Programma lunare sovietico: differenze tra le versioni
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A causa della rivalità tra i diversi uffici di progettazione, furono sviluppati in parallelo e contemporaneamente numerosi progetti con uno scopo simile. Pertanto, varie versioni del vettore lunare furono sviluppate presso gli uffici di progettazione di [[Sergej Pavlovič Korolëv]] e [[Vladimir Nikolaevič Čelomej]], e vettori potenti per volare sulla Luna fu sviluppato presso gli uffici di progettazione di Korolëv, Čelomej e di [[Michail Kuz'mič Jangel']]. Tale situazione fu il risultato di uno scarso coordinamento del programma lunare e portò a una dispersione di forze e risorse. Tuttavia, la leadership di [[Leonid Brežnev]] non nominò mai ufficialmente le ragioni per ridurre il programma lunare.
I progetti del programma lunare con equipaggio erano altamente classificati e divennero pubblici solo nel 1990.
== Storia ==
=== Corsa allo spazio ===
{{Vedi anche|Corsa allo spazio}}
Dopo la [[seconda guerra mondiale]], l'Unione Sovietica e gli [[Stati Uniti d'America]] erano in accesa competizione nell'ambito della [[guerra fredda]] ed entrambi i Paesi avevano in corso ingenti programmi per lo sviluppo di missili intercontinentali e nucleari. Parallelamente alla corsa agli armamenti, i
Negli [[anni cinquanta]], iniziarono nell'URSS programmi di ricerca volti allo sviluppo dei [[Razzo termico nucleare|razzi termici nucleari]].<ref name=":6">{{Cita|Čertok|p. 43}}.</ref> Gli studi erano condotti dall'[[NII-1]] sotto la supervisione del fisico e presidente dell'[[Accademia delle scienze dell'URSS]] [[Mstislav Keldyš]] e per iniziativa di [[Vitalij Michajlovič Ievlev|Vitalij Ievlev]].<ref name=":6" /> Dopo l'annuncio da parte degli USA di realizzare razzi termici nucleari, la ricerca sovietica fu incrementata e attuata dall'Istituto di energia atomica di [[Igor' Kurčatov]], dall'OKB-1 di Sergej Korolëv, dall'[[OKB-456]] di [[Valentin Petrovič Gluško|Valentin Gluško]], dall'NII-1 di Keldyš e dall'[[OKB-670]] di [[Michail Makarovič Bondarjuk|Michail Bondarjuk]].<ref name=":7">{{Cita|Čertok|p. 44}}.</ref> Il 30 giugno 1958, con il supporto di Kurčatov, Korolëv, Keldyš, Aleksandrov e Gluško, il [[Comitato Centrale del PCUS|Comitato centrale del PCUS]] e del [[Consiglio dei ministri dell'Unione Sovietica]] emisero un decreto per ufficializzare lo sviluppo di lanciatori ad energia atomica assieme a quelli alimentati da [[propellente liquido]]. Il decreto rese ufficiali anche i progetti già avviati.<ref name=":7" />
Intanto, nel 1959, l'URSS avviò il [[Programma Luna]] per l'esplorazione senza equipaggio della Luna e a settembre dello stesso anno la sonda [[Luna 2]] divenne il primo oggetto artificiale a toccare la superficie di un altro corpo celeste.<ref>{{Cita web|url=https://histrf.ru/lenta-vremeni/event/view/piervyi-kosmichieskii-korabl-dostigh-luny-luna-2-sssr|titolo=Первый космический корабль достиг Луны: «Луна-2», СССР 1959|sito=История.РФ|lingua=ru|accesso=2020-09-23}}</ref> Il 4 ottobre, la sonda [[Luna 3]] inviò a Terra le prime fotografie in assoluto della [[faccia nascosta della Luna]].
