://town.hall.org/Archives/radio/IMS/HarperAudio/011894_harp_ITH.html |dataarchivio=10 giugno 2004 |urlmorto=sì }}
* {{cita web|http://eliotswasteland.tripod.com/|Testo integrale}}
* {{cita web|http://world.std.com/~raparker/exploring/thewasteland/explore.html|Commenti e studi|lingua=en}}