Melchiorre Delfico: differenze tra le versioni

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{{Citazione|''Il cavaliere Melchiorre Delfico [è] giustamente ritenuto il Nestore della letteratura napoletana … Questo illustre autore di molte opere di storia e di una varietà di soggetti interessanti, unisce ad una vasta istruzione una accuratissima e profondissima conoscenza di ogni aspetto che interessa la sua terra; e possiede, ad un'età così avanzata, l'ancor più raro merito di saper comunicare le preziose esperienze acquisite con una amenità di maniere, una facilità e semplicità di espressione che le rendono più apprezzate a quelli che le ricevono''|[[Keppel Richard Craven]], ''Excursions in the Abruzzi and Northern Provinces of Naples'', 2 volumi, Londra, 1837.}}
{{Carica_pubblica
|nome = Melchiorre Delfico
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{{Bio
|Nome = Melchiorre
|Cognome = DelficoDèlfico
|Sesso = M
|LuogoNascita = Montorio al Vomano
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== Biografia ==
Nacque nel castello feudale di [[Leognano]], in [[provincia di Teramo]],<ref name="dbi">{{cita|DBI}}.</ref> da Berardo Delfico (Teramo, 7 febbraio 1704-Teramo, 4 dicembre 1774, figlio di Giuseppe Berardino Delfico e di donna Caterina Rozzi) e da Margherita Civico (figlia del "magnifico" Giovanni Battista Civico e della teramana Sulcinia Maria Michitelli, nata a Leognano, oggi frazione di Montorio al Vomano, allora facente parte dell'odierno Comune di Tossicia, il 26 ottobre 1713 e, che il 29 settembre 1738, sposò a Teramo, nella chiesa di San Salvatore, Berardo Delfico). Da loro nacquero sei figli: Giovanni Berardino, Maria Elisabetta, Giovanni, Giovanni Filippo, Melchiorre e Giovanni Domenico. Margherita morì a Teramo il 13 giugno 1747 e venne seppellita nella chiesa di San Carlo). Le origini della famiglia Delfico risalivano almeno al [[secolo XVI]] quando Pir (o Pyr) Giovanni di Ser Marco, generalmente riconosciuto come il capostipite della famiglia, cambiò il proprio cognome in Delfico e adottò il motto ''eat in posteros Delphica Laurus''; secondo alcuni, e tra questi Luigi Savorini, il cognome originario era “de"de Civitella”Civitella". Secondo altri, il cognome della famiglia era Del Fico e resto’ tale fino alla fine del Seicento e questo spiegherebbe l’origine dello stemma dell’albero, in un tentativo di nobilizzazione riprendendo l’antico stemma dell’albero dei Melatino, che poi venne adattato al Lauro, quando fu fissato il cognome in Delfico, una volta che la famiglia giunse a Teramo.
All'interno della sua famiglia va individuato come Melchiorre III, per distinguerlo da Melchiorre I (m. 1689) e Melchiorre II (1694-1738), che fu vescovo di [[Muro Lucano]], in [[Basilicata]].
 
=== Gli anni della formazione ===
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Nella città partenopea si laureò ''[[in utroque iure]]'' sotto la direzione di [[Gaetano Filangieri]] e redasse subito diverse memorie per il governo. Aveva già indossato l'abito ecclesiastico, ma se ne spogliò subito per motivi di salute.
 
Nella prima parte della vita si dedicò in particolare allo studio della giurisprudenza e dell'economia politica, scrivendo numerosi trattati che spingevano verso l’apertura di una stagione di riforme economiche che esercitarono un grande influsso nel miglioramento della gestione dei fondi agricoli. Sono note le sue battaglie contro gli stucchi e l'abolizionecontro dile colture del riso in Abruzzo, le quali non sempre furono accolte benevolmente dai contadini e moltidai abusipastori.
 
=== Il rientro a Teramo ===
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Al nome di Melchiorre Delfico sono intitolati a [[Teramo]] il [[Convitto nazionale]], il Liceo Classico e la Biblioteca provinciale che dal 3 aprile del 2004 ha la propria sede nel settecentesco palazzo Delfico.
 