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Nonostante le ricerche, i motori nucleari non ricevettero un uso pratico nell'aviazione e nella tecnologia missilistica sovietica, mentre gli USA preferirono concentrarsi su lanciatori ad idrogeno liquido con la [[famiglia di lanciatori Saturn]].<ref name=":8">{{Cita|Čertok|p. 45}}.</ref> Molti ingegneri sovietici erano scettici riguardo all'utilizzo dell'idrogeno, perché era ritenuto troppo pericoloso e avrebbe necessitato la realizzazione di serbatoi molto grandi.<ref name=":8" />
Dopo varie discussioni e consultazioni, il complesso militare-industriale iniziò a redigere il testo di una risoluzione per accelerare lo sviluppo dei razzi e di motori ad alte prestazioni. Il 23 giugno 1960, il [[Comitato Centrale del PCUS]] e il [[Consiglio dei ministri dell'Unione Sovietica]] emisero la risoluzione "Sulla creazione di potenti lanciatori, satelliti, veicoli spaziali e sull'esplorazione spaziale nel 1960-1967",<ref name=":3">{{Cita web|url=https://www.energia.ru/ru/history/systems/vehicles/vehicle_n1-l3.html|titolo=Комплекс "Н1-Л3"|sito=РКК Энергия|lingua=ru,en|accesso=2020-09-26|dataarchivio=24 aprile 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210424091715/https://www.energia.ru/ru/history/systems/vehicles/vehicle_n1-l3.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita|Постановление ЦК КПСС и Совета Министров СССР от 23.06.1960 № 715-296}}.</ref> concordata anche con i presidenti dei comitati statali di tutte le industrie della difesa interessate.<ref name=":8" /> Il decreto prevedeva la creazione del nuovo lanciatore N1 a propellente liquido nel periodo 1961-1963 e, una volta pronto, avrebbe dovuto lanciare in orbita un satellite del peso di 40-50 tonnellate e accelerare un [[carico utile]] di 10-20 tonnellate alla [[seconda velocità cosmica]].<ref name=":9">{{Cita|Постановление ЦК КПСС и Совета Министров СССР от 23.06.1960 № 715-296|art. 2}}.</ref> Sulla base dell'N1, avrebbe dovuto essere costruito nel periodo 1963-1967 un lanciatore NP più avanzato in grado di mettere in orbita 60-80 tonnellate di satelliti e accelerato un carico utile di 20-40 fino alla seconda velocità cosmica.<ref name=":9" /> Parallelamente, il decreto prescrisse lo sviluppo di potenti motori a propellente liquido, energia atomica, [[Propulsione elettrica per uso spaziale|propulsione elettrica]] e idrogeno, nonché di sistemi di controllo autonomi e radiocomandi e basi per gli esperimenti.<ref>{{Cita|Постановление ЦК КПСС и Совета Министров СССР от 23.06.1960 № 715-296|art. 1}},</ref>
Sergej Korolëv aveva intanto predisposto i piani per la realizzazione dei vettori [[N1 (lanciatore)|N1]] e [[N2 (lanciatore)|N2]], che avrebbero potuto essere utilizzati per scopi militari o civili, tra cui il lancio di un piccolo equipaggio di tre cosmonauti.<ref name=":0">{{Cita web|url=http://www.bo.astro.it/~universo/letture/sputnik50/CSC/ASTRO/PAG72D9.HTM?sec=scheda_unavolta&id=21|titolo=Il programma lunare sovietico|sito=Osservatorio astronomico di Bologna|accesso=2020-09-22}}</ref> Korolëv concepì inoltre delle soluzioni per un possibile volo sulla Luna tramite lanci multipli.<ref name=":10">{{Cita|Čertok|pp. 46-47}}.</ref>
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=== Avvio e attuazione ===
Il 3 agosto 1964 il governo emanò un decreto segreto con il quale veniva approvato il programma lunare con equipaggio dell'Unione Sovietica, definendo l'[[allunaggio]] come la più importante sfida della cosmonautica dell'URSS.<ref name=":3" /><ref name=":16">{{Cita|Čertok|p. 61}}.</ref> Fu quindi avviato un lavoro su vasta scala riguardante due programmi paralleli con equipaggio: sorvolo della Luna (L1) entro il 1967, in occasione del 50º anniversario della [[
Dopo aver ricevuto il testo del decreto, Korolëv convocò subito una riunione tecnica per il 13 agosto 1964, durante la quale avrebbe discusso sui piani concepiti fino a quel momento e sulle risorse necessarie. L'incontro vide la partecipazione di tutti i principali progettisti, i capi delle amministrazioni centrali dei comitati statali, i presidenti dei consigli economici interessati, i dipendenti del complesso militare-industriale, membri del Comitato centrale, del comando dell'[[Aeronautica Militare Sovietica|Aeronautica Militare]] e delle forze missilistiche, del Ministero della Difesa, i rappresentanti dell'Accademia delle Scienze, i capi dell'[[NII-4]], [[NII-88]] e del campo di addestramento dei cosmonauti.<ref name=":17">{{Cita|Čertok|p. 63}}.</ref>
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==== Cosmonauti ====
Il gruppo lunare del distaccamento dei cosmonauti civili sovietici [[RKK
La squadra lavorò a lungo sul programma del sorvolo lunare (fino alla piena preparazione nel 1968),<ref name=":20">{{Cita web|url=http://epizodsspace.narod.ru/ekip/l-1.html|titolo=Экипажи программы Л-1|sito=epizodsspace.narod.ru|lingua=ru|accesso=2020-09-22}}</ref> e prima e qualche tempo dopo la sua chiusura, anche al programma dell'allunaggio.<ref name=":18">{{Cita web|url=http://epizodsspace.narod.ru/ekip/l-3.html|titolo=Экипажи программы Л-3|sito=epizodsspace.narod.ru|lingua=ru|accesso=2020-09-22}}</ref> Il gruppo si recò in Somalia per preparare la navigazione nello spazio basandosi sulle costellazioni dell'[[emisfero australe]]. Per riprodurre l'atterraggio sulla Luna, i cosmonauti utilizzarono simulatori ed elicotteri.
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Il rientro doveva avvenire nell'emisfero australe della Terra, mentre, a causa delle forze aerodinamiche, il veicolo di discesa doveva risalire nuovamente nello spazio e la sua velocità avrebbe dovuto diminuire dalla seconda alla [[Prima velocità cosmica|prima]].Tale schema avrebbe permesso il rientro nell'atmosfera e l'atterraggio sul territorio dell'Unione Sovietica.
Il programma prevedeva la produzione di 15 navicelle 7K-L1 (di cui 14 varate) ed erano previsti almeno due voli con equipaggio dopo tre voli di prova
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|+Voli della Sojuz 7K-L1 previsti per il 1967
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|[[Oleg Grigor'evič Makarov]]
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|[[
|[[Anatolij Fëdorovič Voronov]]
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|[[Oleg Grigor'evič Makarov]]
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|[[Anatolij Fëdorovič Voronov]]
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|[[Valerij Fëdorovič Bykovskij]]
[[Nikolaj Nikolaevič Rukavišnikov]]
|[[
[[Oleg Grigor'evič Makarov]]
|}
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|[[Valerij Fëdorovič Bykovskij]]
[[Nikolaj Nikolaevič Rukavišnikov]]
|[[
[[Vitalij Ivanovič Sevast'janov]]
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In tre dei cinque voli Zond si verificarono incidenti che molto probabilmente avrebbero provocato lesioni o la morte dei cosmonauti se questi voli fossero stati con equipaggio presidiati. Durante i voli delle navicelle Zond 4 e Zond 5, a causa del guasto del sistema di controllo, l'ingresso nell'atmosfera passò lungo una traiettoria fuori progetto con un sovraccarico venti volte superiore del previsto, e durante il volo Zond 6 la cabina si depressurizzò e si guastò il sistema dei paracadute.<ref>{{cita web|url=http://www.astronaut.ru/animals/text/2130.htm|titolo=КА 7К-Л1 («Зонд»)|sito=Космическая энциклопедия ASTROnote|lingua=ru|accesso=2011-02-18}}</ref>
Nel settembre del 1968, la [[Zond 5]] venne lanciata con a bordo due [[tartarughe]] dell'[[Asia centrale]] e divennero le prime creature viventi nella storia a tornare sulla Terra dopo aver volato intorno alla Luna, tre mesi prima della missione [[Apollo 8]].<ref>{{cita pubblicazione|url=http://www.astronaut.ru/bookcase/article/article11.htm|titolo=Советские программы пилотируемых полетов к Луне|autore=I. A. Marinin|autore2=S. Ch. Šamsustdinov|rivista=Земля и Вселенная|anno=1993|numero=4-5|lingua=ru|accesso=2011-02-18}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://nssdc.gsfc.nasa.gov/nmc/spacecraft/display.action?id=1968-076A|titolo=Zond 5|sito=NASA-NSSDCA|lingua=en|accesso=2020-09-24}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://epizodsspace.airbase.ru/e2/foto-e2/z-5/z5.html|titolo=Зонд-5|sito=epizodsspace.airbase.ru|lingua=ru|accesso=2020-09-24}}</ref>
Nelle condizioni tese della "corsa alla Luna", in vista dei due voli sovietici senza equipaggio intorno alla Luna e dell'occultamento dei fallimenti nel programma L1, gli USA intrapresero una rischiosa modifica del loro programma lunare ed effettuarono un sorvolo prima del pieno funzionamento dell'intero complesso Apollo precedentemente pianificato nell'orbita terrestre. Il sorvolo ravvicinato della Luna da parte dell'Apollo 8 fu completato senza un modulo lunare (che non era ancora pronto), seguendo l'unico volo orbitale con equipaggio vicino alla Terra. Fu il primo lancio del vettore Saturn V con equipaggio.