Numerosi i comuni che hanno intitolato strade all'illuminista abruzzese; oltre a Teramo, sua patria, e alla frazione di San Nicolò (nello stesso comune teramano), si segnalano [[Martinsicuro]], [[Sant'Egidio alla Vibrata]], [[Penna Sant'Andrea]] e [[Roseto degli Abruzzi]] in provincia di Teramo; [[Montesilvano]], [[Pescara]] e [[Milano]].
 
== Massoneria ==
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Manda il nipote Orazio Delfico, futuro Gran Maestro della Carboneria teramana, a studiare a Pavia da [[Lazzaro Spallanzani]], [[Alessandro Volta]] e [[Lorenzo Mascheroni]], tre noti massoni del tempo.
 
Nel 2006, lo storico [[Nico Perrone]], pubblicando un libro basato sulla corrispondenza del massone danese [[Friederich Münter]] con noti massoni napoletani lo dà come sicuramente massone, anche se "il suo nome non s'incontra nelle logge razionaliste"<ref>Nico {{cita|Perrone, ''La Loggia della Philantropia. Un religioso danese a Napoli prima della rivoluzione. Con la corrispondenza massonica e altri documenti'', Palermo, Sellerio, 2006, p|pp. 202-209}}.</ref>.
 
== Opere principali ==
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== Bibliografia ==
*{{cita libro|autore-capitolo=[[Raffaele Aurini]], ''|capitolo=Delfico Melchiorre'', in: ''|titolo=Dizionario bibliografico della gente d'Abruzzo'', |volume=vol. III, [[|città=Teramo]], |editore=Ars et Labor, |anno=1958; ora in}} Nuova edizione, [[Colledara]] (Teramo), Andromeda editrice, 2002, vol. 2.
*{{cita pubblicazione| autore = Giacinto Cantalamessa Carboni| anno = 1835| titolo = Sulla vita e sugli scritti del commendatore Malchiorre de' Marchesi Delfico| rivista = [[Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti]] | volume = 65| pp = 156-187| url = http://books.google.com/books?id=7hdGAAAAcAAJ&pg=156#v=onepage&q&f=false}}
*{{cita libro|Gabriele |Carletti, ''|Melchiorre Delfico. Riforme politiche e riflessione teorica di un moderato meridionale'', Pisa, |1996|Edizioni ETS, 1996.|Pisa}}
*{{cita pubblicazione| autore = Raffaele Liberatore| anno = 1835| titolo = Melchiorre Delfico. Necrologia| rivista = Annali civili del Regno delle Due Sicilie | volume = 7| pp = 121-135| url = http://books.google.com/books?id=-B9EAAAAYAAJ&pg=121#v=onepage&q&f=false}} Ristampato come ''[http://books.google.com/books?id=Y50uAAAAYAAJ&pg=328#v=onepage&q&f=false Delfico (Melchiorre)]'', in: De Tipaldo (ed.), ''Biografia degli Italiani illustri'', Venezia, 1835, vol .2.
*{{cita libro|Roberto |Carlini, ''|Brigantaggio e Carboneria in Abruzzo Ulteriore Primo. 1798-1822'',|luglio 2022|Artemia Nova Editrice, |Mosciano Sant'Angelo, luglio 2022. |ISBN =9788831455589 }}
*Ferdinando Mozzetti, ''Degli studii, delle opere e delle virtù di Melchiorre Delfico'', Teramo, Angeletti, 1835.
*[[{{cita libro|wkautore=Vincenzo Clemente]], ''|Vincenzo|Clemente|Rinascenza teramana e riformismo napoletano, 1777-1798, l'attività di Melchiorre Delfico presso il Consiglio delle finanze'', [[Roma]], |1981|Edizioni di storia e letteratura, 1981.|Roma}}
*[[{{cita libro|wkautore=Gregorio De Filippis Delfico|Gregorio |De Filippis-Delfico]], ''|Della vita e delle opere di Melchiorre Delfico. Libri due'', Teramo, Angeletti, |1836.|Angeletti|Teramo}}