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{{Vedi anche|N1 (lanciatore)}}[[File:N1_1M1_mockup_on_the_launch_pad_at_the_Baikonur_Cosmodrome_in_late_1967.jpg|miniatura|Modello del lanciatore [[N1 (lanciatore)|N1]] 1M1 sulla rampa di lancio al [[cosmodromo di Bajkonur]], 1967.]]La realizzazione del lanciatore N1 era stata iniziata da Korolëv già prima dell'inizio del programma lunare e nel 1964 fu stabilita l'ultimazione dell'N1 entro il 1966.<ref name=":4" />
L'N1 era alto 105 metri (navicella compresa) e aveva un peso di circa 2750 tonnellate.<ref name=":0" /><ref name=":5">{{Cita web|url=https://www.energia.ru/ru/history/systems/vehicles/vehicle_n1-l3_c.html|titolo=Комплекс "Н1-Л3" - Состав|sito=РКК Энергия|lingua=ru,en|accesso=2020-09-27|dataarchivio=27 ottobre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201027084412/https://www.energia.ru/ru/history/systems/vehicles/vehicle_n1-l3_c.html|urlmorto=sì}}</ref> Era dotato di tre stadi (A, B, V; {{Russo|А, Б, В}} ) connessi tramite vani di trasferimento a fasci e uno stadio centrale.<ref name=":5" /> Il lanciatore aveva una struttura a blocchi con singoli serbatoi di carburante sospesi e sferici e unità di propulsione multi-motore nel I, II e III stadio.<ref name=":5" /><ref>{{Cita web|url=https://www.energia.ru/ru/history/systems/vehicles/vehicle_n1-l3_u.html|titolo=Комплекс "Н1-Л3" - Двигательные установки|sito=РКК Энергия|lingua=ru|accesso=2020-09-27|dataarchivio=26 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200926084021/https://www.energia.ru/ru/history/systems/vehicles/vehicle_n1-l3_u.html|urlmorto=sì}}</ref>
Il sistema del modulo L3 era formato dagli stadi razzi G e D ({{Russo|Г, Д}}), il modulo orbitale LOK, il I stadio razzi, il veicolo lunare LK e lo stadio razzi E, sistemi di carenatura del carico utile protettivi dall'esposizione aerodinamica e termica negli strati più densi dell'atmosfera e che avrebbero dovuto essere espulsi una volta raggiunta una determinata velocità, nonché un sistema d'emergenza per la fuga tramite il modulo di discesa della nave orbitale.<ref name=":5" />
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L'ultimo lancio del vettore N1 avvenne il 23 novembre 1972, meno di un mese prima dell'[[Apollo 17]] e quindi dell'ultimo allunaggio statunitense. In seguito fu deciso che la prospettiva di andare sulla Luna molto più tardi rispetto al completamento del programma statunitense non avrebbe giustificato gli sforzi e il denaro spesi.
Il 22 maggio 1974, Mišin fu rimosso dal suo incarico di capo progettista del CKBEM, il governo emanò un decreto sulla trasformazione del CKBEM nella NPO
=== Ulteriori iniziative e chiusura ===
Nell'ottobre 1974, Gluško presentò al governo un piano per il lavoro della NPO
Prima dell'attuazione dei programmi per il sorvolo e atterraggio lunari, furono sviluppate proposte tecniche per la creazione e l'uso di un [[Lunochod]] (L2) e di una stazione orbitale lunare (L4). Inoltre, dopo il successo degli Stati Uniti e la riduzione dei lavori sul programma N1-L3, fu elaborato il progetto N1F-L3M per garantire missioni di lunga durata entro il 1979 con la prospettiva di realizzare la [[base lunare Zvezda]], di cui era già stato sviluppato un progetto abbastanza dettagliato con modelli di veicoli di spedizione e moduli abitabili.<ref>{{Cita web|url=http://astronautix.com/craft/lekmplex.htm#|titolo=LEK Lunar Expeditionary Complex|lingua=en|accesso=2011-08-01|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131208200041/http://www.astronautix.com/craft/lekmplex.htm#|urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://astronautix.com/craft/dlbodule.htm#|titolo=DLB Module|lingua=en|accesso=2011-08-01|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140107164731/http://www.astronautix.com/craft/dlbodule.htm#|urlmorto=sì}}</ref>
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* [[Corsa allo spazio]]
* [[Federacija (veicolo spaziale)]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
== Collegamenti esterni ==
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* {{Cita web|url=http://www.federalspace.ru/main.php?id=2&nid=10758|titolo=Мнение: „Нашему полету на Луну помешали ссора конструкторов и диверсия“|autore=Nikolaj Dobrjucha|sito=Роскосмос|data=2010-05-20|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130619003215/http://www.federalspace.ru/main.php?id=2&nid=10758|lingua=ru}}
* {{Youtube|autore=Роскосмос ТВ|id=Q153OTY7ro0|titolo=Курс на Луну|lingua=ru|data=2019-04-12}}
{{Programma spaziale sovietico}}{{Esplorazione della Luna}}
{{Portale|astronautica|guerra fredda}} [[Categoria:Esplorazione della Luna]]
[[Categoria:Programma spaziale sovietico]]
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