*[[Raffaele Aurini]], ''Delfico Melchiorre'', in: ''Dizionario bibliografico della gente d'Abruzzo'', vol. III, [[Teramo]], Ars et Labor, 1958; ora in Nuova edizione, [[Colledara]] (Teramo), Andromeda editrice, 2002, vol. 2.
*{{cita pubblicazione| autore = Raffaele Liberatore| anno = 1835| titolo = Melchiorre Delfico. Necrologia| rivista = Annali civili del Regno delle Due Sicilie | volume = 7| pp = 121-135| url = http://books.google.com/books?id=-B9EAAAAYAAJ&pg=121#v=onepage&q&f=false}} Ristampato come ''[http://books.google.com/books?id=Y50uAAAAYAAJ&pg=328#v=onepage&q&f=false Delfico (Melchiorre)]'', in: {{cita libro|curatore=De Tipaldo (ed.a cura di), ''|titolo=Biografia degli Italiani illustri'', |città=Venezia, |anno=1835, |volume=vol. .2.}}
*Roberto Carlini, ''Brigantaggio e Carboneria in Abruzzo Ulteriore Primo. 1798-1822'', Artemia Nova Editrice, Mosciano Sant'Angelo, luglio 2022. ISBN 9788831455589
*{{cita libro|Ferdinando |Mozzetti, ''|Degli studii, delle opere e delle virtù di Melchiorre Delfico'', |1835|Angeletti|Teramo, Angeletti, 1835.}}
*[[Vincenzo Clemente]], ''Rinascenza teramana e riformismo napoletano, 1777-1798, l'attività di Melchiorre Delfico presso il Consiglio delle finanze'', [[Roma]], Edizioni di storia e letteratura, 1981.
*{{cita [[libro|wkautore=Nico Perrone]], ''|Nico|Perrone|La Loggia della Philantropia. Un religioso danese a Napoli prima della rivoluzione'',. [[Palermo]],Con Sellerio,la 2006corrispondenza {{ISBNmassonica e altri documenti|2006|Sellerio|Palermo|ISBN=88-389-2141-5|cid=Perrone}}
*Vincenzo Clemente, ''[http://www.treccani.it/enciclopedia/melchiorre-delfico_%28Dizionario-Biografico%29/ Delfico, Melchiorre]'', in: ''[[Dizionario biografico degli Italiani]]'', Roma, [[Istituto dell'Enciclopedia italiana]], 1988, vol. 36, pp.&nbsp;527–540.
*{{cita libro|Umberto |Russo, ''|Studi sul Settecento in Abruzzo'', |1990|Solfanelli|Chieti, Solfanelli, 1990. }}
*{{cita pubblicazione|autore=Umberto Russo, '|titolo=L'L’ideaidea di storia in Delfico e Foscolo'', in "|rivista=Aprutium", |volume=a. XIV, n. |numero=3, |anno=1996, |pp. =21-28.}}
*Donatella{{cita libro|Donatella|Striglioni ne' Tori, ''|L'inventario del Fondo Delfico. [[Archivio di Stato di Teramo]]'', Teramo, |1994|Centro abruzzese di ricerche storiche, 1994.|Teramo}}
* Gabriele Carletti, ''Melchiorre Delfico. Riforme politiche e riflessione teorica di un moderato meridionale'', Pisa, Edizioni ETS, 1996.
* Umberto Russo, ''L’idea di storia in Delfico e Foscolo'', in "Aprutium", a. XIV, n. 3, 1996, pp. 21-28.
* [[Nico Perrone]], ''La Loggia della Philantropia. Un religioso danese a Napoli prima della rivoluzione'', [[Palermo]], Sellerio, 2006 {{ISBN|88-389-2141-5}}
 
== Voci correlate ==
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== Collegamenti esterni ==
* ''[https://www.sie-asee.it/autore.php?id_autore=108 Delfico, Melchiorre]'', su [https://www.sie-asee.it/ sie-asee.it], ''Archivio Storico delle Economiste e degli Economisti.''{{Collegamenti esterni}}
*Notizie e ritratti sono reperibili anche sul sito internet della famiglia, curato da Massimo De Filippis Delfico, all'indirizzo [http://www.defilippis-delfico.it www.defilippis-delfico.it]. Sul sito è consultabile anche l'Indice dei quattro volumi delle Opere Complete di Melchiorre Delfico.
 
*{{Treccani}}
{{Illuministi italiani}}
{{Controllo di autorità}}